domenica 2 giugno 2013

22 Report 3 - 7 Giugno 2013

Commento sintetico della settimana di consuntivo

La settimana borsistica si è aperta orfana delle due piazze finanziarie principali , Wall Street chiusa per il Memorial Day insieme al mercato più importante d'Europa,  Londra.

Lunedì c'è stato un recupero rispetto al venerdì precedente, anche in assenza di dati macro rilevanti e delle " Ammiraglie", più un movimento tecnico che altro.

L'ottava termina però con molte incertezze, l'America in rosso, l'Europa con un bilancio settimanale che mostra anche  segni positivi, e l'Asia invece con segno meno .

Tutte le borse che sono corse molto hanno ancora da scaricare l'ipercomprato ,molto male  il  bilancio del Nikkei che è la piazza che ha avuto la migliore perfomance nell' ultimo periodo, mentre Hang Seng cinese ha avuto un calo meno consistente causato dalle previsioni di rallentamento.

Il FMI ha tagliato le sue previsioni sul Pil della Cina al 7,75% dal precedente 8%.

Sono uscite le previsioni di crescita pubblicate dall' Ocse nell' outlook semestrale e  sono viste al ribasso per l'economia globale.

Per la zona euro ci sarà un rallentamento con Pil a +0,6% e per l'Italia il Pil dovrebbe attestarsi a -1,8% rispetto al -1% stimato, per gli Stati Uniti invece pur con un leggero ribasso al +1,9% dal +2,00%, il segno diventa positivo e ancor meglio sono le previsioni per il Giappone che quest'anno dovrebbe aumentare all'+1,6%.

Il tasso di disoccupazione nella Euro -zona è salito al 12,2% in aprile rispetto al 12,1% di marzo, mentre rimane al 4,1% in Giappone e in discesa oramai da diversi mesi negli stati Uniti, anche se non quanto vorrebbe il Presidente della Fed Bernake .

Parlando degli USA si assiste nell' ultima settimana a un andamento delle borse positive su dati economici negativi e viceversa un andamento borsistico negativo su dati macro postivi, questo perchè ora i mercati temono che l'allentamento economico della Fed possa rientrare.

Nelle ultime sedute, infatti c'è stato un ritorno della volatilità sui principali listini internazionali, penalizzati dall'aumento dei timori relativi allo stato di salute della congiuntura.

Il miglioramento dell'economia USA secondo Moody's dovrebbe ridurre i rischi che le banche hanno dovuto affrontare dallo scoppio della bolla immobiliare del 2008 ,l'agenzia di rating ha rivisto al rialzo il suo outlook sul sistema bancario americano, portandolo da ‘Negative’ a ‘Stable’.

Per il nostro Paese, Bruxelles ha proposto di chiudere, dopo 4 anni, la procedura di deficit eccessivo nei confronti del nostro Paese.

Roma avrà l'anno prossimo a disposizione più risorse, per poter far fronte alla crisi economica in atto, ma Bruxelles raccomanda il mantenimento del rigore fiscale.

Speriamo che il denaro in arrivo possa dare quel respiro alla fragile economia italiana per attuare le riforme di cui  il Paese ha bisogno per farlo riparire.

Dal forex il cambio euro dollaro si mantiene nel trading range che oramai lo ingabbia da quattro mesi, con un aumento della volatilità.

Sul fronte delle materie prime, negativo il bilancio del greggio, in cui la speranza del proseguimento del programma di 'QE' della Fed controbilancia i timori legati alla debolezza della domanda, ravvivati da un inatteso aumento delle scorte Usa.

Mentre si è avuto un rimbalzo per oro e argento, che non hanno consentito di raggiungere quei livelli per poter dire che i trends di entrambi i metalli rimangono ribassisti.

Euro dollaro giornaliero

Nulla è cambiato rispetto alla ottava precedente a questa , infatti il discostamento del cambio è stato minimo. Ma come si vede dal grafico ci sono state due giornate (giovedì è venerdì) una opposta all' altra, il rimbalzo di giovedì ha invertito nel breve la tendenza ribassista che era in atto.
Venerdì c'è stato un dietrofront con   la volatilità che è aumentata in entrambe le  giornate .
Rimaniamo in attesa di vedere se verrà ritoccato il top  o il bottom del box per capire che direzione prenderà.
Nel breve il ritorno sotto il  livello di supporto 1,2930  lo proietterebbe verso i minimi della settimana appena passata e sopra la resistenza 1,3050 tornerà verso 1,32 .

Chiusure mercati
Dax----------------8.348-----(+0,45%)
Cac ----------------3.948------(-0,31%)
Ftse Mib---------17.205------(+1,59%)
Dow Jones-------15.120-----(-1,16%)
SP500-------------1.630------(-0,96%)
Nasdaq 100------2.981-------(-0,33%)
Euro dollaro-----1,2996-----(+0,41%)
Oro---------------1.392$------(+0,30%)
Petrolio----------92,92$------(-3,97%)
Nikkei-----------13.620------(-4,60%)
Hang Seng------22.392------(-1,85%)
SP500 giornaliero
Dopo aver viaggiato per i primi tre giorni in uno stretto trading range venerdì l'indice americano prende la direzione ribassista che lo proietta vero la trend line disegnata e sul livello del supporto anche psicologico di 1.600 punti.
Prima di questo ha un ulteriore livello di supporto a 1625. A rialzo invece è la resistenza da superare si trova  a 1.660 punti.
Dax giornaliero

L'indice di Francoforte si trova ancora in una fase critica e in questa ottava ha testato il supporto a 8.300 punti. L'eventuale abbandono di questo livello approfondirebbe ulteriormente la correzione e il successivo supporto si trova in area 8.100 punti. A rialzo invece è molto importante il recupero degli 8.400 punti prima e 8485 punti successivamente per tornare a testare i massimi. Ftse Mib giornaliero

L'indice di Milano in settimana aveva recuperato molto bene le perdite avute in quella precedente, martedì la chiusura ara avvenuta in prossimità sei massimi, sopra 14.500 punti. Il vero livello da superare per continuare questa fase positiva è la resistenza in area 17.600 punti, solo allora si avrà un accelerazione dei prezzi per spingere l'indice verso i 18.000 punti. A ribasso una chiusura sotto i 17.000 punti comprometterebbe nel breve la positività in corso e il superamento del supporto a quota 16870 approfondirebbe la dicesa.

http://www.videofinanza.it/2013/04/massimo-siano-etf-securities-5/

Calendario degli eventi macroeconomici della settimana in corso http://online.wsj.com/mdc/public/page/2_3063-globalEconomicCalendar.html

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