venerdì 31 gennaio 2014

4 Report Settimana 3 7 Febbraio 2014

Commento sintetico della settimana di consuntivo


L'ottava appena trascorsa è stata caratterizzata dalle vendite che si sono scatenate per un mix di fattori.

Primo fra tutti  la svalutazione di alcune valute   dei Paesi emergenti,gli operatori hanno così ridotto la parte azionaria   rifugiandosi in un primo momento su  Treasuries e nell'oro.

Le quotazioni del metallo giallo sono salite ai massimi da metà novembre per leggermente ritracciare sul finire dell' ottava.

Si aggiunge anche  il timore, che  Paesi come l'Argentina e la Turchia con la riduzione degli stimoli monetari da parte della Fed possano  peggiorare la loro situazione e questa espandersi a livello internazionale.

 Dopo il forte calo della lira turca si è tenuto un meeting straordinario della Banca centrale turca, dove è stato deliberato  un rialzo di tutti i tassi di riferimento, portando l'overnight lending al 12% dal 7,75%

A pesare sulle piazze finanziarie sono state anche alcuni deludenti risultati  societari sia in America che in Europa, la stagione delle trimestrali è partita anche quì.

Rimane sempre presente la debole ripresa dell' economia cinese che non compensa quella dell' asfittica Europa.

L' indice manifatturiero cinese ha toccato il punto più basso in sei mesi sotto la soglia dei 50 pts che separano l’espansione dalla contrazione.

 Sono usciti anche dati non molto confortanti negli Usa come le vendite di nuove case, che si sono attestate a dicembre a 414.000 unità, dalle 445.000 della precedente rilevazione e a fronte di attese per 457.000 unità.

Di pari passo  l'indice Mba sulle nuove richieste di mutui ipotecari ha segnato una flessione dello 0,2%,dal +4,7% della precedente rilevazione.

Negli Usa l’indice sulla fiducia dei consumatori elabora dall’Università del Michigan si è attestato a gennaio a 81,2 pts, da 82,5 pts di dicembre e a fronte di attese per 80,4 pts, mentre  gli ordini di beni durevoli hanno registrato a dicembre a sorpresa un crollo.

  Il Pil degli Usa è cresciuto nel quarto trimestre in linea con le attese degli economisti.

La notizia di per sé positiva è stata però messa in ombra dai timori legati al tapering , chesecondo i piani  è stato annunciato per il mese di febbraio di 65 mld di dollari , cioè 10 mld in meno rispetto a gennaio.

 Il Chicago Pmi si è attestato a gennaio a 59,6 pts, da 60,8 pts di dicembre e a fronte di attese per 59,8 pts.

Le piazze asiatiche hanno  sofferto, sono tutte negative, in particolar modo la Cina che venerdì è stata chiusa per festività si trova a ridosso di 22.000 pts.

Passando alle commodities,  la quotazione del petrolio è cresciuta, ma ha avuto una battuta d'arresto rispetto ale settimane precedenti,mentre il natural gas continua la salita complice l'ennesima ondata di mal tempo abbattutasi sugli States.

L'oro come abbiamo detto ha beneficiato per metà settimana della turbolenza dei mercati azionari che hanno visto aumentare la loro volatilità, ma negli ultimi due giorni ha leggermente riperso terreno dal massimo.

Dal fronte valutario il cambio euro dollaro si è evidenziato un bel movimento a vantaggio del biglietto verde, la quotazione finale sella settimana si attesta sotto 1,35.

Euro/Dollaro giornaliero

La discesa dell' euro su dollaro questa settimana è stata molto veloce in particolar modo negli ultimi due giorni.

Ha superato la soglia di 1,35 , questo dovrebbe deporre per una continuazione del ribasso, anche se la rapidità della discesa ha creato dell' ipervenduto che deve essere assorbito con un  rientro dei prezzi prima di continuare il trend ribassista.

 Chiusure mercati
Dax---------------9.306------(-0,50%)
Cac --------------4.165------(+0,08%)
Ftse Mib---------19.418-----(+0,20%)
Dow Jones-------15.699-----(-1,13%)
SP500------------1.779------(-0,06%)
Nasdaq 100------3.521------(-0,20%)

Euro dollaro-----1,3488-----(-1,36%)
Oro---------------1.243------(-0,59%)

Petrolio-----------97,47------(+0,70%)
 Nikkei-----------14.635------(-2,20%)
Hang Seng------22.035-------(-2,90%)
SP 500 giornaliero

L'indice di Wall Street è rimasto in una fase laterale questa settimana ed ha un supporto in area 1750 pts.

Questo livello è molto importante , è stato visitato più volte, ma non è stato violato  e dopo un adeguata fase di lateralizzazione- accumulazione si potrebbe pensare a una nuova salita.

Se invece a causa di spinte ribassiste l'indice dovesse chiudere sotto, lo scenario prospettato cambierebbe totalmente.

Con un aumento della volatilità, le vendite aumenterebbero  in modo esponenziale.

 Viceversa se le cose volgeranno in senso positivo si avrà una riduzione di volatilità con continuazione del rialzo.
Dax giornaliero

L'indice di Francoforte è quello che si è comportato peggio,ha ritracciato del 61,8% di Fibonacci e potrebbe essere arrivato in un area di suppoto da dove ricaricarsi prima e poi ripartire per il rialzo.

Importantissima la tenuta di area 9.000 pts perchè altrimenti si apre una discesa e ci sono molti gap da chiudere.

Invece in ottica positiva una ripresa delle quotazioni sopra 9.500 pts sarebbe determinante per sostenere questa visione positiva del mercato azionario.



Ftse Mib giornaliero
Questo grafico è abbastanza esplicativo relativamente alla forza dell' indice italiano rispetto a quello tedesco.

Infatti in questa ondata di vendite Milano ha retto meglio e si è fermata al 38,2% del range mostrato, mentre Francoforte è sceso oltre il 50% e si è attestato a 61,8% del rintracciamento di Fibonacci.

Da questa posizione per altro già identificata nel precedente post potrebbe partire dopo un adeguata fase di accumulazione di nuovo una gamba rialzista.

A ribasso attenzione al supporto tra 19.000 e 19200 punti che se dovesse essere violato è una chiara indicazione di continuazione delle vendite e arriverebbero a pioggia.

A rialzo una chiusura sopra 19.500 punti sarebbe una indicazione che si raggiungeranno nuovi massimi dopo aver superato l'ostacolo dei 20.000 pts.

sabato 25 gennaio 2014

3 Report - Settimana 27 31 Gennaio 2014

Commento sintetico della settimana di consuntivo


Questa appena passata è stata sicuramente la peggior settimana dell' anno , ma anche quella con la peggior performance da oltre sei mesi.

Il forte iper-comprato accumulato con il lungo periodo di rialzo doveva scaricarsi e questa volta è stata la notizia giunta dalla Cina in cui l'attività manifatturiera ha registrato  una imprevista contrazione a gennaio.

La notizia ha fatto aumentare di nuovo  i timori degli operatori relativi alle prospettive dell'economia globale. 


  In Giappone, la BoJ ha lasciato invariati sia i tassi d'interesse sia la propria politica economica ultraespansiva. L’istituto ha confermato anche i target sull'inflazione all'1,3% per l'anno fiscale che inizierà ad aprile e all'1,9% per il 2015.
Le prime a reagire sono state le piazze asiatiche, malissimo  l'andamento della borsa di Tokio il cui primo partner commerciale è proprio la Cina il calo avvenuto nonostante l'iniezione di liquidità da USD 42 mld da parte della Banca Centrale cinese . Ha chiuso male anche Hang Seng.

Negli Stati uniti la settimana è stata corta perchè lunedì le borse sono state chiuse per la festività del Martin Luther King Day.

Giunti i dati della settimana al 17 gennaio l'indice Mba sulle nuove richieste di mutui ipotecari ha segnato un progresso del 4,7%, dal +11,9% della precedente rilevazione.

Le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione  statinitensi si sono attestate a 326.000 unità, dalle 325.000 della precedente rilevazione, in linea con le attese.

In Germania, l'indice Zew in Germania sulle aspettative economiche tedesche si è attestato a gennaio a 61,7 pts dai 62 della precedente rilevazione,deludendo le attese per un progresso a 64.

 Fitch ha confermato il rating della Germania al livello massimo, AAA con outlook stabile: secondo l’agenzia, il rapporto debito/pil complessivo dello Stato tedesco ha già cominciato a scendere, a differenza di quanto avviene per gli altri paesi tripla A della Zona Euro.

Il bund ha avuto suito un' impennata e il bilancio settimanale rislta positivo chiude a 142,79.

Nel Regno Unito il tasso di disoccupazione si è attestato a novembre al 7,1%, in calo rispetto
al 7,4% della precedente rilevazione e al di sotto delle attese al 7,3%. Si tratta del livello
più basso degli ultimi 5 anni. 

Il dato si approssima così ulteriormente alla soglia del 7% indicata dalla BoE come target per un possibile rialzo dei tassi.

In Europa l'indice manifatturiero Pmi si è attestato a gennaio a 53,9 pts, in crescita rispetto a 52,7 di dicembre e al di sopra delle attese ferme a 53.

Il debito pubblico dei Paesi dell’Eurozona si è attestato nel 3Q13 al 92,7% del Pil, in calo rispetto al 93,4% del 2Q13, è l primo ribasso dal quarto trimestre del 2007. 

A tal proposito l’Italia  il rapporto debito/Pil è sceso al 132,9% dal precedente 133,3%.

Il FMI nel suo report  ha rivisto leggermente al rialzo le sue previsioni di crescita per il 2014 per tenere conto del rafforzamento congiunturale nei Paesi industrializzati.

Le previsioni sono  ora che il Pil globale aumenterà quest'anno del 3,7%, contro il +3,6% previsto in precedenza. 

La crescita negli Usa dovrebbe accelerare quest'anno a +2,8%, da +1,9% nel 2013.

 Per il 2015 l'FMI è diventata invece più prudente a causa degli attesi tagli al budget. 

Sul mercato dei cambi, l' euro dollaro ha avuto una settimana positiva per la quotazione dell' euro.

Cali record di lira turca, rublo russo e rand sudafricano ,peso argentino.

Dal fronte commodities forti rialzi per petrolio e natural gas a causa della stagione invernale particolarmente fredda negli Stati Uniti.

 Recupera terreno intanto l’oro,  che si trova ai massimi da 2 mesi. 

Gli investitori scommettono su un aumento della domanda sopratutto dopo che Sonia Gandhi, 
leader del Partito del Congresso indiano, ha chiesto al governo centrale di allentare le restrizioni sulle importazioni di oro.
  
Euro dollaro giornaliero

Le quotazioni  dell' euro su dollaro sono salite ai massimi da inizio anno , quasi a 1,37. 
Dopo aver rivisitato il 50% del range , ha rimbalzato portandosi a ridosso di 61,8% del ritracciamento e secondo Fibboncci punto sensibile che potrebbe fungere da resistenza.

Il superamento di 1,37 riproietterebbe l'euro in area 1,38, viceversa sotto 1,35 continuerebbe la discesa intrapresa e interrotta nella giornata di giovedì. 

Chiusure mercati
Dax---------------9.392------(-3,60%)
Cac --------------4.161------(-3,80%)
Ftse Mib---------19.358------(-3,00%)
Dow Jones-------15.869------(-3,03%)
SP500------------1.790------(-2,98%)
Nasdaq 100-------3.541------(-1,85%)
Euro dollaro------1,3676-----(+1,06%)

Oro---------------1.271------(+1,50%)
Petrolio-----------96,90------(+2,80%) 

Nikkei-----------14.955------(-4,20%)
Hang Seng------22.450-------(-4,80%)

  SP 500 giornaliero

Wall Street archivia venerdì una seduta in forte calo sulla scia delle vendite che hanno colpito le piazze asiatiche ed europee, 

La peggiore settimana dal 2012 con il Vix, l'indice cosiddetto della paura, balzato del 25%, 

La perdita dei 1800 punti farebbe presupporre una continuazione della discesa anche per la prossima settimana.

Obiettivo potrebbe essere 1775/1750 punti.

A rialzo importante la resistenza a 1.825 punti, superata la quale  si riapre la strada per nuovi rialzi.

Dax giornaliero

Francoforte ha reagito molto male alle notizie giunte dalla Cina.

La discesa della settimana si è arrestata in un area si supporto 9.390 punti.
Se da questo livello iniziasse un rimbalzo probabile una nuova salita, altrimenti continueranno  le vendite la prossima area di supporto è e quota 9.000 punti.

Ftse Mib giornaliero

Dal massimo 20.200 pts, circa , il FTSE/MIB, ha iniziato una lenta prima e rapida poi , discesa che è arrivata sotto ai 19.500 pts. 
Proprio i 19.500 pts era un livello di resistenza e la chiusura sotto prelude ulteriori ribassi, nel qual caso i prossimi importanti supporti si trovano a 18.975  e area 17.700 pts. 
Viceversa in caso di rimbalo solo un ritorno sopra la soglia dei 20.000 pts creerebbe le basi per una prosecuzione del trend rialzista di medio periodo. 

 Calendario degli eventi macroeconomici della settimana in corso http://online.wsj.com/mdc/public/page/2_3063-globalEconomicCalendar.html

sabato 18 gennaio 2014

2 Report Settimana 21 25 Gennaio 2014

Commento sintetico della settimana di consuntivo

Settimana molto positiva per le piazze finanziarie europee, mentre è risultata incolore per Wall Street .

Quest' ultima che era cresciuta molto nelle settimane precedenti mentre  ora è arrivato l'allungo degli indici azionari della zona euro, dove la produzione industriale ha registrato a novembre una crescita dell'1,8% m/m, in netto miglioramento rispetto al -0,8% della precedente rilevazione e al di sopra delle attese ferme a +1,4%.

Un giudizio positivo è arrivato dall' agenzia di rating Fitch sul debito sovrano della Svezia con AAA+ e outlook stabile.

La  Banca Mondiale,  ha rivisto al rialzo le proprie stime di crescita globale per la prima volta in tre anni, questo ha innescato una certa fiducia negli investitori  aprendo la possibilità che si stia uscendo da una lunga e fiacca ripresa seguita alla crisi finanziaria globale.

Infatti da Washington  dove ha sede l'Istituto, è stato comunicato che la crescita globale per il 2014 sarà +3,2% , mentre l'anno 2013 è stata del 2,4% .

C'è stato un miglioramento di +0,20% dalla ultima previsione del giugno scorsoe secondo i dati della Banca Mondiale l'economia globale è arrivata a un "punto di svolta" dato che l'austerity e l'incertezza politica non hanno più un peso così importante sulle economie più ricche.

Per gli U.S.A. si aspetta una crescita , pari al 2,8% nel 2014 rispetto all'1,8% dello scorso anno.

Dai vari report le previsioni di crescita per i Paesi in via di sviluppo al 5,3% per il 2014, in ribasso rispetto al 5,6% previsto a giugno.

La World Bank sostiene che l'economia globale è arrivata a un "punto di svolta" dato che l'austerity e l'incertezza politica non hanno più un peso così importante sulle economie più ricche.

Nell’Eurozona la produzione industriale ha registrato a novembre una crescita dell'1,8% m/m, in netto miglioramento rispetto al -0,8% della precedente rilevazione e al di sopra delle attese ferme a +1,4%.

 Usa le vendite al dettaglio hanno segnato a dicembre una crescita dello+ 0,7%, rispetto al +0,2% della precedente rilevazione e a fronte di attese a +0,3%.del consensus a +1,8%.

Conferme anche dai dati macro con l'indice manufatturiero e NY Empire salito ai massimi da maggio, mentre dal Beige Book secondo la FED: l'economia Usa cresce ad un ritmo moderato, l’outlook è positivo.

L'attività manifatturiera e dei servizi non finanziari è stata particolarmente robusta dal 2012.

Dal fronte valutario la settimana è stat caratterizzata da una perdita di valore dell'Euro rispetto al dollaro.

Per quanto riguarda le commodities  sempe forte in natural gas, un movimento positivo per il prezzo del petrolio, un certo risveglio, da confermare per il prezzo dell' oro e argento.



 Euro dollaro giornaliero

Il cambio ha subito una flessione in questa ottava, poggiandosi in chiusura di settimana su un livello di 1,3530 che è un supporto da cui potrebbe ripartire qualche seduta di rialzo.

Se guardiamo il grafico su base settimanale siamo  in una fase laterale .
Per le prossime sedute è possibile un rimbalzo da questo livello che potrebbe arrivare anche a 1,37.

Importante che non venga superato, perchè da un tend negativo che prelude a nuovi minimi si entrerebbe in un inversione di trend.

A ribasso il primo supporto è area 1,34

 Chiusure mercati
Dax---------------9.742------(+ 2,75%)
Cac --------------4.327------ (+1,58%)
Ftse Mib---------19.969------(+1,98%)
Dow Jones-------16.458------(+0,25%)
SP500-------------1.838------(-0,23%)
Nasdaq 100-------3.591------(+0,45%)
Euro dollaro------1,3532------( -0,95%)

Oro----------------1.252------(+0,20%)
Petrolio-----------94,30------ (+1,88%)

Nikkei-----------15.770------(-1,20%)
Hang Seng------23.133-------(+2,30%)

  Sp 500 giornaliero

C'è una certa stanchezza aWall Street dopo gli allunghi visti a ridosso delle festività c'è ora un attimo di quiete.

Gli indicatori sono tutti in iper-comprato quindi potrebbe verificarsi anche un ritorno delle quotazioni un pò più in basso, oppure continuare a stagnare lì per scaricarsi e ricaricarsi.

Il macd è già in posizione di ribasso mentre non ancora lo stocastico.

Probabile che si giocherà in 30 punti  con giornate a ribasso e giornate a rialzo tra 1.850 e 1.820 punti

  Dax giornaliero

L'indice di Francoforte invece ha ancora voglia di correre .

Gli indicatori non risultano così carichi quindi c'è spazio per nuovi massimi.

Potrebbe essere questo un momento in cui vengono fatte le rotazioni, cioè gli investitori dopo che hanno brillantemente cavalcato gli indici di Wall Street, ora sono pronti a cambiare cavallo passando alle piazze del vecchio continente.

Ricordiamo che a ribasso c'è un gap a 9.542 punti da chiudere , ma il primo supporto è a 9.700 punti.

Viceversa la prima resistenza si trova a 9.751 punti.

  Ftse Mib giornaliero

Anche Milano ha avuto una buona performance settimanale e mercoledì ha anche chiuso sopra i famosi 20.000 punti.

Sempre nell'ottica di rotazione esposta su Dax anche il nostro indice potrebbe vedere nuovi massimi e addirittura avere una performance migliore di altre piazze che hanno avuto un rialzo più spiccato in passato.

In poche parole gli investitori sono in cerca di prezzi bassi e se trovano che l'America ora risulta essere un pò cara, a beneficiarne possono essere mercati come il nostro.

Primo supporto a 19740 punti a chiusura gap lasciato aperto tra martedì e mercoledì.

A rialzo la prima resistenza si trova sul massimo di periodo 20.071 punti.

Calendario degli eventi macroeconomici della settimana in corso http://online.wsj.com/mdc/public/page/2_3063-globalEconomicCalendar.html

sabato 11 gennaio 2014

1 Report - Settimana 13 18 Gennaio 2014

Commento sintetico della settimana di consuntivo

Dopo la consueta lunga pausa natalizia ,pronti per riprendere il commento e l'analisi di quanto avvenuto nell' ultimo periodo.

Dicembre è stato un mese a due facce con le prime settimane che avevano avuto una flessione dai massimi di fine novembre primi dicembre.

Il rally sembrava finito, invece dopo un minimo del 13 dic 2013 sono ripresi i corsi così che l'anno è terminato su nuovi massimi storici per gli indici americani Sp500 , Dow Jones,e NASDAQ.

Mentre le piazze finanziarie europee che hanno condiviso la stessa sorte sia nella fase di ribasso che di rialzo, ma non tutte hanno terminato l'anno sui massimi.

L'indice di Francoforte è riuscito a superare il massimo di fine novembre e ha chiuso il 2013 con un top storico.

Anche questi dieci 10 giorni del nuovo hanno sono stati di segno positivo e questo ci fa ben sperare almeno fino a febb/marzo.

  Anche il Nikkei, l'indice di Tokio, chiude il 2013 sopra la soglia psicologica dei 16.000 punti. Questa ultima ottava è quella in cui gli operatori dopo la pausa del periodo festivo hanno ripreso a lavorare.

Consueto sguardo sui principali dati macro usciti. Per quanto riguarda il nostro Paese, a parte il solito bailamme della classe politica l'evento più importante viene dalla Fiat che con l'ultima operazione ha avuto il controllo totale della Crysler, questo porta un respiro di sollievo alla industria italiana che nel settore automobilistico ha avuto anni molto difficili.

Gli stabilimenti sparsi per l'Italia verranno riaperti e gli operai rientreranno in produzione dalla cassa integrazione. Il Lingotto è finito nel mirino di Moody’s, che ha affermato che il rating 'Ba3' è al momento in osservazione per un possibile downgrade.

L'agenzia ritiene che l'accordo con Veba su Chrysler indebolirà la posizione di liquidità del gruppo. Fiat annuncerà a fine aprile la strategia su Alfa Romeo con il nuovo piano industriale.

Sono usciti anche i nuovi dati sull' occupazione del Bel Paese , a novembre al 12,7%, dal 12,5% di ottobre, ma preoccupante è la situazione della disoccupazione giovanile al 41,6% dal 41,4% della precedente rilevazione.

Purtroppo dai dati usciti il debito delle amministrazioni Pubbliche in rapporto al Pil è in crescita, si è attestato al 3%, rispetto all'1,4% del 3Q12.

  Chiaramente questo dipende da un minor produzione a fronte di spese correnti sempre sostenute. Il 2014 per l’Italia si preannuncia come l'anno che dovrà affrontare riforme strutturali, nuova legge elettorale e spending review della spesa pubblica in un clima di costante incertezza politica.

  La Bce in questa ottava ha lasciato a 0,25%, i tassi d'interesse, secondo le attese. Ed anche la BoE ha lasciato invariati i tassi di interesse allo 0,50% confermando il piano di acquisto asset da GBP375 mld.

Nell’Eurozona l’indice sulla fiducia economica si è attestato a dicembre a 100 pts, in crescita rispetto a 98,4 pts della precedente rilevazione e al di sopra delle attese ferme a 99,1 pts.

 Dopo l'uscita della Minute del FOMC è emerso che la riduzione degli acquisti di asset è stata avviata perchè la maggior parte degli esponenti del comitato esecutivo della Fed ritiene che i benefici dell'allentamento quantitativo stiano col tempo calando.

La Banca Centrale degli Usa non ha fissato un piano per il ritmo della riduzione degli stimoli monetari, tuttavia alcuni suoi membri si sono espressi a favore di un "corso più aggressivo".

La nuova Presidenza della Federal Reseve dopo la fine del mandato di Bernake verrà divisa tra Stanley Fischer e Janet Yellen, così ha annunciato il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201401101856045775&chkAgenzie=TMFI&titolo=Fischer-Yellen alla guida della Fed

Dicembre è stato sotto le attese per il mercato del lavoro statunitense, i nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli sono stati creati meno della metà dei posti attesi dagli economisti: +74.000 rispetto ai +196.000 previsti.

E' stata la crescita più debole degli ultimi tre anni, si spera che il dato sia temporaneo , legato al clima freddo. Sono diminuiti a +87.000 unità dalle +196.000 unità del mese precedente i nuovi posti di lavoro nel settore privato a dicembre. In contrasto con il dato sulla disoccupazione, il cui tasso che si è attestato nell'ultimo mese dello scorso anno al 6,7%, rispetto al 7% della stima di novembre.

Dall' oriente in Cina il saldo della bilancia commerciale di dicembre risulta positivo per USD25,6 mld, sotto le attese a USD31,15 mld. A livello di intero 2013, l'avanzo totale è di USD259,8 mld.

Per quanto riguarda il cambio il valore del dollaro rispetto all' euro non è molto distante da quello di fine 2013, intorno a 1,36.

Il dollaro si rispetto allo yen si trova sui massimi deggli ultimi 5 anni intorno a 1,05. Sul fronte commodities, prezzi del gas naturale a causa della condizioni climatiche ha raggiunto un picco oltre 4,5 $ dei giorni della vigilia, da allora è in lento calo ed ha raggointo quasi quota 4$.

I petroliferi dopo aver raggiunto quota 99 $ ha registrato diverse sedute consecutive di ribasso,anche in questo caso l'ondata di freddo che ha colpito gli Stati Uniti hanno messo a rischio la regolarità dei rifornimenti, con una possibile riduzione delle scorte di greggio, oltre alla preoccupazione che crea l’aumento delle tensioni in Libia.

L’oro dopo aver toccato di nuovo soglia 1.200 $ l’onciaè ripartito a rialzo chiudendo l'ottava a quasi 1.250. Con il calo dell' oro la Banca Nazionale Svizzera ha avuto una maxi perdita di 9 Mld di Franchi svizzeri.

Positivo per i paesi periferici dell' Euozona il bilancio lo spreads tra i titoli di Stato e il Bund future tedesco vicino a 140 pts.

L’obbligazionario italiano, ha ridotto lo spread Btp/Bund a 10y sceso sotto i 200 pts, ai minimi dal 5 luglio 2011, ed il rendimento del 10y al 3,86%. Fa ancora meglio il Bonos spagnolo sotto i 190 pts di spread con il decennale sceso al 3,75%.

Dopo 3 anni torna sul mercato primario a lungo termine l’Irlanda, un successo questo collocamento che era di soli EUR3,75 mld a fronte di ordini per oltre EUR14 mld .

E' andata bene anche la nuova immissione di titoli della Grecia.

Euro dollaro giornaliero

Il livello 1,38 è stato toccato ed immediatamente è cominciata la fase di discesa dell' euro, che dopo aver toccato due giorni fa 1,355 sembra essersi formato un minimo da cui è ripartito un nuovo impulso a rialzo.

La fase di discesa è stata così rapida che c'è aperto un  gap 1,373/13745.
A ribasso  il superamento e chiusura sotto 1,355 indica la fine del pull back.

Invece a rialzo è possibile che arrivi fino alla chiusura del gap e il limite massimo è 1,38.

Chiusure mercati
Dax---------------9.473------
Cac --------------4.250------
Ftse Mib---------19.569------
Dow Jones-------16.437------
SP500-------------1.842------
Nasdaq 100-------3.565------

Euro dollaro------1,366-----

Oro----------------1.248------
Petrolio-----------92,87------

Nikkei-----------15.875------
Hang Seng------22.846------

  SP500 giornaliero

Dopo il top di fine anno nell' ultimo periodo  l'indice ha avuto prima una flessione poi un successivo recupero.

 1.820 punti è un supporto valido  che non dovrebbe essere perso per un successivo recupero.

Anche quello veramente significativo si trova più in basso a 1800 punti.
Invece per una continuazione del rialzo la resistenza da superare  è a 1.850 punti che è anche una soglia psicologica.

Dax giornaliero

Dopo il minimo del 13 dicembre c'è stata la ripresa delle quotazioni sino alla fine dell' anno con i prezzi che hanno superato i 9.600 punti.

Successivamente si sono portato intorno a 9.370/ 9.400 punti e nell' ultima settimana una ripresa della salita, anche se con poca decisione.

Ricordiamo che nella salita della seconda metà di dicembre la spinta è stata così forte che è  rimasto aperto il gap 9190-9268.

A ribasso molto importante la tenuta del supporto in area 9.400 punti.

A rialzo la continuazione avverrà al superamento dei 9.600 punti.

Ftse Mib giornaliero

L'indice italiano che non era riuscito a  recuperare il livello del  massimo per fine 2013 è riuscito a superare tale livello proprio in questi giorni.

La sua continuazione verso i 20.000 punti sembra ora una cosa possibile, con il superamento di quota19.700 punti verrà confermata la volontà di arrivare almeno a questa quota.

Viceversa  a ribasso è importante che tenga il supporto a 19.300 /19.000 punti

Calendario degli eventi macroeconomici della settimana in corso http://online.wsj.com/mdc/public/page/2_3063-globalEconomicCalendar.html