martedì 29 dicembre 2009

Plug Protection Team

Sapevate che negli Stati Uniti d'America è stato istituito un team un gruppo di persone che lavora nei momenti di crisi e che si definisce a difesa e a protezione dei mercati azionari e valutari?A firma di Philip Dru è stato trovato il sotto indicato articolo di cui è stata fatta la traduzione, per chi vuole leggere l'originale può andare direttamente all'indirizzo:
www.nwotruth.com/conspiracy-is-goldman-sachs-running-the-plunge-protection-team/ -
E' un pò datato perchè risale nell'Aprile 2009, ma comunque molto interessante e tutt'ora attuale.

Complotto? Goldman Sachs è in esecuzione il Plunge Protection Team?
Inviato da Philip Dru il 4/16/09

L'attuale rimbalzo del mercato azionario è basato su dati dei fondamentali, o sono forze più oscure che lo muovono? Tyler Durden, uno dei migliori blogger finanziari, ha trovato alcuni indizi che suggeriscono sia stata opera del misterioso Plunge Protection Team (PPT) il recente rafforzamento del mercato azionario. E qualcuno potrebbe dire che per Goldman Sachs è in cominciato lo spettacolo ...

Il gruppo di lavoro specializzato sui mercati finanziari, conosciuto comunemente come il Plunge Protection Team (PPT), è stato creato nel 1988 da Ronald Reagan, in risposta al crollo del mercato nel famoso Lunedi nero del 1987. L'operatività del Team è sempre state avvolta nel mistero, in un articolo del Washington Post del 1997 veniva descritto come un gruppo che mira a prevenire il blocco della "ben funzionante macchina finanziaria globale".
I teorici del complotto hanno a lungo sostenuto che il PPT manipola i mercati azionari statunitensi utilizzando i fondi del governo per acquistare azioni in caso di turbativa del mercato, ma gli scettici sostengono che una tale operazione sarebbe inattuabile.

Durden, autore del blog ZeroHedge, pensa di trovare qualche prova di interferenza del PPT con il mercato. Egli cita alcuni dati relativi all'operatività di trading sul mercato azionario che avviene con misteriosi programmi elettronici, che utilizzano formule matematiche per comprare e vendere azioni.

Secondo il New York Stock Exchange, il volume di scambio della scorsa settimana è stato dell'8% superiore alla media 52 settimane. È strano trovare un volume di scambio così alto quando il volume globale del mercato è in calo, dice Durden. E 'ancora più strano notare che i principali esecutori delle negoziazioni, che si verificano quando una società di intermediazione acquista o vende a stock per conto proprio, è del 21% superiore alla media delle 52 settimane. Il volume settimanale del New York Stock Exchange, è cresciuto di circa il 9% al di sopra della media delle 52 settimane.

"Un altro dato molto interessante, anche fornito dal NYSE, chiama in causa niente meno che la carissima amministrazione della Goldman Sachs con ancora un altro sviluppo che fa sorgere molti dubbi ", scrive Durden. "Key fa notare che con i principali programmi di trading di Goldman c'è uno sconcertante 5x, che è un multiplo superiore a quello che può fare un operatore, il programma più attivo del NYSE, è pari o inferiore a 1x."

L'implicazione è che Goldman Sachs fa operazioni di trading più per proprio conto cioè per il proprio beneficio che per quello dei clienti. "In questa ottica, l'aumento del programma di negoziazioni della scorsa settimana potrebbe essere percepito come molto più sinistro," dice. Per gli amanti della cospirazione, la lunga ricerca di eventuali indizi per catturare il misterioso" Plug Protection Team"in azione, dovrebbe guardare oltre questo."

Il mio collega a Kapitall, David Neubert, è in disaccordo con la teoria della cospirazione.
David è stato a capo del programma di trading a Morgan Stanley 1996-2002 (sia globale e Stati Uniti), che, all'epoca, era il leader del volume NYSE. " Il volume di scambio del programma su base può dipendere da molte cose, tra i quali spingere l'intero mercato è più che difficile quasi impossibile", scrive.

"L'unica cosa che può guidare un mercato ad un livello più elevato sono eventuali compratori disposti a pagare di più rispetto ai prezzi correnti di mercato", scrive Neubert. "Tra i tanti abusi di mercato finanziario che si sono verificati negli ultimi anni, il portafolio (programma) di tradinge non è tra questi".

È il PPT un racconto da favole di Wall Street? Io non conosco la risposta. Ma è interessante il fatto che la Goldman Sachs ha recentemente annunciato un piano di trading azionario di 5 miliardi dollari. Andiamo, amanti della cospirazione, diteci cosa ne pensate. Ha il PPT spinto le quotazioni azionarie così in alto che in modo che Goldman potrebbe ottenere un prezzo migliore per la loro azione?

domenica 27 dicembre 2009

Dati macroeconomici della settimana 28-31Dicembre 2009

LUNEDI' 28 DICEMBRE

*GIAPPONE
00h50 - indice produzione industriale prel. novembre
(precedente: +0,5% m/m)


MARTEDI' 29 DICEMBRE

*GERMANIA
- inflazione prel. dicembre
(precedente: -0,2% m/m, +0,3% a/a previsione: +0,7% m/m, +0,7% m/m consenso: +0,7% m/m, +0,7% a/a)

*ITALIA
09h30 - indice Isae fiducia manifatturiero dicembre
(precedente: 78,8 punti previsione: 79,9 punti)

*USA
14h55 - indice Redbook prime 4 settimane dicembre
(precedente: +1,9% a/a)
15h00 - indice mercato immobiliare Case-Shiller 20 grandi citta'ottobre
(precedente: -9,4% a/a consenso: -7,3% a/a)
16h00 - indice fiducia consumatori dicembre
(precedente: 49,5 punti; previsione: 55 consenso: 52,8)

MERCOLEDI' 30 DICEMBRE

*ITALIA
10h00 - prezzi produzione grande industria novembre
(precedente: inv. m/m, -6,1% a/a)
11h00 - occupazione grandi imprese ottobre
(precedente: -0,1% m/m, -4,1% a/a)

*USA
13h00 - richeste settimanali mutui
14h30 - scorte settimanali petrolio DoE


GIOVEDI' 31 DICEMBRE

*Mercati chiusi in Austria, Danimarca, Irlanda, Italia, Svezia,
Indonesia, Giappone, Filippine, Thailandia e Hong-Kong (meta' giornata)

*USA
14h30 - richieste settimanali sussidi disoccupazione

15h45 - indice Pmi Chicago dicembre
(precedente: 56,1 punti; previsione: 57 consenso: 55)


VENERDI' 1 GENNAIO

*Tutti i mercati sono chiusi per festivita'

giovedì 24 dicembre 2009

Report della settimana 28 31 Dicembre 2009

Siamo quasi giunti alla fine dell'anno , manca solo una settimana e di borsa solo 4 giorni.
Il bilancio del 2009 che era cominciato così male con una forte discesa di tutti gli indici azionari, ha avuto il suo momento di minimo metà di marzo da cui è cominciato un recupero veramente con il turbo. Tutti coloro che hanno avuto il coraggio di comperare azioni possono contare su un bilancio più che positivo.
La settimana appena trascorsa è terminata con la rottura dei livelli che avevano prodotto una fase laterale iniziata a metà di ottobre.Gli indici di questa settimana hanno chiuso tutti in positivo confermando quello che è statol'andamento degli ultimi 9 mesi.
Wall Street, nonostante i dati negativi (fiducia consumatori, vendita nuove case)che sono stati comunicati nell'ultimo giorno prima della chiusura per le festività ha chiuso a 10520,1 a +0,51%, lo S&P 500 a 1126,48 con un rialzo di +0,53% e il Nasdaq a 2285,69 a +0,71%.

S&P 500 giornaliero
Negli ultimi 2 giorni le quotazioni hanno rotto il livello che era stato testato più volte e che finalmente ha avuto la forza di rompere dando una indicazione inequivocabile di continuazione del trend a rialzo.Il Vix rimane stabilmente sui minimi dell’anno e questo conferma che il quadro di fondo è ancora sereno. Non mutando il quadro tecnico, sembra probabile che di qui a fine gennaio sembrano esserci le condizioni per una prosecuzione della salita verso i 1200 punti.Per mantenere un’impostazione tonica per le prossime settimane è necessaria la tenuta dell’area 1020/40 per lo S&P500 con supporto intermedio 1065/80 . Per il Dow invece è importante la tenuta dell’area 9950-10000 . Sul Nasdaq il tono rimane positivo finché l’indice staziona sopra 2110 .
Per quanto riguarda l'Europa la settimana si è conclusa con il segno verde, anche se i rialzi sono più contenuti rispetto all'America.
Francoforte il Dax ha chiuso5957,44 a +0,20, Parigi il Cac 3912,73 +0,05% e l' Ibex di Madrid +065% a 11967,5.

Dax giornaliero
La rottura dei 5900 punti proiettano il Dax sino ai 6200 punti. Indebolimenti sotto i 5900 punti potrebbero compromettere il forte trend rialzista in atto,livelli intermedi sono a quota 6000
e successivamente 6150.Per la prossima settimana e direi forse sino a dopo l' Epifania è possibile che prosegua senza sosta, nè cedimento alcuno il rally iniziato a marzo.
Per Milano troviamo Ftse Mib 23.109,12 +0,55% All Share 23.486,15 0,51% Mid Cap 24.402,39 +0,28%. Il nostro mercato è quello che rimane più debole di tutti, infatti le quotazioni si trovano in un cuneo e neanche i rialzi di questa settimana sono riusciti a fuoriuscirne.



FTSE MIB 40 giornaliero
I corsi, dopo il test delle 22400, si sono spinti prima a 22800, per poi andare al test delle 23200.
Il nuovo segnale di forza è arrivato al recupero dei 22800 punti.
Qualora i corsi dovessero mantenersi sopra alle 23000/22900 sono possibili ulteriori rivalutazioni verso le 23350/400 prima e le 23700 in seguito.
Solo il rientro delle quotazioni sotto 22900 comprometterebbero gli ultimi segnali di forza, aprendo le porte alle 22400 in prima battuta e alle 21800/700 poi.

Nuovi rischi pero' sono sempre possibili da variabili esterne.



martedì 22 dicembre 2009

AUGURI AUGURI AUGURI AUGURI AUGURI

sabato 19 dicembre 2009

Report della settimana 21 25 Dicembre 2009

Chiusura contrastata tra il vecchio continente e Wall Street.
Il Dow Jones sale + 0,20% a 10.328,89 punti; il Nasdaq +1,45% a 2.211,69 punti; lo S&P 500 +0,58% a 1.102,4 punti.
I listini europei invece hanno chiuso in ribasso anche a causa della scadenza tecnica su futures e opzioni su indici e azioni. Proprio la coincidenza delle scadenze che ha sempre una influenza negativa sulle contrattazioni,la giornata di venerdì è chiamata delle "tre streghe".A Milano Ftse Mib e Ftse All Share, hanno perso rispettivamente lo 0,9% e lo 0,92 %a causa della debolezza dei bancari che hanno risentito del tonfo di Citigroup a causa della decisione del dipartimento del tesoro di non vendere le sue partecipazioni a causa della freddezza riscontrata negli potenziali acquirenti. Londra - 0,1%, Parigi - 0,86% e Francoforte - 0,22%.
L'evento della settimana più importante è stato il movimento valutario determinato dal clima che si è ventuto a creare dopo la crisi della Grecia, che ha appena subìto il declassamento del rating sovrano da parte di Standard & Poor's.
L'euro è scambiato a 1,4333 dollari.

S&P 500 giornaliero

Sostanzialmente come pubblicato in passato nulla è cambiato da quanto detto al scorsa settimana per quanto riguarda gli indici, rimaniamo in attesa di un qualche evento che se positivo farà muovere i listini in alto e se negativo invece si muoveranno in basso fuoriuscendo la quei livelli che ormai permangono da oltre 2 mesi.


Ftse Mib Giornaliero

Per l'italia la situazione è diversa come già detto in precedenza.
la trend line che tienele quotazioni è rimasta saldamente al suo posto e anche giovedì dopo averla toccata non è riuscita a proseguire la salita ritracciando già nella giornatat di venerdì.
Il nostro indice è carico di finanziari tra titoli bancari e assicurativi, quindi questo sbilanciamento in uno specifico settore ha fatto sì che ha risentito di più dei movimenti negativi che i sono prodotti sui finanziari.

venerdì 18 dicembre 2009

Dati macroeconomici della settimana 21-25 Dicembre 2009

LUNEDI' 21 DICEMBRE

*GIAPPONE
05h30 - superindice industria def. ottobre
(precedente: -0,6% m/m; consenso: +1% m/m)


MARTEDI' 22 DICEMBRE

*GIAPPONE
06h00 - fiducia imprese dicembre
(precedente: 43,0 punti)


*G.B.
10h30 - Pil 3* trimestre def.
(precedente: -0,6% t/t; preliminare: -0,3% t/t previsione: -0,3% t/t; consenso: -0,1% t/t)

*USA
14h30 - Pil 3* trimestre definitivo
(precedente: -0,7%; preliminare: +2,8% previsione: +2,8%; consenso: +2,8%)
14h55 - indice Redbook prime 3 settimane dicembre
(precedente: -5,1% m/m, 1,3% a/a)
16h00 - vendite abitazioni esistenti novembre
(precedente: 6,1 mln; previsione: 6,2 mln consenso: 6,3 mln)


MERCOLEDI' 23 DICEMBRE


*ITALIA
09h30 - indice fiducia consumatori Isae dicembre
(precedente: 112,8 punti; previsione: 112,4 punti)
10h00 - vendite dettaglio ottobre
(precedente: -1,6% a/a)

*USA
13h00 - richieste settimanali mutui
(precedente: 667,3 punti)
14h30 - redditi personali novembre
(precedente: 0,2% m/m; previsione: 0,5% m/m consenso: 0,5% m/m)
- spesa consumi novembre
(precedente: 0,7% m/m; previsione: 0,7% m/m consenso: 0,7% m/m)
- indice prezzi spese consumi personali core novembre
(precedente: 0,2% m/m, 1,4% a/a;previsione: 0,1% m/m, 1,6% a/a consenso: 0,1% m/m, 1,6% a/a)
15h55 - indice fiducia consumatori def. U. Michigan dicembre
(precedente: 73,4 punti; previsione: 73,5 punti consenso: 74 punti)
16h00 - vendita nuove unita' abitative novembre
(precedente: 430.000; previsione: 440.000 consenso: 440.000)
16h30 - scorte settimanali petrolio DoE
(precedente: 322,4 mln/barili)


GIOVEDI' 24 DICEMBRE

*Mercati chiusi in Austria, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Italia,
Norvegia, Svezia, Ungheria, Rep.Ceca, Slovacchia, Indonesia e Hong-Kong
(meta' giornata)

*USA
14h30 - ordini beni durevoli novembre
(precedente: -0,6% m/m; previsione: 0,5% m/m consenso: 0,3% m/m)
- ordini beni durevoli ex trasporti
(precedente: -1,3% m/m; previsione: 1,5% m/m consenso: 1,0% m/m)
- richieste settimanali sussidi disoccupazione
(precedente: 480.000 consenso: 470.000)


VENERDI' 25 DICEMBRE

*Tutti mercati chiusi tranne Russia, Turchia, Cina, Giappone e
Thailandia

*GIAPPONE
00h30 - tasso disoccupazione novembre
(precedente: 5,1% consenso: 5,2%)
- inflazione novembre
(precedente: -2,5% a/a consenso: -2,0% a/a)
- inflazione core novembre
(precedente: -2,2% a/a consenso: -1,7% a/a)
- spese consumi famiglie novembre
(precedente: 1,6% a/a consenso: 0,4% a/a)

mercoledì 16 dicembre 2009

C'è ancora spazio per l'oro?

Abbiamo parlato diverse volte dell'andamento dell'oro su questo blog.

Dopo l' ultima salita terminata il 3 dicembre che lo ha portato a 1220 dollari l'oncia, ha avuto una ripida discesa e nel giro di pochi giorni ha perso quasi il 10%.

Grafico giornaliero dell'oro

Dal 2001 c'è stato prima un apprezzamento che è andato avanti con una certa lentezza, durato alcuni anni dal 2001 al 2005 poi è aumentata la velocità, che negli ultimi 2 anni è accresciuta violentemente con movimenti molto nervosi (vedi top 2008avvenuto in marzo2008 e sei mesi dopo bottom ottobre2008).
Il nervosismo presente sui mercati si vede anche da movimenti così ripidi.In poco più di un anno c'è stato un apprezzamento del 75% siamo passati infatti da 735 a 1220 dollari l'oncia.
Cosa è accaduto ultimamente?
A parte che si ritiene sia fisiologico un assestamento dei prezzi dopo una ascesa come quella che hanno vissuto tutte le materie prime, ma la causa principale sembra essere la modifica di quotazioni avuta sul mercato valutario. C'è stato un apprezzamento del dollaro su tutte le divise. Le materie prime preziose come l'argento, l'oro, il platino e il palladio sono state oggetto di investimenti ingenti, visto che il dollaro considerato da sempre bene rifugio stava via via perdendo il suo valore. Da pochi giorni infatti si ha un piccolo reverse e il cambio euro/dollaro che al 3 di dicembre ,cioè il giorno che l'oro ha avuto il suo massimo apprezzamento ,era di1,5130 oggi è 1,45.

Grafico oro mensile

Se osserviamo il grafico su base mensile il valore di 1000 dollari l'oncia era stato toccato ben 30 anni fa a gennaio 1980.
L'oro era stato un pò scordato dai mercati e per anni ha avuto un andamento un andamento laterale.
Il minimo è stato raggiunto nel 1999, rivisto nel 2000, poi il lento risveglio.
Quindi per rifare un pò di storia, il massimo storico è stato raggiunto il 30 novembre2008 e solo dopo 30 anni è stato raggiunto per la seconda volta questo valore. Dopo un pullback è iniziata la ripida ascesa culminata il i primi di dicembre 2009 con un nuovo top di a 1212 dollaro l'oncia.
In questi 30 anni anche la svalutazione ha avuto un suo andamento di cui non pubblico il grafico e se si somma la svalutazione avvenuta a quello che è il movimento dell'oro si può vedere a quanto equivarrebbero i 1000 dollari l'oncia. http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2009/12/oro-petrolio-informazione-bolle_speculative.shtml?uuid=ee0a6aea-e3f2-11de-96ed-9909600eeb53&DocRulesView=Libero
Nel grafico di lato i 1000 dollari equivalgono agli attuali 2500 . Come si vede di spazio c'e ne potrebbe essere ancora molto.
Ora ci si chiede se è giunta l'ora di smobilizzare l'investimento. Indubbiamente la crescita è stata molta, ma se confrontiamo quello che è stato l'andamento dell'oro depurato da quella che è stata l'inflazione in questi 30 anni, si vede come la sua quotazion e potrebbe avere ancora lo spazio per continuare la sua crescita.Questo significa i 1000 dollari di 30 anni fà avevano sul piano pratico un valore maggiore di quanto non sia ai nostri tempi.
Considerando che il debito pubblico americano anche a causa della recente crisi finanziaria è ancor di più lievitato, l'attuale apprezzamento del dollaro avrà vita breve, creandosi così le condizioni in cui i metalli preziosi attrarranno nuovi investitori .
Per entrare in questo mercato si può attendere che scenda ancora un pò, un buon livello di prezzo può essere 1100/1150 dollari l'oncia.

venerdì 11 dicembre 2009

Report della settimana 14 - 18 Dicembre 2009

La scorsa settimana ci siamo lasciati con i problemi che provenivano dalla penisola arabica , questa settimana invece tocca all'Europa.
La Grecia è stato il sasso nello stagno che ha messo in subbuglio i mercati.
Il taglio del rating sul debito sovrano della Grecia per cui si è paventato addirittura un default nel caso non vengano prese misure importanti da parte della BcE.
Fitch Christopher Pryce, analista, dopo aver tagliato il rating greco martedì scorso , si è espresso con perplessità sulla capacità dell'istituto centrale europeo di poter mantener fede alle proprie intenzioni per evitare il collasso di uno dei paesi dell'eurozona .
Gran parte delle economie del vecchio continente sono state contagiate dal pessimismo sulle prospettive future.
Dati macroeconomici dell'economia ellenica la produzione industriale in calo del 9,2% rispetto ad un anno prima, a settembre, la flessione era stata del 9%.
A settembre il tasso di disoccupazione in Grecia è salito al 9,1% rispetto al 9% del mese precedente mentre un anno prima si attestava al 7,4%.
Per l'economia europea le brutte notizie proseguono con i dati pubblicati sulla disoccupazione spagnola che è arrivata vicina alla soglia del 20%.
Anche le dichiarazioni del ministro dell'economia tedesca, Wolfgang Schaeuble, che ha affermato come "La crisi finanziaria non è stata superata", aggiungendo che il deficit pubblico della Germania l'anno prossimo sarà almeno il 5% del Pil. Le chiusure settimanali per le principali borse dopo tutto non sono così brutte. Parigi venerdì il Cac 40 chiude a +1,09% a 3798,38 la settimana è in rosso di poco -0,02%. Ibex di Madrid 11594,70 +0,78% con un bilancio settimanale -129%.FTSE Italia All-Share variazione ultimi 5 giorni -2.181% e FTSE Italia STAR variazione ultimi 5 giorni -0.666% .
Decisamente diverso lo scenario macroeconomico per quel che riguarda gli Stati Uniti.
Le notizie arrivate in settimana sono state quasi tutte positive.
S&P 500 a 15 minuti

Viene mostrato l'andamento laterale dei mercati che riporta i movimenti dell'indice americano a 15 minuti.

Le richieste di sussidi alla disoccupazione sono tornate a crescere nell'ultima settimana passando da 457k a 474k.
Giovedì è stata la giornata del deficit commerciale Usa,le attese degli analisti erano per un deficit di 37 miliardi, invece si è assottigliato del 7,6% in ottobre, raggiungendo i 32,9 miliardi di dollari.
Venerdì è stata la volta delle vendite al dettaglio aumentate dell'1,3% in novembre per il terzo mese consecutivo e il dato preliminare sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti si e' stato di 73.4 punti, in rialzo dai 67.4 punti del mese precedente , decisamente superiore alle stime di mercato .
Ma a causa dell'apprezzamento del dolaro sulle altre valute il Dow Jones sale solo dello 0,63% a 10.471,50 punti con chiusura settimanale 0,38%, mentre il Nasdaq100 perde lo 0,03% a 2.190,31 punti. Lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,37% chiudendo a 1.106,41 punti con chiusura settimanle +0,22%.
Dopo quest'altro giro di giostra ci troviamo ancora sui livelli di settimane fà.


Dax settimanale
Dax di Francoforte chiude 5709,02 +1,08%, variazione a livello settimanale -1,06%.
Sono 13 settimane che i mercati si muovono a livello laterale e si può vedere in questo grafico che non si riescono a superare i liveli dei massimi registarti ad ottobre.
Sarà ancora possibile un rally prima della fine dell'anno?


FTSE MIB giornaliero

FTSE MIB Variazione ultima settimana -2.407 % .
Con la chiusura in rosso che si è avuta questa settimana è evidente rispetto agli altri mercati europei la debolezza del nostro indice.
La struttura rialzista rimane ancora integra anche se la perdita di momentum è evidente. Il bilancio annuo è ancora molto positivo ad una decina circa di sedute dalla fine.
(Variazione ultimo anno +12,30%)
Un inizio 2009 fortemente ribassista con un sell off di circa un 30% sino al 9 marzo in cui l'indice si è portato a 12.300. Poi è seguito uno recupero straordinario di oltre 12.000 punti sino al 20 Ottobre.Le ultime settimane invece i prezzi sono rimasti ingabbiati in circa 3000 punti, si è venuta a creare una fase laterale. Ora non resta che attendere la fuoriuscita dal trading range (ampio rettangolo) per poter capire la nuova direzionalità dei mercati.


Dati macroeconomici della settimana 14-18 Dicembre 2009

LUNEDI' 14 DICEMBRE

*GIAPPONE
00h30 - produzione industriale ottobre def.
(precendente: +0,5% m/m)

*EURO-16
11h00 - produzione industriale ottobre
(precedente: +0,3% m/m, -6,7% a/a)
previsione: -0,8% m/m; consenso: -0,7% m/m )
- disoccupazione 3* trimestre
(precedente: -0,5% t/t; -1,8% a/aprevisione: -0,4% m/m; -1,7% a/a)

*EURO-27
11h00 - produzione industriale ottobre
(precedente: +0,2% m/m; -5,8% a/a)
- disoccupazione 3* trimestre
(precedente: -0,6% m/m; 1,9% a/a)



MARTEDI' 15 DICEMBRE

*FRANCIA
08h45 - inflazione novembre
(precedente: +0,1% m/m, -0,2% a/a;previsione: +0,3% m/m, +0,5% a/a;consenso: +0,2% m/m; +0,5% a/a)

*SPAGNA
09h00 - inflazione novembre
(precedente: +0,7% m/m;previsione: +0,6 m/m)

*G.B.
10h30 - inflazione novembre
(precedente: +0,2% m/m, +1,5% a/a;previsione: +0,3% m/m, +1,9% a/a;consenso: +0,2% m/m, +1,8% a/a)
- inflazione novembre ex mutui
(precedente: +1,9% a/a)

*GERMANIA
11h00 - indice Zew dicembre
(precedente: 51,1 punti;preliminare: 48,5 punti;consenso: 50 punti)

*EURO-16
11h00 - indice costo lavoro 3* trimestre
(precedente: +4% a/a previsione: +3,6% a/a)

*EURO-27
11h00 - indice costo lavoro 3* trimestre
(precedente: +3,7% a/a)

*USA
14h30 - indice prezzi produzione novembre
(precedente: +0,3% m/m;previsione: +0,8% m/m;consenso: +0,8% m/m)
- indice prezzi produzione core novembre
(precedente: -0,6% % m/m previsione: +0,3% m/m;consenso: +0,2% m/m)
- indice Empire State Manufacturing dicembre
(precedente: 23,51 punti;previsione: 23 punti;consenso: 25 punti)
14h55 - vendite dettaglio 2* settimana dicembre Redbook
(precedente: -5,2% m/m 1* settimana dicembre)
15h00 - flussi netti capitali esteri ottobre
(precedente: 133,5 mld usd)
15h15 - produzione industriale novembre
(precedente: +0,1% m/m;previsione: +0,7% m/m;consenso:+0,5% m/m)
19h00 - indice Nahb mercato immobiliare dicembre
(precedente: 17 punti;previsione: 18 punti;consenso: 18 punti)


MERCOLEDI' 16 DICEMBRE

*EURO-16
10h00 - indice Pmi manifatturiero prel. dicembre
(precedente: 51;previsione: 51,8;consenso: 51,4)
- indice Pmi servizi prel. dicembre
(precedente: 53;previsione: 53,2;consenso: 53,1)
- indice Pmi composito prel. novembre
(precedente: 53,7;preliminare: 54)

*G.B.
10h30 - tasso disoccupazione novembre
(precedente: 5,1%;previsione: 5,2%;consenso: 5,1%)

*ITALIA
10h00 - inflazione def. novembre
(precedente: +0,1% m/m, +0,3% a/a;preliminare: +0,1% m/m, +0,7% a/a;previsione: +0,1% m/m; +0,8% a/a;consenso: +0,1% m/m; +0,7% a/a)
11h00 - bilancia commerciale ottobre
(precedente: -897 mln euro)

*EURO-16
11h00 - inflazione novembre def.
(precedente: +0,2% m/m; -0,1% a/a previsione: +0,2% m/m; +0,6% a/a consenso: +0,2% m/m; +0,6% a/a)
- inflazione core novembre
(precedente: +0,3% m/m; +1,2% a/a previsione: +1% a/a;consenso: +1,2% a/a)

*EURO-27
11h00 - inflazione novembre
(precedente: +0,2% m/m; +0,5% a/a)

*USA
13h00 - indice richieste settimanali mutui
(precedente: 665,6 punti)
14h30 - avvio cantieri nuove unita' abitative novembre
(precedente: 529.000;previsione: 580.000;consenso: 575.000)
- inflazione novembre
(precedente: +0,3% m/m, -0,2% a/a;previsione: +0,4% m/m, +1,8% a/a;consenso: +0,4% m/m%, +1,8% a/a)
- inflazione core novembre
(precedente: +0,2% m/m;previsione: +0,1% m/m;consenso: +0,1% m/m)
- saldo partite correnti 3* trimestre
(precedente: -98,8 mld usd;consenso: -106 mld usd)
16h30 - scorte settimanali petrolio Doe
(precedente: 336,076 mln barili)
*Fed
20h15 - annuncio decisione Fomc


GIOVEDI' 17 DICEMBRE

*ITALIA
10h00 - tasso disoccupazione 3* trim.
(precedente: 7,4%;previsione: 7,7%; consenso: 7,7%)

*G.B.
10h30 - vendite dettaglio novembre
(precedente: +0,4% m/m, +3,4% a/a;previsione: +0,2% m/m, +3,5% a/a;consenso: +0,4% m/m, +3,7% a/a)
*BoE
10h30 - Inflation Report

*USA:
14h30 - richieste settimanali sussidi disoccupazione
(precedente: 474.000;consenso: 469.000)
16h00 - superindice novembre
(precedente: +0,3% m/m;consenso: +0,7% m/m)
- indice Fed Filadelfia dicembre
(precedente: 16,7 punti;previsione: 17 punti;consenso: 16 punti)

* votazione Senato Usa per conferma Ben Bernanke alla presidenza della Fed

VENERDI' 18 DICEMBRE

*BOJ - decisione tassi interesse

*GERMANIA
08h00 - prezzi produzione industriale novembre
(precedente: inv. m/m; -7,6% a/a;previsione: +0,2% m/m -5,8% a/a;consenso: +0,1% m/m; -5,9% a/a)

*FRANCIA
08h45 - indice fiducia imprese dicembre
(precedente: 89 punti;previsione: 90 punti;consenso: 91 punti)

*GERMANIA
10h00 - indice Ifo dicembre
(precedente: 93,9 punti;previsione: 94 punti;consenso: 94,5 punti)

*ITALIA
10h00 - fatturato industria ottobre
(precedente: +2,3% m/m, -17,4% a/a)
- ordini all'industria ottobre
(precedente: +5,2% m/m, -20,4% a/a)

*EURO-16
11h00 - bilancia commerciale ottobre
(precedente: +3,7 mld euro)

*EURO-27
11h00 - bilancia commerciale ottobre
(precedente: -11,2 mld euro)

giovedì 10 dicembre 2009

Fiaba: nessuno conosce il futuro

Difficile non trovarsi d'accordo si questo pensiero.

Nobody knows the future. Nobody knows whether our future will be deflation or inflation or hyper-inflation. We don't know the future because we have never seen any government increase its national debt into the multi-trillions. On the face of it, the only way to handle this kind of debt is to "pull its fangs." That means resorting to -inflation to render the debt harmless, But inflation means that interest rates must surge, and the bond markets must collapse. What happens then? Nobody knows, but it can't be good.

Oggi vi racconto una favola, inerente a l momento storico che stiamo vivendo.

Lo spunto è tratto da Sean Corrigan su uno dei suoi ultimi report.

La "PINCOPALLO" Spa è l’unica società a livello mondiale, capace di produrre qualunque bene venga richiesto dai suoi dipendenti.
La "PINCOPALLO" Spa vende al costo di 10.000 euro in un solo unico pacchetto tutti i prodotti e servizi da lei realizzati e l' azienda paga i propri dipendenti 8.000 euro, quindi il suo bilancio è sempre in pareggio.
Nel tempo avviene che i managers pensano che le loro idee siano poco valorizzate qiundi il prezzo del pacchetto ritengono sia troppo basso .
Decidono così di alzare il prezzo l’anno successivo da 10.000 a 11.000 euro.

A questo punto per dare a tutti i dipendenti la possibilità di acquisire il pacchetto la" PINCOPALLO'"Spa concede un prestito di 1000 Euro e visto che ha necessità di contante, istituisce una finanziaria chiamata "PINPAL finanziaria" controllata da "PINCOPALLO " Spa a cui cede i prestiti dei dipendenti.

La finanziaria rilascia alla società " PINCOPALLO" Spa un assegno di 900 euro (100 Euro li tiene la finanziaria stessa per l'acquisto del credito) che a sua volta versa su un conto aperto presso la" PINPAL" finanziaria .

L'operazione è andata bene, sono tutti contenti, così l’anno successivo la PINCOPALLO Spa decide di alzare ancora il prezzo da 11.000 a 12.000.
I propri dipendenti per acquistarlo contraggono un finanziamento di 2.000 euro più gli interessi dovuti per estinguere il precedente finanziamento.
Con la distribuzione degli utili i dipendenti hanno anche 50 euro in più sul guadagno dell’anno precedente.
La" PINCOPALLO" Spa raddoppia aumenta gli utili e cede ancora alla finanziaria i crediti a sconto .
Sul prorio conto deposita sempre gli assegni che la finanziaria farà all'accensione del debito da parte dei dipendenti.

A questo punto la "PINPAL finanziaria" decide di liquidizzare almeno parte del debito comprato dalla "PINCOPALLO" Spa spa così organizza una cartolarizzazione e emette obbligazioni ( le più sicure tripla AAA) e le cede ai dipendenti, i quali hanno i 50 euro incassati dagli utili della "PINCOPALLO" Spa li investiranno in queste obbligazioni dando che gli renderranno un "x"l'anno.

Così via, ogni anno la stessa storia, tutti sono contenti.

La società aumenta ancora il pacchetto, concede un nuovo prestito tramite la finanziaria , distribuisce parte degli utili.
Tutti vorrebbero essere soci della "PINCOPALLO" Spa spa così l’azienda decide di emettere azioni proprie dal valore di 50 euro l'una che vanno subito a ruba.
I dipendenti sono contenti e pensano di essere ricchi e non sono preoccupati del debito perchè il prezzo dell’azione che sale sempre garantisce guadagni che coprono ampiamente il debito.
Anche il valore della società aumenta, ma la sua valutazione fondamentale non è eccessiva perchè il prezzo aumenta in linea con gli utili.
Tutti continuano imperterriti a comprare azioni e obbligazioni dalle cartolarizzazioniche vengono successivamente fatte sui debiti.
Ad un certo punto questo meccanismo si blocca come in quei meccanismi in cui le ruote scorrono solo se tutto fila liscio come l'olio.
Alcuni dipendenti cominciano a vendere le azioni e le obbligazioni per saldare il debito perchè si sono resi conto che la loro ricchezza è fittizia.
Si diffondono voci di difficoltà sull’azienda e sulla finanziaria, così tutti vogliono vendere ma nessuno vuol comprare , il prezzo delle azioni e delle obbligazioni crolla.
Per terminare e non creare problemi di solidità patrimoniale della "PINCOPALLO" Spa non vengono più ridistribuiti gli utili.
Alla fine i dipendenti si trovano enormemente indebitati.

What happens then? Nobody knows, but it can't be good
(Che accadde allora? nessuno lo sà,ma speriamo bene).


mercoledì 9 dicembre 2009

Qualcosa stà cambiando

La frase del titolo del post era stata inserita nel post precedente pubblicato sabato 5 Dicembre 2009 il cui titolo è:
Report della settimana 07 11 Dicembre2009
dove si accennava come anche la lettura dei grafici del cambio euro dollaro davano indicazioni sull'andamento dei mercati azionari e delle commodity.
Nei mesi passati abbiamo assistito ad un deterioremento del prezzo del dollaro contro tutte le valute, in contemporanea ad una politica governativa tesa a far fronte alla crisi finanziaria che riduceva costantemente i tassi d'interesse sul mercato obbligazionario.
Questo ha portato i gestori ad aprire posizioni lunghe su tutte le commodity e su gli indici di tutti i paesi che hanno fatto crescere le quotazioni.
Da marzo ad oggi(lo abbiamo detto più volte in questo blog ) tutto ciò si poteva leggere anche guardando il grafico su cambio euro dollaro,perchè ogni volta che c'era un apprezzamento dell'euro c'era sempre un andamento positivo degli indici e delle commodity.
In precedenti posts abbiamo preso in esame gli indici più rappresentativi come S&P500 per l'America, il DAx di Francoforte per l'Europa e il Nostro Ftse Mib per l'Italia, l'oro per le commodity e il cambio euro-dollaro per le valute.
Certamente questa è una rappresentazione ridotta e non esaustiva di quanto è avvenuto nel mercato,ma chi scrive deve riassumere la situazione in modo stringato e chiaro
(speriamo di essere riusciti nell'intento).
L'interpretazione delle posizioni lunghe su commodity e borse , che hanno portato ad una crescita che non corrisponde a quella che è la situazione dell'attuale economia, è dipesa dall'abbondante liquidità immessa nel mercato, ad un prezzo così basso che ha portato i gestori alla necessità di acquistare creando degli" acquisti forzati".
Questo fenomeno si chiama carry trade e avviene sempre, cioè non è caratteristico di questo periodo.
In generale si mettono in piedi posizioni sfruttando la differenza di rendimento tra le obbligazioni che emettono i vari Paesi.
In passato per esempio ci si indebitava in Yen perchè il Giappone aveva dei tassi d'interesse quasi a zero e si investiva in titoli di stato Americani o dei vari paesi Europei.
Durante questa ultima crisi invece la grande liquidità introdotta dalle banche centrali dei vari Paesi dopo la discesa che hanno subito gli indici borsistici ha "ingolosito" gli operatori.
L'acquisto dei gestori professionali si è così rivolto anche a mercati che sono riconosciuti da tutti come più rischiosi, cioè le borse e le commodity.
Dopo lo scoppio della bolla finanziaria iniziato nel 2007 e terminato a marzo 2009, le borse hanno abbondantemente recuperato in questi ultimi 9 mesi parte dei prezzi che avevano perso.
Guardando l'economia reale non sembra che si stia riprendendo così come ci dicono, anche se qualche timido segnale si stà affacciando.
Le ultime notizie: problemi di Abu Dabhi, debito pubblico enormemente aumentato di tutti i paesi , in particolar modo della Grecia, oltre agli importantissimi irrisolti problemi di carattere finanziario che hanno portato lo scoppio della bolla speculativa, hanno indotto il nostro Governatore della Banca d'Italia Dott. Draghi in qualità di Presidente del Financial Stability Board ad "emettere un grido di allarme "su quelle che è la attuale situazione.
Dollar index giornaliero

Possiamo vedere come la settimana scorsa sia stata superata con un certo slancio la trend line rossa che manteneva il valore del dollaro in posizione di ribasso.Forse è prematuro dire che è cominciato il suo reverse, ma i primi segnali di cambio situazione ci sono.
In particolar modo se verranno superati i primi ostacoli che vengono segnati con le linee rosse orizzontali ulteriori operazioni di ricopertura di carry trade verranno sempre messe in atto con conseguente smobilizzo delle operazioni rialziste su commodity e indici man mano che verranno superati i livelli di resistenza.
Euro dollaro giornaliero

Era già molto tempo che il cambio testava il livello di 1,48 e dopo averlo toccato nella fase in salita lo ha di recente ribucato in discesa(equivale alla prima linea rossa dall'alto).
Il prossimo livello è 146,5 -147 e lo stà testando proprio ora, se viene bucato porta dritto dritto a 1,45.


Dollaro Yen giornaliero

Il cambio con la valuta asiatica è quello che in questi mesi ha perso più di tutti e il recente rimbalzo da 85 lo aveva portato oltre 90 (si pensava che arrivasse sino alla prima resistenza a 92) , invece ha avuto negli ultimi 3 giorni un ritorno indietro delle quotazioni. Sarà interessante vedere come reagirà nei prossimi giorni per verificare se questo livello verrà mantenuto o se proseguirà l'indebolimento del dollaro.
In questo caso siamo ancora sotto alla trend line rossa di stampo ribassista, ma è stato recuperato il livello dell'ultimo minimo di circa un anno fà a 87.

ORO giornaliero

L'effetto di rivalutazione del dollaro si è fatto sentire soprattutto su commodity che negli ultimi mesi hanno avuto un rally eccezionale, in particolar modo i metalli preziosi.
L'oro nel giro di 3 giorni ha modificato le sue quotazioni che si sono ridotte di circa un 7% passando da 1220 a 1130.
Questa riduzione è stata invece molto inferiore su commodity come il petrolio.
Se il dollaro riuscisse ad apprezzarsi ulteriormente probabilmente il livello di 75 dollari a barile potrebbe essere violato innescando una discesa che è benefica per l'economia.
Concludendo, ci troviamo nella situazione che sono state violate le linee di supporto del cambio (euro dollaro- Dollaro Yen) insieme a quelle del mercato azionario.
Ritorno delle quotazioni delle commodity in generale,(i preziosi sono tanto cresciuti e in un ottica di ulteriore pessimismo diverrano sempre più bene rifugio)anche se la rottura di supporti come 75 dollari a barile daranno conferme su quanto stà avvenendo.
Quindi devono ancora verificarsi alcune condizioni per dire c'è il cambio del trend,ma è solo guardando l'intermarket che si può avere un idea globale e forse per ora stare alla finestra non è una idea così malvagia!

sabato 5 dicembre 2009

Report della settimana 07 11 Dicembre2009


Che la liquidità presente nel mercato sia l'elemento chiave per capire il rialzo generalizzato delle borse,è un fatto che in questo blog si dice da diverso tempo.
Infatti salgono le commodities, le azioni, i bonds societari perchè la disponibilità di denaro a buon mercato è stata assicurata dalle banche centrali. Ieri, venerdì 4 Dicembre è avvenuto qualcosa d'insolito. Negli ultimi mesi abbiamo visto un lento ed inesorabile deprezzamento del biglietto verde contro tutte le valute e conseguentemente un apprezzamento delle azioni e delle commodity in altre parole ci si indebitava in dollari per investirli in altri settori. Ma all'annuncio del Beaureau of labor statistics del calo degli occupati gli indici americani sono volati portandosi conseguentemente dietro l'Europa e allo stesso tempo c'è stato l'apprezzamento del dollar Index
. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.21% con performance settimanale a +0.8% a 10388, l’S&P500 lo 0.54%(bilancio di settimana +1.3%) per l'S&P500 a 1105, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.98% a 2194 che a livello settimanale è +2.6% per il listino hi-tech.


1) Grafico Cambio Euro/Dollaro

Qualcosa sta cambiando.
Abbiamo assistito all'ennesima settimana degli indici e del cambio euro dollaro in trading range da interpretare come una fase di distribuzione.

Quindi una settimana dall'apparenza scialba,(vedi grafici N 1 e 2 relativi) venerdì s'è riscattata con l' insolito movimento inverso tra l'indice S&P 500 e il cambio Euro Dollaro.
Il fattore scatenante è stato la riduzione del tasso di disoccupazione che si e’attestato al 10% dal precedente 10,2% .
E' il solito carry trade? Sì, sono state probabilmente chiuse le posizioni ribassiste su dollaro.
Il dato sull'occupazione a sorpresa migliore delle attese innesca gli acquisti sull'azionario, che però a fine seduta risulta essere di molto dimensionato. Allo stesso tempo il biglietto verde recupera brillantemente(1.4828 contro euro),questo innesca un tonfo dell'oro che ha chiuso a $1169 l’oncia e delle quotazioni del petrolio che hanno perso 99 centesimi a $75.47 l’oncia.

Rimangono però ancora dubbi sul fronte dei consumi.

2) S&P 500 giornaliero

L'indice è inserito in uno stretto trading range che tiene premute le sedute dal massimo al minimo del riquadro in rosso.Quando fuoriuscirà da tali valori (1116-1085) ci sarà una accelerazione del movimento.

Nel riquadro c'è il grafico orario.
Si può vedere l'andamento laterale della settimana.
La seduta di venerdì dopo l'uscita dei dati dell'occupazione hanno avuto questo rapido movimento che si è subito spento riportando le quotazioni nell'interno del trading range.
Altro elemento che depone a favore della fase di distribuzione è che il trading di options su Vix sull'indice americano S&P500 è salito moltissimo e questo significa che la scommessa è sul calo nei prossimi mesi degli indici
http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=827008
Vediamo cosa è successo in Europa.
Gli indici venerdì erano partiti in negativo, ma alla uscita del dato occupazionale hanno recuperato moltissimo chiudendo abbondantemente in positivo.
Francoforte il Dax chiude a 5817,65 con una variazione settimanale 2,32%,Londra Ftse 100 5322,36 a +1,46% in settimana, Cac 40 di Parigi a 3846,62 +3,36%, Milano il Ftse Mib chiude a 22926 con variazione settimanale +1,47%.
In Asia il Giappone dopo una discesa dell'ultimo mese piuttosto pesante in settimana ha avuto una serie di sedute positive che lo attestano ad una chiusura settimanale del10,4%.

3) DAX giornaliero

Ancora sorretto dalla trend line di lungo periodo, le quotazioni sono state sempre bloccate al raggiungimento del livello topico di 5880. Tra l'indice di MILANO e quello di FRANCOFORTE quest'ultimo ha un'impostazione decisamente migliore.
Il trend di fondo non è stato ancora smentito.La visione rialzista sarebbe d'obbligo seguendo solo l'analisi tecnica, ma è impossibile non tenere presente le altre considerazioni fin quì esposte.

4) FTSE MIB Giornaliero

L' indicazione ribassista secondo l'analisi tecnica è data dalla formazione di questa seconda gamba che presenta proprio gli elementi d'implicazione ribassisti.Infatti la candela di venerdì si è fermata proprio a livello dalla trend line discendente di color rosso.
Come già esposto nei report passati l'obbiettivo del ribasso in atto dovrebbe essere 20800/20400.
Lunedì l'apertura degli indici dovrebbe essere impostata al rosso visto che le chiusure di venerdì di Wall Street sono state tanto deludenti dopo una fase iniziale che sembrava promettere la fuoriuscita dal trading range.
Lo scenario per il prossimo futuro è difficile da delineare .
Se il carry trade sarà l'elemento che condizionerà il mercato come è avvenuto in questi ultimi mesi . Potremmo quindi delineare 2 ipotesi.
A) movimento sulla valuta di venerdì erratico ( non sono ancora cadute quelle resistenze che ci indicano capire se è arrivato il momento di un inversione del trend del dollaro) con un suo rientro intorno a 1,49/1,50 le quotazioni borsistiche ritorneranno a sfiorare il trading range e solo la rottura dei tops indicheranno la continuazione del trend in atto.(20% di probabilità)
B) movimento valutario continua con la rottura del cambio euro /dollaro 1,48 aumenterà la smobilizzazione delle posizioni messe in piedi negli ultimi mesi con conseguente ritorno indietro dei valori.(80% di probabilità)

Dati macroeconomici della settimana 7 11 Dicembre2009

LUNEDI' 7 DICEMBRE

*GERMANIA
12h00 - ordini industriali ottobre a/a.
(precedente: -13% m/m;consenso: -6,4% m/m)

*14h00 - Discorso Trichet (Governatore BCE)
18h00 - Discorso Bernake (Governatore FED)


MARTEDI' 8 DICEMBRE

*GERMANIA
08h00 - produzione industriale ottobre
(precedente: -12,9%; consenso: -10,4%)

*USA
19h00 - Asta Bond 3 Anni


MERCOLEDI' 9 DICEMBRE

*GERMANIA
08h00 - Bilancia commerciale Ottobre
(precedente 10,6%;consensus 11,2%)
08h00 - CPI armonizzato a/a Novembre
(precedente 0,4%;consensus 0,4%)

*USA
16h00 - scorte all'ingrosso ottobre
(precedente -0,9%;consensus -0,5%)
16h30 - scorte settimanali petrolio Doe Dicembre


GIOVEDI' 10 DICEMBRE

*Euro-16
10h00 - Bce Bollettino mensile

*ITALIA
10h00 - Produzione industriale ottobre
(precedente -15,7%;consensus -11,8%)
- Consumo privati 3°Trim
(precedente 0,2%;consensus 0,3%)
11h00 - Esportazioni 3°Trim
(precedente -3,7%;consensus 1,0%)
Importazioni 3°Trim.
(precedente -0,3%;consensus 0,5%)

*USA
14h30 - bilancia commerciale Ottobre
(precedente: -36,5;consenso: -37,1)
- richieste disoccupazione
(precedente: +457%;consenso: 470)
- Deficit Pubblico mensile Novembre
(precedente -176,4;consensus -135)

VENERDI' 11DICEMBRE

*Euro-16
13h15 - Discorso di Trichet (Governatore della Bce)

*USA:
14h30 - vendite al dettaglio Novembre
(precedente: +1,4%;; consenso: 0,6%)
16h00 - vendite al dettaglio ex auto Novembre
(precedente: +0,2% m/m; consenso: +0,6% m/m)

venerdì 27 novembre 2009

Report settimanale 30 Nov 4 Dicembre 2009

L'evento più importante della settimana è avvenuto giovedì 23 Novembre quando l'annuncio della richiesta di congelamento del debito di 59 miliardi da parte della società Dubai World ha dato uno scrollone alle borse di tutto il mondo.
Le banche di mezzo mondo hanno finanziato quella che è la più grande e spettacolare operazione di creazione dal niente, di grattacieli vertiginosi, di stazioni sciistiche artificiali, di un mondo da sogno in una terra inospitale.
Improvvisamente i mercati si sono risvegliati, ricordandosi che ci sono tante altre situazioni esplosive nascoste e si sono cominciati a chiedere quanti possibili default ancora persistono a livello globale.
Le banche centrali e l'estabilishment politico continuano a spargere ottimismo insieme a liquidità per annacquare le paure e calmare gli animi.
La reazione dei mercati, di primo impatto è stata negativa.
La borsa americana giovedì era chiusa e festeggiava il Thanks Giving, venerdì ha riaperto con un consistente ribasso,ma durante l'arco della seduta si è assistito ad una pronta reazione cercando di recuperare parte delle perdite.
Per Wall Street S&PP 500 chiude a 1091,49punti -1,92% con un bilancio settimanale +0.03% in pratica sono 6 settimane che chiude su questi valori.
Il Nasdaq 100 chiude a 1765,460 punti con perdita di -1,57% che in settimana significa +0,05% .
Il Dow jones 10.309,920 -1,48% di venerdì segue un bilancio settimanale -0.04%.
La sferzata di fiducia arrivata da Wall Street ha avuto sulle borse europee la forza di farle volgere da negativo a positivo dove tutti gli indici europei hanno chiuso. Parigi, il Cac ha chiuso a livello settimanale con una leggera perdita -0.025% a 3721,45 con il recupero di venerdì 1,15%.
Francoforte, il Dax ha chiuso la settimana a 5685,61 (venerdì+ 1,27%)con un magro bilancio positivo settimana +0.03% rispetto a quella precedente.
Milano è la borsa che ha perso più di tutte Ftse Mib chiude a 22 205 + 1,29% di venerdì e la settimana si chiude -1.38%.
S&P 500 giornaliero

L'impronta rialzista nonostante il rischio corso non è stata minimamente toccata. Indubbiamente vediamo che c'è un'area di distribuzione ben evidente con i minimi e i massimi delle 6 settimane di stasi.
Wall Street teme il " pretesto" per una correzione, infatti venerdi' la New York Stock Exchange (NYSE) ha fatto un provvedimento di urgenza (Rule 48) per una eventuale sospensione delle contrattazioni, qualora eventi esterni compromettono gli scambi azionari. Questo può essere interpretato come la pervicace volontà di continuare almeno sino a fine anno con il cosiddetto rally natalizio.
Lunedì si capirà se la "Rule 48" e' valida per un solo giorno (venerdi' 27) oppure se sara' prolungata sino a lunedi' 30 novembre. In apertura si capirà quale sarà la tenuta del mercato azionario americano, in merito al default di Dubai.
Da lì si capirà che direzione vorranno prendere le borse.
Dax gioranaliero

L'indice di Francoforte è sopra la trend line blu ,quindi pur toccandola per la terza volta, venerdì passato nelle prime ore della mattina dove sono stati registrati i minimi di settimana, la sua tenuta deve porci in ottica positiva sui mercati.
La cautela è comunque d'obbligo perchè la rottura della trend line avrebbe il significato di definitivo abbandono della zona di distribuzione.
Nel riquadro piccolo viene illustrato l'andamento in fascia oraria del Dax.
Si può notare come giovedì e la prima ora di venerdì c'è stata la reazione dell'indice dai fatti di Dubai, poi nelle ore successive della giornata di venerdì c'è stato il recupero che ha portato la chiusura iin positivo.
Ftse Mib giornaliero

L'indice italiano è quello più reattivo.Potremmo dire che i movimenti del Ftse Mib sono amplificati.La trend line di periodo è già stata abbandonata.
Siamo lontani dal top di periodo avvenuto in ottobre.
Da questo grafico ci dice che il ribasso è già cominciato.La pronta reazione che dall'America è arrivata in Europa venerdì ha prodotto sul nostro indice un bel candellotto verde.
Rispetto agli altri mercati per l'indice italiano si attende la discesa almeno sino 20800/20400.
Chiaramente visto che Milano non è sulla Luna, anche la nostra borsa risentirà l'andamento degli altri indici. Lunedì dovrebbe essere tutto più chiaro.
"L'operazione di rialzo" messa in atto a marzo e che è stata condotta sino ad oggi, nonostatente eventuali segnali negativi potrebbe essere riattivata.
Non dimentichiamoci poi che giovedì la borsa di Londra ha chiuso per alcune ore,per poi riaprire sul finale, sembra per problemi tecnici.
Visto quanto stava accadendo (notizie di Dubai) nella stessa giornata, non pochi analisti e operatori finanziari hanno sollevato dei dubbi su questa chiusura(vista l'esposizione delle banche britanniche negli Emirati Arabi) .
Anche la Rule 48 è evidentemente una delle operazioni messe sul tavolo da gioco.
Il testo della "Rule 48" e' il seguente:

Rule 48 is intended to be invoked only in those situations where the potential for extreme market volatility would likely impair floor-wide operations at the exchange by impeding the fair and orderly opening of securities. Accordingly, the rule sets forth a number of factors to be considered before declaring such a condition, including:

•Volatility during the previous day’s trading session;
•Trading in foreign markets before the open;
•Substantial activity in the futures market before the open;
•The volume of pre-opening indications of interest;
•Evidence of pre-opening significant order imbalances across the market;
•Government announcements;
•News and corporate events; and,
•Any such other market conditions that could impact floor-wide trading conditions.

Queste regole che appaiono all'improvviso e che apparentemente servono per stabilizzare il mercato, forse anche se studiate con le miglior intenzioni, creano negli operatori un senso di sfiducia.
Lo scenario diventa ancora più preoccupante se il fatto di Dubai viene interpretato come un sintomo del permanere di squilibri e distorsioni nei mercati monetari e finanziari.
L'epidemia che è cominciata con la crisi dei mutui sub-prime nel 2007, è ancora lontana dalla guarigione.
Bisognerebbe sperare che il guaio di Dubai aumenti la consapevolezza dell’urgenza di riforme, di nuove regole, invece di reagire comprando ancora tempo con nuovi salvataggi, nuovi debiti, altra liquidità,con tassi vicini allo zero .
Il rischio è che questo nuovo problema ne faccia emergere altri rimasti nascosti dai tempi prima della crisi.
INDEBITAMENTO DEGLI EMIRATI ARABI
United Kingdom: $50.2 billion
France: $11.3 billion
Germany: $10.6 billion
United States: $10.6 billion
Japan: $ 9.0 billion
Switzerland: $ 4.6 billion
Netherlands: $ 4.5 billion

Of United Arab Emirates (By Entity via Credit Suisse, citing Emirates Bank Association):

HSBC Bank Middle East Limited: $17.0 billion
Standard Chartered Bank: $ 7.8 billion
Barlays Bank Plc: $ 3.6 billion
ABN-Amro (RBS): $ 2.1 billion
Arab Bank Plc: $ 2.1 billion
Citibank: $ 1.9 billion
Bank of Baroda: $ 1.8 billion
Bank Saderat Iran: $ 1.7 billion
BNP Parabas: $ 1.7 billion
Lloyds: $ 1.6 billion