sabato 28 luglio 2012

31 Report settimana 30 Luglio 03 Agosto 2012

Commento sintetico della settimana di consuntivo


 Per chi ancora non avesse capito che il problema finanziario che l'Italia sta vivendo in questo momento è solo ed esclusivamente di natura politica, quello accaduto in settimana chiarisce che la chiave d'uscita della attuale ingarbugliata situazione potrà essere solo presa fuori dal territorio nazionale.


 I nostri politici che nel frattempo hanno perso di credibilità da parte della maggioranza degli elettori, pensano troppo in piccolo, credono di poter incidere sull'andamento dello spreads o delle borse, mentre è evidente che i giochi vengono fatti in altre sedi. 


 A questo punto Roma non ha più ragione di esistere , se non come governo regionale e come italiani dovremmo solo eleggere dei delegati che in sede europea rappresentino gli interessi di questa parte dell' Europa . 


 Speriamo così di liberarci dei soli volti che da trent'anni si presentano elezione dopo elezione sempre gli stessi e che sono responsabili (da qualsiasi parte parlino) della attuale debito pubblico e credibilità dell'Italia. 


 Tornando a quanto avvenuto questa settimana sulle piazze finanziarie, dopo una prima fase di pessimismo dettata dalla solita indecisione sulla possibile risoluzione dei paesi meno virtuosi della zona euro, giovedì 26 è arrivata finalmente la voce forte e chiara di Draghi che ha fatto capire che la BCE farà di tutto per salvare l'euro. 


 Appena il giorno prima, gli analisti di Egan-Jones considerata la migliore e la piu' indipendente e affidabile sul mercato finanziario,aveva tagliato il rating sul debito sovrano dell'Italia a CCC-plus da B-plus, pronunciandosi così: 
"L'Italia con i suoi governi regionali ha bisogno di rifinanziare approssimativamente 183 miliardi di euro nel 2012 e 214 miliardi di euro nel 2013 e molto probabilmente, senza un intervento esterno, dovra' far fronte a un aumento dei tassi e a difficolta' di accesso al mercato dei capitali. I rendimenti del bond a 10 anni sono vicini al 6.5%; i tassi sono saliti nonostante precedenti acquisti della Banca centrale europea. Futuri interventi da parte della Bce e del Fmi metteranno a disposizione un po' di liquidita' ma potrebbero rendere subordinati i vecchi creditori.


 L'Italia non puo' rifinanziare tutto il suo debito se l'economia Ue va in recessione. Il rapporto debito/pil continuera' a salire e il paese rimarra' sotto pressione."


 I mercati azionari di tutto il mondo si sono sentiti rinfrancati da una decisione così importante e anche l'euro ha subito rimbalzato su tutte le divise, negli ultimi 2 giorni si sono recuperate oltre 3 figure dal minimo 1,2050 a 1,2360.


Il giorno dopo poi alla solitaria voce del Presidente della BCE si sono aggiunte quelle di Holland e della Merkel, entrambi decisi a difendere la divisa comune ad ogni costo.


Le borse così hanno potuto fortificare e incrementare il  rimbalzo , cosa che in America ha portato gli indici principali oltre i massimi di periodo annientando completamente le discese degli ultimi dieci giorni.


 Anche il bund sembra aver preso la strada della discesa e gli spreads con i titoli di stato dei paesi europei in maggior difficoltà si sono ridotti.


 Allora tutto bene? E' presto per essere così ottimisti, ci vogliono altre decisioni importanti che dissipino tutti dubbi  degli investitori per quanto riguarda il Vecchio Continente. 


La prossima settimana ci sono una serie di vertici a cui parteciperanno i  principali attori incluso Geithner in rappresentanza degli USA , perchè la risoluzione di questa crisi si rifletterà positivamente anche oltre oceano.


Ma proprio da dove è partita questa grande crisi finanziaria potrebbe tornare.


 Il vero grave problema, ancora non preso in considerazione dagli investitori, è il debito pubblico americano salito dal 66% del 2006 al 111% del 2013, cioè quasi al livello di quello italiano, ma con l'aggravante del debito delle famiglie che in America è circa due volte superiore a quello del nostro Paese e guardate cosa scrive il Mauldin Economics


http://www.wallstreetitalia.com/article/1415107/debito/la-francia-somiglia-molto-alla-grecia.aspx


 Sul fronte delle commodities, non ci sono stati movimenti interessanti , come invece avvenuto per i listini azionari rispetto alla scorsa settimana.




Euro dollaro giornaliero


L'euro ha avuto una reazione meno violenta degli indici azionari alle parole di Draghi.
Durante la giornata di venerdì è arrivato a raggiungere 1,24 a cui è seguito un ripiegamento che lo ha portato a chiudere a 1,2330.


Se in questa fase di rialzo riuscirà a chiudere sopra 1,245 è possibile che vada a ritestare il livello posto a 1,26. Sopra tale quota per ora sembra non ci sia possibilità di andare.


Come più volte ribadito viene visto  il suo punto di arrivo  a quota 1,19.




 Chiusura mercati


 Dax-------------6.689-------(+0,95%)
 Cac -------------3.280------(+3,08%)
 Ftse Mib ------13.596-------(+6,86%)
 Dow Jones-----13.079 ------(+2,07%)
 SP500---------1.385--------(+1,66%)
 Nasdaq 100-----2.647-------(+1,06%)
 Euro dollaro----1,2330-----(+1,40%)
 Oro-------------1.622$-----(-2,70%)
 Petrolio--------90,25$------(-0,98%)
 Nikkei----------8.690-------(+0,65%)
 Hang Seng--- 19.275 -------(-1.20%)


SP500 giornaliero


 Wall Street i mercati mostrano tutta la loro forza proprio in questi momenti di reazione come accaduto in questi ultimi due giorni.




 Il Dow Jones ha recuperato e chiuso oltre l'importante soglia dei 13.000 punti e lo SP500 si è portato sopra i massimi di periodo registrati nel mese in corso.


Le prossime resistenze da superare si trovano a 1.405 e successivamente a 1.420 punti.


A ribasso i supporti più importanti si trovano a 1.366 poi a 1.349, ma solo al di sotto dei 1.320 punti verrà negato questa fase di rialzo.




Dax giornaliero


Il balzo in avanti del DAX dalla chiusura di venerdì scorso è stato sotto il punto percentuale, ma se si guarda i minimi effettuati prima della dichiarazione di Draghi è stata +5,60 in una seduta e mezza. e' stata effettuata veramente una galoppata, che ha bisogno di un attimo di riflessione per capire se tanto entusiasmo ha ragione di essere. 


La reazione dei mercati di questi due ultime giornate ci fa capire che c'è voglia di uscire da questa situazione difficile e d'incertezza e probabilmente si sono scaricate tante tensioni accumulate in queste ultime settimane. 


La fuoriuscita definitiva dalla fase di discesa avverrà sopra 6.750 in chiusura di giornata.


 Viceversa (20% di probabilità) una chiusura sotto i 6.500 punti potrebbe portare una nuova fase di negatività che con altrettanta velocità potrebbe riportare le quotazioni a rivedere i minimi.


Ftse Mib giornaliero


L'indice di Milano dopo aver battuto un nuovo minimo, negli ultimi 3 giorni della settimana ha avuto un bel rimbalzone che fa sperare per il meglio.


 Il vero test però si avrà al superamento in chiusura di giornata 13.890.


Questo livello potrebbe stoppare l'ascesa e se non viene superato in chiusura questa che sembra la formazione di la classica ripartenza con inversione di tendenza potrebbe rivelarsi il classico rimbalzo tecnico da cui si può di nuovo scendere.


Per la prossima settimana si prevede la possibilità di una fase di consolidamento sopratutto nei primi giorni dell'ottava poi su eventuali notizie positive un ulteriore balzo in avanti. 


Viceversa la fase negativa viene presa in considerazione al di sotto di 12.950 con definitivo termine del rimbalzo tecnico sotto 12.300 punti.


http://www.youtube.com/watch?v=f24MmRnd4lo&feature=g-all-u


 Quì e troverete gli eventi macroeconomici della settimana 


 http://online.wsj.com/mdc/public/page/2_3063-globalEconomicCalendar.html

sabato 21 luglio 2012

30 Report Settimana 23-27 Luglio 2012

Commento sintetico della settimana di consuntivo


Bassa volatilità, ma Euro e borse dei paesi Piigs sempre sotto pressione.


 Abbiamo sintetizzato così l'andamento di questa ottava.


 Le borse europee si stanno muovendo sul trend a rialzo partito nel mese di giugno,come pure e ancora meglio è stato l'andamento di Wall Street. Contrastate invece le borse asiatiche, con Giappone negativo e l'indice cinese chiude la settimana in modo molto positivo.


 Il problema è che se questo è molto evidente per i paesi più virtuosi dell'area euro non è così per i Piigs.


 Lo sciacquone sui timori della solvibilità della Spagna arrivato venerdì ha rovinato la performance settimanale .


 I Bonos, titoli di stato spagnoli a 10 anni sono arrivati oltre il 7% e hanno pesato anche le parole del Ministro del Bilancio Motoro secondo cui il Paese iberico ha le casse vuote e senza gli acquisti di titoli di Stato dalla Bce,la Spagna risulta fallita. Era forse era un modo per dire "ci conviene uscire dalla moneta unica?".


 Di queste tensioni ne ha risentito anche l'euro che in settimana stava faticosamente tentando un timido rimbalzo ed era arrivato oltre 1,23, ma venerdì dopo le dichiarazioni di Montoro ha ripiegato di nuovo facendo nuovi minimi di periodo.


 Nell' audizione tenuta alla Commissione bancaria del Senato, Bernanke ha spiegato che sia la politica di bilancio Usa che la crisi del debito della Zona Euro creano molte incognite per il prossimo futuro, ma la Federal Reserve conoscendo le varie difficoltà è pronta a supportare l'economia statunitense.


 Sono state tali dichiarazioni che hanno mosso i mercati finanziari a rialzo i primi quattro giorni della settimana.


 Gli investitori infatti attendevano di capire se la Banca Centrale era intenzionata a prendere in esame la possibilità di un terzo ciclo di acquisti di bond per sostenere l'economia.


 Bernanke però non si è sbilanciato così apertamente, i dati pubblicati dalla Fed sono per un tasso di disoccupazione Usa alla fine del 2014 al 7%, un‘inflazione all’1,2-1,7% quest’anno, al 2% o sotto nel 2013 e 2014, rivedendo al ribasso l'outlook sull'economia Usa, con un prodotto interno lordo previsto in crescita tra 1,9 e 2,4% nel 2012, e tra il 2,2 e 2,8% nel 2013.


 Anche il FMI ha rivisto le stime di crescita dei principali Paesi e per l'UE è prevista una contrazione del PIL nel 2012 (-0,3%) e crescita del +0,7% nel 2013.


 Per l'economia globale si prevede una crescita più lenta rispetto alle attese che c'erano in aprile: 3,5% nel 2012 (da 3,6%) e 3,9% nel 2013 (da 4,1%).


Riviste le previsioni anche per la Cina a +8,0% nel 2012 e +8,5% nel 2013 (da +8,2% e +8,8%).


 Sul fronte interno la notizia più importante della settimana è quella relativa alla ratifica da parte del Parlamento Italiano del trattato ESM votato quasi all'unanimità dai politici di tutti gli schieramenti.


Si potrebbe leggere come la risposta all' avvertimento dato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel che  si era espressa così verso i partner europei “tutti i tentativi di ottenere solidarietà senza allo stesso tempo accettare supervisione e controlli non avranno nessuna possibilità con me o con la Germania".


Con l' approvazione  del European Stability Mechanism tutti i paesi dell'Unione Europea che voteranno la ratifica, oltre ad impegnarsi sull' obbligo di pareggio di bilancio, cosa che l'Italia lo ha già inserito come norma costituzionale, cederanno man mano potere decisionale che dai singoli stati passerà a  Bruxelles e agli organi della Unione Europea.


Nel frattempo tutti i paesi  con debito pubblico oltre il 60% del Pil si impegnano a  rientrare entro tale soglia nel giro di 20 anni con un ventesimo dell'eccedenza ogni anno.


 Secondo recenti fonti di Bankitalia il debito pubblico Italiano ha raggiunto in maggio il nuovo record storico a quota EUR1.966,3 mld (+EUR17,1 mld rispetto ad aprile).


 Si preannunciano così 20 anni di rigore con aumento di tasse di 45 miliardi e tagli alla spesa pubblica ogni anno.


 Un rientro da follia, tanto che c'è chi dice ci conviene dichiarare default e uscire dall' euro.


http://www.wallstreetitalia.com/article/1411991/euro/prima-ancora-di-uscita-euro-va-riformato-sistema-finanziario.aspx
http://www.wallstreetitalia.com/article/1411991/euro/prima-ancora-di-uscita-euro-va-riformato-sistema-finanziario.aspx


Quello che fa più specie è non c'è stata discussione politica su una così così importante che passa per la qualità di vita delle persone e che inciderà in modo molto profondo sul tessuto socio economico della nazione.


La cosa più grave è vedere la connivenza con gli organi di informazione che hanno fatto passare una riforma così epocale come una dei tante riforme, senza informare o meglio ancora promuovere un dibattito pubblico, se non altro per informare adeguatamente i cittadini, che si accorgeranno cosa è significato la ratifica di tale trattato negli anni a venire .


Venerdì è finalmente arrivato il piano di aiuti per le banche spagnole, approvato all'unanimità nella riunione dell’Eurogruppo tenuta in teleconferenza, ma un'altra tegola è caduta a deprimere i mercati.


 La notizia : Valencia chiederà aiuto al fondo che la Spagna ha creato per aiutare le regioni in difficoltà e il Ministro del bilancio Montoro si è dichiarato sorpreso.


 In Italia è emersa in settimana una situazione analoga con la regione Sicilia., Monti ha richiesto le dimissioni del Presidente della regione Lombardo.


 Sul fronte macro i segnali sono stati contrastanti: in Germania l'indice Zew sulle aspettative economiche è sceso in luglio a -19,6 pts da -16,9 di giugno (attese a -20).
 Negli Stati Uniti la produzione industriale cresciuta in giugno dello 0,4% m/m, mentre le vendite al dettaglio calano invece dello 0,5% m/m(attesa +0,2%).
 L'indice NAHB sulla fiducia nel settore immobiliare Usa è salito in luglio a 35 pts da 29 di giugno .


 Sul fronte delle commodities continua il rialzo del petrolio, ha raggiunto anche i USD92 al barile,ha leggermente ripiegato venerdì, comunque si trova  ai massimi da oltre 2 mesi.


 Le quotazioni del greggio sono sostenute i timori legati all'aumento della tensione tra Israele e l'Iran,ricordiamo l'attentato di Burgas in Bulgaria.


 Nuovi massimi anche per il natural gas arrivato oltre 3 euro.


 Ancora senza trend invece i preziosi sia oro che argento si trovano dentro il trading range senza prendere una direzione precisa.


 Per terminare uno sguardo al bund che ha ripreso slancio e si trova molto vicino ai massimi


La speranza  che la sua ascesa si arresti , anche per dar modo di vedere crescere i mercati azionari .


Euro Dollaro giornaliero


Il cambio si trova in una fase negativa e questa settimana , aveva tentato un rimbalzo sulla scia degli indici azionari, a cui ha fatto seguito la forte pressione di vendita arrivata nella giornata di venerdì.


 Come più volte detto l'obbiettivo di questo ribasso rimane la formazione di un doppio minimo a 1,19 allineato con quello di giugno 2010.


Fallito il tentativo di rimbalzo sembra avviato verso la strada che lo conduce verso il suo obiettivo.


Chiusura mercati


 Dax-------------6.630-------(+0,98%)
 Cac -------------3.193------(+0,25%)
 Ftse Mib ------13.067-------(-4,26%)
 Dow Jones-----12.826 ------(+0,97%)
 SP500---------1.356--------(+0,23%)
 Nasdaq 100-----2.618-------(+1,36%)
 Euro dollaro----1,2155-----(-1,25%)
 Oro-------------1.582$-----(-0,25%)
 Petrolio--------91,45$------(+5,00%)
 Nikkei----------8.620-------(-0,98%)
 Hang Seng--- 19.641 -------(+2.90%)
SP500 giornaliero


 L'indice americano sembra indirizzato verso i massimi a 1400/1420, quelli di aprile /maggio 2012.


La caduta dei prezzi di venerdì rientra in un quadro di consolidamento delle quotazioni.


Brutta e con implicazione diverse sarabbe la perdita di 1.330 punti.


Viceversa la riconquista e il superamento di 1.380 punti sarebbe una chiara indicazione di continuazione del trend a rialzo in atto.
Dax giornaliero


 L'indice di Francoforte chiude il bilancio settimanale positivo, ma la candela che si è formata venerdì ha compromesso la sua performance settimanale.


 Un deterioramento dell'impostazione attuale a rialzo si avrebbe solo al superamento a ribasso del livello posto a 6350 punti.


Per ora siamo in una fase di consolidamento che potrebbe continuare anche la prossima settimana e, oppure qualora trovasse la forza di continuare l'ascesa cominciata i primi di giugno, sopra i 6750 potrà estendersi sino alla resistenza 6.820 punti.
Ftse Mib giornaliero 


L'indice italiano nella ultima chiusura della settimana si è rimangiato il guadagno effettuato nelle sedute precedenti chiudendo l'ottava in rosso.


 Ancor peggio ha fatto l'IBEX, l'indice spagnolo, che ha chiuso con-5.38%.




.Per il Ftse Mib ha tenuto il supporto posto a 13.000 punti dove c'è stato l'arresto delle vendite e da quì si spera in una reazione d'orgoglio da cui potrebbe partire un rimbalzo. 


Se così non fosse,altro punto da monitorare è 12.580,livello da cui è partito il mercato a rialzo i primi di giugno, rotto il quale si aprirebbe la strada che porta verso i 10.000 punti. 


Viceversa, se i prezzi dovessero continuare l'ascesa diventa importante superare area 137560/13.580 livello in cui è posta la  resistenza che preclude  la strada ai 15.000 punti.
 Quì e troverete gli eventi macroeconomici della settimana http://online.wsj.com/mdc/public/page/2_3063-globalEconomicCalendar.html

venerdì 13 luglio 2012

29 Report Settimana 16 20Luglio 2012

Commento sintetico della settimana di consuntivo


I mercati  chiudono la settimana in modo leggermente positivo sia negli Sati Uniti che in Europa, invece non è così per i mercati asiatici hanno perso la spinta iniziata ai primi di giugno
Anche in questa ottava non sono mancate le problematiche, dalle trimestrali americane,le meno brillanti degli ultimi tempi.
 Ha aperto la stagione il colosso dell' allumino Alcoa e il secondo trimestre dell'anno utili e ricavi in calo ma sopra le attese degli analisti. 
In effetti le previsioni degli analisti sono molto caute, infatti sono arrivati una serie di dati deludenti che contribuiscono a stendere un'ombra sulla situazione.
 Pesa anche l'incertezza sull'efficacia dei progressi della politica dell'Eurozona per combattere la crisi , così per gli investitori aumentano i  timori a causa del fatto che la decisione della Corte costituzionale tedesca di non fissare una data per il verdetto sul fondo ESM. 
 Nonostante questo il sentiment rialzista è rimasto sopratutto si è sempre in attesa di un nuovo QE, I verbali del Fomc hanno messo in evidenza che nell'ultimo meeting alcuni membri si sono detti a favore di un nuovo round di acquisto asset (Quantitative Easing 3), anche se Bernake si è pronunciato che nuove misure di sostegno saranno approvate solo in caso di un peggioramento della congiuntura economica. 
Come Monti, in settimana,  ha ribadito con parole forti che l'Italia deve proseguire sulla strada del risanamento, così in Spagna Rajoy ha annunciato nuove pesanti misure di austerity.
 Ci saranno risparmi per EUR65,0 mld entro il 2014 grazie soprattutto all'aumento dell'Iva di ben tre punti percentuali. 
 Nonostante gli sforzi, tra giovedì e venerdì in piena notte,giunge il down-grade per l'Italia  della famosa agenzia Moody's,  affidabilità del paese scende da A3 a Baa2 abbassando di due gradini il rating.
Nonostante ciò il collocamento dei nuovi Btp a tre anni avvenuto venerdì  con scadenza luglio 2015 ,sono andati bene e con un rendimento in calo, ai minimi da maggio .In questa ultima emissione  il rendimento si è attestato a 4,65% da 5,30% di metà giugno.
Il declassamento nella giornata odierna sembra non aver sortito alcun effetto, e la domanda di acquisto titoli è stata superiore all'offerta e questo ha favorito anche le borse.
Dagli Stati Uniti, arriva il dato sul sentiment della fiducia dei consumatori dall’Università del Michigan:sceso a luglio a 72,0 pts dai 73,2 pts,di giugno, peggio delle previsioni degli analisti.
Dopo una fase di consolidamento dei prezzi , le piazze finanaziarie mostrano che c'è ancora  voglia di salire .
Il bund per tutta la settimana è salito arrivando quasi a toccare i massimi storici , solo nella giornata di venerdì ha avuto un accenno di ripiegamento.
 Sul fronte valutario l'euro rimane sempre molto debole, mentre per quanto riguarda le commodities c'è stato un avanzamento del prezzo del petrolio,in stallo il prezzo del natural gas,oro e preziosi nel solito trading range. 
 Il prezzo del grano salito moltissimo nelle ultime settimane ha avuto una pausa dei prezzi.


Euro dollaro settimanale


Questa settimana presentiamo il grafico settimanale perchè si può avere una visione più completa del livello in cui questa discesa potrebbe arrestarsi, visto che  il possibile punto di approdo è intorno a 1,19, creando il doppio minimo, livello testato a fine maggio 2010.


Questa settimana è continuata la discesa e c'è stato un parziale arresto a 1,22 da cui venerdì è partito un rimbalzino che potrebbe riportare il cambio nel breve alla rivisitazione del livello 1,24.


Chiusura mercati


 Dax-------------6.557-------(+2,40%)
 Cac -------------3.180------(+0,55%)
 Ftse Mib ------13.714-------(+0,04%)
 Dow Jones-----12.777 ------(+0,30%)
 SP500---------1.356--------(+0,23%)
 Nasdaq 100----2.584-------(-0,25%)
 Euro dollaro----1,2290------(-0,60%)
 Oro-------------1.591$-----(+0,52%)
 Petrolio--------87,47$----- -(+3,35%)
 Nikkei----------8.805-------(-1,94%)
 Hang Seng--- 19.093 -------(-3,50%)


SP 500 giornaliero


 L'indice americano rimbalza dopo un minimo a quota 1320 portandosi sul finire dell'ottava a oltre il 50 % del range che parte dal top di periodo 3Luglio al bottom di periodo 11 luglio.


La trend line che tiene il mercato rimane intatta e conferma la sua importanza nelle discesa.


Nel breve un ritorno sotto 1340 è possibile ma solo sotto la soglia dei 1.300 punti si avrebbe una vera inversione di tendenza.


A rialzo invece ora che è stata superata la resistenza più dura e si può presupporre che l'indice si diriga verso l'alto e la prossima resistenza si trova a quota 1375 punti.


Dax giornaliero


 L'indice di Francoforte dopo una fase di consolidamento avvenuta a livello 6.400 punti è rimbalzato e si è portato sul finire dell'ottava quasi ai massimi di periodo.


Il superamento della resistenza a 6.577 punti lo proietta verso la prossima resistenza posta a 6.7250 punti.


Viceversa se il primo livello di resistenza lo respinge il primo supporto si trova a 6.400 punti e più in basso 6.320.


Ftse Mib giornaliero


 L'indice di milano non ha affatto risentito del down grade arrivato dalla agenzia Moody's nella notte di giovedì , anzi l'ultima giornata della settimana è stata la più positiva tanto che il bilancio settimanale si è, portato quasi sulla parità.


Si può dire che la fase di rimbalzo iniziata ai primi di giugno è ancora in essere a nonostante le incognite.


 Da un punto di vista di analisi tecnica è rimasto aperto ancora il gap creato dopo l'incontro di Bruxell del 28/29 giugno.


Pertanto per la prossima ottava è possibile che l'indice possa scivolare ancora sino a chiusura del gap.


 La vera inversione di tendenza si avrebbe sotto i 13.000 punti, viceversa chiusure sopra 13850 potrebbero favorire l'ascesa sino a 14.500 /15.000 punti.


http://www.milanofinanza.it/talkback/blogMF/dettaglio_blog.asp?id=201207101740518454&chkAgenzie=B_MF  


Quì e troverete gli eventi macroeconomici della settimana http://online.wsj.com/mdc/public/page/2_3063-globalEconomicCalendar.html

venerdì 6 luglio 2012

28 Report Settimana 9 13 Luglio 2012

Commento sintetico della settimana di consuntivo



La settimana cominciata sulla scia della precedente negli ultimi due giorni ha perso smalto e il sentiment degli operatori si è depresso dopo che Draghi ha detto che si sono materializzati alcuni rischi al ribasso senza dare accenno ad ulteriori stimoli monetari oltre al taglio effettuato di 0,25% del tasso d'interesse.
Anche l' opposizione della Finlandia e dell'Olanda dopo il summit di Bruxelles  che si sono dichiarati contrari all'acquisto di bond dei paesi in difficoltà della zona euro da parte dell'ESM aveva creato un certo sbandamento.
Si ricorda che occorre l'unanimità di tutti i pesi affinchè ci sia la ratifica dell'acquisto dei bond.
Secondo Christine Lagarde,è una svolta fondamentale quella avvenuta al summit di Bruxelles il 28 29 giugno , che va verso la soluzione del problema del debito della zona euro,infatti secondo presidente del FMI,si spezza il circolo vizioso tra debito pubblico e bilanci delle banche con il fatto che le banche spagnole vengono finanziate direttamente dall'Europa senza passare per il governo.
Prima dell' annuncio della Bce sono arrivate altre due notizie improntate a produrre stimoli sulla ripresa economica . 
Dall'Asia la Banca centrale cinese (BoC) si è apprestata a fare un taglio sui tassi d'interesse di 0,25% perchè nel primo trimestre 2012 la crescita economica cinese è stata +8,1%, certamente un valore alto ma pur sempre  sui minimi da 3 anni.
Pechino annuncia  la revisione per il 2012 è tra 7,50% e 7,00% .
Mentre dal Regno Unito la Bank of England (BoE), che ha lasciato i tassi invariati al 0,50%,  ha dato il via al terzo round di stimoli, iniettando ben $78 miliardi di sterline per rilanciare l'economia e tentare di farla uscire dal pantano della recessione, arrivando così ad un ammontare totale  di 375 mld di sterline per il programma di acquisto di titoli di Stato .
 Anche Mervyn King ha sottolineato che le previsioni sul futuro dell'economia si sono deteriorate negli ultimi tempi. 
Venerdì Christine Lagarde fa da eco a queste autorevole voci sottolineando che le prospettive economiche globali sono peggiorate negli ultimi mesi e che le prossime stime del FMI saranno inferiori rispetto alle precedenti.
 Visto questi outlooks negativi , a causa del rallentamento della crescita dell'economia globale ,  rimangono rischi per la recessione, ecco trovate la motivazione che ha portato ad un arresto del rally.
 Sembra che le manovre delle Banche centrali di tutto il mondo potrebbero non essere più sufficienti a stimolare la crescita. http://www.wallstreetitalia.com/article/1406479/analisi/banche-centrali-globali-possibilita-uguale-a-zero-di-sostenere-l-economia.aspx http://www.wallstreetitalia.com/article/1404425/euro/krugman-il-disastro-totale-resta-un-opzione.aspx 
 I debiti sovrani sono un problema non solo per l'Europa, incluso il Regno Unito http://www.esteri.it/MAE/pdf_paesi/EUROPA/Regno_Unito.pdf che ha un indebitamento pari all' 83%.
Ricordiamo che  il capo economista del Fondo Blanchard in maggio aveva lanciato l'allarme sulla situazione debitoria degli Stati Uniti . Questa è stata definita insieme a quella giapponese, “ugualmente brutta o anche peggiore" rispetto a quella della Zona Euro.
 Intanto l'agenzia di rating Standard & Poor's ha tagliato il rating degli Stati Uniti d'America da "Aaa", il massimo possibile, ad un più modesto Aa+cioè il gradino appena più basso .Questa è una svolta storica a oggi in poi l'America non sarà più il punto di riferimento mondiale e vedremo cosa accadrà in futuro sia da un punto di vista politico , perchè saranno costretti a tagliare le spese, tra cui quelle militari e da un punto di vista valutario perchè non sappiamo se il dollaro rimarrà ancora un punto di riferimento e bene rifugio come è da sempre stato. 
 Intanto questa settimana per la prima volta dal suo salvataggio avvenuto nel 2010 l'Irlanda è tornata sul mercato secondario dei titoli di stato ,ha offerto fino a 500 milioni di euro di bond a tre mesi.
 La Spagna ha collocato 3 miliardi di euro in titoli di stato,raggiungendo il 62% del piano collocamento 2012, con richieste 3,18 volte l'offerto, a fronte di costi di finanziamento più elevati.
 Il  tasso medio del 6,43%, dei bond a 10 anni,mentre i titoli con scadenza nel 2015 a 5,086%. 
Parigi ha emesso 7,8 miliardi di euro di titoli di stato, rispetto a un target prefissato tra 7 e 8 miliardi di euro. 
I rendimenti dei bond decennali sono saliti al 2,53%.
 Anche sul fronte macro-economico dagli Stati Uniti,è giunta la delusione degli analisti per la lenta crescita dell'occupazione: nel mese di giugno, solo 80.000 nuove assunzioni, la disoccupazione resta all' 8,20%.
 Questo elemento aumenta la pressione sula Federal Reserve per nuove misure di stimolo economico.
 La situazione è difficile a causa di tutte queste incognite e difficilmente i mercati possono andare molto oltre i livelli attuali , forse il movimento di rimbalzo iniziato ai primi di giugno potrebbe essere già finito.
 Lo spreads tra bund/ bonos e bund/btp è di nuovo in salita ed anche il bund futures sembra orientato verso nuove vette.
Sul fronte dei cambi, l'Euro perde terreno sia nei confronti del dollaro che anche nei confronti di yen sterlina, dollaro australiano e neozelandese, tutte le principali monete estere fatta eccezione per il franco svizzero che viene mantenuto artificiosamente a 1,20 dalla banca centrale del paese elvetico. 
Per le commodities continua il rally del natural gas, del grano,dopo l'epidemia di cavallette che hanno colpiti diversi paesi ex Unione Sovietica, dell'area del Caucaso. 
Mentre l'oro e l'argento si trovano in una situazione di lateralità, molto probabilmente di accumulazione. 
Il petrolio ancora in fase di debolezza, che ha avuto lo stesso movimento dei mercati azionari, i quali se dovessero continuare il rally si porterebbero dietro anche il prezzo del petrolio strettamente legato alla ripresa economica.


Euro dollaro giornaliero


Negli ultimi tre giorni l’Eur/Usd si è depresso ai minimi delle ultime 5 settimane sino a a 1,2290. Sembra inevitabile un ulteriore debolezza della moneta unica, anche se trovandosi sul supporto che ha arrestato la discesa il 1 giugno potrebbe esserci un tentativo di rimbalzo e in caso di ripresa dei corsi, il primo segnale favorevole  si avrebbe a 1,2610 per raggiungere. prima 1,2750 , poi 1,2940. Questo scenario ha un 15% di probabilità mentre per 85% dovrebbe esserci una continuazione di perdita di valore dell' euro su dollaro.Come più volte affermato siamo in formazione della quinta onda  e   il  prossimo importante supporto è   posizionato e a 1,2140 prima di arrivare in area 1,18/1,19.


 Chiusura mercati


 Dax-------------6.410-------(-0,05%)
 Cac -------------3.168------(-1,45%)
 Ftse Mib ------13.732-------(-2,45%)
 Dow Jones-----12.772 ------(-0,30%)
 SP500---------1.354--------(+0,37%)
 Nasdaq 100----2.612-------(-0,05%)
 Euro dollaro---1,2290------(-3,06%)
 Oro--------------1.584$-----(-0,25%)
 Petrolio--------84,57$----- -(-0,25%)
 Nikkei----------9.000--------(-0,40%)
 Hang Seng--- 19.801 -------(+1,90%)


SP500 giornaliero


L'indice americano ha  avuto una modesta flessione rispetto agli indici europei.Dopo questa fase che si può definire di consolidamento è pronto per un ulteriore allungo verso 1.400 punti. Con il superamento della resistenza a 1.373 punti è possibile che vada a testare anche 1.420 punti. Viceversa il ritorno sotto quota 1310 confermerebbe questa prima fase di debolezza e tornerebbe a rivedere i minimi.
Dax giornaliero


Gli ultimi due giorni della settimana hanno riportato le quotazioni sulla parità a livello settimanale.
La chiusura di venerdì si è appoggiata su un supporto importante, da quì lunedì potrebbe esserci un rimbalzo e la resistenza  successiva si trova a 6.500 punti.Superati i 6.530 punti si aprirebbe la strada per il nuovo attacco ai 6.600 punti. Viceversa ulteriori cedimenti porterebbero l'indice di Francoforte verso 6270/6.300 punti.livello dove si trova un gap lasciato aperto tra il 28 e il 29giugno 2012.


Ftse mib giornaliero


La borsa di Milano è stata notevolmente penalizzata sopratutto nel settore dei bancari.
La discesa si è arrestata sul livello del gap rimasto aperto tra il 28 e il 29 giugno tra 13690/13450.
Se la debolezza mostrata questa settimana dovesse continuare è possibile che prima di vedere una ripresa delle quotazioni  venga chiuso prima il Gap, oppure questo vuoto se non ha la forza di risucchiare i prezzi può fungere da supporto e da quì assistere alla continuazione del rally.Come detto nel consuntivo i problemi in campo sono molti e anche esponenti di primo livello come Draghi, Lagarde etc manifestano la loro  preoccupazione, ma i mercati seguono  anche il tempo e quest'ultimo non è terminato, c'è ancora tempo per  salire. Tutto dipende  se i prezzi riescono ad arrivare sopra i 14.000 punti.


Quì e troverete gli eventi macroeconomici della settimana http://online.wsj.com/mdc/public/page/2_3063-globalEconomicCalendar.html