domenica 22 dicembre 2013

49° Post Settimana 23 27 Dicembre 2013


Commento sintetico della settimana di consuntivo

Commentiamo gli importanti avvenimenti avvenuti nella penultima settimana dell' anno  che preludono ad un inizio del nuovo anno sulla continuazione di quanto avvenuto nel 2013 .

 La settimana che si chiude è stata cruciale per Wall Street e per l'azionario globale.  

In Europa  nella riunione straordinaria dell' Ecofin sull' unione bancaria è  stato trovato un accordo .

Secondo il presidente Draghi, la supervisione unica BCE è il cambiamento più significativo in Europa dalla nascita dell’euro,  ma l’unione è necessaria ma non sufficiente a spezzare il legame tra banche e debiti sovrani e occorre proseguire con le riforme e il consolidamento nei vari Stati.

Il ricorso ai fondi pubblici è previsto solo in ultima istanza; uno Stato potrà chiedere un prestito al ESM Meccanismo EU di Stabilità (simile a quello richiesto alla Spagna nel2012), ma solo in caso di insufficienza delle risorse pubbliche.

In Germania l’indice Zew è salito a62pts da un precedente 54,6, è il massimo dal 2004, rimarca un quadro di diffuso ottimismo per le prospettive di crescita dell’economia nei prossimi mesi.

Negli Stati Uniti la produzione industriale ha registrato a novembre il più forte aumento da un anno.

L'accordo tra repubblicani e democratici avvenuto ha permesso di approvare una  legge che  permetterà al Congresso di definire i dettagli delle autorizzazioni di spesa per ministero a inizio gennaio, in modo da evitare la chiusura del governo quando scadrà l’attuale esercizio provvisorio(15gennaio).

Dal FOMC la Fed ha annunciato l’inizio del tapering cioè la riduzione graduale degli acquisti di bond.

 Da gennaio, gli acquisti che sino ad ora erano i 85 miliardi al mese, verranno ridotti di $10 miliardi .  

La Fed continuerà con la forward guidance sui tassi, ed ha annunciato che i  tassi rimarranno fermi molto a lungo.

E' stato pubblicato l'ultimo rapporto sul Pil che è migliore delle attese e questo conferma la ripesa in atto resta solida.

Tutte queste notizie positive hanno avuto un influenza diretta sui mercati finanziari e sul dollaro.
 
In questa settimana infatti le borse hanno girato tutte in modo positivo e il cambio euro dollaro  ha invertito la direzione di marcia .
Per quanto riguarda le commodities ancora in rialzo  il gas naturale che ha superato quota 4,4, in rialzo anche il prezzo del petrolio, mentre i preziosi come oro e argento hanno avuto una settimana negativa, ma sono ancora in un trading range.


Euro Dollaro giornaliero

Dopo alcuni giorni di lateralizzazione con la perdita di quota 1,37 potrebbe far presupporre che siamo all'inizio di un inversione di tendenza.

A rialzo il ritorno con chiusura giornaliera sopra tale livello comprometterebbe la visione ribassista su dollaro, viceversa a ribasso la perdita di quota  1,3620 proietterebbe il cambio versi il successivo supporto a 1,35.



Chiusure mercati
Dax---------------9.400------(+4,20%)
Cac --------------4.193-------(+2,93%)
Ftse Mib---------17.805------(+4,30%)
Dow Jones------16.221------(+2,80%)
SP500------------1.818-------(+2,27%)
Nasdaq 100-------3.531-----(+1,40%)

Euro dollaro------1,3671-----(-0,53%)


Oro---------------1.202------(-0,35%)
Petrolio----------99,15-------(+2,70%)
Nikkei-----------16.025------(-12,85%) 
Hang Seng-------22.812-----(-0,45%)
SP 500 giornaliero

L'indice americano dopo aver toccato area 1770 punti , ha trovato un supporto da cui è partita una serie di giornate positive che hanno fatto registrare un nuovo top storico che è il preludio per vedere nuovi massimi.

Non è escluso però che possa esserci qualche seduta di consolidamento e i supporti sono : il primo in  area 1812 punti, il secondo a 1.800 punti. 

Solo il ritorno sotto 1.770 punti potrà far invertire la rotta. 



Dax giornaliero

L'indice di Francoforte ha quasi raggiunto il top precedente del 02 dicembre, ma a differenza di Wall Street ,con il superamento 9430 punti si apre la strada per nuovi massimi.

A ribasso sotto 9350 c'è il gap fino a 9336 con u importante supporto a 9278 punti.



Ftse Mib giornaliero

L'indice di  Milano si presenta con tutta la sua debolezza, a solo superato il 50% del range che va dal massimo del 29 Novembre al minimo  del 12 dicembre.

A rialzo deve ancora essere superata il livello dei prezzi che sottendono la trend line a 18.800 punti che sancisce la fine del ribasso.

Superata tale resistenza si aprirebbe la strada per i 19.200 punti.

A ribasso invece i livelli di supporto sono :18.350 punti,18.140 punti quello successivo prima di arrivare a 17.900 punti.

venerdì 13 dicembre 2013

48° Post Settimana 16 20 Dicembre 2013

Commento sintetico della settimana di consuntivo

L'andamento borsistico di queste ultime settimane è risultato essere impostato sulla debolezza e riflette  il sentiment dei vari paesi, dove i pesi forti come Stati Uniti pur  nella necessità di dover scaricare l'ipercomprato creato da settembre in avanti risultano essere molto più reattive alle notizie positive rispetto a quanto non accada nei paesi europei..
 
Sembrerebbe con i movimenti di inizio ottava ci sia stato uno scollamento tra l'Europa e il resto delle principali piazze mondiali.
 
Le ottime notizie sui dati sull'export giunte dalla Cina, risultato migliore delle attese, è riuscita a portare di nuovo sui massimi Wall Street, ma non le piazze europee.

Hanno reagito bene anche e piazze asiatiche, ma per esempio l'Italia è stato un dei pesi  che non hanno reagito affatto.

Già in posizione di discesa dai sui massimi di periodo da  tempo ha l'indice ha continuato a  perdere appesantito dal settore bancario con in forte sofferenza MPS.
 
 A metà settimana è giunta la notizia di un accordo di massima tra i paesi europei  sull' unione bancaria e sul SRM,(Meccanismo unico di Risoluzione delle crisi bancarie),  sarà costituita un ‘resolution board’ che ha il potere di proporre la ricapitalizzazione o la liquidazione delle banche in crisi.
 
Anche se i dettagli saranno discussi alla prossima riunione  dell' Ecofin intorno al 20 Dicembre viene prevista anche e la costituzione nell’arco di 10 anni di un ‘resolution fund’ comune dotato di EUR55 mld, finanziato dal sistema bancario. La copertura finanziaria da quì ai prossimi 10 anni,sarà data da una rete di fondi nazionali e un trattato intergovernativo che stabilirà le forme di cooperazione.
 
Udite udite........ Viene prevista l'entrata in vigore dei salvataggi bancari in anticipo al 2016 dal 2018 inizialmente proposta con le regole di bail-in (cioè la partecipazione dei titolari di depositi superiori ai EUR100.000 al salvataggio delle banche).
 
Noi risparmiatori saremo tutti a rischio di essere chiamati a salvare gli istituti a cui avevamo affidato i nostri soldi se questi entrassero in crisi.
 
Sulla scia di quanto accaduto a Cipro, adesso verrà formalizzato e messo nero su bianco come un comportamento perfettamente legittimo.
Queste notizie assai importanti per il prossimo futuro sembrano però non avere alcuna influenza sull' andamento delle borse.
 
sempre verso metà ottava arriva una indiscrezione sulla possibilità che la neo eletta Janet Yellen venga affiancata  come vice presidente da Stanley Fisher.

Mentre al Yellen viene considerata accomodante sulla politica di QE, non così è per Fischer che viene reputato molto meno disponibile alla  continuazione foraggiare il mercato come è stato fatto fino ad ora.
 
Le borse hanno cominciato a temere e quindi negli ultimi giorni sono iniziate le vendite anche su indici che da sempre molto tonici.

Il timore è la prospettiva che la banca centrale Usa possa iniziare il cosiddetto tapering ( riduzione degli acuisti  da parte della Fed per sostenere la ripresa) a partire da dicembre massimo a  gennaio.

 Questa settimana è giunto anche l'accordo sul debito dal Congresso americano che darà maggior stabilità della politica fiscale e vengono così scongiurato altri shutdown del governo.
 
A coprire le maggiori spese del Pentagono e delle agenzie federali nel prossimi due anni ci saranno tagli alla spesa sanitaria voluti dai repubblicani,  aumento delle tasse aeroportuali ed è stata trovato quindi un accordo sulla riduzione della spesa pensionistica dei dipendenti federali.
 
Questo teoricamente doveva essere festeggiato dalle borse, invece ha ottenuto l'effetto contrario perchè aumentano le possibilità che la Fed la prossima settimana decida di dare avvio al tapering.
 
Positivi gli ultimi dati sul mercato del lavoro, la disoccupazione è calata al 7%,minimo da novembre 2008. I sussidi settimanali di disoccupazione (298.000) toccano il minimo dal 6 settembre.
Questi  dati offrono un  quadro di ri-accelerazione della ripresa, altro indicatore che potrebbe spingere la FED a non rimandare ulteriormente la riduzione degli acquisti , iniziandola ià a dicembre.
Venerdì dagli Usa le richieste di disoccupazione sono state 368.000 unità , sopra le attese che erano 320.000 unità .
Le vendite al dettaglio hanno registrato un progresso dello 0,7% sono cresciute di 0,1% da ottobre.
http://www.wallstreetitalia.com/article/1652144/investimenti/quanto-ci-costera-il-lungo-addio-al-quantitative-easing.aspx
Da lato valutario il dollaro continua a deprezzarsi rispetto alla moneta unica e certamente il forte valore dell' euro penalizza le esportazioni e quindi la ripresa dei paesi della vecchia Europa . Il dollaro è anche ai massimi di 5anni contro yen,irrobustito da lfortedato sulle vendite al dettaglio Usa.
Le comodities in questa ottava hanno avuto una buona performance il natural gas, ma il petrolio dopo l'avanzamento della settimana passata ha avuto una stasi.
Oro e argento sembra abbiano trovato una base e sono in una fase di consolidamento dopo la discesa che oramai dura da due anni.
Da questi livelli dovrebbe rimbalzare.
Sotto osservazione è il minimo di periodo che non deve essere abbandonato.

Euro dollaro giornaliero
Con i primi tre giorni dell' ottava il cambio si è portato a rivedere il livello di 1,38 formando un doppio massimo, da cui si sono  avviati due giorni di ritracciamento.
A rialzo il superamento di 1,38 porterebbe a  verso 1,40, mentre a ribasso i supporti sono 1,3660, quello successivo a 1,3583.
Chiusure mercati
Dax---------------9.006------(-1,80%)
Cac --------------4.059-------(-3,60%)
Ftse Mib---------17.805------(-0,99%)
Dow Jones------15.755------(-1,48%)
SP500------------1.778-------(-1,76%)
Nasdaq 100-------3.456------(-1,25%)

Euro dollaro------1,3742-----(+0,40%)


Oro---------------1.237------(+0,22%)
Petrolio----------96,48-------(-0,75%)
Nikkei-----------15.403------(-1,35%) 
Hang Seng-------23.246-----(-1,50%)


SP 500 giornaliero
La flessione settimanale è stata importante ed erano stati due mesi di costante rialzi che avevano portato l'indice a tale livello.
Le ultime due sedute dell' ottava sembra abbiano trovato un punto si supporto da cui dopo una adeguata fase di consolidamento può ripartire per tornare a vedere i massimi.
E' da pochissimo partito un ciclo trimestrale e quindi mi aspetto che nel tempo si vedano nuovi massimi.
Se il supporto dove attualmente è poggiato l'indice dovesse cedere dei nuovi supporti sono a 1750 con supporto intermedio a 1760.
A rialzo invece devono essere superate la prima resistenza a 1780 punti e la seconda a 1796 punti.
Dax giornaliero

L'andamento settimanale dell'indice di Francoforte  è stato negativo con quattro giorni consecutivi di flessione.
Larea dei 9.000 punti sembra voler essere un valido supporto per una nuova partenza a rialzo dell' indice.
Le resistenze da superare sono 9040 punti poi 9.125 punti e successivamente 9.185 punti.
Viceversa se l'area su cui si è appoggiato negli ultimi due giorni il succssivo supporto si trova a8900 punti , poi 8.850punti, ma potrebbe scivolare a  8.650 punti.
Ftse Mib giornaliero
L'indice di Milano dopo i primi due giorni di timida ripresa  ha fini to la settimana con bilancio moderatamente negativo.
Questa è un area che  anche in passato è stata molto lavorata dal mercato.
A rialzo le resistenze sono area 17900 18.000 punti, poi 18.400 punti . SE questo ultimo livello dovesse essere superato si riapre la strada verso i massimi di nuovo. A ribasso è importantissimo che non venga perduto il livello dei 17.500 punti.

sabato 7 dicembre 2013

47 Post - 51° Settimana 9 13 Dicembre 2013

Commento sintetico della settimana di consuntivo

Ottava partita  decisamente in  negativo per le principali piazze finanziarie globali dopo che negli ultimi due mesi si sono succeduti massimi su massimi.

C'era la necessità di una scusa per scaricare l'ipercomrato che si era creato ed è stato il deludente inizio della stagione dello shopping natalizio che ha dato il là alle vendite.

Dopo il Thanks giving, tradizionalmente negli Stati Uniti , durante il fine settimana iniziano gli acquisti  natalizi da parte dei consumatori , quest'anno  sono stati piuttosto fiacchi, la rilevazione delle vendite ha riportato  un  calo del 2,7% su base annuale.

Dopo tanti rialzi è abbastanza fisiologica una pausa dei prezzi.

Bisogna considerare che da inizio anno gli indici americani  a oggi si sono  apprezzati oltre il 25%,  la Germania oltre il 18% , mentre l'indice italiano si attesta appena su un 7%.

Purtroppo la debolezza della nostra economia si riflette anche in borsa.

Ora c'è da capire se il famoso rally di Natale sia stato compromesso, ma le ottime performance annuali possono permettersi anche un periodo di prefestivo di caratterizzato da negatività..

La domanda più frequente è :siamo al limite del rialzo dopo 5 anni di espansione dei listini, oppure si tratta di una pausa riflessiva e nient’altro? Non sono  certo queste giornate di storno che  portano cambiamenti strutturali.

Rimane però da capire quanta ampiezza può giocarsi questa correzione, per  aggiornare i  livelli di controllo del rischio.
                                                     
 Le altre notizie macroeconomiche sono state piuttosto positive, negli Usa l'indice Ism Pmi manifatturiero si è attestato a novembre a 54,7 pts, in progresso rispetto a 51,8 della precedente rilevazione.

Il Pil annualizzato sempre negli Usa ha segnato nel 3Q una crescita del 3,6% q/q, dal precedente +2,80% e al di sopra delle attese ferme a +3,1%.

Ancor meglio le  nuove richieste ai sussidi di disoccupazione , che si sono attestate a 298.000 unità, da precedenti 321.000 e a fronte di un consensus per 320.000.

Dalla riunione del Consiglio Direttivo della BCE  ha deciso di mantenere il costo del denaro invariato allo 0,25%. Confermati allo 0% anche i tassi sui depositi.

Gli addetti ai lavori  speravano in una riduzione dei tassi sui depositi (di un ammontare pari a 10 o 25 punti base), portandoli in negativo.

Si sperava anche in un  annuncio di Draghi di un imminente LTRO (Long Term Refinancing Operation). 

E' troppo poco per l’economia europea ancora convalescente, soprattutto se raffrontata a quella americana.

Di questo immobilismo ne ha approfittato il cambio con il dollaro che si è continuato a deprezzare.

Il numero uno dell’istituto di Francoforte dovrebbe intervenire sul cambio euro/dollaro per portarlo su valori che rispecchino più da vicino l’andamento dell’economia reale.

Dal lato delle commodities, c'è stata una ripresa piuttosto consistente del prezzo del petrolio ed anche il natural gas è tornato sopra i 4 dollari.
Sempre in fase di debolezza dell'oro e dell'argento che dovrebbero riprendere i corsi considerando la debolezza del dollaro, ma che secondo la spiegazione di Fulignoli è l'oro Etf in crisi. Questi strumenti dopo essersi molto gonfiati nel 2011 ora sono in un bear market e la loro spinta è destinata a diminiure nel corso del 2014 e solo allora si sentirà la lenta sinta dei compratori di oro fisico..
http://www.wallstreetitalia.com/article/1649879/analisi/bitcoin-e-se-fosse-solo-un-gioco-d-azzardo.aspx
 

Euro dollaro giornaliero

IL cambio euro dollaro dopo un avvio di settimana caratterizzato da una certa indecisione, ha superato il livello statico posto a 1,3620 e da lì nelle ultime due giornate dell'ottava  è giunto a vedere quota 1,37.

Il trend ascendente viene confermato e la sua prosecuzione verso la rivisitazione di quota 1,38- 1,3830  sembra scontata.

A meno di prese di posizione da parte della Bce che possa interrompere l'apprezzamento dell' euro, a rialzo i livelli di resistenza si trovano a 1,3780 e 1,38, mentre a ribasso i supporti sono a 1,3670 e 1,3620.


Chiusure mercati
Dax---------------9.172------(-2,50%)
Cac --------------4.129-------(-3,80%)
Ftse Mib---------18.124------(-4,60%)
Dow Jones------16.020------(-0,38%)
SP500------------1.805-------(-0,00%)
Nasdaq 100-------3.504------(+0,56%)

Euro dollaro------1,3708-----(+0,99%)


Oro---------------1.230------(-1,60%)
Petrolio----------97,82-------(+5,55%)
Nikkei-----------15.7300-----(-2,35%) 
Hang Seng-------23.743-----(-1,30%)



SP 500 giornaliero
Nell' ultima giornata dell' ottava c'è stata la riscossa dell' indice, dopo quattro giornate di vendita venerdì sui dati dell' occupazione americana, sono tornati gli acquisti.
 Si potrebbe pensare che il cambio d'umore da parte degli investitori è legato certamente ai positivi dati macro, ma anche ad un minor timore dell' avvicinarsi del tapering.
La candela che si è venuta a creare venerdì fa ben sperare per la prossima settimana, se dovesse continuare la fase di positività i livelli di resistenza da superare sono 1.809 punti e 1.812 punti.
A ribasso invece il primo supporto è 1.798, poi c'è aperto un gap1.794/1.785 e successivamente a 1.782 punti. Se questo ultimo livello dovesse essere perso si vedrà un altra ondata di vendite , presumibilmente più consistenti.




Dax giornaliero
In questa ottava le vendite sull' indice di Francoforte sono state molto consistenti e nei primi  quattro giorni è arrivato anche a perdere -3,56% .
E' stato chiuso uno solo dei primi due gap, ricordiamo che l'indice ne presenta molti altri più in basso.
Per ora il minimo di settimana a 9.070 punti non ha chiuso il gap che arriva sino a 9054 punti e questa è un' area di  supporto che non dovrà essere persa perché altrimenti si scatenerà una nuova ondata di vendite.
L'accenno di rialzo di venerdì fa ben sperare, soprattutto se si vede la forza che c'è stata nell' indice americano.
A rialzo le resistenze da superare sono a 9.200 poi 9.250 punti poi area 9.300 9.320 punti prim di tornare  a vedere 4.000 punti.



Ftse Mib giornaliero
L'indice di Milano ha perso l' importantissimo livello posto in area 18.500/ 18.400 punti arrivando ad arrestare la sua discesa in area 18.000.
La debolezza del nostro indice legata alla debolezza dell' economia e dall' incertezza situazione  politica sempre in bilico tra un  rimpasto di governo e le elezioni.
Il minimo di questa ottava è il baluardo oltre il quale si  potrebbero rivedere nuovi minimi e il supporto successivo si trova a 17.600 punti.
A rialzo invece il superamento della resistenza 18350 potrebbe far proseguire l'indice verso 18.600 punti.
Da un punto di vista di analisi ciclica  ci troviamo a all'inizio di un nuovo quadrimestre .



Calendario degli eventi macroeconomici della settimana in corso http://online.wsj.com/mdc/public/page/2_3063-globalEconomicCalendar.html