venerdì 25 febbraio 2011

Report 9 settimana 28 Febbraio 04 Marzo 2011

Commento sintetico della settimana di consuntivo.

Il temuto ribasso di cui si è parlato su questo blog da alcune settimane è sopraggiunto con i venti caldi del deserto del Sahara.
La questione Libia ancora lontana dall' essere risolta ha creato quel movimento dei mercati azionari che potrebbe essere il preludio per una inversione del trend primario che è riazista dal marzo 2009.
Andiamo per ordine, lunedì con la chiusura del mercato americano per il President Day, le borse europee a causa dei disordini libici hanno cominciato a perdere le quotazioni raggiunte nella settimana precedente ,in modo piuttosto pesante e contemporaneamente oro e petrolio hanno iniziato ad apprezzarsi.
Il petrolio che aveva cominciato la sua corsa già da alcune settimane in concomitanza con le agitazioni e la cacciata del dittatore Mubarack con le rivolte in Libia ha avuto una accelerazione di prezzi tanto che a metà settimana si contava un esplosione oltre il 15%.
Sul finire della settimana i prezzi sono un pò scesi, ma il livello è già così alto che rischia di compromettere la ripresa dell'economia.
L'oro, in questo tempi d'incertezza, è più che mai visto come bene rifugio, non poteva esimersi da un ulteriore apprezzamento.
Non è stato lo stesso per gli altri preziosi che essendo utilizzati anche per lavorazioni industriali hanno vacillato, e soprattutto perde il palladio 789,60 (-7,30%), mentre il platino 1802,00 (-2,50%) e l'argento 33,40 (-2,00%) chiudono la settimana in rosso .
Le quotazioni di altri metalli come nickel 28,140 (-3,00%) rame 9784,00 (-0,70%), alluminio 2566( +0,25%) hanno invece avuto oscillazioni più contenute.

La borsa italiana a causa del coinvolgimento che la nostra economia ha con Gheddafi e la Libia ha risentito pesantemente della situazione e martedì quando si è avuto un problema tecnico sulla piattaforma di borsa italiana e le quotazioni sono rimaste sospese per oltre metà giornata,l'incidente ha limitato la discesa degli indici azionari che nella giornata precedente avevano già preso una brutta china.La borsa itliana nella giornata di lunedì era infatti risulato il più basso d'Europa.

I ribassi sono andati avanti per oltre metà settimana per le borse di entrambe le coste dell' Atlantico, poi visto l'ecceso di vendite avvenuto nei primi 3 giorni le quotazioni sono rientrate anche grazie alle notizie macroeconomiche che sono state meglio del previsto( vendite al dettaglio in Italia nel mese di dicembre alla fiducia consumatori in Europa 107,8 consensus a 106,8 al indice di fiducia dei consumatori del Michigan ) oltre alle rassicurazioni dell'Arabia Saudita e di altri paesi del golfo produttori di petrolio che hanno dichiarato che sono pronte a coprire eventuali cali di petrolio,il ribasso è stato limitato e il recupero è partito dalla giornata di giovedì.
L'incertezza creata da questa situazione si è riflessa nelle borse a livello globale.

Il mercato dei cambi e in particolar modo l'euro dollaro è rimasto abbastanza stabile.Si trova ancora in una fase d'incertezza con una oscillazione senza direzionalità.
Anche l'Asia ha risentito dei ribassi delle piazze occidentali e sia Tokio che Pechino hanno chiuso
in rosso.

Euro/Dollaro giornaliero

La chiusura in positivo della settimana non ha permesso al cambio di rompere il livello di 1,385 che sarebbe stata una indicazione di continuazione del rialzo dell' euro su dollaro.
Pur rimanendo in trend positivo di breve, ma negativo lungo, si trova in una fase di incertezza e di mancanza di direzionalità, tanto che è possibile ipotizzare un ritorno delle quotazioni intorno a 1,35.Livelli importanti il range è tra 1,385 e 1,3470.
Qualora venissero superati questi due livelli si avrebbe una chiara indicazione di direzionalità.


S&P 500 giornaliero

Come si vede dal grafico a fianco anche se la settimana ha avuto un andamento negativo il trend dell'indice americano è fortemente impostato al rialzo è prematuro dire che con i recenti ribassi sia partita un inversione di trend .
Di primaria importanza è la tenuta dell'area 1280, perchè la sua eventuale perdita aprirebbe la strada per ribassi sino a 1220. A rialzo invece c'è necessità di un recupero oltre i 1342 punti per una continuazione del rialzo
.

Dax giornaliero

Lo stesso discorso vale ancnche per l'indice di francoforte . I livelli da osservare sono a ribasso l'eventuale superamento dei minimi di settimana a 7100 punti potrebbe far scivolare l'indice ancora più in basso il primo supporto a 7070 poi 7000 circa. A rialzo invece7280 c'è una resistenza superata la quale l'indice può arrivare a quella successiva 7340.


Ftse Mib giornaliero

L'indice italiano invece è quello che si è mostrato più reattivo alla situazione internazionale complice l'importanza che la Libia ha nella nostra economia con interessi libici e di Gheddafi su aziende italiane (Fiat, Unicredit, Finmeccanica,) e di interessi di aziende italiane in Libia (Eni, Impregilo....). E' molto importante la tenuta dell'area 21.700 punti per non vedere scivolare il Ftse Mib sino a 20700 prima e area 20.000 punti successivamente. Al contrario il pronto recupero di area 22.500 punti lo proietterebbe verso i 23.000 con successiva rivisitazione dei massimi.

Per settimana prossima visti gli eventi di rivolta che si presentano nello scenario internazionale è difficile fare una previsione.Da un punto di vista di analisi tecnica questa sembrerebbe solo un normale storno delle quotazioni che come detto più volte è fisiologico, la situazione quindi non dovrebbe creare preoccupazioni, ma da un punto di vista ciclico si stà chiudendo un quadrimestrale che chiama a un ulteriore ribasso sino a fine settimana prossima.
Questo non è detto che avvenga, ma si potrebbe verificare una situazione di sostanziale neutralità che ci consentirebbe di fare previsioni ottimistiche per il medio periodo con ulteriori massimi nell'azionario.Ma se dovessero verificarsi ribassi nella prossima settimana questo ci darebbe indicazioni che i massimi che ci sono stati in febbraio rimarranno tali per il resto dell'anno.

Chiusure mercati

Dax -----------7.185,17-------(-3,30%)
Cac -----------4.070,38-------(-2,08%)
Ftse Mib ------22.349,71------ (-3,23%)
S&P500-------1.320,08------(-1,68%)
Dija----------12.132,72------(-2,05%)
Nasdaq 100---2346,60------(-1,87%)


Euro dollaro-----1,37,48-----(+0,52%)
Oro------------ 1409,75$----(+1,46%)
Petrolio----------98,225$----(+14,00%)


Nikkei----------10.527-----(-2,40%)
Hang Seng------ 23.012-----(-2,45%)

Dati macro economici della 1° settimana Marzo 2011


LUNEDI' 28 FEBBRAIO

*GIAPPONE
00h30 - Pmi manifatturiero febbraio
(precedente: 51,4 punti)
- produzione
industriale gennaio prel.
(precedente: +3,3% m/m; consenso: +4% m/m)
- vendite al dettaglio gennaio
(precedente: -2% a/a; consenso: -1,5% a/a)
- indice fiducia imprese febbraio
(precedente: 45,8 punti)

*FRANCIA
08h45 - prezzi produzione gennaio
(precedente: +0,1% m/m, +5,4% a/a)

*SPAGNA
09h00 - inflazione prel. febbraio
(precedente: -0,7% m/m)

*EURO-17
11h00 - inflazione def. gennaio
(precedente: +2,2% a/a preliminare: +2,4% a/a previsione: -0,7% m/m, +2,3% a/a;consenso: -0,6% m/m, +2,4% a/a)

*USA
14h30 - redditi personali gennaio
(precedente: +0,4% m/m,previsione: +0,7% m/m; consenso: +0,4% m/m)
- indice prezzi spese consumi personali core gennaio
(precedente: inv. m/m, +0,7% a/a;precedente: +0,2% m/m; consenso: +0,1% m/m, +0,8% a/a)
- spese per consumi personali gennaio
(precedente: +0,7% m/m;previsione: +0,4% m/m; consenso: +0,4% m/m)
15h45 - indici Pmi Chicago febbraio
(precedente: 68,8 punti, previsione: 67,5 punti;consenso: 67,9 punti)
16h00 - indice pending home sale gennaio
(precedente: +2% m/m)

*E' atteso il discorso di Costa (Bce) sulla crisi del debito sovrano e
sul ruolo delle banche nel finanziamento del sistema economico (09h00), di
Wlliam Dudley, presidente della Fed di New York (14h30) e di Rosengren
(Fed) sulle "lezioni apprese dal collasso globale" (14h45)


MARTEDI' 1* MARZO

*GIAPPONE
00h30 - disoccupazione gennaio
(precedente: 4,9%;previsione: 4,9%)
- spese consumi familiari gennaio
(precedente: -3,3% a/a;consenso: -1,4% a/a)

*GERMANIA
09h55 - tasso disoccupazione febbraio
(precedente: 7,4%;previsione: 7,4%; consenso: 7,4%)

*ITALIA
10h00 - tasso disoccupazione gennaio prel.
(precedente: 8,6%;previsione: 8,6%; consenso: 8,6%)
11h00 - inflazione gennaio prel.
(precedente: +0,4% m/m, +1,9% a/a;previsione: +0,2% m/m, +2,2% a/a;consenso: +0,2% m/m, +2,3% a/a)
12h00 - Pil dicembre 2010
(precedente: +0,1% t/t, +1,3% a/a consenso: +1,1% a/a)

*EURO-17
11h00 - disoccupazione prel. gennaio
(precedente: 10%;previsione: 10%; consenso: 10%)
- inflazione prel. febbraio
(precedente: +2,4%;previsione: +2,4%; consenso: +2,4%)

*USA
14h55 - indice Redbook 4 settimane febbraio
(precedente: +1,5% m/m prime 3 settimane febbraio)
16h00 - indice Ism manifatturiero febbraio
(precedente: 60,8 punti,previsione: 60,5 punti; consenso: 60,5 punti)
- spese costruzioni gennaio
(precedente: -2,5% m/m;previsione: -0,3% m/m; consenso: -0,5% m/m)


MERCOLEDI' 2 MARZO


*EURO-17
11h00 - prezzi produzione industriale prel. gennaio
(precedente: +0,8% m/m, +5,3% a/a,previsione: +5,6% a/a)

*USA:
13h00 - indice settimanale richieste mutui
(precedente: +13,2% a 476 punti)
14h15 - stima Adp nuovi posti lavoro privato febbraio
(precedente: 187.000 unita';consenso: 185.000 unita')
16h30 - scorte settimanali petrolio Doe
(precedente: +0,86 mln barili a 345,917 mln)

*Fed
20h00 - Beige Book


GIOVEDI' 3 MARZO

*FRANCIA
07h30 - tasso disoccupazione 4* trim. 2010
(precedente: 9,7%)

*GERMANIA
08h00 - vendite al dettaglio gennaio
(precedente: -0,3% m/m, -1,3% a/a;previsione: +0,2% m/m, -0,6% a/a;consenso: +0,4% m/m)

*ITALIA
10h30 - prezzi produzione industria gennaio
(precedente: +4,6% a/a;consenso: +0,9% m/m, +4,6% a/a)

*EURO-17
11h00 - vendite dettaglio prel. gennaio
(precedente: -0,6% m/m, -0,9% a/a,previsione: +0,1% m/m;consenso: +0,3% m/m)
- Pil prel. 4* trim. 2010 (2* stima)
(precedente: +0,3% t/t, preliminare: +0,3% t/t;previsione: +0,3% t/t, +2% a/a;
consenso: +0,3%, +2% a/a)

*USA
14h30 - richieste settimanali sussidi disoccupazione
(precedente: -34.000 a 407.000 unita'consenso: 424.000 unita')
- indice produttivita' 4* trim. 2010 (2* revisione)
(precedente: +2,6% t/t.;consenso: +2,6% t/t%, previsione: +2,6% t/t)
- costo unitario del lavoro 4* trim. 2010 def.
(precedente: -0,16% t/t;consenso: +0,6% t/t)
16h00 - indice Ism servizi febbraio
(precedente: 59,4%;previsione: 59,6 punti; consenso: 59,7 punti)


VENERDI' 4 MARZO

*SPAGNA
09h00 - prezzi produzione industriale gennaio
(precedente: +0,5% m/m)
*USA:
14h30 - indice nuovi posti lavoro settori non agricoli febbraio
(precedente: +36.000 unita';previsione: +160.000; consenso: +175.000)
- tasso disoccupazione febbraio
(precedente: 9,4%, previsione: 9,1%;consenso: 9,1%)
16h00 - ordini imprese gennaio
(precedente: +0,2% m/mconsenso: +2,2% m/m)

*BCE
11h15 discorso di Bin Smaghi(Bce)"Quale regolamentazione per gli squilibri globali"
12h50 discorso di Gonzales-Paramo (Bce)
16h25 discorso di Jean-Claude Trichet, presidente della Bce

venerdì 18 febbraio 2011

Report 8 settimana 21 25 Febbraio 2011

Commento sintetico della settimana di consuntivo

I venti di guerra che sono spirati questa settimana con agitazioni dalla Libia, all'Iran per non parlare delle agitazioni del Barehin o dello Yemen rendono i mercati cauti e con un certo nervosismo di fondo.
Se le agitazioni di piazza in Nord Africa e Medio Oriente che vediamo oggi fossero apparse 12 mesi fà la reazione dei mercati sarebbe stata molto più decisa.
Abbiamo assistito in settimana a movimenti intraday iniziati su voci o su timori che poi sono tutti rientrati tanto che il bilancio della settimana risulta positivo nelle due sponde dell' Atlantico.
Quindi il miglioramento del quadro di fondo rende gli investitori in una situazione di "ALLERTA POSITIVA".
La diversa percezione del rischio ha fatto vacillare , ma non tremare le borse.

Consideriamo che il rialzo dei mercati azionari è ininterrotto dal mese di Novembre 2010 e la voglia di libertà delle popolazioni del mondo arabo hanno portato molti investitori a temere non solo uno stop con forse la possibilità di un ritracciamento dei corsi.
La cosa risulterebbe fisiologica e salutare per tutti i mercati.

Comunque andiamo per ordine vedendo quello che è avvenuto nella settimana di consuntivo e come si sono comportati i mercati europei e quelli americani oltre al cambio euro dollaro e commodity come oro e petrolio.
Dopo che le speculazioni sulle dimissioni di Mubarack sono terminate l'avvio di settimana è stato positivo per le borse europee, sulla scia dei guadagni in Asia e di Wall Street venerdì precedente.

Martedì negli Usa c'è stata la delusione delle vendite al dettaglio inferiori alle attese le borse americane hanno chiuso in rosso.

In settimana è arrivata anche la notizia che la Cina ha sorpassato il Giappone. Ciò che in molti pensavano già da tempo è divenuto realtà dopo che l'istituto di statistica giapponese ha diffuso i dati del Pil dell'ultimo trimestre 2010 la Cina infatti cresce ad un ritmo del 10,30% è la seconda economia al mondo dopo gli Stati Uniti .
http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2011-02-13/cina-prepara-grande-sorpasso-171505.shtml?uuid=AaghH17C
La borsa di Pechino ha chiuso la settimana molto positivamente e veniva da un inizio d'anno certamente non brillante.
La borsa di Tokio invece nonostante "la retrocessione" non ne ha affatto risentito , il Nikkei ha avuto anche questa settimana un avanzamento sull' onda dei pesi del vecchio e nuovo continente.

Preoccupante è invece l'aumento della richiesta di prestiti overnight alla Bce da parte degli istituti di credito da giugno 2009. Hanno chiesto 15,8 miliardi di euro con tasso 1,75%, cioè 75 punti base in più rispetto al tasso di riferimento dell'Istituto centrale.Una situazione che ricorda molto i tempi dopo il fallimento Leheman Brothers, ma anche di questo andamento anomalo i mercati azionari non ne hanno risentito.

A causa dell' aumento delle materie prime , in particolar modo il petrolio che anche questa settimana chiude con bilancio positivo, il rischio di un aumento dell' inflazione incontrollato ha fatto pronunciare le autorità monetarie che si attiveranno per agevolare una crescita sostenibile dell’economia prevenendo il propagarsi dell’inflazione .

Dagli ultimi numeri macro nel resto del mondo sono emersi aumenti dei prezzi al consumo in Cina e Regno Unito e questo porta molti iinvestitori a credere ad un rialzo dei tassi d'interesse sia imminente da parte delle banche centrali.
King Presidente della BoE ipotizzando un rialzo dei tassi in futuro, ricorda che non vengono consentite mosse troppo azzardate perchè primaria è che la crescita economica dovrà avvenire in parallelo all' eventuale crescita dei tassi . Cioè si vedranno tassi più alti se l'economia avrà una maggior salute.

Negli Usa la visione è un pò diversa, Ben Bernanke ha spiegato che finche' la ripresa economica non sara' piu' solida e duratura, ancora "per un periodo prolungato di tempo" non ci saranno nuove misure.
L'inflazione è il principale motivo che sta strozzando la crescita . "Bisognera' fare estrema attenzione perche' un rincaro dei prezzi dei beni principali in quei paesi avra' un impatto anche sulle economie industrializzate".
Secondo Bernake , il vero tallone di Achille dell’economia a stelle e strisce è lo stato del mercato del lavoro e fino a che lo stato occupazionale non andrà migliorando, gli acquisti di asset da parte della Fed continueranno.

Intanto l''Islam in fiamme preoccupa l'Europa e il mondo intero.
Si guarda quindi alla performance dei prezzi del petrolio e al trend dei cds che vanno tutti verso l'alto per tutelarsi dal rischio paese in Medio Oriente.

Dalle minute del FOMC pubblicate in settimana esce un’economia americana in crescita (previsioni per2011 vedono un PIL attestarsi tra il 3.4% ed il 3.9% in miglioramento) disoccupazione ( tra 8.8% ed il 9%) questa desta preoccupazione, i prezzi (tra 1.3% e l’1.7%, meno di quelli previsti ) nonostante l' aumento dei prezzi energetici ed alimentari.

Il recente accordo raggiunto a Parigi dal G20 in cui l' obiettivo più importante dichiarato del meeting e' la lotta agli squilibri mondiali . Quindi l'accordo sugli indicatori che serviranno a misurare gli squilibri economici è la dimostrazione della volontà dei paesi del G20 di continuare a collaborare per consolidare la crescita globale,anche se sono state fatte alcune concessioni a paesi dell' area BRIC.
Questi i quattro indicatori per misurare gli squilibri interni:1) debito 2) deficit pubblico,3) tasso di risparmio 4) debito privato .
Gli squilibri esterni :secondo come viene ripostato dal comunicato"saranno misurati a partire dalla bilancia commerciale, dai flussi netti di investimenti e trasferimenti (cioè, di fatto, la bilancia corrente dettagliata ndr), tenendo pienamente conto dei tassi di cambio e delle politiche fiscali e monetarie".
Per la prossima settimana con i venti di guerra che spirano è molto difficile che capire se i mercati azionari potranno rimanere influenzati o se come accaduto nella settimana passata tutto riesca a rientrare.
Indubbiamente bisogna mantenersi in allerta per evitare che i guadagni fin qui avuti possano venir erosi da eventuali storni.
Da un punto di vista grafico invece le tendenze dei vari mercati europei sono impostati al rialzo ed anche i mercati dei paesi emergenti dopo gli storni avuti nel recente passato hanno arrestato la loro discesa con i primi accenni di recupero.
Mercati ancora più solidi invece sono quelli delle materie prime in particolar modo l'oro e l'argento che è a dei massimi.
Metalli preziosi: Cina e India continuano a fare incetta di oro.

Chiusure mercati

Dax -----------7426,81-------(+0,75%)
Cac -----------4.101,31-------(+1,30%)
Ftse Mib -----23059,30------(+1,97%)
S&P500-------1.342,33------(+1,01%)
Dija----------12.388,23------(+1,24%)
Nasdaq 100---2392,47------(+0,66%)


Euro dollaro-----1,3691-----(+1,51%)
Oro------------ 1389,75$----(+2,36%)
Petrolio----------86,25$----(+1,62%)


Nikkei----------10.860-----(+2,00%)
Hang Seng------ 23.595-----(+4,25%)

Euro dollaro giornaliero

Lorenzo Bini Smaghi venerdì si è così pronunciato "se necessario la Bce potrebbe procedere a future "correzioni" al rialzo dei tassi di interesse, dopo per quasi 2 anni sono al minimo storico dell'1%".Questa dichiarazione ha subito spinto l'euro verso l'alto.
Ora il trend di breve se non ci saranno ancora fatti imprevedibili, sarà verso una continuazione del rialzo che una volta raggiunto il livello 1.385 potrà essere di respinto rimanendo ingabbiato nel trading range 1,345 -1,385.
Qualora in settimana prossima avesse la forza fuoriuscire da questo livello il suo obiettivo è quello di raggiungere i massimi 1,425.
Altrimenti se il movimento di venerdì dovesse essere recuperato velocemente riportando la quotazione intorno a 1,35 e possibile rivedere il livello 1,29.
Tutte le agitazioni dei paesi arabi hanno avuto l' effetto creare un apprezzamento del biglietto verde su euro e questo viene letto come avversione a rischio. Per questo è molto più importante vedere quello che sarà l'evoluzione politica di questi paesi rispetto alle dichiarazioni a cui abbiamo assistito venerdì.

S&P500 giornaliero

L'indice americano sempre sostenuto dalla grande liquidità continua il suo trend rialzista.
Sembra non voglia fermarsi .
La visione stante il grafico in esame è senz'altro positiva e a parte fatti imprevedibili non ci sono resistenze importanti che potrebbero fermare l'ascesa del mercato azionario.
Superati i massimi di settimana a 1345 ,possibili resistenze si trovano in area 1360 poi 1400. A ribasso invece attenzione al cedimento del supporto che si trova a 1338 è possibile scivolare sino a 1332, ma attenzione che bisogna chiudere il gap che va 1327 a 1329. Ma ancora più importante è la tenuta di area 1325.

Dax giornaliero

Il grafico parla da sè .
Idem per Francoforte
Vediamo supporti e resistenze: a rialzo superato il livello 7440 corrispondente alla resistenza avuta e massimo di settimanala successiva si trova in area 7475.A ribasso supporto a 7362/63 rotto il quale c'è uello a 7269/70 per arrivare a quello veramente importante di area 7200.

Ftse Mib giornaliero/orario

Dal 21 Aprile2010 non venivano toccati i massimi che sono stati raggiunti questa settimana che è la sesta settimana positiva nelle ultime 7 dall'inizio anno (+14.3%). Graficamente la struttura rialzista del FTSE MIB rimane integra e l’indice sembra in condizione di raggiungere i targets a 23.600 (massimi di Aprile) e in area 24.000 (massimi del 2010); solo il ritorno sotto area 22.300 potrebbe aprire il campo alle prese di profitto, sancendo la fine del rally di inizio anno.
In Italia gli ordinativi industriali di dicembre segano un +5,4% su base mensile e un +17,4% su base annua. Entrambi i dati superano quelli relativi al mese precedente che si attestavano rispettivamente a -4,30% a +9,60%.



Dati macro economici della 3° settimana Gennaio 2011

LUNEDI'21 FEBBRAIO

*EURO-17
10h00 - stima flash indice Pmi manifatturiero febbraio
(precedente: 57,3 punti; previsione: 57,2 punti; consenso: 57 punti)
- stima flash indice Pmi servizi febbraio
(precedente: 55,9 punti;previsione: 46 punti; consenso: 56 punti)
- stima flash indice Pmi composito febbraio
(precedente: 57 punti;previsione: 56,9 punti)

*ITALIA
10h00 - commercio estero extra Ue gennaio
(precedente: +19,2%;previsione: ; consenso: )

*GERMANIA
10h30 - indice Ifo febbraio
(precedente: 110,3 punti;previsione: 110,5 punti; consenso: 110,4 punti)

*I mercati statunitensi sono chiusi per la festivita' del President Day.

MARTEDI' 22 FEBBRAIO

*ITALIA
10h00 - indice fiducia consumatori febbraio
(precedente: 105,9 punti; previsione: 106,4 punti; consenso: 105,9 punti)

*USA
15h00 - indice Case-Shiller prezzi case 20 maggiori citta' dicembre
(precedente: -1% m/m, -1,6% a/a; consenso: -2,3% a/a)
16h00 - indice fiducia consumatori febbraio
(precedente: 60,6 punti;previsione: 65,3 punti; consenso: 63)

MERCOLEDI' 23 FEBBRAIO

*GIAPPONE
00h30 - bilancia commerciale gennaio
(precedente: 707,3 punti;consenso: 712 punti)
- indice fiducia imprese febbraio
(precedente: 45,8 punti)

*FRANCIA
07h30 - inflazione gennaio
(precedente: +0,5% m/m, +1,8% a/a)

*ITALIA
10h00 - inflazione gennaio def.
(precedente: +0,4% m/m., +1,9% a/a;preliminare: +0,4% m/m, +2,1% a/a;consenso: +0,4% m/m, +2,1% a/a)

*EURO-17
11h00 - ordini all'industria dicembre
(precedente: +2,1% m/m, +19,9% a/a)

*USA
13h00 - indice settimanale richieste mutui
(precedente: -9,5% su settimana al 4 febbraio)
15h55 - indice Redbook prime 3 settimane febbraio
(precedente: +1,4% m/m)
16h00 - vendite unita' abitative esistenti gennaio
(precedente: +12,3% a 5,28 mln;previsione: 5,3 mln usd; consenso: 5,2 mln usd)


GIOVEDI' 24 FEBBRAIO

*GERMANIA
08h00 - Pil 4* trim. def.
(precedente: +0,7% t/t, +3,9% a/a;preliminare: +0,4% t/t, +4% a/a;consenso: +0,4%t/t)

*FRANCIA
08h45 - indice fiducia consumatori febbraio
(precedente: 85 punti;previsione: 85 punti; consenso: 85 punti)

*ITALIA
10h00 - vendite al dettaglio dicembre
(precedente: -0,3% m/m, +1% a/a)
- indice fiducia imprese febbraio
(precedente: 103,6 punti;previsione: 103,8 punti; consenso: 103,9 punti)

*EURO-17
11h00
- indice fiducia consumatori prel. febbraio
(precedente: -11,2 punti; consenso: -10)
- indice fiducia economica prel. febbraio
(precedente: 106,5 punti;previsione: 106,7 punti; consenso: 106,8 punti)
- indice fiducia imprese prel. febbraio
(precedente: 6 punti;previsione: 6 punti; consenso: 6,5 punti)
- indice fiducia servizi prel. febbraio
(precedente: 9,2 punti; previsione: 9 punti; consenso: 10 punti)

*USA
14h30 - ordini beni durevoli gennaio
(precedente: -2,5% m/m;previsione: +2,5% m/m; consenso: +3% m/m)
- ordini beni durevoli ex trasporti
(precedente: +0,5% m/m;previsione: +0,1% m/m; consenso: +0,4% m/m)
- richieste settimanali sussidi disoccupazione
(precedente: -36.000 a 383.000;previsione: 403.000)
16h00 - indice prezzi case Fhfa dicembre
(precedente: inv. m/m, -4,3% a/a)
- vendite nuove unita' abitative gennaio
(precedente: +1,5% m/m a 329.000;previsione: 310.000; consenso: 300.000)
- scorte settimanali petrolio DoE
(precedente: +0,86 mln barili a 345,917 mln)
- scorte settimanali benzina
(precedente: +0,2 mln barili a 241,1 mln)
- scorte settimanali carburante distillato
(precedente: -3,1 mln barili a 161,3 mln)


VENERDI' 25 FEBBRAIO

*GIAPPONE
00h30 - inflazione gennaio
(precedente: inv. a/a;previsione: -0,1% a/a)
- inflazione core gennaio
(precedente: -0,4% a/a;previsione: -0,3 a/a)

*FRANCIA
08h45 - spese consumi familiari gennaio
(precedente: +0,6% m/m, +0,4% a/a;consenso: -0,6% m/m)

*EURO-17
10h00 - massa monetaria M3 gennaio prel.
(precedente: +1,7% a/a;consenso: +1,9% a/a)


*G.B.
10h30 - Pil 4* trim.
(precedente: -0,5% t/t;previsione: -0,5% t/t; consenso: -0,4% t/t)

*GERMANIA
inflazione febbraio prel.
(precedente: -0,4% m/m, +2% a/a; previsione: -0,1% m/m, +1,7% a/a)


*USA
14h30 - Pil 4* trim. def.
(precedente: +2,6% t/t; preliminare: -3,2% t/t;previsione: +3,3% t/t; consenso: +3,3% t/t)
- deflatore Pil 4* trim.
(precedente: +0,3% t/t;consenso: +0,3% t/t)
- deflatore consumi core 4* trim.
(precedente: +0,4% t/t, consenso: +0,4% t/)
15h55 - indice fiducia consumatori U.Michigan febbraio def.
(precedente: 74,2 punti; preliminare: 75,1 punti;previsione: 75,5 punti; consenso: 75,4 punti)

venerdì 11 febbraio 2011

Report n 7 - Settimana 14 18 Febbraio 2011

Commento sintetico della settimana di consuntivo

Anche questa settimana l'Egitto ha tenuto con il fiato sospeso gli investitori.

Lunedì le tensioni sull'Egitto sembravano risolversi per il meglio e le piazze sia europee che americane hanno avuto una chiusura positiva, ma da martedì a venerdì mattina,la situazione che non riusciva a prendere la via della stabilità ha fatto soffrire le borse.
Nel pomeriggio dell'11 Febbraio l'uscita dalla scena politica del Presidente Mubarack dopo 30 anni di dittatura , il potere è passato all'esercito che assicurerà elezioni libere, ha dato di nuovo un impulso positivo agli indici azionari che vogliono di stabilità per salire.

Su questa soluzione positiva è arrivato l'annuncio del dato macro sull'indice della fiducia dei consumatori statunitensi elaborato dall'Università del Michigan a febbraio salito a 75,1 punti, meglio del previsto e ha contribuito alla chiusura in nero degli indici.

Altri fatti importanti della settimana sono stati : l'annuncio della maxi fusione della borsa tedesca con quella americana. Deutsche Boerse e Nyse Euronext hanno "trattative avanzate" per un merger tra le due società . Anche la borsa di Milano che è già unita a quella di Londra è sul punto di fondersi con quella Canadese.
London Stock Exchange Group e la Borsa di Toronto, hanno infatti raggiunto un accordo .
In Europa ancora si ragiona sulla proposta di ampliare il fondo salva-stati e Germania e Francia sollecitano i 17 paesi dell'eurozona ad migliorare le rispettive economie adottando riforme volte a renderle più competitive.

Dai listini asiatici, dopo la stretta monetaria della People's Bank of China,le borse asiatiche ne hanno tutte risentito perdendo in settimana anche oltre il 4% e bisogna considerare che sono state chiuse per il lungo ponte festivo del capodanno cinese.
Un rallentamento dell'economia cinese potrebbe avere ripercussioni sull'intera congiuntura globale.
Questo proccupa soprattutto l'Australia perchè fornitrice di materie prime.
In caso di indebolimento della Cina, le forniture di materie prime andrebbero a diminuire, provocando a catena una flessione delle esportazioni, del Pil e della divisa di riferimento( dollaro australiano).

Il Giappone è l'unica eccezione chiudendo in positivo l'ottava, ma attualmnte è alle prese con colossali debiti pubblici e con le precarie condizioni in cui versano le sue banche.
Il Fondo Monetario Internazionale ha richiamato il governo, invitandolo a mettere un freno a un debito che rappresenta il 200% rispetto al prodotto interno lordo.
Anche l'agenzia di rating Moody's ha declassato il debito da AA a AA-.

Per la prima volta a Wall Street si può comprare e vendere titoli espressi in yuan.
Un corso che dopo aver preso l'avvio nessuno potrà più arrestare rappresenta infatti un passo importante per i piani del paese asiatico che vuole rendere il renminbi (l'altro nome della moneta) una valuta di riferimento internazionale.
E' un segnale rialzista per gli investitori che credono nella valuta cinese.


Visti gli squilibri commerciali tra gli USA e la Cina il consensus generale pende piu' dalle parte di un rafforzamento dello yuan nei confronti del dollaro.
Una valuta flottante consente sbalzi di prezzo in entrambe le direzioni rappresenta la prima vera approvazione ufficiale da parte di Pechino ad un adeguamento totale alle regole dei mercati occidentali.

La decisione di lasciare che lo yuan venga scambiato sui mercati Usa avra' un triplice impatto sulle commodity: il primo sugli scambi commerciali reali, il secondo sull'economia e le prospettive di ripresa e il terzo sulla domanda di materie prime.

Ricordiamo che lo scorso anno la valuta cinese si e' apprezzata del 3,3% contro il dollaro americano e che un primo passo era stato fatto da pechino la scorsa estate allentando la stretta sul tasso fisso di scambio tra yuan / dollaro. Dopo che le principali economie mondiali si sono riunite a novembre per il summit del G20 i rialzi hanno subito una battuta d'arresto, ma contemporaneamente c'è stata anche una forte flessione della borsa di Pechino.

Sul fronte dei metalli preziosi non ci sono novità di rilievo, solo le commodity che erano rimaste un pò più indietro come platino e palladio hanno camminato più del valore di argento e oro.

Il petrolio che con i fatti dell'Egitto aveva subito una battuta d'arresto non ha beneficiato della conclusione di questa crisi è tornato ai valori di fine gennaio.Idem per natural gas.

Infine uno sguardo alle valute e al cambio per antonomasia euro/dollaro .
Sono ormai 3 settimane che il valore si attesta intorno a 1,35. Dopo una spinta rialzista dell'euro su dollaro ad inizio settimana che lo aveva portato oltre 1,37, ha subito violentemente corretto sino a chiudere l'ottava sul valore delle due precedenti.

Indubbiamente i problemi dei debiti sovrani dei paesi periferici dell'area Euro, sono stati momentaneamente accantonati, perchè lo sguardo era rivolto alle crisi dei paesi del Nord Africa , prima Tunisia, poi Egitto.
L'eventuale possibile debolezza della nostra moneta puo dipendere da un riacutizzarsi di questa problematica.


lo scontro che una volta (si parla di pochi anni fa)era tra Titani ora è tra nani.

I paesi emergenti con la loro forza economica aumenteranno anche il valore delle rispettive monete contro le più valute più classiche come dollaro euro sterlina yen e franco svizzero.

Tutto si stà enormemente complicando sullo scacchiere Internazionale,e la partita a scacchi che si gioca ha sempre più variabili che ne rendono più difficile il controllo.



Chiusure mercati

Dax -----------7371,20-------(+2,13%)
Cac -----------4.101,31-------(+1,30%)
Ftse Mib -----22695,19------(+0,32%)
S&P500-------1.328,67------(+1,44%)
Dija----------12.275,76------(+1,50%)
Nasdaq 100---2379,50------(+1,79%)


Euro dollaro-----1,3547-----(-0,11%)
Oro------------ 1356,50$----(+0,48%)
Petrolio----------85,275$---(-4,40%)


Nikkei----------10.606-----(+0,55%)
Hang Seng------ 22.829-----(-4,25%)


Euro dollaro gionaliero

Dopo la ripresa di forza dell' euro su dollaro avvenuta ad inizio settimana, le ultime due sedute lo hanno riportato al livello dell' ultima settimana del mese di gennaio.
Quindi il suo destino è ancora tutto da decidere. Cioè, se i timori per il debito pubblico dei paesi limitrofi di area euro si riaffaccieranno a breve sul mercato è possibile vedere un rafforzamento del dollaro e chiusure sotto 1,34 possono favorire la discesa sino a rivedere 1,2850. Altrimenti la pronta ripresa del livello 1,37 apre la strada per una prosecuzione del rafforzamento dell'euro il cui obiettivo finale è il raggiungimento del livello 1,42.

S&P500 giornaliero

La temuta battuta dell' indice americano d'arresto che viene da tutti reputata salutare nell'ottava passata non è avvenuta.
Dall' analisi tecnica che si occupa anche di analisi ciclica, la settimana appena trascorsa c'erano delle scadenze temporali molto importanti .
C'è una certa tolleranza in queste scadenze che non vanno oltre la metà della settima successiva.Comunque vadano le cose siamo all'inizio di un ciclo quadrimestrale il cui andamento ci fornirà delle importanti indicazioni per il resto dell' anno. Livelli da osservare per il rialzo sono 1330 che lo proietterà verso i 1360 prima e 1400 poi. A ribasso invece la perdita dei 1312 apre la strada per 1297 prima e 1275.
Dax giornaliero

La forza della borsa di Francoforte si è manifestata anche questa settimana. Con la chiusura di venerdì sono stati toccati nuovi massimi di periodo. Sembra esserci una mano forte che tiene sempre sollevato questo indice, anche nelle peggiori giornate la sua flessione è sempre più esigua di quello che si può vedere su altre piazze.
Una possibile idea di trading in questo scenario è andare short con il nostro indice e long su quello tedesco.
Sono ormai mesi che vediamo guadagnare molto il Dax quando le borse chiudono in positivo e perdere molto il Ftse Mib (ma anche Ibex)quando virano in negativo.
Livelli tecnici da tenere presente; a rialzo superati 7371 c'è spazio sino agli 8.000 punti.
A ribasso alla perdita dei 7300 prima 7280 poi c'è spazio sino ai 7150 e 7040.


Ftse Mib giornaliero

Quinta settimana positiva nelle del 2011 il rialzo da inizio anno è del 12.5% .I prezzi hanno perso un pò di momentum nelle ultime tre settimane . Nelle ultime due settimane ci sono stati dei momenti difficili che hanno fatto temere delle prese di profitto Questo è avvenuto anche venerdì che a metà giornata perdeva oltre 1,5% , ma poi ha chiuso positivamente, ma non è stato superato il massimo di lunedì che ha sfiorato i 23.000 punti. I livelli tecnici sono:il superamento di 23.000 punti prima e 23100 poi lo proietterebbe sino a 23.600 di Aprile. A ribasso invece sono importanti la tenuta del supporto a 22350 prima e 21750 per non far sprofondare l'indice sino a 20.000.


LUNEDI' 14 FEBBRAIO

*GIAPPONE
00h30 - Pil prel. 4* trim.
(precedente: +1,1% t/t;consenso: -0,5% t/t)

*EURO-16
11h00 - produzione industriale dicembre
(precedente: +1,2% m/m, +7,4% a/a;previsione: -0,5% m/m; consenso: -0,2% m/m)


MARTEDI' 15 FEBBRAIO

*GIAPPONE
00h30 - produzione industriale dicembre def.
(precedente: +1% m/m;preliminare: +3,1% m/m)

*FRANCIA
07h30 - Pil prel. 4* trim.
(precedente: +0,3% t/t, +1,5% a/a;previsione: +0,6% t/t)

*GERMANIA
08h00 - Pil prel. 4* trim.
(precedente: +0,7% t/t, +3,9% a/a;previsione: +0,5% t/t, +4,1% a/aconsenso: +0,5% t/t, +4,1% a/a)

*ITALIA
10h00 - Pil 4* trim. prel.
(precedente: +0,3% t/t, +1,1% a/a;previsione: inv. t/t, +1,1% a/a;consenso: +0,2% t/t, +1,4% a/a)

*G.B.
10h30 - inflazione gennaio
(precedente: +1% m/m, +3,7% a/a;previsione: inv. m/m, +3,9% a/a;consenso: +0,2% m/m, +4,1 a/a)

*EURO-16

11h00 - stima flash Pil 4* trim.
(precedente: +0,3% t/t, +1,9% a/a;previsione: +0,3% t/t, +2% a/a;consenso: +0,4% t/t, +2,1% a/a)
- bilancia commerciale dicembre
(precedente: -0,4 mln euro)

*GERMANIA
11h00 - indice Zew febbraio
(precedente: 15,4 punti;previsione: 19 punti; consenso: 20 punti)

*ITALIA
11h00 - bilancia commerciale dicembre
(precedente: -3,38 mld euro)

*USA
14h30 - vendite dettaglio gennaio
(precedente: +0,6% m/m, +7,9% a/a;previsione: +0,4% m/m; consenso: +0,5% m/m)
- vendite dettaglio ex auto gennaio
(precedente: +0,5% m/m;previsione: +0,3% m/m; consenso: +0,5% m/m)
- indice Empire State Manufacturing febbraio
(precedente: 11,92 punti;previsione: 21 punti; consenso: 15 punti)
14h55 - indice Redbook vendite al dettaglio prime due settimane febbraio
(precedente: +1,7% m/m;previsione: ; consenso: )
15h00 - flussi netti capitali esteri dicembre
(precedente: +39 mld usd)
16h00 - indice Nahb mercato immobiliare febbraio
(precedente: 16 punti;previsione: 16 punti; consenso: 16 punti)
- scorte imprese dicembre
(precedente: +0,2% m/m;previsione: +0,7% m/m)


MERCOLEDI' 16 FEBBRAIO

*EUROPA
08h00 - immatricolazioni auto gennaio
(precedente: -2,7% a/a a 1,05 mln auto)

*G.B.
10h30 - tasso disoccupazione gennaio
(precedente: 4,5%;previsione: 4,5%; consenso: 4,5%)

*USA
13h00 - indice settimanale richieste mutui
(precedente: -5,5% su settimana al 28 gennaio a 464,7 punti)
14h30 - nuovi cantieri residenziali gennaio
(precedente: -4,3% m/m a 529.000 unita', -6,8% a/a;previsione: 540.000 unita'; consenso: 537.000)
- prezzi alla produzione gennaio
(precedente: +1,1% m/m, ;previsione: +0,8% m/m; consenso: +0,8% m/m)
- prezzi produzione core gennaio
(precedente: +0,2% m/m;previsione: +0,2% m/m; consenso: +0,2% m/m)
15h15 - produzione industriale gennaio
(precedente: +0,8% m/m;previsione: +0,8% m/m; consenso: +0,6% m/m)
17h00 - scorte settimanali petrolio DoE
(precedente: +1,9 mln barili a 345,1 mln)
- scorte settimanali benzina
(precedente: +4,7 mln barili a 240,9 mln)
- scorte settimanali carburante distillato
(precedente: +0,3 mln barili a 164,4 mln)


GIOVEDI' 17 FEBBRAIO

*GIAPPONE
00h30 - superindice dicembre
(precedente: 101 punti)

*USa
14h30 - inflazione gennaio
(precedente: +0,5% m/m, +1,5% a/a;previsione: +0,4% m/m; consenso: +0,4% m/m, +1,6% a/a)
- inflazione core gennaio
(precedente: +0,1% m/m;previsione: +0,1% m/m; consenso: +0,1% m/m, +1% a/a)
- richieste settimanali sussidi disoccupazione
(precedente: -36.000 rispetto a settimana al 28 gennaio a383.000;consenso: 400.000)
16h00 - superindice gennaio
(precedente: +1% m/m a 112,4 punti;consenso: +0,3% m/m)
- indice Fed Philadelphia febbraio
(precedente: 19,3 punti;previsione: 24 punti; consenso: 20,9 punti)

*EURO-17
16h00 - indice fiducia consumatori prel. febbraio
(precedente: -11,2 punti;previsione: -11 punti; consenso: -11 punti)



VENERDI' 18 FEBBRAIO

*GERMANIA
08h00 - prezzi produzione gennaio
(precedente: +0,7% m/m, +5,3% a/a;consenso: +0,6% m/m, +5,1% a/a)

*FRANCIA
08h45 - indice fiducia imprese febbraio
(precedente: 108 punti;previsione: 108 punti)

*ITALIA
10h00 - ordini all'industria dicembre
(precedente: -4,3% m/m, +9,6% a/a)
- fatturato industria dicembre
(precedente: +0,2% m/m, +12,1% a/a)

*G.B.
10h30 - vendite dettaglio gennaio
(precedente: -0,8% m/m, inv. a/a;previsione: +0,4% m/m, +3,8% a/a;consenso: +0,6% m/m, +4% a/a)

venerdì 4 febbraio 2011

Report n 6 Settimana 7-11 Febbraio 2011

Commento sintetico della settimana di consuntivo

Settimana caratterizzata da sentimenti contrastanti: preoccupazioni create della situazione Egiziana, che hanno portato una certa cautela da parte degli investitori e dati macroeconomici positivi che hanno fatto chiudere in positivo entrambe le sponde dell'Atlantico.
Dopo lo scivolone di venerdì 28 gennaio a causa di una forte preoccupazione dei disordini in Egitto perchè i mercati hanno temuto effetti disastrosi sulla ripresa delle economie se si chiudesse il Canale di Suez.
L'Egitto, infatti non è tra i maggiori produttori di petrolio del Middle East, ma vede transitare ogni giorno grandi quantità di oro nero.Sarebbe un grande problema se per portare il greggio dai paesi produttori (Arabia, Saudita, Emirati Arabi etc... ) si dovesse fare il periplo dell'Africa.
Lunedì si era partiti ancora con questa preoccupazione, poi i timori in questo senso sono stati accantonati e le indicazioni di un aumento sui consumi personali e l' aumentata vendita di beni reali hanno fatto virare la situazione al bello.

Sul fronte valutario è arrivata la notizia dalla Cina dal general manager della sede newyorchese di Bank of China, Li Xiaoping ha dichiarato"Ci stiamo preparando al giorno in cui il renminbi diventera' completamente convertibile" .
Tutto dipendera' anche dalla volonta' delle autorita' cinesi di lasciare che la loro valuta cresca.
Sono molti gli investitori che stanno guardando con sempre piu' interesse allo yuan come opportunita' di investimento, vedendolo come una scommessa sicura.
I funzionari cinesi sostengono che cio' permettera' alla valuta di salire di prezzo.
La valuta cinese si e' apprezzata del 3,3% contro il dollaro americano l'anno scorso.

Dall' America le trimestrali uscite la settimana scorsa sono state positive, invece notizie negative sulla disioccupazione giovanile(16-24 anni)in Italia arrivata oltre il 10% .
Altri dati macro positivi sono arrivati dagli Usa , con l'occupazione in crescita, il valore si è attestato a +187 mila unità contro le attese degli analisti che si fermavano a +145 mila.
Di conseguenza venerdi5 Febbraio dagli Usa le richieste settimanali per sussidi di disoccupazione sono calate di 420.000 unita' a quota 415.000.

Anche la produttivita' preliminare del quarto trimestre 2010 è andata sù del 2,6%; ai massimi dell'agosto 2005 l'ISM non manifatturiero di gennaio e gli ordini alle fabbriche di dicembre2010 a +0,2%.

Giovedì 3 febbraio la BCE ha deciso di mantere fermi i tassi di riferimento all’1%, mentre l'inflazione cresce.
In gennaio i prezzi si sono attestati al 2,4%, quindi al di sopra del suo target del 2%.A preoccupare per l’istituto centrale è la crescente inflazione di Eurozona e Trichet nella riunione di venerdì 5 del Consiglio europeo, ha ribadito preoccupazione per l'inflazione generata dalle commodities.

Dall'altra parte dell'altra parte dell'Atlantico Ben Bernanke in un discorso ha detto che nonostante segnali di miglioramento dell'economia gli aiuti da parte della banca centrale servono ancora: la disoccupazione americana e' troppo alta e l'inflazione e' troppo bassa.

Questo potrebbe far presagire ad ancora nuovi interventi di quantitative easing (per la terza volta) da parte della Fed.
Societa' come Ford e Emerson Electring sono tornate ad assumere .
Bene anche i conti di Time Warner .

Sul fronte valutario abbiamo assistito ad un nuovo rafforzamento del dollaro su euro dopo che la Bce ha lasciato i tassi fermi consolidati dai dati sul lavoro negli Usa.
Le quotazioni del petrolio che avevano trovato nuovi massimi di periodo ha poi ridimensionato la uotazione attestandosi ai livelli di settimana scorsa.
L'oro invece ha avuto nuova spinta rialzista a causa della situazione d'instabilità in alcuni paesi del Nord Africa e in medio oriente.
Altre commodities come rame e zucchero nell’ultima settimana hanno avuto un andamento straordinario. Il future sul metallo rossastro ha registrato negli ultimi giorni valori record fino a rompere la soglia di USD10.000 a tonnellata sul London Metal Exchange.
Spinto dai buoni riscontri manifatturieri che arrivano da Cina e Stati Uniti. E' la condizione climatica australiana,la causa dell’exploit dello
zucchero grezzo che ha toccato i massimi da 30 anni a quota USD0.36 per libbra.

Chiusure mercati

Dax -----------7216,21------(+1,57%)
Cac -----------4.047,21-----(+1,16%)
Ftse Mib -----22618,05------(+2,77%)
S&P500-------1.310,72------(+2,60%)
Dija----------12.090,18------(+2,21%)
Nasdaq 100---2337,13------(+2,90%)


Euro dollaro-----1,3582-----(-0,17%)
Oro------------ 1350,00$----(+0,67%)
Petrolio----------89,050$---(-0,39%)


Nikkei----------10.544-----(+2,52%)
Hang Seng------ 23.909-----(+0,45%)

Euro dollaro giornaliero

Nel riquadro blu sono state evidenziate le ultime 2 settimane in cui le variazioni ci sono state a livello intraday, ma nella sostanza a distanza di due settimane si è rimasti allo stesso livello.Da un puto di vista tecnico questo fa presagire un ritorno delle quotazioni dell'euro a 1,34 e visto la velocità con cui sono state perse le ultime due figure in due giorni, potremmo arrivare ad obiettivo anche in settimana prossima. La causa dell'apprezzamento del dollaro questa settimana è da imputare alla discesa del tasso di disoccupazione Usa a gennaio ha favorito l'ottimismo sulle prospettive dell'economia americana.


S&P 500 giornaliero

Dopo vari tentennamenti l'indice americano è arrivato a quota 1300 punti.
Si trova a livello di un altro massimo effettuato nell'Agosto 2008.In analisi tecnica si chiama doppio massimo e nella maggior parte delle volte funge da resistenza da cui c'è un ritorno indietro delle quotazioni. Attenzione quindi alla eventuale perdita del livello 1284 prima e 1270 punti poi. La settimana prossima è un set up temporale molto importante. Viceversa l'eventuale prosecuzione a rialzo delle quotazioni, lo proietterebbe sino alla prossima resistenza a 1345 punti.


Dax giornaliero

Anche l'indice di Francoforte ha raggiunto il doppio massimo.
I livelli da osservare se vengono abbandonati sono 7100 prima 7000 poi. Qualora questi due livelli venissero persi da parte dell'indice è più prudente modificare il proprio portafoglio perchè la discesa potrebbe essere molto pesante.
Meglio proteggere i propri guadagni che vederli sfumare con la borsa. Vieversa, se l'indice dovesse continuaread apprezzarsi anche grazie ai piani di recupero messi in atto dai vari governi,il suo obiettivo a rialzo diventerebbe 7400 punti.

Ftse Mib giornaliero

Anche in questa ultima ottava il nostro mercato si è presentato particolarmente tonico grazie al settore finanziario.
A rialzo gli obiettivi del nostro indice potrebbero essere 24.500 punti con uno stop a 23.250
A ribasso invece la tenuta dei 21500 prima, 21.000 poi è fondamentale perchè la loro perdita proietterebbe l'indice a 18.500 punti



Dati macro economici della 3° settimana Gennaio 2011

LUNEDI' 7 FEBBRAIO

*GERMANIA
12h00 - ordini industria manifatturiera dicembre
(precedente: +5,2% m/m, +21,7% a/a;previsione: -1,2%; m/m; consenso: -1,8% m/m)


MARTEDI' 8 FEBBRAIO

*FRANCIA
08h45 - bilancia commerciale dicembre
(precedente: -3,87 mld euro)

*GERMANIA
12h00 - produzione industriale dicembre
(precedente: -0,7% m/m, +11,1% a/a;previsione: inv. m/m; consenso: +0,2% m/m)

*USA
14h55 - Indice Redbook vendite al dettaglio prima settimana febbraio
(precedente: -0',09% m/m)

MERCOLEDI' 9 FEBBRAIO

*GIAPPONE
00h30 - indice fiducia consumatori gennaio
(precedente: 40,1 punti;consenso: 40,3 punti)

*GERMANIA
08h00 - bilancia commerciale dicembre
(precedente: +12,9 mld yen;consenso: +11 mld yen)

*G.B.
10h30 - bilancia commerciale dicembre
(precedente: +12,9 mld euro)

*USA
13h00 - indice settimanale richieste mutui
(precedente: -12,9% a 441,8 punti)
16h30 - scorte settimanali petrolio Doe
(precedente: +2,594 mln barili a 343,159 mln)

GIOVEDI' 10 FEBBRAIO

*GIAPPONE
00h30 - ordini macchinari dicembre
(precedente: -8,3% m/m)
- ordini macchinari settore privato dicembre
(precedente: -6,3% m/m)
- ordini macchinari settore privato core dicembre
(precedente: -3% m/m;consenso: +5% m/m)

*FRANCIA
08h45 - produzione industriale dicembre
(precedente: +2,3% m/m;previsione: -0,1% m/m)

*ITALIA
10h00 - produzione industriale dicembre
(precedente: +1,1% m/m, +4,1% a/a;previsione: +0,1% m/m, +4,8% a/a;consenso:+0,3%m/m)

*G.B.
10h30 - produzione manifatturiera dicembre
(precedente: +0,6% m/m, +5,6% a/a;previsione: +0,2% m/m, +5,3% a/a;consenso: +0,4% m/m, +5,5% a/a)
- produzione industriale gennaio
(precedente: +0,4% m/m, +3,3% a/a)

*BOE
13h00 - riunione consiglio politica monetaria, annuncio tassi interesse

*USA
14h30 - richieste settimanali sussidi disoccupazione
(precedente: 415.000 unita';previsione: 410.000 unita')

VENERDI' 11 FEBBRAIO

*GERMANIA
08h00 - inflazione def. gennaio
(precedente: +1% m/m, +1,7% a/a;preliminare: -0,5% m/m, +1,9% a/a;previsione: -0,5% m/m, +1,9% a/a;consenso: -0,5% m/m, +1,9% a/a)

*SPAGNA
09h00 - Pil prel. 4* trim. 2010
(precedente: inv. t/t;previsione: +0,2% t/t)

*G.B.
10h30 - indice prezzi produzione output gennaio
(precedente: +0,5% m/m, +4,2% a/a;consenso: +0,3% m/m, +3% a/a)

*USA
14h30 - bilancia commerciale dicembre
(precedente: -38,31 mld usd;previsione: -40 mld usd; consenso: -40,5 mld usd)
15h55 - indice fiducia consumatori U.Michigan prel. febbraio
(precedente: 74,2 punti;previsione: 74,8 punti; consenso: 74,5 punti)

*18h30 - Discorso di Jean-Claude Trichet, presidente della Bce.