venerdì 29 giugno 2012

27 Report Settimana 2 - 6 Luglio 2012

Commento sintetico della settimana di consuntivo


 L'esito del summit dell'Unione Europea fa brindare i mercati con chiusure settimanali così brillanti che  non si vedevano da mesi.


 Per tutta la settimana è aleggiato lo scetticismo perchè si temeva l' ennesimo nulla di fatto dalla riunione di Bruxelles  di giovedì 28 giugno .


Fortunatamente così non è stato e l' incontro dei leader della UE ha portato  novità che i mercati finanziari sembrano aver molto apprezzato.


Le chiusure sono state tutte positive e per   per Italia e Spagna anche oltre il 6,00%.


  Punto 1 )  Viene confermato il " Patto per la  crescita" di 120 miliardi di euro
            2) Al fine di stabilizzare i mercati  finanziari si utilizzeranno le risorse dell'Efsf/Esm .
            3) entro il 2012 verrà istituita un'autorità di sorveglianza bancaria europea.


 Dopo questa riunione positiva tutti i mercati, da quelli europei a quelli americani, o asiatici, dal mercati dei cambi a quelli delle commodity hanno avuto un accentuato balzo in avanti con rialzi del 4,00% 0 5,00%.


Comunque c'è  sempre  chi contiuna a vedere nero (leggi e vedi articoli su links sotto)
 http://www.wallstreetitalia.com/article/1403121/l-analisi/jim-rogers-armageddon-della-finanza-ci-sara-lo-stesso.aspx 
http://www.vloganza.tv/2012/06/il-vertice-delle-illusioni.html


Monti e Rajoy appoggiati da Hollande, hanno fatto fronte comune e la Merkel,ha dovuto cedere per mantenere in piedi la moneta unica. 


 L’euro registra l’avanzata intraday più forte da inizio 2012 contro il dollaro, tornando dunque prossimo alla soglia di $1,27.


Lo spreads tra bund e Bonos o Btp è calato come pure il valore del bund futures è in calo.


Euro dollaro giornaliero


 La battuta d'arresto nella discesa dell' euro su dollaro dopo  la notizia dell' accordo raggiunto tra i leader europei non cambia il quadro di fondo che continua a vedere  la moneta unica in fase di debolezza almeno sino al raggiungimento della area a quota 1,18/1,19.
Questo pull back potrebbe avere lo spazio sino a 1,29.
Viene visto come un movimento interno dell'onda quattro di Elliott.
Nel breve dopo una fase di consolidamento è presumibile pensare che possa raggiungere il primo obiettivo area1,28.


 Chiusura mercati


 Dax-------------6.416-------(+2,45%) 
 Cac -------------3.196------(+3,45%) 
 Ftse Mib ------14.274-------(+4,40%)
 Dow Jones-----12.880------(+1,73%)
 SP500---------1.362--------(+2,57%)
 Nasdaq 100----2.615-------(+1,25%)
 Euro dollaro---1,2680------(+0,90%) 
 Oro--------------1.597$-----(+1,60%) 
Petrolio--------82,57$----- -(+2,65%) 
 Nikkei----------9.060--------(+2,70%) 
 Hang Seng--- 19.442 -------(+2,20%)


SP 500 giornaliero


L'indice americano sembra sia proprio intenzionato a tornare sui massimi.
Con la candela di venerdì è  stato superato in chiusura anche il massimo del 19 giugno.
La fiducia sembra sia di nuovo tornata sui mercati.
La prossima resistenza a rialzo si trova a 1.400 punti.
E' probabile prima però una fase di consolidamento. 
A ribasso solo chiusura al di sotto 1.308 può negare il trend partito ad inizio giugno.
Dax giornaliero


Anche Francoforte ha avuto l'ultima sessione della settimana con un forte rimbalzo.
Continua l'ascesa iniziata a inizio mese e con la chiusura odierna l'indice si proietta verso il 50 % del range del vettore che va dal massimo effettuato in marzo al minimo di giugno.
La prossima resistenza è  a 6.438 punti corrisponde al massimo relativo del 22 maggio 2012.
La chiusura settimanale è su un'altra importante resistenza quella del 38,2% di Fibbonacci. A ribasso solo una chiusura al di sotto dei minimi effettuati  questa settimana darebbero indicazioni di inversione di trend.


Ftse Mib giornaliero


Dopo una lunga fase di congestione  venerdì si chiude l'ottava con un rialzo del+6,59% su indice e su futures +7,37%.


Si è aperto l'attacco al prossimo obiettivo 14.850 punti di indice.


Quì passa il  50% del range del vettore che parte dal massimo di marzo 2012 a 17.158 e il minimo registrato ad inizio  giugno 2012 a 12.570.
In questa area il mercato nella fase di discesa ha stazionato un pò infatti i massimi relativi di periodo si registrano intorno alla fascia dei prezzi 14.700/14.950.
 Possibile assistere dopo gli scoppi dei fuochi di artificio visti oggi  ad una fase di assestamento prima di raggiungere tali livelli.


 Quì e troverete gli eventi macroeconomici della settimana http://online.wsj.com/mdc/public/page/2_3063-globalEconomicCalendar.html

sabato 23 giugno 2012

26 Report Settimana 25 - 29 Giugno 2012

Commento sintetico della settimana di consuntivo


La grande incertezza che regna in Europa è la chiave di lettura degli andamenti borsistici attuali.


Quella appena trascorsa è quasi la copia della settimana precedente , per il secondo lunedì consecutivo la settimana sui mercati finanziari inizia con un promettente rialzo e grandi speranze dopo il risultato delle elezioni tenute in Grecia in cui il popolo ellenico ha stabilito che vuole rimanere nell' Euro nonostante i sacrifici che sta facendo e che continuerà a fare.


 Il vincitore, il leader di Nuova Democrazia, nella campagna elettorale aveva promesso di tornare a rinegoziare in seno all' Europa le condizioni che erano state precedentemente accettate dal governo Venizelos.


 Samaras ha invocato il sostegno di altre forze politiche e mercoledì si è insediato con una giunta di coalizione di salvezza nazionale da cui è rimasta fuori solo il partito di estrema sinistra che voleva il ritorno alla dracma.


 Nel giro di poche ore però le speranze sono scomparse e si è per ripresentato il solito clima d'incertezza che ha fatto chiudere tutte le piazze in rosso.


 Nelle sedute successive i listini hanno avuto fasi altalenanti e la settimana si chiude contrastata con i listini in rosso negli USA tranne il Nasdaq, mentre sono positivi quelli europei.


 I colloqui del G 20 che si è tenuto in Messico vedono un rinfacciarsi le colpe della crisi tra i vari paesi senza produrre quelle misure positive atte a risolvere la situazione attuale sui debiti  di  Eurolandia.


 Intanto dagli Usa arriva l'annuncio che la Federal Reserve, ha esteso il programma cosiddetto Operation Twist , dove  si vendono bond di breve scadenza per l’acquisto di titoli di più lunga durata, nel tentativo di abbassare i tassi di lungo e stimolare la ripresa dell’economia. 


 Il mercato  si aspettava contromisure monetarie più forti a supporto del mercato del lavoro e della crescita economica è rimasto deluso.


 Giovedì è arrivato il taglio di rating da parte dell' agenzia Moody's di 15 delle maggiori banche mondiali a causa dell' incertezza sui debiti sovrani di eurolandia che hanno aggiunto quel pizzico di incertezza in più portando gli indici americani a chiudere oltre -2,00%. 


 Il presidente del Consiglio Monti accoglie oggi per colloqui su euro ed Europa in victa del G8 altri capi di governo Merkel-Germania, Rajoy- Spagna e Hollande -Francia, nel tentativo di trovare una soluzione dal questo pantano in cui siamo finiti. 


L'euro se non si salverà in questi prossimi dieci giorni sarà destinato a rompersi, così sono uscite tutte le maggiori testate dei giornali europei dopo l'intervista che ha rilasciato il premier italiano.


 Sembra che siamo arrivati al capolinea, vedremo cosa riusciranno a fare. 


Chiaramente è la volontà politica che sino ad ora è mancata  e che se trovata la convergenza  la soluzione della crisi  sarebbe già superata. 


Purtroppo in questa Europa oltre ad esserci anime diverse c'è diffidenza e sfiducia l'uno dell' altro.


Ricordiamo che esistono paesi che da un punto di vista del debito sono messi molto peggio  dell'Europa, come il Giappone , il Regno Unito e gli stessi Stati Uniti.


Perchè i mercati dovrebbero fidarsi quando sono gli stessi governanti che non credono a quanto viene loro promesso o deliberato da governi di altri paesi?


La prima azione quindi è che  la credibilità che è stata compromessa, con soluzione politiche atte aristabilirla per far ricredere i mercati .


Solo allora questa  una brutta storia potrà  servire da esempio e realmente si potrà realizzare l' integrazione per formare gli Stati Uniti d'Europa, altrimenti molti popoli soffriranno nei prossimi anni con uno scivolamento lento verso la povertà e conseguenze sociali impensabili oggi.


 Il bund questa settimana ha continuato la flessione iniziata ad inizio mese di giugno,per ora però non si può ancora dire che c'è stata una inversione di tendenza. 


L'euro chiude l'ottava in rosso, anche se lunedì si è avuta un'apertura di in forte rialzo, successivamente  è cominciata la fase di depressione.


 Per quanto riguarda le materie prime prosegue la fase negativa del greggio, mentre per quanto riguarda l'oro si trova in una fase di consolidamento e in questa ottava ha una battuta d'arresto l'oro.




  Euro dollaro giornaliero


 La trend-line che tiene il mercato è stata superata con il ripiegamento avvenuto nella giornata di giovedì. 


Come era stato detto nei post precedenti questo rialzo poteva arrivare al massimo sino ad 1,28.


 Ora siamo sulla parte alta di questo pull back dove il mercato potrà anche sostare un pò,ma alla perdita di 1,2520 in chiusura di giornata aumenteranno le vendite con un nuovo deprezzamento dell' euro su dollaro. 


In questi mesi di forte incertezza sulla tenuta dell' euro  non abbiamo mai assistito a movimenti particolarmente violenti, anzi si può  dire che si è avuto un andamento molto ordinato.


 Chiusura mercati


 Dax-------------6.263-------(+0,40%)
 Cac -------------3.090------(+0,05%)
 Ftse Mib ------13.662-------(+1,67%)
 Dow Jones-----12.665------(-0,90%)
 SP500---------1.336--------(-0,40%)
 Nasdaq 100----2.585-------(+0,40%)
 Euro dollaro---1,2554------(-0,70%)
 Oro--------------1.567$-----(-2,50%)
 Petrolio--------79,85$----- -(-5,00%)
 Nikkei----------8.815--------(+2,20%)
 Hang Seng--- 18.995 -------(-1,50%)
SP 500 giornaliero


 L'indice americano ha il grafico più regolare di tutti.


La lunga candela formata giovedì è stato un brutto segnale, ma attualmente la trend line che tiene questo mercato non è stata abbandonata.


Quindi siamo in questa nuova fase rialzista in cui potrebbero essere ritestati i massimi  1.400/1.420 punti.


Nel breve sotto 1.324 punti  la discesa può arrivare sino a 1.315 punti e solo se ci saranno chiusure sotto tale livello possiamo pensare ad una continuazione del trend ribassista.


Viceversa sopra 1360 punti si avrà la conferma che la salita non è ancora terminata i cui obiettivi sono appunto area massimi.
    
Dax giornaliero


 L'indice di Francoforte continua la sua fase positiva e in questa ottava ha raggiunto il 38,8% del trend che va dai massimi di marzo 2012 ai minimi di maggio 2012.


 In questa fase sembra difficile che possa raggiungere livelli superiori a 6.400 punti. 


 Qualora avesse la forza di chiudere sopra tale livello allora il prossimo obiettivo sarebbe 6.550 punti. 


E' più probabile  assistere ad un ripiegamento,  anche se è evidente una certa voglia di acquisto, in particolar modo  se dovessero esserci  schiarite sui debiti sovrani.


La trend line continua a sostenere il mercato e solo un ripiegamento sotto 6.170 riporterà il mercato sui minimi di inizio giugno.


  Ftse Mib giornaliero


 L'indice di Milano continua la sua fase ascendente cominciata a fine maggio. 


Si vede come c'è un alternarsi di candele in cui le rosse hanno una dimensione maggiore delle verdi indice di una fase d'instabilità.


Gli investitori sono pronti a lasciare velocemente il mercato quando aumentano i timori.


Questo viene considerato un pull back e in questa ottava sono stati raggiunti i 14.000 in intraday e solo un consolidamento a questo livello potrebbe proiettarlo verso il 50% del range in area 14.800 punti.


 Il ritorno sotto i 13.000 punti indicherebbe un ritorno su area minimi




 Quì e troverete gli eventi macroeconomici della settimana http://online.wsj.com/mdc/public/page/2_3063-globalEconomicCalendar.html

domenica 17 giugno 2012

25 Report - Settimana 18/22 Giugno 2012

Commento sintetico della settimana di consuntivo


La settimana termina con segno positivo per la maggior parte delle piazze europee e americane, fa eccezione l'indice della borsa di Milano che chiude con segno negativo. 


 Le attese sono oramai tutte sull' esito delle elezioni in Grecia che si terranno nel week end, si spera sono in un esito positivo delle elezioni. Gli ultimi sondaggi si pronunciano per una probabile vittoria dei partiti favorevoli al salvataggio alle elezioni . 


 Girano comunque anche indiscrezioni secondo cui le banche centrali delle principali economie mondiali sarebbero pronte ad agire in maniera coordinata fornendo liquidità per prevenire una stretta del credito, se l'esito delle elezioni greche fosse diverso da quello pronosticato. 


 Il quadro generale di tenuta della zona euro in questi ultimi tempi si è andato deteriorando e i dati macro poco confortanti arrivati dagli stati Uniti sono stati in parte compensati dalle rassicurazione arrivate dalle Banche Centrali e dal presidente della Bce Mario Draghi, che ha ribadito che la B C E è pronta a sostenere il sistema bancario dell’Eurozona qualora fosse necessario.


 L' ottava era cominciata con il segno dell' ottimismo dopo l'annuncio di domenica 10 giugno che le principali banche centrali del mondo concordavano un piano con un intervento di EUR100,0 mld ,per il salvataggio delle banche spagnole. 


 Dopo una certa euforia iniziale,che ha fatto partire i mercati a razzo, non ha realmente rassicurato i timori degli operatori finanziari, anzi soprattutto sul sistema bancario si è innescata la speculazione che ha colpito in modo particolare l’Italia, che credono che anche Roma avrà probabilmente bisogno di aiuti esterni. 


 La settimana borsistica si è rivelata a due andamenti i primi tre giorni con segno negativo per poi recuperare nei due giorni successivi. 


 Il weekend elettorale in Grecia che in caso di vittoria della sinistra radicale probabilmente porterà all’uscita dall’euro del paese ellenico, potrebbe portare grande volatilità. Ma proprio l'ottimismo sull'esito delle elezioni greche ha galvanizzato i mercati, negli ultimi due giorni della settimana facendo recuperare quanto perduto in precedenza e chiudendo in positivo. 


 Anche lo spread è sceso a 447 punti, come il bund tedesco non ha più fatto nuovi record. Dagli Stati Uniti, le vendite al dettaglio hanno registrato a maggio un calo, l’indice dei prezzi al conusmo ha registrato a maggio un forte calo e i sussidi alla disoccupazione, che sono saliti , evidenziando una debolezza della prima economia del mondo.


 Lo strano è che questi numeri poco confortanti invece di deprimere le borse, come si sarebbe aspettato in tempi normali , aumentano le attese degli operatori per un possibile nuovo allentamento quantitativo da parte della FED.  


Anche nell' Eurozona, la produzione industriale ha evidenziato ad aprile un calo dello 0,8% , ma le attese degli analisti erano preparati ad una flessione più accentuata dell’1,0%, risultando così un dato "positivo".


 Sul mercato dei cambi, c'è la speranza che le Banche Centrali adottino misure coordinate per proteggere i mercati da possibili shock conseguenti all'esito delle elezioni greche . Sul fronte delle commodities, prezzi del greggio sono risultati in lieve rialzo dopo la decisione dell'Opec di mantenere la produzione invariata a 30 milioni di barili al giorno nella seconda parte dell'anno. 


 L'oro e l'argento hanno avuto un recupero dei prezzi, d'altronde in questo quadro d'incertezza questi sembrano posti sicuri dove investire.

Euro dollaro giornaliero


 Con l'annuncio dell' aiuto economico alle banche spagnole , l'euro ha avuto un apprezzamento su dollaro.Lunedì infatti il cambio ha aperto la settimana con un rialzo importante, che però è andato via via scemando ma si è avuto un successivo recupero sul termine della settimana chiudendo quasi sugli stessi livelli i livelli di inizio ottava. Il grafico ci mostra come da 1,2350 sia partito un pull back che può riportare i prezzi sino in area 1,28. Una discesa invece al disotto di 1,2450 in chiusura di giornata darebbe una indicazione della fine della fase di ascesa dei prezzi dell' euro su dollaro.


 Chiusura mercati
 Dax-------------6.229-------(+1,60%)
 Cac -------------3.087------(+1,08%)
 Ftse Mib ------13.390-------(-0,77%)
 Dow Jones-----12.766------(+1,40%)
 SP500---------1.343--------(+1,60%)
 Nasdaq 100----2.570-------(+0,60%)
 Euro dollaro---1,2641------(+0,95%)
 Oro--------------1.627$-----(+2,00%)
 Petrolio--------84,17$----- -(-0,47%)
 Nikkei----------8.630--------(+0,90%)
 Hang Seng--- 19.234  ------(+3,50%)


  SP500 giornaliero


 L'indice americano pur presentando una settimana di consolidamento dei prezzi risulta essere sempre più tonico rispetto ai mercati del vecchio continente. Con il superamento dei 1331 punti e la chiusura positiva di venerdì, è proiettato per la rivisitazione dei massimi. Prossimo obiettivo 1.400 punti, Viceversa se si dovesse registrare una chiusura giornaliera al disotto dei 1.305 punti andrebbe rivisto il quadro ottimistico per ora presente.


  Dax giornaliero


 L'indice di Francoforte dopo l'apertura in rialzo di lunedì ha ballato per tutta la settimana intorno ai 6.000 punti , per lasciare questo livello solo nell'ultima giornata dell' ottava. L'eventuale superamento dei 6.250 prima, ma sopratutto dei 6.300 punti aprirebbe la strada per un recupero ben più ampio. L'eventuale scivolamento al disotto della soglia psicologica dei 6.000 punti invece lo riporta pericolosamente in una visione ribassiasta.
  Ftse Mib giornaliero


 Dopo l'apertura in gap up di lunedì che faceva presupporre chissà quali recuperi dei prezzi, il mercato ha messo la retromarcia ed è inesorabilmente sceso sino a mercoledì. Sembra che sia stata costruita una base di accumulazione sopra 12.800 punti. Il tentativo di recupero iniziato ad inizio mese può continuare in particolar modo se riesce ad agguantare i 13.550 punti che lo proietterebbero verso i 14.000 punti. Negativo invece è il ritorno sotto i 12.500 punti, in particolar modo in chiusura giornalierà fornirà un inequivocabile indicazione ribassista .








Quì e troverete gli eventi macroeconomici della settimana http://online.wsj.com/mdc/public/page/2_3063-globalEconomicCalendar.html

domenica 10 giugno 2012

24 Report Settimana 11-15 Giugno 2012

Commento sintetico della settimana di consuntivo


I principali listini internazionali chiudono l'ottava con un certo ottimismo sulle possibili decisioni future da parte dei politici europei che volgano ad una soluzione dei problemi dei Paesi periferici del vecchio continente.  


L'aspettativa è anche per ulteriori stimoli stimoli monetari in arrivo anche dagli Stati Uniti.


 In pratica si auspica che presto vengano adottate misure che possano aiutare oltre alle problematiche delle banche spagnole e non solo, anche studiati piani per una vera crescita da parte della politica economica europea, così come viene sollecitato da più parti e non ultimo anche dal Presidente Barack Obama.


Secondo il Presidente americano, la crisi dell'eurozona è oltre ad una "minaccia" , anche una fonte di  preoccupazione per l'economia mondiale.


Secondo  Barack Obama, i leader europei "capiscono la gravità della situazione" e che "c'è una strada" per uscire dai problemi,  come "stabilizzare il sistema finanziario e iniettare liquidità nelle banche".


Il sostegno degli Stati Uniti è incondizionato, secondo  il Presidente, l'area euro deve "approfondire la collaborazione" e attuare le misure necessarie a "ristabilire la fiducia" delle persone.


Questa settimana con l'uscita dei dati che indicano lo stato di salute dell' economia americana, nel Beige Book preparato dalla Fed, si dice che la crescita economica negli ultimi due mesi è proseguita ad un ritmo “moderato” e che “le assunzioni sono stabili ed in alcuni casi registrano un modesto incremento”.


 Nella consueta conferenza stampa dove Draghi ha annunciato il mantenimento dei tassi d'interesse all'1%, ha anche dichiarato che nella Eurozona sono aumentati i rischi per un ribasso dell'economia e dalle indagini effettuate viene messo in evidenza una crescente incertezza sulle prospettive di crescita.


 Ha anche dato ad intendere che non è previsto un ulteriore finanziamento a lungo termine, perchè non è questo il compito della Bce, ma invita la politica a farsi carico dei mancati interventi del mondo politico. 


 Ha confermato per il 2012 le previsioni di crescita dell’Eurozona, comprese nel range -0,5%/+0,3%, ma  il range di crescita per il 2013, va da 0,0%/+2,0%, mentre nell' annuncio di marzo scorso era previsto da 0,0%/+2,2% . 


 Anche nel Regno Unito, la Banca d'Inghilterra ha annunciato la conferma dell'attuale costo del denaro allo 0,5%, livello invariato dal marzo 2009. 


 Dalla Cina, la Banca Centrale , sorpendendo il mercato ha ridotto il tasso sui depositi di 25 bp, portandolo al 3,25% , si è avuto lo stesso taglio anche per il tasso sui prestiti che scende al 6,31%. 


Un 'accordo importantissimo è stato stipulato fra Cina e Giappone sulle transazioni commerciali tra i due paesi, non si utilizzerà più il biglietto verde, ma verranno effettuate in valuta locale. 


 L'egemonia del dollaro viene attaccata da più parti, e molti analisti vedono la conclusione di un ciclo dominato dalla moneta americana che era iniziata con la fine della Seconda guerra mondiale. 


 La Cina già nei suoi interscambi, soprattutto per acquisto di petrolio con la Russia utilizzava lo yen e il rublo , mentre per l'acquisto di alcune materie prime prodotte dall' Australia venivano accettate e pagate con dollari aussie. 


Anche l’Iran da tempo aveva deciso di non utilizzare più il dollaro per vendere il suo petrolio, nonostante Washington aveva cercato di contrastarlo, la Cina e l’India hanno deciso di acquistare l’oro nero iraniano con la propria moneta, questo indica  che il mondo si sta spostando verso est. 


 Nonostante l'evidenza che il sistema stia diventando sempre meno dollaro-centrico, in questo ultimo mese se si guarda il grafico dollar index , cioè l'indice che monitora l’andamento del biglietto verde contro le valute dei sei principali partner commerciali dell’America si può vedere che ha guadagnato il 5,5%. 


 Questo significa che il dollaro è comunque  visto come uno degli asset più difensivi, tanto che in questa crisi dei debiti sovrani europei molti investitori hanno trovato rifugio nell' acquisto di assets espressi in dollari. 


 Si sta avvicinando il momento delle lezioni greche , il 17 giugno e sono in molti a vedere questa data come risolutiva in questo periodo di impasse, potrebbe arrivare la smentita o l'imprinting per il futuro movimento direzionale degli indici . 


 Il bund ha cominciato in questa ottava a dare un timido accenno di ripiegamento, se le situazioni europee si risolveranno è probabile un rientro dei prezzi del titolo obbligazionario tedesco. 


 Le banche continuano ad essere un importante ago della bilancia, questa settimana è arrivato anche il downgrade sulla Spagna proprio a causa del debito delle banche iberiche.


 Il rating di Madrid si trova ora solo un gradino al di sopra del livello ‘junk’, cioè spazzatura. 


 Questo ha pesato anche sul cambio euro dollaro che ha subito una flessione dopo che le crescenti attese per un intervento delle banche centrali a favore della crescita aveva risollevato nei primi giorni della settimana la moneta unica nei confronti delle principali controparti.


 Sul fronte delle commodities, per l'oro e l'argento si è avuto un rimbalzo dai minimi che sembra si sia arrestato nella giornata di venerdì quando  questi mercati hanno subito una brusca correzione , forse hanno bisogno di un certo periodo di accumulo prima di riprendere la loro corsa. 


Per quel che riguarda il petrolio sembra aver trovato una base di arresto della sua discesa da cui per il momento potrebbe dopo un periodo di consolidamento rimalzare.


  Euro Dollaro giornaliero


 Il cambio  euro-dollaro è salito in area 1,2620-1,2625 poi ha  accusato una veloce correzione  a causa dela situazione delle banche spagnole e si è  arrestato attorno a 1,2540.
 La situazione tecnica di breve termine rimane  comunque positiva. 
Da un punto di vista grafico,  solo il superamento di 1,2625 ci fornirebbe un nuovo segnale rialzista con primo target a 1,2680 , un secondo attorno a 1,2750. 
Al ribasso invece un segnale short arriverà solo al di sotto di 1,238. 
Per ora le aspettative su una grande soluzione alla crisi del debito dell' Euro- zona potrebbero frenare stanno frenando alcuni operatori pronti a vendere euro. 


 Chiusura mercati 
 Dax-------------6.130-------(+1,35%)
 Cac -------------3.051------(+3,30%)
 Ftse Mib ------13.445-------(+5,39%) 
Dow Jones-----12.553-------(+3,58%) 
S&P500---------1.325-------(+3,50%) 
 Nasdaq 100----2.559-------(+3,80%) 
 Euro dollaro---1,2512------(+0,80%)
 Oro--------------1.595$-----(-2,00%)
 Petrolio--------84,45$----- -(+1,25%) 
Nikkei----------8.555--------(+5,50%) 
 Hang Seng-----18.502 ------(-1,50%)



SP 500 giornaliero


L'indice americano si presenta come il mercato più forte di tutti.
Dai minimi di inizio mese si è avuto in settimana un  forte recupero, arrivando quasi ai livelli della settimana passata prima dell' inizio dell'ultima fase di discesa.
Il superamento di 1.333 punti proietterebbe l'indice verso 1.375 prima e verso i massimi successivamente.
Nel breve è possibile che i mercati rimangano in questa stretta fascia dei prezzi tra 1330/1265 in fase di accumulo, in attesa degli esiti delle elezioni greche.

Dax giornaliero


L'indice di Francoforte risulta in queste ultime settimane molto più debole rispetto a diversi mercati internazionali.
Non è ancora fuori-uscito dalla seconda trend line parallela a quella che parte dai massimi ai minimi.
Risulta non aver recuperato nemmeno il 23,6% di tutta 
al gamba di ribasso. Il superamento di 5.900 punti sancirà la fine del pull back, viceversa il recupero dei 6.165 punti punti lo inserisce in una fase di prosecuzione del rialzo proiettandolo verso il successivo obiettivo area 6.440 punti.
Ftse Mib giornaliero

C'è stato un veloce spunto rialzista delle ultime sedute,  rimasto al di sopra di importanti supporti grafici. 
Il Ftse-Mib  ha trovato un valido sostegno attorno a 13.290 punti e da quì i si è avuta una spinta  fino in area 13.700. La situazione tecnica di breve termine rimane quindi buona e un  possibile  recupero avrà da affrontare la prima resistenza a quota 13.500, la seconda a 13.690-13.700 e un terzo in area 13.800/13.850 punti.
Viceversa  solo una discesa sotto 13.050 potrebbe innescare una correzione fino a  12.850. 
L'inversione ribassista avverrebbe solo al superamento di 12.600 .





 

sabato 2 giugno 2012

23 Report Settimana 04-08 Giugno 2012

Commento sintetico della settimana di consuntivo


Anche in questa ottava il sentiment di fondo è stato improntato sulla prudenza con una fase di forte negatività nell' ultima giornata di contrattazioni quando il Dipartimento del Commercio ha annunciato di aver rivisto il dato relativo al Pil Usa del primo trimestre dal 2,2% all’1,9%,congiuntamente al rapporto mensile occupazionale che in maggio sono stati creati solo 69 mila posti di lavoro,facendo salire il tasso di disoccupazione all'8,2%, contro l'8,1% di aprile.


Sono state scaricate tutte le tensioni accumulate legate ai problemi dell' area euro venerdì 1 giugno, le chiusure giornaliere e settimanali infatti dei principali indici mondiali sono stati tutti in rosso.


Di fatto è l'indecisioni da parte della politica europea che tiene sotto scacco i mercati azionari dalla primavera scorsa, che non sembra allentarsi, forse i risultati delle elezioni greche potranno essere risolutive.


 Gli operatori finanziari devono capire quale sarà la strada da prendere relativamente all' uscita o meno della Grecia dall' eurozona.


 Così è continuata anche questa settimana la folle corsa del bund tedesco registrando di nuovo un massimo storico.


Chi investe nei titoli di stato tedeschi lo fa pensando ad una possibile rottura dell'euro.


Su questo link viene riportato la visione di un analista di Saxo Bank sui possibili scenari della situazione dell' area euro.


 http://www.wallstreetitalia.com/article/1385930/debito/il-futuro-dell-euro-quattro-gli-scenari-possibili.aspx 


 Il rendimento del bund è assolutamente basso e chi sta investendo nei titoli tedeschi pensa che l'euro si sfascerà e che tali titoli verranno convertiti in marchi.


 La settimana inizia con il caso della banca spagnola Bankia, che ha creato una certa instabilità(si parla di 19 miliardi di euro)che ha messo pressione i titoli bancari europei.


Il piano proposto dal governo spagnolo era di pompare l’istituto di bond governativi, da usare come collaterale per ricevere prestiti dalla Bce, è stato rigettato dall'istituto di Francoforte che propone una vera e propria ricapitalizzazione.


L'immagine a fianco illustra l'andamento delle vendite al dettaglio per l'economia spagnola .ù


Nel mese di aprile le vendite al dettaglio spagnole hanno subito il peggior calo della loro storia -11,3% su base annua, rispetto al -3,9% della precedente rilevazione.


Anche le vendite al dettaglio dell'economia italiana sono crollate anno su anno, registrando il calo piu' intenso di sempre,di questo non viene riportato il grafico, ma seguire il link http://www.wallstreetitalia.com/article/1386372/dati-macro/vendite-al-dettaglio-un-tonfo-senza-precedenti-in-maggio.aspx


 In settimana sono aumentate le pressioni sui titoli spagnoli.


Lo spread è giunto ad un massimo storico 530 pb,con lo spreads con la Germania.


 Il rendimento del Bono decennale che sempre più vicino al 7%, livello in cui l' Irlanda,la Grecia e il Portogallo sono state costrette a chiedere il salvataggio.
C'è una corsa agli sportelli delle banche della Penisola Iberica, secondo i dati resi dalla Banca Centrale di Spagna.


Gli spagnoli preoccupati dello stato di salute delle proprie banche e stanno spostando i loro depositi offshore a ritmi crescenti.


Nel mese di marzo, i depositi spostati all'estero sono stati di un valore pari a 66,2 miliardi su base netta, un record massimo.


 Dalla Cina arriva la smentita sulla possibilità di introdurre nuovi stimoli economici a supporto della crescita del paese, che  dovrebbe rallentare nel 2012, e raggiungere appena +8,2%.


Mentre dagli Stati Uniti viene pubblicata la vendita di case in costruzione che è scesa in aprile del -5,5% m/m da +3,8%di marzo.


Il settore immobiliare negli States non accenna a riprendersi.


 Dall'Irlanda arriva la notizia che il referendum tenuto sul patto per l'approvazione del Fiscal Compact è  passato con approvazione del popolo irlandese chiamato al non facile test delle urne.


 Sull'onda delle economie occidentali anche il Nikkei giapponese e Hang Seng cinese hanno continuato la fase di ribasso.


I principali indici mondiali hanno risentito di un aumento della volatilità implicita a causa della situazione d'instabilità creata dai paesi della zona euro .
 Prosegue il trend negativo per il cambio dell’Eur/Usd, l'euro si è depresso nei con fronti di tutte le altre valute, in particolar modo contro Yen.


Sul fronte delle commodities ci sono andamenti alterni, positivo per l'oro che dopo aver toccato il minimo a 1540 $ l'oncia è poi risalito e sembra voler prendere di nuovo un trend positivo, idem per gli altri metalli preziosi.


Mentre per gli altri metalli, rame ,alluminio e nickel  sono tutti in trend negativo senza nessun accenno di frenata, come  il prezzo del petrolio che continua a scendere.


Il natural gas questa settimana  ritraccia leggermente dai massimi.


Euro dollaro giornaliero


L'euro si è depresso sino a livello 1,2288 in intraday, da cui venerdì nel pomeriggio ha avuto una reazione d'orgoglio su rumors di un nuovo Q3 da parte della Federal Reserve. Se dovesse superare 1,2450 in chiusura di giornata si potrebbe pensare ad un pull back di  almeno due figure circa, sino ad 1,2640.Altrimenti  si potrebbe  direttamente andare a testare 1,19 livello del minimo giugno 2010.


Chiusura mercati 
 Dax-------------6.050-------(-4,40%) 
 Cac -------------3.047------(+1,18%) 
 Ftse Mib ------12.740-------(-3,08%)
 Dow Jones-----12.316-------(-3,16%)
 S&P500---------1.278-------(-3,14%) 
 Nasdaq 100----2.458-------(-3,00%) 
 Euro dollaro---1,2441------(-0,70%) 
 Oro--------------1.628$-----(3,90%)
 Petrolio--------83,27$----- -(-8.00%)
 Nikkei----------8.255--------(-5,00%)
 Hang Seng-----18.558 ------(-1,48%)


S&P 500 giornaliero


L'indice americano con la chiusura negativa di venerdì ha chiuso al di sotto dei 38,20% di Fibbonacci del  vettore che parte dal minimo di ottobre 2011 al massimo di Aprile 2012.


Questo fa presupporre che l'indice possa andare a testare il 50% di tale vettore a quota 1.250 punti.


Non ci sono indicazioni che possano far prevedere un ritorno delle quotazioni nel box che ha tenuto i prezzi nelle ultime 2 settimane. 


Solo un ritorno al disopra  dei 1.300 punti  potrebbe produrre un richiamo agli acquisti.




Dax giornaliero


L'indice di Francoforte dopo essersi mantenuto per tutta l'ottava sopra i 6.200 punti , venerdì ha pesantemente perso tale livello arrivando a sfiorare i 6.000 punti.


 La settimana passata era rimasto nel rettangolo il cui minimo era stato del 18 maggio e  nel post n 22  si era ipotizzato un rimbalzo.


Ma il brutto segnale di venerdì ci fa propendere per una continuazione del trend in atto in cui i  5.800 punti potrebbero essere il punto di arrivo. 


Considerando il forte iper-venduto si potrebbe anche verificare un rapido recupero dei prezzi  che al superamento dei  6.200 punti  potrebbe riportare  una dose di ottimismo. Da un punto di vista tecnico mancano i segnali per cui è possibile per la prossima ottava vedere i prezzi scendere ancora.




Ftse Mib giornaliero


L'indice di Milano che in questo ultimo periodo ha tanto sofferto si è comportato egregiamente nella peggior giornata della settimana. 


Si trova molto vicino al minimo del 2009 che è a 12.330 punti e potrebbe anche andarlo a ritestare prima di prodursi un rimbalzo.


Tutto dipenderà dalle notizie che arriveranno sul fronte macro la prossima settimana.


Se il test del doppio minimo dovesse  essere rinviato il superamento di quota 12.800/13.000 potrebbe far presupporre ad un nuovo impulso rialzista.






Quì e troverete gli eventi macroeconomici della settimana http://online.wsj.com/mdc/public/page/2_3063-globalEconomicCalendar.html