venerdì 28 gennaio 2011

Report 5° Settimana 31 Gennaio 4Febbraio 2011

Commento sintetico della settimana di consuntivo

Anche questa settimana sono stati gli avvenimenti con i dati macro che hanno movimentato i mercati.
Nella prima parte della settimana continuazione dei rialzi in linea con quanto avvenuto da inizio anno, poi venerdì c'è stata una brusca frenata preludio forse di qualcosa di più di un semplice ipercomprato.
Secondo l'analisi tecnica infatti siamo arrivati sui doppi massimi con quelli del picco dell'estate 2008,per cui la respinta dovrebbe avere una certa consistenza.
In settimana prossima vedremo se dopo due tre sedute di assestamento ci sarà una ripresa delle quotazioni oppure.........
Intanto commentiamo quanto avvenuto nella settimana passata.
Sul fronte macro è stato messo a mercato il fondo salva-Stati europeo garantito dal bilancio dei singoli paesi che vi aderiscono(European financial stability facility). Titoli a 5 anni , scadenza luglio 2016 con rating AA A, rendimento lordo è stato fissato a 6 punti base sopra il tasso midswap a 5 anni (oggi 2,715%) superiore al corrispettivo Bund tedesco. C'è stato un elevato interesse da parte degli investitori verso il nuovo eurobond.
Specifichiamo che questo bond non deve essere confuso con quello emesso e garantito dal bilancio dall'Unione Europea (AAA) con scadenza 4 dic 2015 .
Anche le aste dei titoli di stato Spagnoli e Italiane avvenute in settimana sono andate molto bene.

Mercoledì la Fed ha lasciato i tassi fermi anche se si sbilancia a dire che "il ritmo della ripresa economica sta proseguendo sebbene a un tasso insufficiente per abbassare la disoccupazione. Le spese delle famiglie sono cresciute alla fine dell'anno scorso, ma sono ancora messe sotto pressione dagli alti livelli di disoccupazione, dalla crescita modesta del reddito e dalla situazione precaria del mercato immobiliare e delle restrizioni sul lato del credito.
Il Comitato ha così deciso di continuare nell'acquisto di titoli come stabilito a novembre. Continuerà l'iniezione di liquidità e intende acquistare $600 miliardi di Treasury a lunga scadenza entro la fine del secondo trimestre 2011.
Giovedì arriva la doccia fredda il pesante calo del 2,5% subito dall'ordine di beni durevoli in dicembre. Anche la notizia negativa relativamente alle richieste di sussidio settimanali, sono cresciute piu' del previsto nell'ultima settimana.Il rischio è la stagflazione è la quarta flessione mensile su cinque
Standard & Poor declassano il rating a lungo termine dalla doppia A ad AA sul debito sovrano del Giappone, lo yen perde oltre l'1% nei confronti del dollaro.
Sempre la stessa agenzia di rating dice che per Spagna, Portogallo, Grecia e Irlanda rimarranno 'bloccate in recessione' per i prossimi diciotto mesi, mentre Italia, Francia, Gran Bretagna e Benelux cresceranno nel periodo invece ad un ritmo compreso tra l'1,5% e il 2%, mentre prevede ritmo piu' vigoroso in Germania e Finlandia.
Venerdì, infine arriva la brutta notizia dall'Europa con la Spagna, disoccupazione record oltre il 20% e il Cds in rialzo.
Da oltre oceano un dato confortante sul Pil in rialzo a +3,2% nel quarto trimestre, ma fiducia dei consumatori rilevata dall'Universita' del Michigan è calata.
Comunque quello che preoccupa sono le notizie che arrivano dall'Egitto con la rivolta del popolo ad un regime autoritario e tutta l'area del medio oriente minaccia di entrare in subbuglio.
Si teme un effeto domino nel Nord Africa e in particolare in Yemen, Siria, Algeria e Libia , se il governo egiziano guidato da Hosni Mubarak dovesse saltare .

Sul fronte valutario l'euro dopo il risollevamento con il probabile contributo della Cina, con continui ed ingenti acquisti non solo di euro ma anche di bond europei, venerdì ha perso oltre una figura attestandosi ad 1,36.

Sul fronte delle materie prime, oro e petrolio si sono comportate all'inverso di quanto facevano borse e cambio euro dollaro , cioè dopo i primi giorni di flessione venerdì hanno avuto avanzamenti consistenti facendo recuperare quanto perso in settimana, addirittura il petrolio ha chiuso la seduta di venerdì con oltre 4,50%

Chiusure mercati

Dax -----------7102,80------(+0,57%)
Cac -----------4.002,32-----(-0,39%)
Ftse Mib -----22025,11------(-0,26%)
S&P500-------1.276,34------(-0,62%)
Dija----------11.823,70------(-0,40%)
Nasdaq 100---2270,89------(+0,10%)


Euro dollaro-----1,3608-----(-0,05%)
Oro------------ 1341,75$----(-0,05%)
Petrolio----------89,50$----(+0,20%)


Nikkei----------10.275-----(-2,89%)
Hang Seng------ 23.877-----(-1.65%)
Euro Dollaro

Dopo una avanzata del' Euro su Dollaro piuttosto impetuosa, che nelle ultime 3 settimane aveva avuto un avanzamento con una forza pari al 6,30%, venerdì c'è stato uno stop con la prima candela ribassista. Volendo trovarne una causa macro, si potrebbe dire che l'instabilità internazionale (vedi situazione Egitto o Tunisia) o i dati americani positivi possono aver portato gli operatori ad un momento di riflessione.Invece da un punto di vista di analisi tecnica è molto più facile, questo arretramento viene considerato del tutto fisiologico visto l'iper-comprato a cui si assisteva .La candela di giovedì lo aveva portato 61,80% del ritracciamento di Fibbonacci del range dei prezzi che vanno dal top di nov 2010 al bottom di gennaio 2011.Con la candela di venerdì siamo tornati ai livelli di una settimana fa rimangiandosi l'avanzamento di tutte le altre sedute avvenute in settimana.Nel breve si può dire che una flessione sino 1,34 ci stà tutta, poi si vedrà se continuerà l'apprezzamento dell' euro su dollaro o viceversa.

S&P500 giornaliero

La flessione dell'indice americano era attesa.
Dopo una galloppata all'insù che durava da inizio anno siamo arrivati a toccare i massimi dell'estate 2008.
Da un punto di vista di analisi tecnica le resistenze create da vecchi massimi hanno una valenza ed una forza da far arretrare i mercati.Si dice infatti che punti di doppio massimo è possibile una flessione, che potrebbe respingere l'indice sino ad un livello che funge da caricamento per attaccare con più forza sino al superamento del livello di resistenza .
Vediamo i livelli più importanti.L'eventuale abbandono del supporto posto a livello della chiusura di settimana al ribasso di 1275 proietterebbe l'indice subito a 1270 prima poi 1260 dove c'è un' altro supporto, ma attenzione che è facile una scivolata sino a 1230 dove si attesta il 23,6% del ritracciamento di Fibbonacci del range che và da agosto 2010 a gennaio 2011.
A rialzo per una continuazione del trend in ascesa si deve rompere prima il livello di 1213 e da lì si apre uno scenario sino a 1300 punti.
Dax giornaliero

Si presenta sempre con una forza che non si vede negli altri indici.
Anche Francoforte è su un doppio massimo e nell'ovale di figura a lato le candele segnate sembrerebbero una fase di distribuzione.Negli ultimi tempi ci siamo abituati a vedere che le varie piazze economiche non sono tutte così allineate come nel passato.Nella prossima settimana se viene superato a ribasso o a rialzo in chiusura giornata la candela di venerdì gli scenari sono o di una continuazione della crescita delle quotazioni o viceversa uno storno.
Livelli: a ribasso alla perdita di 7102 primo supporto a 7050 prima poi 7.000 punti che è un supporto molto importante perchè riconosciuto altre volte in passato e perchè c'è la trend line di tutto l'ultimo periodo di crescita.A rialzo la rottura dei 7200 punti apre scenari ben ambiziosi.

Ftse Mib giornaliero

Questa settimana dopo aver toccato quota 22.500 punti non è riuscito ad andare oltre ed anche la formazione del nostro indice sembra una fase di distribuzione. L'elevato ipercomprato è dettato soprattutto dal rialzo dei bancari assicurativi dopo la forte spinta avvenuta da una relativa calma sugli spread dei vari bond governativi e anche dopo l'emissione del fondo Salva-Stati da parte dell'European financial stability facility. Ora, questa spinta che ha fatto salire in modo ripido le quotazioni potrebbe essere finita e visto che la nostra piazza Affari è una tra le più deboli d'Europa, l'eventuale ritracciamento fin quì prospettato delle altre piazza finanziarie sicuramente potrebbe riflettersi anche sulla nostra borsa. E' pur vero che, da un punto di vista di analisi tecnica, il livello sensibile da cui si poteva prospettare una discesa era a 23.000 punti e non stato toccato.
Nei primi giorni della settimana entrante vedremo se l'indice avrà la forza ri raggiungere questo livello . Livelli: a rialzo superato lo scoglio 22.500punti, cioè il top della candela di venerdì , si apre la strada per i 23.000 punti, a ribasso, all'eventuale perdita in chiusura di giornata dei 22.000 punti il supporto successivo si trova a 21850 prima poi a 21.600 punti che dovrebbe essere abbastanza resistente come supporto se pensiamo a quante volte l'anno scorso è stato toccato dal basso e da lì ributtato indietro.
Conclusioni per la prossima settimana la possibilità che le quotazioni subiscano una flessione sono 70% contro 30%.
L'idea di fondo è che gli operatori di mercato dopo aver portato in alto le quotazioni,ed avendo creato questo ipercomprato ora debbano far cassa sulla discesa con un ritorno a livelli da cui potrà partire una nuova fase rialzista la cosiddetta area di consolidamento. Noi continueremo a seguire l'evolversi della situazione.

Dati macro economici della 3° settimana Gennaio 2011

LUNEDI' 31 GENNAIO

*GIAPPONE
00h50 - produzione industriale prel. dicembre
(precedente: +1% m/m;consenso: +2,8% m/m)

*ITALIA
10h00 - prezzi produzione dicembre
(precedente: +0,4% m/m, +4,1% a/a)

*EURO-17
11h00 - stima flash inflazione gennaio
(precedente: ;+0,6% m/m, +2,2% a/a;previsione: +2,3% a/a; consenso: +2,4% a/a)

*ITALIA
11h00 - indice fiducia imprese gennaio
(precedente: 103 punti; previsione: 104,4 punti; consenso: 103,8 punti)

*GERMANIA
- vendite dettaglio dicembre
(precedente: -1,9% m/m, +2% a/a;previsione: +1,5% m/m, +0,6% a/a; consenso: +1,7% m/m)

*USA:
14h30 - redditi famiglie dicembre
(precedente: +0,3% m/m; previsione: +0,4% m/m;consenso: +0,4% m/m)
- indice prezzi spese consumi personali core dicembre
(precedente: +0,1% m/m, +0,8% a/a;previsione: +0,1% m/m, +0,8% a/a; consenso: +0,1% m/m, +0,8%a/a)
15h45 - indice Pmi Chicago gennaio
(precedente: 66,8 punti; previsione: 65 punti;consenso: 65 punti)


MARTEDI' 1 FEBBRAIO

GERMANIA
09h55 - tasso disoccupazione gennaio
(precedente: 7,5%;previsione: 7,5%; consenso: 7,5%)

*EURO-17
10h00 - Pmi manifatturiero def. gennaio
(precedente: 57,1 punti; preliminare: 56,9 punti;previsione: 56,8 punti; consenso: 56,9 punti)

*ITALIA
10h00 - tasso disoccupazione prel. dicembre
(precedente: 8,7%;previsione: 8,6%; consenso: 8,7%)

*EURO-16
11h00 - tasso disoccupazione dicembre
(precedente: 10,1%;previsione: 10,1%; consenso: 10,1%)
*USA
16h00 - indice Ism manifatturiero gennaio
(precedente: 58,5%;previsione: 58,7%; consenso: 57,5%)
- spese costruzioni dicembre
(precedente: +0,4% m/m;previsione:-0,2% m/m; consenso: +0,1% m/m)



MERCOLEDI' 2 FEBBRAIO

*EURO-16
11h00 - prezzi produzione industriale dicembre
(precedente: +0,4% m/m, +4% a/a;previsione: +5% a/a; consenso: +5,4% a/a)
*USA
14h15 - stima Adp posti lavoro settore privato gennaio
(precedente: 297.000 unita',consenso: 150.000 unita')


GIOVEDI' 3 GENNAIO

*EURO-17
10h00 - Pmi servizi def. gennaio
(precednte: 54,2 punti; preliminare: 55,2;previsione: 55,4 punti; consenso: 55,2 punti)
- Pmi composito def. gennaio
(precedente: 55,5 punti; preliminare: 56,3 punti;previsione: 56,4 punti)

*EURO-16
11h00 - vendite al dettaglio dicembre
(precedente: -0,6% m/m, +0,1% a/a;previsione: +0,6%m/m; consenso: +0,5% m/m)


*Usa
14h30 - richieste settimanali sussidi disoccupazione
(precedente: 454.000)
- indice produttivita' 4* trim. def.
(precedente: +2,3% t/t.;consenso: +2% t/t, previsione: +2% t/t)
- costo unitario del lavoro 2* trim. def.
(precedente: -0,1% t/t;consenso: +0,5% t/t; previsione: +0,5% t/t)
16h00 - indice Ism non manifatturiero gennaio
(precedente: 57,1%;previsione: 57%; consenso: 57%)
- ordini imprese dicembre
(precedente: +0,7% m/m consenso: +1,3% m/m)


VENERDI' 4 GENNAIO

*ITALIA
11h00n - inflazione prel. gennaio
(precedente:+0,4% m/m,+1,9% a/a;previsione +0,2% m/m,+2% a/a;consenso: +0,3% m/m; +2% a/a)

*USA
14h30- nuovi posti lavoro settori non agricoli gennaio
(precedente: +103.000 unita'; previsione: +140.000;consenso: +130.000)
- tasso disoccupazione gennaio
(precedente: 9,4%;previsione: 9,5%; consenso: 9,5%)

sabato 22 gennaio 2011

Report 4° Settimana 24 28 Gennaio 2011

Commento sintetico della settimana di consuntivo

Il Leitmotiv della settimana appena trascorsa è stato il Buyback (ovvero riacquisti) dei bond dei paesi cosiddetti Piigs.

Questo ha messo il turbo alle borse europee e in particolare a quelle che negli ultimi mesi sono state più deboli come per esempio la borsa Italiana.

Il primo bond Fondo europeo di stabilita' finanziaria (EFSF) è stato stimato dalla nota agenzia Moody's intorno a 27 miliardi di euro che gli ha assegnato provvisoriamente il rating"AAA".

La prossima settimana dovrebbe esserci la prima emissione con un importo tra 3 e 5 miliardi di euro.

Questa settimana anche l'euro ha beneficiato di questa nuova fiducia avanzando di 2 oltre figure.

L'annosa questione dei debiti europei stava mettendo in crisi la stabilità dell' euro.

Il cosiddetto "salva-stati" tanto appoggiato anche dal nostro Ministro dell'economia Tremonti,si concretizzerebbe dando la possibilità alla Grecia e agli altri paesi come Italia, Irlanda, Spagna e Portogallo, di prendere a prestito i finanziamenti contenuti nel Fondo, che verrebbero poi utilizzati per riacquistare sul mercato i propri bond a prezzi più bassi , o dagli investitori, o dalla Banca centrale europea (che ha già acquistato tali titoli di stato).

Chiaramente la borsa Italiana e la Spagnola che sono state le migliori sul mercato hanno beneficiato sopratutto dell'apprezzamento azionario dei titoli finanziari.
Non è avvenuto altrettanto alla borsa di Francoforte, nè a quelle d'oltre oceano.

In settimana anche il Portogallo ha emesso titoli per 750 milioni di euro ed ha superato la prova del mercato.La domanda è stata tre volte superiore all'offerta.

Anzi, i dati che sono giunti dall' America sono stai contrastanti con chiusura in negativo del Nasdaq q dello S&P 500, mentre è stata positiva la chiusura settimanale del Dow Jones.

Dagli Usa i dati sui nuovi cantieri edili sono ancora in discesa -4,3% a dicembre.
Il dato raggiunge quota 529 mila contro le stime per 550 mila. Anche sul fronte delle trimestrali i dati giunti in settimana sono stati contrastanti Google , Apple, IBMper esempio hanno fatto meglio delle previsioni, mentre i conti di Bank of America hanno convinto meno.

Per quanto riguarda le commodity la settimana ha avuto due velocità, oro argento e petrolio sono scese, mentre rame, alluminio, platino e palladio sono salite di poco o rimaste alla chiusura settimana scorsa.

Anche le borse asiatiche hanno chiuso la settimana con dati in negativo.

Per la prossima settimana la previsione è una continuazione dell' allineamento delle borse.

Cioè a fronte di una crescita nelle ultime due settimane del mercato italiano e di quello spagnolo sì è realizzata una sostanziale invarianza del mercato tedesco ed una variazione assai contenuta di quello americano nella ultima settimana.

Tutto è sempre legato alle notizie in arrivo dai dati macro.

S'intende dire che sull' onda di quanto accaduto in questa settimana in cui c'è stato un andamento contrastante dei vari indici, con alcuni che hanno avuto un andamento positivo (Italia Spagna)e altri un andamento lateral-negativo(Dax S&P500) ,cioè l'opposto di quello a cui eravamo abituati ad assistere negli ultimi mesi,si prevede che anche questa settimana avremo un altalena sino a raggiungimento di quei livelli che vengono considerati sensibili da parte di tutti gli indici, da cui può partire un onda correttiva di consolidamento.(per capire quali sono vedere commento accanto ai grafici)
La Bce ha avvertito: il secondo round di stress test non sara' superato da diverse banche.
Chiusure mercati

Dax -----------7062,42------(-0,20%)
Cac -----------4.017,45-----(+1,20%)
Ftse Mib -----22093,85------(+2,82%)
S&P500--------1.283,31------(-0,75%)
Dija----------11.871,84-----(+1,03%)
Nasdaq 100------2268,32-----(-1,37%)


Euro dollaro-----1,3615-----(+2,00%)
Oro------------ 1342,51$----(-1,48%)
Petrolio----------89,10$----(-2,70%)


Nikkei----------10.275-----(-2,89%)
Hang Seng------ 23.877-----(-1.65%)

Euro/Dollaro giornaliero
Ha abortito la formazione della onda n4 secondo la teoria di Elliott .
Mercoledì con il superamento del livello 1,3418 in chiusura si è avuta la conferma che è iniziata una nuova fase rialzista dell'Euro.
D'altronde le notizie positive sul rientro delle preoccupazioni create dai debiti sovrani dei paesi UE, c'è stata una accelerazione sino ad arrivare a 1,36.
Tecnicamente 1,3740-138 è il livello a cui è destinato ad arrivare il cambio.
Comunque prima di tale livello di sono aree di resistenza da superare come 1,3740 . Chiaramente eventuali notizie negative su fronte stabilità pesi euro potrebbe far tornare l'euro indietro e le aree di supporto sono area 1,35 e ancora sotto 1,3410.

S&P500 giornaliero

L'area sensibile per l'indice più rappresentativo degli USA è 1300 punti Siamo moto vicini ed è possibile assistere ad altre giornate altalenanti.
Come si vede dal grafico siamo in una fase rialzista sostenuta dalla trend line in basso che parte da Marzo 2009 e dall'estate passata c'è stata una accelerazione sostenuta dalla trend line che parte dal 27 agosto 2010.
Livelli di supporto si trovano in area 1281/1276, poi area 1262/1258.

DAX giornaliero

Anche l'indice di Francoforte presenta
lo stesso andamento che ha avuto lo S&P500.
La sua area sensibile è molto vicina e si trova in area 7200.
Prima di arrivare deve superare la resistenza in area 7150.
A ribasso i supporti sono a 7128 , poi più forte in area 7080, successivamente area 7030.


Ftse Mib giornaliero

E'terza settimana dell’anno che chiude in positivo. Viene archiviata la dodicesima seduta in positivo su quindici. L'apprezzamento del nostro indice dall' inizio dell'anno è stato di oltre il 9%, ha superato la resistenza 21.600 dopo mesi di permanenza in un trading range 18.500/21.600.
Finalmente mercoledì la chiusura è stata superiore a tale livello e da lì l'ascesa è stata ancora più ripida.
Da analisi tecnica il nostro indice dovrebbe proseguire la sua salita sino ad arrivare a livello del rettangolo superiore cioè in area 24.000. Ci vorrà del tempo e prima di questo le resistenze da superare diverse. Le più vicine sono 22.500 e 23.000.
I supporti si trovano a 22.000, 21750, 21500.

Dati macro economici della 3° settimana Gennaio 2011

LUNEDI' 24 GENNAIO

*EURO-16
10h00 - indice Pmi manifatturiero prel. novembre
(precedente: 55,5;previsione: 57,6; consenso: 57,1)
- indice Pmi servizi prel. novembre
(precedente: 50,7; previsione: 54,2; consenso: 54,1)
- indice Pmi composito prel. novembre
(precedente: 55,5;consensO: 55,8)

*EURO-16:
11h00 - ordini industria novembre
(precedente: +1,4% m/m,+14,8% a/a previsione: +0,4% m/m; consenso: +2,4%,+17,5% a/a )

MARTEDI' 25 GENNAIO

*GIAPPONE
BoJ: decisione sui tassi di interesse

*FRANCIA
08h45 - spese consumi familiari dicembre
(precedente: +2,8% m/m;consenso: +0,3% m/m; previsione: +0,4% m/m)
*G.B.
10h30 - Pil preliminare 4* trim.
(precedente: +0,7% t/t, +2,7% a/;consenso: +0,5% t/t)

*USA
15h00 - indice Case Shiller prezzi case 20 maggiori citta' novembre
(precedente: -0,8% a/a;consenso: -1,6% a/a)
16h00 - indice fiducia consumatori Conf. Board gennaio
(precedente: 52,5 punti;previsione; 53,5; consenso: 54,3)
- indice prezzi case Fhfa novembre
(precedente: +0,7% m/m;consenso: -0,1% m/m)


MERCOLEDI' 26 GENNAIO

*GIAPPONE:
00h50 - indice fiducia imprese dicembre
(precedente: 45,9 punti)
*EUROPA:
08h00 - immatricolazioni veicoli commerciali dicembre

*ITALIA
10h00 - vendite dettaglio novembre
(precedente: -0,6% m/m)

*USA
13h00 - richieste settimanale richieste mutui
(precedente: +5% a 507 punti)
16h00 - vendite nuove unita' abitative dicembre
(precedente: +5,5% a 290.000;previsione: 300.000; consenso: 300.000)
16h30 - scorte settimanali petrolio Doe
(precedente: 335,729 mln barili)

GIOVEDI' 27 GENNAIO

*GIAPPONE:
00h50 - bilancia commerciale dicembre
(precedente: 425,7 mld yen consenso: 523,9 mld yen)

*EURO-16:
11h00 - indice fiducia economica gennaio
(precedente: 106,2 punti; previsione: 107 punti;consenso: 106,9 punti)
- indice fiducia consumatori gennaio
(precedente: -11 punti;consenso:-11)
- indice fiducia industria gennaio
(precedente: +4 punti;previsione: +6; consenso: +4,5)
- indice fiducia servizi dicembre
(precedente: +9,8 punti;previsione: +11; consenso: +10)

*GERMANIA
- inflazione prel. gennaio
(precedente: +1% m/m, +1,7% a/a)
previsione: -0,3% m/m, +2,1% a/a consenso: -0,4% m/m, +2% a/a)

*USA
14h30 - ordini beni durevoli dicembre
(precedente: -0,3% m/m;previsione: +2% m/m; consenso: +1,5% m/m)
- ordini beni durevoli dicembre ex trasporti
(precedente: +3,6% m/m;previsione: +0,8% m/m; consenso: +0,8% m/m)
- richieste settimanali sussidi disoccupazione
(precedente: 404.000;previsione: 510.000)
16h00- indice pending home sale novembre
(precedente: +3,5% a 92,2 punti)


VENERDI' 28 GENNAIO

*GIAPPONE
00h50 - inflazione dicembre
(precedente: +0,1% a/a;consenso: -0,1% a/a)
- tasso disoccupazione dicembre
(precedente: 5,1%; consenso: 5,1% a/a)
- vendite dettaglio dicembre
(precedente: +1,5% a/a; consenso: +0,6% a/a)
- spese consumi familiari dicembre
(precedente: -0,4% a/a; consenso: -0,6% a/a)

*ITALIA
10h00 - indice fiducia consumatori gennaio
(precedente: 109,1 punti; previsione: 109,3 punti;consenso: 108,9 punti)
- retribuzioni contrattuali dicembre
(precedente: +0,2% m/m; consenso. +1,7% a/a)

*BCE
10h00 - massa monetaria M3 dicembre
(precedente:+1,9% a/a)

*USA
14h30 - costo lavoro 4* trim.
(precedente: +0,5% t/t;consenso: +0,4% t/t)
- deflatore consumi core t/t
(precedente: +0,4% t/t;consenso: +0,5% t/t)
- Pil 4* trim. advanced
(precedente: +2,6% t/t ann.;consenso: +3,5% t/t ann., previsione: +3,8% t/t ann.)
15h55 - fiducia famiglie U.Michigan def. gennaio
(precedente: 72,7 punti;previsione: 74; consenso: 73)

martedì 18 gennaio 2011

Pensiero di Paolo Savona

Euro colabrodo: invece di spellare i risparmiatori, prepariamoli al peggio

Meno male che c'e' l'Economist. Ecco la tesi: la scelta fatta di procrastinare nel tempo la soluzione dei debiti sovrani europei in eccesso, non funziona. E' venuto il momento di provvedere subito a ristrutturarli. L'adesione all'Ue non è un problema "di fede", come viene trattato in l'Italia, ma pratico: occorre trovare un rimedio prima che accada l'inevitabile.
Opinione di Paolo Savona



Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell' autore .

Dopo appena un mese dalla ormai celebre copertina "Don't do it", con una pistola puntata sull'euro, l'Economist esce con un'altra copertina nella quale afferma che sia ormai "Time for Plan B" vista la "euro crisis". La tesi è che la scelta fatta di procrastinare nel tempo la soluzione dei debiti sovrani europei in eccesso non funziona, e occorre provvedere subito a ristrutturarli in via definitiva.

Con cautela, ma anche con precisione statistica, il settimanale inglese argomenta che una quota dei debiti non può essere rimborsata, sostenendo che è possibile farlo senza incappare in una nuova crisi stile Lehman. Il pulpito da dove viene la predica riflette le opinioni di quello stesso mercato che, lasciato libero di operare per omissioni delle autorità di controllo, ha riversato sulla finanza pubblica la sua crisi e oggi si erge a censore degli stati.

L'ardita posizione dell'Economist insegna che l'adesione all'Ue non è un problema "di fede", come viene trattato soprattutto in l'Italia, ma pratico: occorre trovare un rimedio prima che accada l'inevitabile. Forti del fatto che, tra lo scandalo e l'incomprensione, siamo stati i primi a sollecitare un "Piano B" per l'euro, una qualche puntualizzazione va fatta.

Innanzitutto esiste una sola soluzione permanente a basso costo, quella dell'unione politica; non potendola raggiungere (e gli inglesi guidano il drappello degli oppositori), non si deve sparare sui soldati-risparmiatori che hanno perso la guerra condotta male dallo stato maggiore. La politica europea è schizofrenica: dieci membri restano fuori dall'euro, riconoscendo che l'aggiustamento del cambio e dei tassi dell'interesse è condizione di loro sopravvivenza; 17 sono nell'euroarea, con disavanzi strutturali nelle bilance dei pagamenti aggiustabili solo con politiche deflazionistiche che aggravano il peso del loro debito pubblico; le autorità di Francoforte e di Bruxelles sostengono nei consessi internazionali una politica valutaria favorevole alla flessibilità dei cambi, in particolare per il rapporto dollaro/yuan, come unica forma di aggiustamento degli squilibri nelle bilance estere, ma la negano per l'euroarea.

Riconoscere la possibilità di default di quote del debito sovrano di taluni paesi europei produrrebbe, a governane immutata, conseguenze disgreganti dell'Unione europea molto più di quanto non accadrebbe se alcuni tra essi decidessero un opting out "successivo" rispetto a quello previsto dal Trattato di Maastricht (al quale il Regno Unito ha fatto ricorso e di cui continua a beneficiare).

Se il debito pubblico dei paesi che dovessero scegliere questa soluzione entrasse in seria crisi, esistono tecniche finanziarie che possono evitare il default: dalla cessione del patrimonio pubblico (in parte usata dall'Irlanda e possibile in Italia) alla ristrutturazione dei tassi e dei tempi di rimborso con totale garanzia del valore principale.

Per quanto riguarda l'Italia, la mia posizione è chiara e non è stata contestata né sul piano pratico, né su quello politico: l'attuazione del "Piano A", quello di creare condizioni per restare nell'euro (che potrebbe aggravarsi se si accettasse lo scambio proposto dalla Merkel garanzia contro maggiore rigore fiscale), ha costi di più lungo periodo superiori a quelli che si avrebbero nel caso di attuazione del "Piano B", ossia di uscire dall'euro avendo preordinato decisioni e alleanze internazionali per superare la fase critica senza incorrere nel rischio di perdere la sovranità fiscale residua e di incappare in una deflazione.

Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha mostrato piena coscienza della gravità della crisi ed è troppo intelligente per non avere in mente come fronteggiarla nell'ipotesi che essa colpisca l'Italia a seguito dell'aumento dei tassi dell'interesse sul debito pubblico. Speriamo che la sua idea non sia la tassa patrimoniale che aleggia tra i benpensanti. Forse è il caso che la pubblica opinione venga preparata ai sacrifici necessari, consentendo che si sviluppi un serio dibattito in materia, come fatto pragmaticamente, ma con visione distorta, dall'Economist.

domenica 16 gennaio 2011

Report 3° Settimana 17 21 Gennaio 2011

Commento sintetico della settimana di consuntivo
La settimana appena passata era cominciata male con la continuazione ribassista vista nella settimana precedente su incertezze dei debiti dei paesi cosiddetti PIIGS.

Dopo le dichiarazioni di disponibilità del Giappone prima e successivamente della Cina di aiutare l'Eurozona a stabilizzare i mercati acquistando i titoli di Stato proprio di quei paesi che hanno messo in difficoltà la stessa moneta unica, il tempo è virato al bello.

L'asta dei titoli di stato del Portogallo, ha superato la prova del mercato e questo ha portato l'ottimismo sui mercati ,sia in quelli azionari ,che in quello obbligazionario.

Si sono allentate le tensioni legate al debito sovrano europeo, così c'è stato un restringimento del differziale tra i rendimenti dei titoli di stato dei paesi periferici rispetto al Bund tedesco.

Anche i CDS di paesi come l'Italia o la Spagna hanno avuto una settimana di respiro dopo le pressioni subite.

Un'altra emissione importante è stata quella della Germania, che ha reso noto di aver collocato 4,95 miliardi di BOBL a 5 anni al 2%.

Questa settimana il Pil della Germania preliminare del 2010, che ha registrato una crescita record del 3,6% su base annua.

Tutto ciò si è riflesso in modo importante anche su un apprezzamento dell' euro e nelle prossime settimane si vedrà se il movimento visto in settimana è dato da una euforia momentanea o se presenterà la solidità per continuare.

Bisogna comunque tener presente che i problemi di fondo dell'Europa non sono ancora svaniti.

Per ora le notizie che arrivano sul fronte economico sono più positive che negative e tutto fa sperare in una continuazione della positività anche sui mercati.

Un nuovo fronte di incertezza che si affaccia all'orizzonte a 360 gradi è quello dell'inflazione.

Infatti dalla Cina a tutti i paesi emergenti e dagli Stati Uniti al Vecchio continente l'elevato prezzo delle commodity fa preoccupare i vari governi.

Trichet che ha lasciato i tassi d'interesse stabili all'1% si dice comunque preoccupato del livello dei prezzi soprattutto a causa dell' aumento degli energetici.

A questo proposito sembra che il Canadà si prepari a varare un restringimento dei tassi di mezzo punto, proprio per contrastare l'inflazione.

Chiusure mercati

Dax -----------7075,70-------(+1,84%)
Cac -----------3.983,28-------(+3,12%)
Ftse Mib -----21.460,09------(+4,40%)
S&P500--------1.293,24------(+1,70%)
Dija-----------11.787,38------(+1,03%)
Nasdaq 100----2323,43------(+2,02%)


Euro dollaro-----1.33,73-----(+3,47%)
Oro------------ 1361,39$----(-3,67%)
Petrolio----------91,675$----(+4,26%)


Nikkei----------10.600-----(+1,00%)
Hang Seng------ 24.283-----(+2,60%)

Euro Dollaro giornaliero

La settimana è stata caratterizzata da un importante apprezzamento dell'euro su dollaro come in figura, ma più in generale su tutte le divise, franco svizzero, yen , dollaro australiano, dollaro canadese e remnibi.
La causa di ciò è nella maggior stabilità che in settimana si è avuta relativamente ai debiti sovrani dei paesi limitrofi dell' area euro .
L'emissione dei bond portoghesi venduti senza difficoltà e la contemporanea riduzione dei CDS dei delle obbligazioni governative dei tutti i paesi euro che sembrava potessero avere difficoltà rispetto alla Germania ha riportato la fiducia sul mercato obbligazionario con il contemporaneo apprezzamento della moneta unica.
Da un punto di vista grafico la settimana non ha chiuso sopra i massimi precedenti, cioè 1,34/1,35 quindi ci troviamo ancora in onda 4.
Secondo la Teoria di Elliott manca ancora l'onda 5 con un minimo di molto più basso di quello fatto nel recente passato.
Quindi attendiamo uno storno delle quotazioni per iniziare questa nuova ondata ribassista, ma se il mercato avesse la forza di superare quota 1,35, allora verrebbe a mancare il supporto tecnico.
Ne prenderemmo atto e diremmo che è iniziata una nuova onda con impulso rialzista.
Sino ad allora rimaniamo dell' opinione che questo importante movimento di settimana, rimane in un quadro ribassista, che troverà le sue conferme con minimi ancora più in basso.

S&P500 giornaliero

Confermiamo quanto descritto da tempo .
Siamo nelle vicinanze dell' area obbiettivo dell' indice intorno a 1300/1310 punti.
Con la formazione del doppio massimo è probabile che si scatenino le vendite.
A ribasso attenzione livelli obbiettivi 1269/1257.



DAX giornaliero

Anche l'indice di Francoforte si stà avvicinando alla sua area obbiettivo 7130/7200 da cui con la caratteristica formazione di doppio massimo arrivano le vendite anche se di breve periodo.
Vedremo se la forza dei compratori sapranno contrastare le vendite che inevitabilmente scatteranno e se riusciranno a spingere l'indice sopra questi livelli.
A ribasso a 7950 c'è il supporto della trend line di questi ultimi mesi, poi più in basso altro supporto area 6850/6880.
FTSE MIB giornaliero

La fiducia ritrovata nei confronti del sistema europa relativamente alle problematiche legate ai titoli governativi dei paesi dell' Eurozona , ha avuto un riflesso positivo nel sistema bancario.
Come ben noto il nostro indice è molto esposto all'andamento dei titoli finanziari, quindi ha risentito in modo particolarmente positivo delle notizie che sono giunte in settimana.
Le ultime quattro candele verdi hanno riportato le quotazioni a livelli di ottobre e agosto 2010. Anche in questo caso siamo molto vicini a dei livelli sensibili di resistenza che potrebbero respingere le quotazioni come è già accaduto lo scorso anno, ma se venissero superati si avrebbe una visione positiva dei mercati per i prossimi mesi.
Stiamo forse per superare quella area che ha tenuto ingabbiato il nostro indice da tanto tempo?
L'andamento della prossima settimana dipenderà oltre che da notizie di carattere macro anche da come risponderanno gli operatori una volta toccate quelle aree di doppio massimo su Dax e S&P500. Non si può pensare che l'indice italiano vada per suo proprio.
Resistenza area 21.500/21.650 già testata e ristata in passato. A ribasso supporti 21.100 e 20.800.

Dati macro economici della 3° settimana Gennaio 2011

LUNEDI' 17 GENNAIO

*GIAPPONE
05h30 - indice fiducia consumatori dicembre
(precedente: 40,4 punti; consenso: 41,6 punti)

*Negli Stati Uniti tutti i mercati sono chiusi per la festivita' di
Martin Luther King

MARTEDI' 18 GENNAIO

*GIAPPONE
05h30 - produzione industriale novembre
(precedente: +1% m/m)

*SPAGNA
09h00 - ordini industria novembre
(precedente: +1,8% a/a)
*G.B.
10h30 - inflazione dicembre
(precedente: +0,4% m/m, +3,3% a/a;consenso: +0,6% m/m; +3,3% a/a)

*GERMANIA
11h00 - indice Zew gennaio
(precedente: 4,3 punti; previsione: 8 punti;consenso: 5,8 punti)

*USA:
14h30 - indice Empire State Manufacturing gennaio
(precedente: 10,57 punti; previsione: 14 punti;consenso: 12 punti)
15h00 - flussi netti capitali esteri novembre
(precedente: +7,5 mld usd)
16h00 - indice mercato immobiliare Nahb gennaio
(precedente:16 punti;consenso: 17 punti)

MERCOLEDI' 19 GENNAIO

*G.B.
10h30 - richieste sussidi disoccupazione dicembre
(precedente: -1.200 al 4,5% forza lavoro)
- tasso di disoccupazione dicembre
(precedente: 4,5%; consenso: 4,5%)
*USA:
13h00 - indice settimanale richieste mutui
(precedente: +2,2% a 482,7 punti)
14h30 - nuovi cantieri residenziali dicembre
(precedente:544.000 unita' (dato rivisto da 530.000);previsione: 550.000 unita';consenso: 550.000 unita')
14h55 - indice Redbook vendite dettaglio prime 2 settimane gennaio
(precedente: -0,5% m/m, +2,8% a/a)

GIOVEDI' 20 GENNAIO

*GIAPPONE
06h00 - superindice novembre def.
(precedente: 101 punti)

*GERMANIA:
08h00 - prezzi produzione dicembre
(precedente: +0,2% m/m, +4,4% a/a;
consenso: +0,5% m/m, +5,1% a/a)
(sara' rilasciato anche il dato riferito al 2010)

*ITALIA
10h00 - fatturato industria novembre
(precedente: +1% m/m, +13,3% a/a;previsione: +0,3% m/m, +11,9% a/a)
- ordini industria novembre
(precedente: inv. m/m, +12,4% a/a;previsione: +0,5%, +17,6% a/a)

*USA
14h30 - richieste settimanali sussidi disoccupazione
(precedente: +35.000 unita' a 445.000;consenso: 425.000)
16h00 - vendite unita' abitative esistenti dicembre
(precedente: +5,6% a 4,68 mln; previsione: 4,87 mlnconsenso: 4,9 mln)
- superindice dicembre
(precedente: +1,1% m/m; consenso: +0,6% m/m)
- indice Fed Philadelphia gennaio
(precedente: 24,3 punti (rivisto a 20,8 punti);previsione: 23 punti; consenso: 22 punti)

*EURO-16
16h00 - indice def. fiducia consumatori dicembre
(precedente: -9,4 punti; preliminare: -11 punti)
*USA
16h30 - scorte settimanali petrolio Doe
(precedente: -2,154 mln barili a 333,112 mln)

VENERDI' 21 GENNAIO

*GERMANIA:
10h00 - indice Ifo gennaio
(precedente: 109,9 punti;previsione: 110,4 punti; consenso: 109,8 punti)

*EURO-16:
10h00 - bilancia commerciale novembre
(precedente: -9,8 mld euro)

*ITALIA
10h00 - commercio estero extra Ue dicembre
(precedente: -3,38 mld usd)
*G.B.:
10h30 - vendite dettaglio dicembre
(precedente: +0,3% m/m, +1,1% a/a;consenso: inv. m/m, +1,4% a/a)

*EURO-16:
11h00 - bilancia pagamenti 3* trim. def.
(precedente: -23,1 mld euro; preliminare: -16,5 mld euro;previsione: consenso:

*USA
non sono previsti dati macroeconomici

venerdì 7 gennaio 2011

Report 2° settimana 10 14 Gennaio 2011

Commento sintetico della settimana di consuntivo

L'anno nuovo presenta le stesse problematiche dell' anno passato.
La settimana si è chiusa in positivo quindi si può pensare che è andata piuttosto bene.Sono solo le oscillazioni degli indici avvenute durante le varie sedute della settimana che hanno visto oscillazioni intraday che hanno fatto oscillare gli indici da negativo a positivo e viceversa a causa delle notizie di carattere macro che sono arrivate.
Insomma tutto ciò per dire che tra gli operatori regna ancora incertezza ed anche dichiarazioni come quelle fatte da Trichet in Europa e dal presidente della Banca centrale Bernanke che ammette che i progressi restano fiacchi. Il mercato del lavoro è ancora in difficoltà e per stessa ammissione di Bernake ci vorranno ancora 4/5 anni prima di tornare ad una situazione di normalità.
Gli operatori seppur fiduciosi vivono ancora sulla notizia e come c'è un qualche accenno di difficoltà si vedono dei volumi che portano gli indici azionari ad uno storno anche se momentaneo, poi l'instabilità emotiva data dalla mancanza di sicurezza rientra allora ritornano gli acquisti.
Questo è quanto accaduto anche nella ultima giornata di borsa aperta venerdì 7 in cui ad un certo punto a causa del discorso di Bernke"la ripresa dell'economia statunitense appare insufficiente a ridurre il tasso di disoccupazione in maniera significativa".
La nostra borsa venerdì ha reagito meno delle altre a causa dell'orario di chiusura.
invece sul fronte europeo sono sempre il debito pubblico paesi periferici dell' area euro che creano problemi.
Chi ne ha veramente sofferto questa settimana è stato il dollaro la cui quotazione è arrivata sotto 1,30.
Invece l'oro e tutte le altre commodity hanno avuto una settimana negativa.
Il petrolio ha stabilizzato i rialzi delle settimane passate .


Chiusure mercati

Dax -------------6947,84-------(+0,47%)
Cac ------------3.867,35-------(+1,40%)
Ftse Mib -------20.542,06------(+1,36%)
S&P500------1.271,45-------(+0,04%)
Dija-----------11.674,53------(+1,32%)
Nasdaq 100-------2276,79------(+2,30%)


Euro dollaro------1.29,05----(-3,35%)
Oro------------ 1369,41$----(-3,67%)
Petrolio----------93,93$----(+0,40%)


Nikkei----------10.305-----(+1,00%)10.5410
Hang Seng------ 23.687-----(+2,42%)

Euro Dollaro giornaliero

E' senz' altro il grafico di miglior lettura della settimana.
Venerdì con la perdita del livello 1,30 è iniziata la 5 e ultima onda di ribasso.
Come preannunciato nei blog precedenti la 4° onda ha avuto bisogno di un tempo maggiore per terminare.
Il livello di possibile arrivo del movimento di ribasso è l'area cerchiata con l'ovale cioè come prezzo 1,23/1,25.

S&P500 giornaliero

Il trend positivo in atto sembra molto forte e ormai orientato a raggiungere 1300 punti. Potrebbero comunque esserci oscillazioni che possono far avvicinare l'indice alla trend line azzurra. L'obbiettivo finale è molto vicino e la settimana prossima si potrebbe raggiungere.
Livelli : a rialzo resistenza 1302
a ribasso supporto a 1257.


Dax giornaliero

Anche la trend line disegnata tiene nella salita l'indice di Francoforte.
In settimana l'oscillazione avvenuta il giorno prima dell'epifania ha provato a rompere la trend line, ma la discesa è stata arrestata dalla tren line stessa.
L'obiettivo di questo rialzo è molto vicino alla sua conclusione 7150/7200 e a ribasso il supporto si trova in area 6900 punti.


Ftse Mib giornaliero

Il nostro indice è sempre nella medesima situazione ormai da mesi.
Se non fuoriesce dall'area che lo ha ingabbiato difficile dire quale può essere nel breve la sua oscillazione.








Dati macro economici della 2° settimana Gennaio 2011

LUNEDI' 10 GENNAIO

*FRANCIA:
08h45 - produzione industriale novembre
(precedente: -0,8% m/m;previsione: +1% m/m)


MARTEDI' 11 GENNAIO

*GIAPPONE:
06h00 - superindice prel. novembre
(precedente: 97,2 punti;consenso: 100,9 punti)

*USA
14h55 - vendite dettaglio Redbook * settimana gennaio
(precedente: +0,4% m/m, +3,6% a/a)


MERCOLEDI' 12 GENNAIO

*GERMANIA:
09h00 - Pil prel. 2010
(precedente: -5% a/a;consenso: +3,6% a/a)

*ITALIA:
10h00 - produzione industriale novembre
(precedente: -0,1% m/m, +2,9% a/a;preliminare: +0,4% m/m, +4% a/a;previsione: +1% m/m, +4,7% a/a)

*EURO-16:
11h00 - produzione industriale novembre
(precedente: +0,7% m/m, +6,9% a/a;previsione: +0,2% m/m; consenso: +0,5% m/m)

*USA
13h00 - richieste settimanali mutui
(precedente: -2,3% a 472,1 punti)
16h30 - scorte settimanali petrolio DoE
(precedente: -4,161 mln barili a 335,26 mln)

*FED:
20h00 - Beige Book


GIOVEDI' 13 GENNAIO

*GIAPPONE:
05h00 - ordini macchinari novembre
(precedente: -1,4% m/m;consenso: +2% m/m)

*FRANCIA:
07h30 - inflazione dicembre
(precedente: +0,1% m/m, +1,6% a/a;consenso: +0,6% m/m, +2% a/a)

*G.B.:
10h30 - produzione manifatturiera novembre
(precedente: +0,6% m/m, +5,8% a/a;consenso: +0,4% m/m, +5,4% a/a)

*BOE:
13h00 - riunione Consiglio Politica Monetaria, annuncio tassi

*BCE:
13h45 - riunione governing board, annuncio tassi

*USA
14h30 - richieste settimanali sussidi disoccupazione
(precedente: +18.000 unita' a 409.000;consenso: 405.000)
- bilancia commerciale novembre
(precedente: -38,71 mld usd;previsione: -40 mld usd; consenso: -40,9 mld usd)
- prezzi produzione dicembre
(precedente: +0,8% m/m;previsione: +0,85 m/m; consenso: +0,8% m/m)
- prezzi produzione core dicembre
(precedente: +0,3% m/m;previsione: +0,2% m/m; consenso: +0,2% m/m)


VENERDI' 14 GENNAIO

*EUROPA:
08h00 - immatricolazioni auto dicembre
(precedente: -7,1% a/a a 1,069 mln unita')

*GERMANIA:
08h00 - inflazione definitiva dicembre
(precedente: +0,1% m/m, +1,5% a/a;preliminare: +1% m/m, +1,7% a/a;consenso: +1% m/m, +1,7% a/a)

*SPAGNA:
09h00 - inflazione dicembre
(precedente: +0,5% m/m, +2,3% a/a)

*ITALIA
10h00 - bilancia commerciale novembre
(precedente: -2,007 mld euro)

*G.B.:
10h30 - prezzi produzione output dicembre
(precedente: +0,2% m/m, +3,3% a/a;consenso: +0,3% m/m, +3% a/a)

*ITALIA:
11h00 - inflazione def. dicembre
(precedente: inv. m/m, +1,7% a/a;preliminare: +0,4% m/m, +1,9% a/a)

*EURO-16
11h00 - inflazione def. dicembre
(precedente: +0,1% m/m, +1,9% a/a;preliminare: +0,1% m/m, +2,2% a/a;previsione: +0,6% m/m, +2,2% a/a;consenso: +0,6% m/m, +2,2% a/a)

*USA
14h30 - inflazione dicembre
(precedente: +0,1% m/m, +1,1% a/a;previsione: +0,4% m/m, +1,35 a/a;consenso: +0,4% m/m, +1,3% a/a)
- inflazione core dicembre
(precedente: +0,1% m/m, +0,8% a/a;previsione: +0,1% m/m, +0,8% a/a;consenso: +0,1% m/m, +0,8% a/a)
- vendite dettaglio dicembre
(precedente: +0,8% m/m;previsione: +0,7% m/m; consenso: +0,8% m/m)
- vendite dettaglio ex auto dicembre
(precedente: +1,2% m/m;previsione: +0,7% m/m; consenso: +0,7% m/m)
15h15 - produzione industriale dicembre
(precedente: +0,4% m/m;previsione: +0,4% m/m, consenso: +0,4% m/m)
15h55 - indice fiducia consumatori U.Michigan prel. gennaio
(precedente: 74,5 punti;previsione: 73,5 punti; consenso: 75,4 punti)
16h00 - scorte imprese novembre
(precedente: +0,7% m/m;consenso: +0,7% m/m)

sabato 1 gennaio 2011

Report 1° settimana 03 07 Gennaio 2011

Commento di un anno borsistico.

Riprendiamo i report dopo una pausa per le festività facendo un bilancio da inizio anno di quelli che sono stati gli andamenti borsistici del 2010.
Una sorta di bilancio tra i migliori e i peggiori, che serve sopratutto per un orizzonte temporale più ampio.

Per gli investitori in commodities il 2010 è stato un anno davvero brillante.
Le quotazioni dell'oro - fissato oggi a 1.411,57 dollari l'oncia - sono cresciute del 30% e l'argento in 12 mesi è arrivato a 30,7 dollari con un balzo dell'80%.
Non da meno il platino +30% a 1766 e il palladio +95% a 802.
Il rame ha toccato 9,688 dollari a tonnellata al London metal exchange +27% e anche l'alluminio termina l'anno con un trend positivo +12% a 2.476.
Il dollaro un anno fa quotava 1,4380, dopo varie oscillazioni in alto e in basso chiude dopo un anno a 1,3372.
C'è chi dice che la debolezza del biglietto verde porta ad un andamento positivo delle materie prime, ma in effetti per quanto riguarda i preziosi il trend positivo è dovuto principalmente all' insicurezza che incute il mercato obbligazionario, in particolar modo le obbligazioni governative dell'area Euro che negli ultimi sei mesi hanno fatto tremare i polsi a molti.
Ovviamente una definitiva sistemazione di queste problematiche potrebbe far sgonfiare le quotazioni, in particolar modo dell'oro che ha raggiunto livelli mai visti.
Però dobbiamo anche ricordarci che stiamo vivendo in un epoca in cui le nuove economie stanno modificando gli equilibri nei cambi delle varie monete.Porti sicuri dove gli investitori attraccano quando nei mercati finanziari c'è tempesta. Probabilmente siamo entrati in una fase in cui sia il biglietto verde che l'euro (mercati dove ci sono economie mature e popolazione anziana) saranno schiacciati dal sempre maggior peso delle valute dei vari paesi dei mercati emergenti. Questo dovrebbe contribuire a non allentare troppo la presa su quello che viene considerato da sempre un bene rifugio cioè l'oro.
Invece l'andamento delle quotazioni degli altri preziosi, in parte dipendono dalla richiesta dell'industria e quella che macina di più è situata nei paesi emergenti. Invece per le commodity come petrolio, rame, alluminio etc... si prevede che contiuerà la salita proprio a causa della richiesta dei paesi emergenti.
Come investire in materie prime
Premesso che investire sui massimi può essere altamente rischioso , chi intendesse oggi puntare sulle materie prime ipotizzando una prosecuzione della corsa anche nel 2011, il modo più facile per investire è rappresentato dagli Etc (Exchange traded commodities).
Sono strumenti finanziari, quotati a Piazza Affari come fossero azioni.
ETC su singole materie prime (Alluminio, Caffè, Rame, Granoturco, Cotone, Benzina, Oro, Olio Combustibile, Petrolio Brent, Petrolio Wti, Suini Magri, Bestiame Vivo, Gas Naturale, Nickel, Argento, Olio di Semi di Soia, Semi di Soia, Zucchero, Platino, Palladio, Frumento e Zinco);
gli ETC su indici legati a panieri omogenei di merci (Prodotti Agricoli, Energia, Cereali, Metalli Industriali, Bestiame, Petrolio, Metalli Preziosi, ecc.);
gli ETC su indici globali di commodities;
gli ETC su indici forward di commodities.
Oggi ne esistono alcuni anche con protezione del rischio cambio .
Per maggiori informazioni consultare il sito www.borsaitaliana.it

Uno sguardo alle borse dei vari paesi con bilanci annuali

Europa

DAX indice di Francoforte+18,00%concludendo l'anno a quota 6914.19,
AEX di Amsterdam a 354,70 +6,30%,
Belgio indice di Bruxell BFX20 +2.75% a 2578,
FTSE 100 di Londra chiude a 5899 +9,00%,
SMI di Zurigo a 63436 -2.50%,
CAC di Parigi -4% a 3804.78,
Italia -13,00% FTSE MIB 20.173,29,
Spagna - 15,00% IBEX indice di Madrid a 9859,
Portogallo PSI Indice di Lisbona-9% a 7588
EUROSTOXX 50 2794 -8,00%.
RTST indice di Mosca a 1772,23

AMERICA chiusure anno 2010(bilancio annuale)
Usa DJ IA11.5780,07 +9.50%
Nasdaq 100 2.217,86 + 18,00%
S&P 500 1257,64 +11,50% +23,50%

Asia chiusure anno 2010(bilancio annuale)
Nikkei 10.229 -4,00%
H. Seng 23.0350,16% +0,50%

Prospettive per investimenti 2011

L' andamento dei paesi Europei è stato molto disomogeneo e le borse hanno riflesso pienamente lo stato di salute dei singoli paesi.
Infatti a fronte di un aumento delle quotazioni della Germania con una economia talmente forte da essere paragonata alla locomotiva d'Europa ci sono stati in cui la stagnazione si è fatta sentire e le cui prospettive future per ora non sembrano essere così brillanti .
Invece l'America con la grande inondazione di liquidità del quantitative easing è pronta ad un grande balzo in avanti.
Le prospettive per il futuro anno volendo investire direttamente in borsa sono rosee.
Quindi pur con possibili oscillazioni legate a fattori che possono far aumentare la volatilità è consigliabile che gli investitori pensino all'opportunità di un aumento nella esposizione nel comparto azionario rispetto a quello obbligazionario.
Tanto più che nel recente passato a causa dei debiti sovrani dei paesi europei si sono avute oscillazioni piuttosto forti.
In più bassi tassi d'interesse e l'alta rischiosità mostrata del comparto obbligazionario che è stato dimostrato oggi può superare quello del comparto azionario spingono ancor di più ad una visione positiva delle borse.

Dati macro economici della 1° settimana Gennaio 2011



LUNEDI' 3 GENNAIO

*SPAGNA:
09h00 - inflazione dicembre
(precedente: +0,5% m/m)

*ITALIA
09h45 - indice Pmi manifatturiero dicembre
(precedente: 52 punti;consenso: 52,2)

*EURO-16
10h00 - indice Pmi manifatturiero def. dicembre
(precedente: 55,3 punti; preliminare: 56,8;consenso: 56,8)

*USA
16h00 - indice Ism manifatturiero dicembre
(precedente: 56,6%; previsione: 57%; consenso: 56,9%)
- spese costruzioni novembre
(precedente: +0,7% m/m;previsione: +0,2% m/m; consenso: +0,2% m/m)


MARTEDI' 4 GENNAIO

*FRANCIA
08h45 - fiducia consumatori dicembre
(precedente: -32 punti;previsione: -32; consenso: -32)


*GERMANIA
09h55 - disoccupazione dicembre
(precedente: 7,5%;previsione: 7,5%; consenso: 7,5%)

*ITALIA:
11h00 - inflazione dicembre prel.
(precedente: inv. m/m, +1,7% a/a;previsione: +0,2% m/m, +1,8% a/a;previsione: +0,2% m/m, +1,8% a/a)

*EURO-16
11h00 - stima flash inflazione dicembre
(precedente: +1,9% a/a;previsione: +2,1% a/a; consenso: +2% a/a)

*uSA
14h55 - vendite dettaglio Redbook 1* settimana gennaio
(precedente: +0,4% m/m)
16h00 - ordini imprese novembre
(precedente: -0,9% m/m consenso: -0,1% m/m)


MERCOLEDI' 5 GENNAIO

*SPAGNA:
09h00 - produzione industriale novembre
(precedente: -3,8% a/a)

*ITALIA
09h45 - indice Pmi servizi dicembre
(precedente: 54,5 punti;consenso: 54)

*EURO-16
10h00 - indice Pmi servizi def. dicembre
(precedente: 55,4 punti; preliminare: 53,7;consenso: 53,7)
- indice Pmi composito def. dicembre
(precedente: 55,4 punti; preliminare: 55;consenso: 55)
11h00 - ordini industria ottobre
(precedente: -4,2% m/m, +13,4% a/a;consenso: +1,5% m/m, +19,1% a/a)
- prezzi produzione novembre
(precedente: +4,4% a/a;consenso: +4,4% a/a)

*USA
13h00 - richieste settimanali mutui
14h15 - stima Adp posti lavoro settore privato dicembre
(precedente: +93.000 unita', consenso: +100.000 unita')
16h00 - indice Ism servizi
(precedente: 55%;previsione: 55,7%;consenso: 55,5%)
16h30 - scorte settimanali petrolio DoE


GIOVEDI' 6 GENNAIO

*EURO-16
11h00 - vendite al dettaglio novembre
(precedente: +0,5% m/m;previsione: +1,1%% m/m; consenso: inv. m/m)
11h00 - indice fiducia economica dicembre
(precedente: 105,3 punti;previsione: 106; consenso: 105,7)
- indice fiducia consumatori dicembre
(precedente: -9,4 punti;previsione: -10; consenso: -10)
- indice fiducia industria dicembre
(precedente: +0,9 punti;previsione: +2; consenso: +2)
- indice fiducia servizi dicembre
(precedente: +10,2 punti; previsione: +9; consenso: +10,1)

*GERMANIA
12h00 - ordini industriali manifatturieri novembre
(precedente: +1,6% m/m;consenso: +0,9% m/m)

*USA
14h30 - richieste settimanali sussidi disoccupazione
(precedente: -34.000 unita' a 388.000)


VENERDI' 7 GENNAIO

*GERMANIA
08h00 - bilancia commerciale novembre
(precedente: +14,2 mld euro consenso: +14,2 mld euro)

*FRANCIA
08h45 - bilancia commerciale novembre
(precedente: -3,4 mld euro)

*ITALIA
10h00 - disoccupazione prel. novembre
(precedente: 8,7%)

*EURO-16
11h00 - disoccupazione novembre
(precedente: 8,7%;
previsione: 10,1%; consenso: 10,1%)
- Pil 3* trimestre definitivo
(precedente: +0,4% t/t, +1,9% a/a;previsione: +0,4% t/t, +1,9% a/a consenso: +0,4% t/t, +1,9% a/a)

*GERMANIA
12h00 - produzione industriale novembre
(precedente: +2,9% m/m;consenso: -0,2% m/m)

*USA
14h30 - nuovi posti lavoro settori non agricoli dicembre
(precedente: +39.000 unita'; previsione: +150.000;consenso: +135.000)
- tasso disoccupazione dicembre
(precedente: 9,8%;previsione: 9,7%; consenso: 9,7%)