sabato 8 giugno 2013

23 Report - Settimana 10 14 Giugno 2013

Commento sintetico della settimana di consuntivo

Le borse mondiali in questa ottava chiudono contrastate. Bene Wall Street che ha recuperato le perdite della settimana nell' ultima seduta di venerdì, mentre per quelle europee e asiatiche è prevalsa la debolezza.

Dopo i recenti rialzi che hanno generato dell' ipercomprato e soprattutto sul timore di una riduzione di denaro immesso dal QE gli investitori si mettono al riparo da eventuali movimenti avversi e ora sono in una fase di incertezza.

Il ribasso generato nelle ultime due settimane non intacca minimamente il trend rialzista, ma non esistendo certezze, quello che oggi è un movimento fisiologico correttivo , domani potrebbe essere l'inizio di una fase ribassista e questo significherebbe vedere un approfondimento delle quotazioni.

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2013-06-06/wall-street-spettro-hindenburg-205638.shtml?

Nel link sopra riportato l' indicatore Hindeburg Omen è scattato questa settimana e statisticamente parlando è un anticipatore molto affidabile dei ribassi.

Nell' ultimo periodo sono molti i dubbi sulla validità delle attuali politiche di allentamento monetario per aiutare l'economia.

Draghi alla riunione del FMI a Shanghai ha difeso l’operato della BCE e anche se esistono dei limiti per le Banche Centrali nel sostenere l’economia, la BCE ha contribuito al mantenimento della stabilità dei prezzi nella zona euro e strumenti quali il LTRO (Long-Term Refinancing Operations) a 3 anni, che ha contribuito ad evitare un massiccio credit crunch all’inizio dello scorso anno, ma hanno portato ad una frammentazione finanziaria tra i singoli paesi.

La BCE ha utilizzato le OMT (Outright Monetary Transactions), ossia transazioni monetarie dirette per mantenere la stabilità dei prezzi affinché venisse migliorata la situazione economica delle banche per evitare la corsa agli sportelli per ritirare i soldi depositati in conto corrente .

La BCE con gli OMT ha permesso di abbassare gli spread sui debiti sovrani di Italia, Spagna e Portogallo, che poi si è riflesso anche sui debiti delle società.

Per terminare Draghi ha ribadito che la BCE non può controllare il rischio microeconomico ma può influenzare quello macroeconomico controllando la stabilizzazione delle aspettative di inflazione.

Il compito dei governi nazionali è eliminazione dell'incertezza sulla crescita con la sostenibilità delle finanze pubbliche, mentre a livello europeo spetta il controllo del consolidamento fiscale del bilanci per far ritornare la fiducia e far ripartire l'economia.

 Chi volesse leggere il testo completo ecco il link http://www.ecb.int/press/key/date/2013/html/sp130603.en.html

Il FMI questa settimana ha tagliato le stime sulla crescita del Pil della Germania nel 2013 da +0,6% a +0,3% a causa dell'incertezza in Eurozona che sta colpendo anche l'economia del Paese,ma a sorpresa questa settimana balza la produzione industriale ad aprile, del paese teutonico, evidenziando un progresso dell'1,8% su mese da +1,2% di marzo.

Anche in Francia il FMI ha rivisto a ribasso il Pil a -0,2% per l’anno in corso e a +0,8% per il 2014. L’Ocse ha invece tagliato le stime di crescita dell’Italia a -1,8% per il 2013 mentre vede una leggera crescita l’anno prossimo (+0,4%).

Le attese questa settimana erano per la Bank of England che ha lasciato invariati i tassi di interesse al minimo storico dello 0,50% , lasciato inariato il programma di acquisto bond a GBP375 mld.

Anche la Bce , in linea alle attese degli analisti, ha confermato i tassi di riferimento allo 0,50%. Invariati anche i tassi di depositi e prestiti overnight, rispettivamente a zero e 1%.

Le proiezioni della Bce sulle stime economiche per il 2013 sono di una contrazione del Pil dell'eurozona nell'ordine dello 0,6% rispetto al -0,5% indicato a marzo.

La Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi fermi al 2,75% ,tuttavia il mercato prezza u taglio a 2,5% entro il prossimo ottobre.

Con l'arrivo dei dati sull’occupazione USA di maggio le borse hanno temporaneamente frenato la discesa. Il tasso di disoccupazione è salito al 7,6% rispetto al 7,5% di aprile, ma le attese erano per una conferma della lettura precedente.

Il numero di nuovi occupati nel settore non agricolo a maggio si è attestato a 175mila unità, in rialzo rispetto alla rilevazione di aprile rivista al ribasso da 165mila a 149mila unità, e al di sopra della quanto previsto del mercato che puntava ad un rialzo meno marcato a 168mila unità.

Questo dato a due velocità ha allontanato la possibilità di un immediata interruzione del QE e quindi nella giornata di venerdì sono ripresi gli acquisti.

Le vendite hanno caratterizzato la settimana delle borse asiatiche ,è stata molto penalizzata la borsa cinese dove a maggio la fase espansiva del settore servizi è rimasta a livelli modesti, aumentando i timori sulla perdita di slancio della seconda economia mondiale.

 Il settore dei servizi costituisce il 46% del Pil cinese.

Dal fronte delle commodities , l'ottava è stata caratterizzata da una ripresa delle quotazioni del petrolio e una discesa del natural gas, il primo soprattutto a causa dei dati usciti sulle scorte di greggio che a sorpresa sono diminuite.

Il petrolio rimane dentro quella fascia di prezzi che non hanno una vera direzionalità.

L'oro che era riuscito a riconquistare quota 1.400 dollari l'oncia sul finire della settimana è tornato sotto tale livello e anche questo ultimo rimane dentro un trading range che non ha direzionalità .

Sul fronte dei cambi ci sono stati movimenti importanti , soprattutto un indebolimento del dollaro generalizzato, contro yen e anche contro euro.
 Euro dollaro giornaliero

  Il movimento di deprezzamento del dollaro è stato una vera sorpresa. E' riuscito a ha raggiungere e superare il livello obiettivo 1,32 che corrispondeva al top del range che lo tenevano ingabbiato da alcuni mesi. La chiusura settimanale si è riportata a ridosso di tale livello e benchè il superamento di chiusura giornaliera avvenuta giovedì darebbe un indicazione di nuovo rialzo con proiezione in area 1,34, il rientro delle quotazioni avvenuto venerdì crea una situazione contrastata. Per le prossime sedute con il superamento di 1,3314 corrispondente al top di giovedì entrare long con obiettivo 1.34 1.3440, viceversa sotto 1,3189 cioè al minimo di venerdì con primo obiettivo 1,31 dove si trova il primo supporto con possibilità di approfondimento sino a 1.2950.

Chiusure mercati
Dax----------------8.254-----(-1,10%)
Cac ---------------3.872-----(-1,95%)
Ftse Mib---------16.690------(+1,59%)
Dow Jones-------15.244-----(+1,00%)
SP500-------------1.643------(+0,75%)
Nasdaq 100------2.290-------(+0,43%)
Euro dollaro-----1,3220-----(+1,80%)
Oro---------------1.378$------(-1,50%)
Petrolio----------96,10$------(+4,40%)
Nikkei-----------13.285------(-1,40%)
Hang Seng------21.575------(-3,85%)
SP500 giornaliero
L'indice americano dopo essere sceso fino a 1.600 punti ha trovato la forza di rimbalzare e con due sedute recuperare quanto perso durante i primi giorni della settimana.
Il quadro è molto migliorato , ha chiuso la seduta di venerdì ridosso della resistenza posta a 1.645 punti.
Se riesce a superarla la resistenza successiva si trova a1.660, ma solo con il superamento di 1.670 punti potrà tornare a vedere i massimi.
Viceversa il ritorno sotto 1.630 punti riporterà l'indice in una fase di negatività e ricordiamo che c'è un piccolo gap da chiudere a quota 1.621/1.626.


  Dax giornaliero

L'indice di Francoforte dopo essere sceso sino a 8.028 punti ha trovato la forza per rimbalzare tornando sopra 8.250 punti.
Se la settimana prossima supererà il primo ostacolo posto a 8.300 punti , che è un livello testato molte volte nei giorni passati, avrà la resistenza successiva a 8.400 punti oltre il quale si entra in una fase decisamente positiva.
 Viceversa sotto 8.066 si tornerà in una fase di negatività.
Ftse Mib giornaliero
Milano ha seguito quanto accaduto sulle altre piazze finanziarie, in particolar modo Wall Street.
Il rimbalzo si è avuto sul supporto in area 16.400 punti.A rialzo il primo ostacolo importante da superare è quota 17.000 punti che ha un valore anche psicologico, ma solo con il superamento di 7.300 punti si entrerà in una fase decisamente positiva.
A ribasso importantissimo non perdere quota 16.400, altrimenti il successivo supporto è a 16.000 punti. 
 
Calendario degli eventi macroeconomici della settimana in corso http://online.wsj.com/mdc/public/page/2_3063-globalEconomicCalendar.html

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