sabato 9 marzo 2013

10 Report Settimana 11 15 Marzo 2013


Commento sintetico della settimana di consuntivo


Una settimana esplosiva, i mercati finanziari hanno festeggiato i buoni dati macroeconomici.
Dalla nuova nomina di Haruhiko Kuroda,  alla guida della banca centrale giapponese, secondo cui  l'acquisto di titoli di Stato è la via naturale di allentamento della politica monetaria.

Alle riassicurazioni della Fed su una politica monetaria accomodante riportate da Jellen .

Dalla dichiarazione del commissario europeo Olli Rehn in cui dice che la Commissione EU si mostra disponibile a valutare una revisione degli obiettivi di indebitamento degli Stati membri in "determinate situazioni".

L'agenzia di rating SP’s ha migliorato l'outlook sul rating sovrano del Portogallo (BB), a Stabile da Negativo.

Nell’Eurozona la Bce ha lasciato invariato il costo del denaro allo 0,75%, in linea con le attese di mercato.

Nel Regno Unito la Bank of England ha lasciato i tassi di interesse allo 0,5%, in linea con le attese, confermando il piano di Quantitative Easing a GBP375 mld.

Tutti provvedimenti volti a immettere liquidità sul mercato, come se non ce ne fosse abbastanza e le borse non potevano non festeggiare.

 Dagli  Usa , la Camera ha approvato, con 267 voti a favore contro 151, il provvedimento per il finanziamento dei programmi di spesa del governo, per ora sino  al 30 settembre, data della chiusura dell'anno fiscale, é stato evitato il blocco dei servizi pubblici a causa dell'esaurimento dei fondi (previsto per il 27 marzo a causa del  raggiungimento dei limiti di budget).

Obama in questo modo ha visto superato  il taglio automatico alla spesa pubblica (USD85 mld da qui a settembre, principalmente concentrati su Difesa e Welfare),sono in corso trattative per giungere ad un compromesso tra Democratici e Repubblicani per la data del Congresso  sul contenimento del deficit del bilancio federale.

 La prossima settimana il provvedimento passerà al Senato, dove hanno la maggioranza i democratici.

Anche dal mercato del lavoro negli Stati Uniti giungono buone notizie, sono stati  creati in febbraio 236.000 posti di lavoro nei settori non agricoli (consenso a 163.000 unità), con un'accelerazione rispetto ai quattro mesi precedenti,(la media era di 190.000 posti lavoro).

 Il tasso di disoccupazione, è così calato al 7,7% dal 7,9% di gennaio.

Ricordiamo che  in Ottobre 2009 ,il picco della disoccupazione era giunto al 10% , da allora è costantemente in calo.

Le richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione sono scese a quota 340.000 (dalle 344.000 della scorsa settimana), meglio rispetto alle attese.

Positivo anche lo stress test sulle banche, secondo la Fed  le banche americane sono pronte a superare una nuova possibile ondata di crisi economica e finanziaria.

Dopo che nel 2008 moltissime banche sono state salvate con i soldi dei contribuenti, ora 17 istituti sui 18 presi in esame, hanno superato il test raggiungendo il minimo di rapporto patrimoniale imposto dalle istituzioni di controllo Usa.

L'unico istituto che non ha passato il test è Ally Financial.

Negli Usa l’indice Ism non manifatturiero è salito a febbraio a 56 pts (dai 55,2 di gennaio), oltre le attese ferme a 55,4 pts.

L'unica nota stonata è arrivata da Fitch e riguarda il nostro paese.

L'agenzia di rating ha declassato il debito da A- a BBB+ a causa della instabilità post elezioni e della pesante e profonda recessione presente in Italia.

Le riforme strutturali, di cui ha tanto bisogno il paese, sembrano sempre più difficili da attuare.

Infatti la borsa italiana, che ha reagito positivamente questa settimana sull' onda verde che ha mosso i mercati internazionali, ha performato meno bene di piazze come la Spagna dove c'è stato un andamento di oltre il 5%.

Mercato forex, si nota la continua perdita di valore dello yen su tutte le altre valute, mentre il cambio euro dollaro chiude appena sotto 1,30.

Per le commodities ottava deludente, debolezza ancora dell' oro e del petrolio, molto bene invece il natural gas.


Euro dollaro giornaliero

In questa ottava il cambio ha continuato a ribattere sui minimi di settimana precedente senza andare a testare il supporto a 1,29.
La giornata di giovedì è stata caratterizzata da una barra rialzista tornando a 1,31, ma senza volumi.
Probabile per la prossima settimana ancora un andamento di trading range  a causa del forte ipecomprato che deve essere scaricato
Per ora i livelli da tenere presenti sono 1,29 dove c'è un forte supporto ,se superato il prossimo obiettivo è a 1,27. A rialzo, se venisse superato 1,3150, possibile recupero sino alla forte resistenza di area 1,35 .

Chiusure mercati

Dax---------------7.986------(+3,65%)
Cac --------------3.840 ------(+4,16%)
Dow Jones------14.397------(+2,10%)
SP500-------------1.551------(+2,30%)
Ftse Mib---------16.204------(+3,42% )
Nasdaq 100-------2.804-------(+2,10%)
Euro dollaro-----1,2970------(-0,36%)
Oro---------------1.575$------(-0,00%)
Petrolio---------91,20$-------(+0,25%)
Nikkei----------12.395------(+5,00%)
Hang Seng-----23.091-------(+0,89%)

SP500 mensile

Questa settimana presentiamo il grafico mensile perché oramai siamo giunti in area importantissima secondo l'analisi tecnica, perché è in formazione il triplo massimo. Il Grafico è simile anche per il Dax.
Una eventuale onda ribassista può partire da questo livello, ma non è detto che accada.
A dire il vero la spinta di questa settimana è stata così potente che  gli operatori sembrerebbero intenzionati a rimanere a cavallo di questa nuova spinta ancora per molto.
Staremo a vedere se la positività espressa dal mercato è duratura o solo un fuoco di paglia.
O come si dice uno specchietto per le allodole o per il parco buoi.
Una forte esistenza si trova in area 1560 punti, invece il supporto da tenere in considerazione è 1480 punti.
 
Dax giornaliero
Settimana sfavillante anche per l'indice tedesco che dopo un periodo di lateralizzazione durato 2 settimane , ha avuto una vera e proprio esplosione in questi ultimi giorni che però hanno lasciato sono due gap aperti, sembra un gruviera.
Ci troviamo su un livello di triplo top il primo è del 2000 il secondo del 2007 e questa sarebbe la terza vota che l'indice Dax tocca quota 8.000 punti .
Insomma la stessa situazione dell'America.
A rialzo la prossima resistenza si trova a 8050 punti e a ribasso l' abbandono di area 7650 punti potrebbe innescare una ondata di vendite.
Ftse Mib giornaliero
L'indice italiano vista l'esplosione che hanno avuto le altre piazze finanziarie non poteva certo chiudere in rosso, anche se è con il rialzo di questa settimana è solo stato chiuso il gap lasciato aperto il martedì successivo alle elezioni.
 L'indice Italiano è molto distante dal top fatto nel 2000 a circa 50.000 punti.
 La debolezza dell' Italia viene riflessa anche in borsa.
Certo che se questi fossero i top dell' anno, per l'indice italiano, a un così basso livello, in caso di storno, sarebbero veramente dolori.
Si può altresì affermare che in caso di ulteriore rialzo delle piazza internazionali, l'indice italiano è a buon mercato, quindi con questa ottica sarebbe da entrare e rimanere chissà per quanto tempo.
Per ora meglio vedere come si evolvono le cose nel breve, anche perché è probabile  per la settimana prossima  una fase di consolidamento , soprattutto per le piazze finanziarie che si sono apprezzate di più, che potrebbe riflettersi in quella italiana con un ulteriore rialzo, notizie politiche permettendo.
A ribasso importantissimo che non scenda sotto i 15.400 punti, a rialzo c'è una forte resistenza a 16.800 punti che se dovesse essere superata proietterebbe l'indice verso i 17.000 , fuori da questa area di negatività.

Calendario degli eventi macroeconomici della settimana in corso http://online.wsj.com/mdc/public/page/2_3063-globalEconomicCalendar.html

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