sabato 2 febbraio 2013

Report 5 Settimana 04 08 Febbraio 2013

Commento sintetico della settimana di consuntivo

 Settimana con le principali piazze finanziarie che hanno avuto un duplice andamento.
Wall Street registra l'ennesima chiusura settimanale con segno più, come le principali borse asiatiche, il Giappone in grande spolvero, mentre frena l'Europa ed è andata in particolar modo male per la borsa di Milano, dove hanno pesato i pessimi risultati di di Saipem che ha rivisto a ribasso le stime sull' utile 2012/2013, portandosi dietro anche la controllante Eni.
Dalle vicende del Monte dei Paschi,  Moody's ha dato il rating Ba2, sotto osservazione per un possibile downgrade.
 In questa ottava arriva l'annuncio sul PIL americano che si è contratto dello 0,1% nel quarto trimestre dell’anno 2012, il tasso più basso dagli ultimi tre anni.
 La borsa americana sempre più scollegata dalla realtà continua a salire e non ci sono segnali nè di rallentameno, nè di cedimento, anche perchè la Fed ha lasciato i tassi fermi tra lo 0% e lo 0,25% , ribadendo la prosecuzione del programma di acquisto di asset per 85 miliardi al mese, suddivisi tra acquisti di Treasury e MBS (titoli cioè garantiti da mutui ipotecari).
 Bernanke ha detto che non ci sarà nessun cambiamento strategico da parte della Federal Reserve e il mare di liquidità che inonda i mercati perdurerà sino a che non si ridurrà la disoccupazione al 6,5% attualmente si trova al 7,8%. Questo sta facendo indebolire il biglietto verde nei confronti dell' euro, ma non dello yen, perchè la politica monetaria del governo del Sol Levante risulta essere ancora più aggressiva. Contemporaneamente si assiste ad un fenomeno strano, l’Europa che si trova ad essere l'economia più debole ha la valuta più forte.
 Si dice che alla Germania, che esporta soprattutto nell' eurozona, la forza della moneta unica non crea nessun disturbo, anzi ne sarebbe agevolata nell' acquisto delle materie prime come il petrolio, che si sono apprezzate, ma pagandole in dollari in parte viene assorbito il loro aumento con la forza dell' euro.
Per le economie più deboli, come l'Italia o la Spagna è tutta un'altra storia, questo super euro non favorisce certo le esportazioni e servirebbe per migliorare la bilancia commerciale e per far ripartire l'economia, e per migliorare l'introito delle casse dello stato.
 Quando l'Italia aveva la Lira il meccanismo della svalutazione ha molto aiutato la nostra economia.
 Ora non abbiamo la possibilità di utilizzare nei momenti di crisi questo meccanismo, ma essendo inseriti in un agglomerato di stati sovrani, gli interessi e le necessità sono per ognuno diversi e soccombe il più debole. Sarebbe molto diverso se alla moneta unica corrispondesse uno Stato unico, come accade per gli Stati Uniti d'America, le differenze tra una regione e l'altra, esistono anche lì, ma vengono assorbite dall' intero stato e le necessità della nazione vengono prese in considerazione in modo complessivo.
Dai dati macro della zona euro l'indice Gfk sulla fiducia dei consumatori tedeschi migliora in febbraio a 5,8 pts, sopra le attese.
Rimane invece invariata la fiducia dei consumatori in Francia, mentre se si osserva l’indice che misura la fiducia economica nella Zona Euro è passato da 87,8 a 89,2 pts, sopra le attese degli analisti.
Anche il sentiment dei consumatori è salito a -23,9 pts da -26,3, in linea con le attese, ma quello delle imprese è passato da -14,2 a -13,9 (attese a -13,5).
 Nonostante queste statistiche positive sono arrivate questa settimana le vendite al dettaglio della Germania, che hanno mostrato in dicembre un calo del 4,7% su base annua, dopo la flessione dello 0,6% della precedente rilevazione.
 Questo dato risulta essere oltre il triplo di quanto atteso dal mercato (-1,5%), questo non è certo un buon segnale di salute economica nemmeno per la nazione più forte d'Europa, forse cominciano anche loro a sentire l'effetto dello strozzamento che hanno avuto i paesi periferici, che hanno dovuto ridurre gli acquisti e questo comincia a farsi sentire nelle loro esportazioni.
 Nella Zona Euro, il tasso di disoccupazione a dicembre risulta dell'11,7%, stabile rispetto al mese precedente (dato di novembre rivisto rispetto all'11,8% comunicato il mese scorso).
Anche se in Germania il tasso disoccupazione dalle ultime rilevazioni è diminuito al 6,9%.
 Negli Stati Uniti, dal rapporto dell' Adp, gli occupati nel settore privato sono cresciuti di 192.000 unità a gennaio,la stima era di 165.000 occupati, meglio delle attese, ma è stato rivisto a ribasso il dato complessivo di dicembre a +185.000 dalla precedente lettura di +215.000.
L'indice Chicago Pmi è risultato pari a 55,6 pts , ben sopra le attese di 50,5.
 In questa settimana si è assistito che alcuni indici europei come  eurostoxx 50 , Cac e Ftse Mib hanno la volatilità implicita maggiore della volatilità storica, ma non così per il Dax , che come gli indici americani e come il Nikkei  è il contrario.
 Questo crea ancora più incertezza , per il futuro prossimo ed anche probabile sfasamento tra i vari indici come accaduto in questa ottava.
Attualmente i vari mercati sono in  ipervenduto ed anche da un punto di vista ciclico si è molto vicini ai massimi, sarebbe logico attendersi un rientro dei prezzi, ma con il continuo intervento delle banche centrali  lo stanno ritardando e se avverrrà la  correzione probabilmente sarà di scarsa entità.

Euro dollaro giornaliero

La galoppata del cambio euro dollaro vede un dollaro sempre più debole e il probabile approdo potrebbe essere il  ritorno a 1,45.
Area di resistenza 1,37 e se viene superata1,39.

Viceversa se ci fosse un rientro dato dall'ipercomprato il primo supporto in area 1,36 successivamente 1,3550.

Chiusure mercati

 Dax---------------7.833------(-0,33%)
 Cac --------------3.773------(-0,14%)
 Dow Jones--------14.018------(+1,00%)
SP500-------------1.512------(+0,80%)
ùFtse Mib---------17.318------(-2,60%) 
Nasdaq 100-------2.762-------(+0,65%)
 Euro dollaro-----1,3660------(+1,57%) 
Oro---------------1.668$-----(+1,35%)
Petrolio---------97,62$------(+1,62%)
 Nikkei----------11.315-------(+5,00%)
 Hang Seng-------23.722-------(+2,32%)

SP 500 giornaliero

I massimi per fare il doppio massimo si trovano in area 1550/1575.
Controllando  la volatilità implicita  che è più bassa della volatilità storica, è probabile la prosecuzione del rialzo.

Area di resistenza 1521 successivamente 1547,viceversa la successiva area di  supporto a 1500/1496.

Dax giornaliero

L'indice di Francoforte dopo i primi quattro giorni di flessione sulla scia degli altri indici europei venerdì ha tentato il recupero dei massimi della settimana precedente.

A rialzo la prima resistenza  a quota 7870, poi su successivo allungo area 8.000.

A ribasso invece è importante che l'indice reagisca al supporto  posto a 7.730 perchè una chiusura sotto tale livello potrebbe innescare una reazione ad ulteriori vendite.

Ftse Mib giornaliero

L'indice di Milano ha avuto nella giornata di mercoledì una notevole perdita sul notizie del profit warnng di Saipem.

Da un punto di vista grafico il primo livello da superare per un recupero delle quotazioni sono 17.500 punti.

A ribasso invece  il primo supporto si trova a 17.000 punti.
Quello successivo a 16.800 punti.


 Calendario degli eventi macroeconomici della settimana in corso http://online.wsj.com/mdc/public/page/2_3063-globalEconomicCalendar.html

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