domenica 20 gennaio 2013

Report n° 3 Gennaio 2013

Commento sintetico della settimana di consuntivo

Chiusure contrastanti in Europa per gli indici azionari, negativa la borsa di Francoforte, molto bene il Cac di Parigi e moderatamente positivi altri paesi come per l' indice italiano.
Meglio oltreoceano dove la positività non è stata affatto scalfita . Molo bene anche dall'Asia.
Il vix ( che è l'indice della volatilità sull'indice americano SP500) detto anche l'indice della paura, è molto rallentato e questo dovrebbe far presupporre che ci saranno ancora rialzi per le piazze finanziarie, ma bisogna ricordare che sempre dopo un periodo di quiete, anzi proprio in contrapposizione a questo, c'è la tempesta.
Da un punto di vista di analisi ciclica ci troviamo sul crinale ed infatti c'è un rallentamento in corso, questo è il secondo elemento che deve far muovere gli investitori per le prossime sedute con una certa prudenza.
Intanto ecco le notizie più importanti che hanno mosso gli indici.
Dopo l'appello della settimana scorsa ai Repubblicani da parte del Presidente degli Stati Uniti d'America, sulla necessità di votare in modo favorevole alla spesa pubblica, anche il governatore della Fed ha chiesto al Congresso di alzare il tetto del debito,
Bernanke ha fornito un outlook moderatamente ottimistico sull'economia Usa, anche se c'è ancora molta strada da fare prima che la Fed possa considerarsi soddisfatta, non ha indicato quando la Banca Centrale interromperà gli acquisti di bond.
Tra le notizie importanti arrivate in settimana da Fitch è giunta l'opinione dell’agenzia sul possibile rischio che la Gran Bretagna perda il suo status di tripla A , che sta "chiaramente aumentando".
Se in marzo il bilancio mostrerà che i livelli del debito pubblico sono ancora in rialzo arriverà il downgrade anche per il Regno Unito.
La nota agenzia di rating si è pronunciata anche sugli Stati Uniti e sulla Spagna dicendo che le situazioni del debito pubblico le espongono non in modo favorevole, mentre il giudizio è più positivo per l'Italia, dove vedono una stabilizzazione del debito.
  Negli Stati Uniti, la produzione industriale è salita a dicembre dello 0,3% su mese da +1,0% rivisto da +1,1% del mese precedente. Il dato è in linea con le attese degli analisti e la produzione industriale salita a dicembre dello 0,3% su mese da +1,0% rivisto da +1,1% del mese precedente.
 Il dato  in linea con le attese degli analisti.
Le trimestrali mediamente sino ad ora si sono rivelate meglio delle aspettative e non ci sono state brutte sorprese.
La BCE ha nuovamente ribadito che la crescita in Europa è asfittica, e l'Italia si trova ancora in uno stato di difficoltà, con una continua fuga di capitali, ma Piazza Affari fa continua a salire. Sul fronte commodities, il petrolio come molte altre materie prime beneficiando dei dati positivi della Cina sull’export con un aumento del 14%, così come le importazioni, che sono cresciute del 6% hanno contribuito a mantenere vivo l'interesse su varie materie prime.
Possiamo dire che l'oro ritorna a brillare per la seconda settimana consecutiva di rialzi sembra tornato un certo interesse che negli ultimi mesi si era offuscato.
 Probabilmente l'avvio incerto della nuova stagione delle trimestrali in America ha aiutato a mantenere alto l'interesse.
Anche i dati sull’inflazione, in crescita al 2,5% (2,3% le attese),hanno contribuito a manifestare interesse sull'oro che ne trae beneficio perchè viene visto come un bene per mantenere il potere d'acquisto, o riserva di valore .
Non ultimo a sostenere l’ascesa del gold, ha contribuito anche la debolezza del dollaro e la perdita di valore dello yen.
A tale proposito la perdita di valore dello yen viene vista come la prima vera offensiva nella guerra sulle valute che alcuni pensano si scatenerà. http://www.wallstreetitalia.com/article/1483985/mercati/e-guerra-delle-valute-il-giappone-apre-il-fronte.aspx .
Le misure espansive messe a punto dal nuovo Governo giapponese, guidato da Jintsu Abe ha contribuito a una svalutazione dello yen contro tutte le valute.
Il dollar index questa settimana chiude a 80,00 punti, mentre lo euro/yen si è attestato a 119,75 punti mentre dollar/Yen 89,95.
Sul fronte interno da ricordare è il livello raggiunto dal debito pubblico, nuovo record a EUR2.020,7 (+EUR6 mld rispetto al dato di ottobre).
Secondo la Banca d'Italia, il buon andamento di cassa e della liquidità nella Pubblica Amministrazione dovrebbe aver riportato in dicembre 2012 il debito pubblico sotto la soglia dei EUR2.000 mld.
Euro Dollaro giornaliero

In questa ottava è stata testata più volte il livello posto a 1,34 da cui è sempre stato respinto.
Si è creata così una zona di lateralità , le cui estremità indicano i limiti della zona di lateralità.
La fuoriuscita da questa fascia indicherà la direzionalità che vorrà prendere il cambio.
La resistenza da superare è 1,34 in  chiusura di giornata, mentre il supporto si trova a 1,325


Chiusure mercati
Dax---------------7.702------(-0,15%)
Cac --------------3.741------(+0,99%)
Dow Jones-----13.643------(+1,23%)
SP500-------------1.485------(+1,23%)
Ftse Mib---------17.565------(+0,50%)
Nasdaq 100-------2.743------(-0,09%)
 Euro dollaro-----1,3320-----(-0,40%)
Oro----------------1.684$-----(+1,20%)
Petrolio---------95,50 $------(+1,85%)
Nikkei----------10.990-------(-0,02%)
Hang Seng-------23.602-----(+2,45%)
SP500 giornaliero

L'indice americano sembra proiettato verso quota 1.500 punti e molto vicino al massimo realizzato nel  2007.
Questa è un zona molto sensibile perché è un'area di doppio massimo.
mancano pochissimi punti circa 20 per raggiungere il top.
Non ci sono segnali che  indicano un arresto delle quotazioni a tale livello, solo che da un punto di vista storico con la formazione di doppio massimo il  90 % delle volte c'è un arresto e conseguente fase ribassista.


Dax giornaliero

 L'indice di Francoforte attualmente presenta una certa debolezza.
In passato invece è stato sempre l'indice trainante per l'intera Europa.
Anche nei momenti di ribasso il Dax è stato l'indice che manteneva più a lungo il suo valore.
Il supporto più importante si trova a
7.600 punti, mentre la resistenza maggiore è in area 8.000 punti precisamente a  7.780 punti.


Ftse Mib giornaliero

Anche l'indice di Milano è continuato a salire sopra tutto grazie all' andamento dei titoli bancari.
La resistenza posta a 17.700 punti se verrà superata si apre la strada per nuovi massimi.
A ribasso invece  il supporto maggiore si trova in area  17.300 punti.
 

Calendario degli eventi macroeconomici della settimana in corso http://online.wsj.com/mdc/public/page/2_3063-globalEconomicCalendar.html

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