domenica 20 maggio 2012

21 Report Settimana 21 25 Maggio 2012

Commento sintetico della settimana di consuntivo


 La settimana appena trascorsa è stata particolarmente difficile.


I problemi della zona euro sembrano accavallarsi gli uni agli altri.


 La Grecia  dalle inconcludenti elezioni del 6 maggio tornerà alle elezioni in giugno forse il giorno 17, perchè non si è trovato un accordo per la formazione di una coalizione di governo.


Sembra così destinata ad uscire dall' euro.


E' anche iniziata così una fuga dagli sportelli, con il ritiro di ingenti capitali, dopo che la  BCE ha comunicato l’improvviso stop alle operazioni di aiuto monetario ad alcune banche greche che non hanno rispettato i piani di ricapitalizzazione. 


La dichiarazione proveniente dal FMI  dalla voce della Presidente Lagarde , ha detto che "bisogna essere tecnicamente preparati a tutto".  


A questo si aggiunge l'importante dichiarazione del commissario europeo al Commercio, Karel De Gucht, in cui  si dice che la Commissione EU e la Banca Centrale Europea stanno lavorando ad uno scenario di emergenza nel caso la Grecia esca dalla moneta unica europea.


Tutto ciò non promette niente di buono e  se dovesse verificarsi l'uscita di Atene dalla UE sicuramente il caos creato  si rifletterebbe su crescita, scambi commerciali e mercati finanziari.


 La settimana si apre anche con un' altra turbolenza, dal  New York Times  la notizia della maxi-perdita registrata dalla banca Usa JP Morgan Chase nel trading di derivati di circa 2/4 mld di USD, poi confermata dalla stessa banca . 

Sempre dal settore bancario arriva Moody's , che questa settimana ha declassato ben 26 banche italiane, perchè attualmente  hanno un maggior grado di vulnerabilità  in quanto il supporto del governo italiano qualora si aggravassero le situazioni si è notevolmente ridotto.


 L'economia italiana è particolarmente debole ed è confermata da una performance negativa perchè nei primi 3 mesi del 2012, siamo  entrati in  recessione, evidenziato dal calo del Pil dello 0,8% sul trimestre precedente e dell'1,3% rispetto al primo trimestre del 2011.


La  Germania invece  il Pil ha messo a segno nel primo trimestre 2012 un recupero superiore alle attese sostenuto dalle performance di esportazioni e dai consumi interni .


Invariata  è la crescita in Francia.


In Grecia il Pil ha evidenziato un calo annuo del 6,2% .


Nella riunione avutasi della Cancelliera di Berlino con il nuovo Presidente francese Hollande  c'è stata la  volontà di integrare un patto per la crescita al fiscal compact che impone agli Stati un estremo rigore sui conti pubblici.


Hollande  è in linea sulla   necessità della nascita  degli Eurobond per l'Europa  per fermare questa escalation speculativa, di cui in settimana è stata particolrmente vittima la Spagna.


Questo punto finora è stato sempre osteggiato dalla Merkel , ma nel vertice del G 8 , il suo rigore sembra essere entrata in minoranza.


Ricordiamo che dopo le elezioni Nord Reno-Westfalia, anche sul fronte interno gode di minor appoggio politico dopo la sconfitta subita nella regione più popolosa della  Germania.


 L'inflazione nei Paesi dell'Area Euro è stata pari in aprile dello 0,5% su mese e del 2,6% su base annuale, in linea con le attese.


Nella  riunione tenutasi dai banchieri centrali, hanno discusso della possibilita' che la Grecia abbandoni l'Eurozona, studiando i modi con cui gestire un'eventualita' del genere.


 Il paese, travolto dai debiti, deve fare i conti con un crescente disagio sociale, con la crisi che e' entrata nel suo secondo anno e mezzo di vita. 


 Dagli Stati Uniti d'America , il segretario al Tesoro Geithner ha dichiarato che il deficit di bilancio Usa è insostenibile nel lungo periodo e ricorda ai  parlamentari, che se dovesse venire a mancare la fiducia nel sistema politico Usa si creerebbe una grave crisi .Tutto questo sembra essere un avvertimento "guardate attentamente a quanto sta accadendo alla vecchia Europa"


I limite del debito Usa  nella seconda parte del 2012 verrà sforato, quindi auspica che il Congresso decida di  innalzare senza drammi il limite del debito.


Da notizie apparse su vari articoli, pare che la Banca Centrale Europea potrebbe cedere alle pressioni e ridurre i tassi di interesse dell'area euro tra un mese, nel tentativo di scongiurare un peggioramento della crisi nell'area euro .


 Il significato di questa mossa, sarebbe equivalente ad una svalutazione dell'euro e sinceramente per i paesi più indebitati sarebbe auspicabile, perchè potrebbero ripartire le esportazioni con riflessi positivi sulla bilancia commerciale e sul PIL.


 Ma tutto ciò potrebbe essere vanificato,se come si presume dalle minute della Fed diffuse questa settimana,  si dovessero varare  nuovi stimoli monetari , come dichiarato , che entrerebbero qualora l’economia Usa dovesse peggiorare.


Intanto dal G8 che si è svolto negli Stati Uniti, c'è chi lamenta poco decisionismo come 
http://www.wallstreetitalia.com/article/1380740/mercati-politica/g8-i-mercati-puniranno-il-vertice-dei-proclami.aspx 
 e chi invece vede la  riuscita del summit, sono 2 visioni diverse dello stesso avvenimento, laprma più pessimista, la seconda più ottimista. 
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-05-18/obama-pressing-merkel-sforzi-225650.shtml?uuid=AbPBEleF 


Le cose forse  stanno cambiando,per lo meno questa è la speranza della scrivente e se da un focus impostato solo su rigore si passa a quello su  sviluppo e crescita,  i risvolti economici possono essere meno drammatici  di quanto non siano  ipotizzati sino ad  ora.


D'altronde il solo rigore, sperimentato sino ad ora non  ha prodotto risultati positivi, ma  solo sofferenza e povertà in particolar modo per le classi più deboli, aumentando il divario tra le classi sociali.


Gli elettori stessi delle varie tornate elettorali che si sono tenute nei paesi europei hanno detto no ai piani lacrime e sangue.


Dal mercato forex la settimana è stata caratterizzata da un ulteriore indebolimento dell' euro contro tutte le valute e proprio le fallite trattative per la formazione di un nuovo governo greco ha portato il cambio contro dollaro a rivedere un minimo a 1,2650 cioè il minimo di cinque mesi fa. 


Anche il greggio è andato in calo, sul timore di una minor crescita economica, causata dalle ripercussioni che può avere un esacerbarsi della crisi di debito in Eurozona. 


L'oro, dopo aver rivisitato un minimo a 1.526 dollari l'oncia, toccato a inizio 2012, ha rimbalzato e chiude la settimana con segno più. Idem per l'argento.


Il Bund tedesco ha continuato il suo apprezzamento arrivando sino a vedere i 144 punti base segnando così nuovi record storici, non ci sono ancora segnali di accenno di deprezzamento. 


Tutti i titoli governativi dei paesi periferici hanno risentito dell' instabilità creata dalla situazione greca, così le curve degli spreads dei vari paesi inclusa l'Italia hanno registrato vistosi aumenti dei rendimenti su tutte le scadenze. 


Anche la Cina che si trova in una fase di rallentamento della sua economia,  l'uscita degli ultimi dati  hanno preoccupato perchè segnalano che l'economia cinese potrebbe indebolirsi più del previsto.


E' stato così posto in essere un nuovo provvedimento che cerca di porre rimedio con un nuovo  taglio al coefficiente delle riserve obbligatorie delle banche commerciali .


Da Novembre 2011 è il terzo taglio, con questa a mossa si dovrebbero potenzialmente venire liberati 400 miliardi di yuan e si punta a far aumentare la concessione di prestiti per sostenere la crescita. 


Anche le chiusure delle piazze asiatiche sono state in profondo rosso tra il 3 e il 5% in meno.
                                             EURO DOLLARO giornaliero
Il cambio si trova nel box che lo tiene da oltre 3 mesi e dopo una fase discendente piuttosto ripida venerdì sembra aver avuto la forza di rimbalzare, formando una candela che  potrebbe essere d'inversione.
E' possibile che rimanga nel box ancora per un pò di tempo prima che si decida a formare la quinta onda discesista e anche secondo la teoria di Elliott, a livello temporale la quarta è sempre la più lunga.
Ricordiamo che è rimasto aperto un gap in area 1.315 quindi si prevede un apprezzamento dell' euro almeno sino  a chiusura gap.


 Chiusura mercati


 Dax-------------6.271-------(-4,50%)
 Cac -------------3.008------(-3,71%)
 Ftse Mib ------13.048-------(-7,13%)
 Dow Jones----12.369-------(-3,52%)
 SP500---------1.295-------(-4,50%)
 Nasdaq 100----2.478-------(-5,25%)
 Euro dollaro----1,2922------(-1,30%)
 Oro--------------1.593$----(+2,00%)
 Petrolio--------91,35$------(-4,27%)
 Nikkei----------8.560-------(-4,73%)
 Hang Seng-----18.955 ------(-5,12%)

                                           S&P500 giornaliero
L'indice di riferimento degli Stati Uniti d'America così come il  più grande Dow Jones ha continuato la discesa e venerdì ha rotto la trend- line che teneva il mercato e che passa per il 50% del ritracciamento  di Fibbonaci che va dal minimo di ottobre 2011 al massimo aprile 2012.
Area 1285 /1279 sembra essere il punto di arrivo dell' indice americano  da dove potrebbe partire una nuova fase rialzista.
Si osserva che da un punto di vista di analisi ciclica siamo in partenza di una nuova fase che dovrebbe far rimbalzare il mercato. 
D'altronde pur avendo avuto una bella discesa non abbiamo raggiunto il 50% del ciclo rialzista partito in ottobre e quindi anche se il quadro di forza che presentava dieci giorni fa si è rovinato,ancora è tutto possibile, non escludendo l'ipotesi di rivedere nuovi massimi e oltre.
Il tempo chiama a rialzo.
Attenzione solo una  discesa sotto a 1.250 punti chiaramente farebbe crollare questa visione.


                                                   Dax giornaliero
Visto che i problemi provengono da questa parte dell'Atlantico ecco che l'indice di Francoforte questa settimana ha abbandonato la trendline che passa per il 50% del ritracciamento tra bottom di ottobre2011 e top di Aprile 2012.
Quì c'è un gap da chiudere in un area 6230/6270 ed anche un'altra  area importante da dove il mercato potrebbe terminare la sua discesa è 6150/6160. Comunque solo la rottura dei 6.000 punti equivalente al 50% del ritracciamento decreterebbe la fine del trend rialzista.
Per ora questa risulta essere solo una fase correttiva dell' onda propulsiva iniziata a ottobre 2011.
Attenzione , altra indicazione viene data dalla eventuale  rottura a rialzo della linea parallela disegnata nel grafico, perchè anche questa darebbe una chiara indicazione di termine della fase di discesa.
Da un punto di vista ciclico il tempo chiama a rialzo e se non dovesse esserci questa inversione di tendenza allora i mercati avranno un ulteriore forte declino.


                                        FTSE MIB giornaliero
Piazza Affari  questa settimana è stata  fortemente penalizzata dalle questioni provenienti dalla Grecia.
La chiusura di venerdì pomeriggio è stata inferiore al minimo di settembre 2011.
Questo non fa presagire nulla di buono  e per lunedì prossimo va ricordato che l' apertura sarà in  negativo  perchè ben  oltre la metà tra le big di Piazza Affari staccheranno  la cedola.
Stagione di dividendi verranno  distribuiti ben  5,5 miliardi di euro agli azionisti. Telecom Italia, Eni, e Snam tra le più sostanziose.
La Flessione si prevede dovrebbe essere dell' 1,8% .
Analisi tecnica e ciclica però ci fa ben sperare, perchè proprio da questi minimi dovrebbe partire un inversione di tendenza che fino adesso è stata ribassista. Solo le società del lusso,grazie alla forte esportazione, da  inizio anno hanno  guadagni positivi . Attenzione quindi alla settimana entrante potrebbe rivelarsi decisiva.

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