venerdì 12 febbraio 2010

7° Report settimanale 15 20 Febbraio 2010

Questa settimana i movimenti delle borse hanno ampiamente risentito delle notizie relative alla problematica causata dall'enorme debito pubblico che paesi come la Grecia avevano già da tempo, che la crisi economica in atto da circa 2 anni rende quasi insolvibili.
Oltre alla Grecia che ha tenuto banco per tutta la settimana nella lista ci sono anche Portogallo, Irlanda Spagna Italia.
Il rischio Paese quindi si riflette in tutta l'area Euro, tanto che l'effetto più evidente è stato sull' andamento del cambio Euro su Dollaro.
L'attuale situazione è molto critica per la stessa sopravvivenza della moneta unica europea.
E' stato sopravvalutata l'idea che la sola moneta potesse tenere paesi così diversi uniti.
Il blocco che si è voluto far nascere in contrapposizione al dollaro ora sembra arrivato al capolinea.
I paesi del sud Europa sembrano intrappolati nella moneta unica che non può essere svalutata come probabilmente avrebbero fatto se avessero mantenuto le monete locali, nello stesso tempo la loro scarsa competitività industriale rende sempre meno esportabili i propri prodotti, tutto ciò rischia di trascinarli verso la rottura del blocco euro.

A tal proposito rimando all'articolo sui Cds(Credit Defautlt Swap) del sole 24 ore.

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2010/02/credit_default_swap-possibile_speculazione-debito.shtml?uuid=d486bc5a-14ac-11df-949a-6432fdfe4ee9&DocRulesView=Libero


Cambio Euro Dollaro giornaliero

Gli attacchi che si sono scatenati contro la valuta comunitaria sono di tipo speculativo e dipendono appunto dalla debolezza congiunturale dell'area Euro.La settimana infatti è stata negativa per l'Euro che ha continuato a svalutarsi contro il dollaro, arrivando a chiudere a 1,3613 perdendo un ulteriore -0,40%
Anche l'America in quanto a debito pubblico non è messa tanto meglio dell'Europa, basti pensare ai conti della California.
L'obiettivo da raggiungere è 1,34.

Da dicembre 2009 quando il cambio ha registrato1.51 ad oggi la discesa è stata di circa il 10%.
Correlazioni intermarket
Dai movimenti del prezzo delle valute e’ possibile prevedere il trend di alcune commodity,perchè esse sono direttamente correlate con l’andamento del valore del dollaro.
Stranamente questa settimana i prezzi di alcune commodity come oro e petrolio hanno avuto un andamento opposto.Il petrolio chiude 73,09 dollari al barile + 3,88% rialzo settimanale e dell'oro1092 dollari l'oncia con saldo settimanle di +2,35%.

S&P500 giornaliero

La settimana si chiude positivamente per tutti gli indici Come previsto nel post della settimana passata ,gli indici hanno avuto un attimo di pausa e di recupero delle quotazioni.
Venerdì S&P500 chiude a 1075,51 -0,27% con bilancio settimanale +1,65%.
A rialzo la resistenza posta in area 1090 non è stata nemmeno toccata. Non ci sono segnali per ora che possano dare indicazioni positive per la prossima settimana, l'ottica con cui si guarda l'indice è ancora di stampo ribassista.Se le indicazioni che verranno nella prossima settimana dovessero continuare a presentare le problematiche che abbiamo visto nella settimana di consuntivo, si potrebbe rivedere prima l'area 1050, rotta la quale il supporto lo si trova in area 1030.

Lunedì i mercati Americani rimarranno chiusi per festività.

Questo ci fa presupporre un avvivo di settimana per i mercati europei positivo, perchè il loro bilancio non è altrettanto positivo.

Dax giornaliero
La chiusura di venerdì dell'indice di Francoforte è 5500,39 -0,06% con un rialzo settimanale +1,24%.
Lunedì è probabile che si possa avere una seduta positiva in mancanza di Wall Street con un estensione sino a 5650. Solo la rottura di questo livello potrebbe incrinare il quadro ribassista che si è venuto a creare. Nella prosecuzione del ribasso c'è un primo supporto a livello 5430 e successivamente alla sua rottura la discesa incontrerà un ulteriore supporto a 5350 .Il suo approdo finale è in area5150/5200.

Ftse Mib giornaliero e orario

Il nostro indice venerdì ha chiuso a 21035-0,19% con un bilancio di settimana di solo+0,45%.
Nel grafico orario posto in basso si vede che non è riuscito a superare la resistenza posta a 20500 punti.
Il nostro indice come già visto da tempo mostra una maggior debolezza rispetto a quello delle altre borse e l'obiettivo di 20800 punti è stato raggiunto nella prima settimana di febbraio. La sua eventuale rottura aprirebbe la strada per una discesa piuttosto profonda perchè la prossima resistenza si trova a 18000 punti, valore raggiunto nella discesa terminata in luglio2009.

LUNEDI' 15 FEBBRAIO

*USA: mercati chiusi per President's Day

*GIAPPONE:
00h30 - Pil 4* trimestre prel.
(precedente: +1,2% t/t, +4,8% a/a;previsione: +0,8% t/t;consenso: +0,9% t/t, +3,5% a/a)
-
produzione industriale dicembre def.
(precedente: +2,2% m/m;preliminare: +2,2% m/m, +5,3% a/a)


MARTEDI' 16 FEBBRAIO


*GERMANIA
11h00 - indice Zew febbraio
(precedente: 47,2 punti;previsione: 42 punti; consenso: 41 punti)

*USA:
14h30 - indice Empire State Manufacturing febbraio
(precedente: 15,92 punti;previsione: 19 punti; consenso: 17,9 punti)
19h00 - indice Nahb mercato immobiliare febbraio
(precedente: 15 punti;previsione: 15 punti; consenso: 16 punti)


MERCOLEDI' 17 FEBBRAIO


*USA:
13h00 - indice settimanale richieste mutui
(precedente: -43.000 al 30/1)
14h30 - avvio cantieri nuove unita' abitative gennaio
(precedente: 557.000;previsione: 570.000; consenso: 580.000)
- permessi nuove costruzioni gennaio
(precedente: +10,9% m/m, +15,8% a/a)
- prezzi import gennaio
(precedente: inv. m/m, +8,6% a/a;
previsione: +1% m/m; consenso: +0,9% a/a)
- prezzi export gennaio
(precedente: +1,9% m/m, +6,9% a/a)
14h55 - indice Redbook vendite dettaglio prime 2 settimane febbraio
(precedente: +1,7% m/m al 6/2)
15h15 - produzione industriale gennaio
(precedente: +0,6% m/m, -2% a/a;
previsione: +1% m/m; consenso: +0,7% m/m)


GIOVEDI' 18 FEBBRAIO

*GIAPPONE:
00h30 - superindice dicembre def.
(precedente: 90,7 punti;preliminare: 94 punti)

*USA:
14h30 - prezzi produzione gennaio
(precedente: +0,2% m/m;previsione: +0,8% m/m; consenso: +0,8% m/m)
- prezzi produzione core gennaio
(precedente: inv. m/m;previsione: +0,1% m/m; consenso: +0,1% m/m)
- richieste settimanali sussidi disoccupazione
(precedente: -43.000 a 440.000 al 30/1;consenso: 450.000)
16h00 - superindice gennaio
(precedente: +1,1% m/m;consenso: +0,5% m/m)
- indice Fed Filadelfia febbraio
(precedente: 15,2 punti;previsione: 17 punti; consenso: 17 punti)
17h00 - scorte settimanali petrolio DoE
(precedente: 329 mln/barile al 29/1)

VENERDI' 19 FEBBRAIO

*USA:
14h30 - inflazione gennaio
(precedente: +0,1% m/m, +2,7% a/a;previsione: +0,3% m/m;
consenso: +0,3% m/m, +2,8% a/a)
- inflazione core gennaio
(precedente: +0,1% m/m, +1,8% a/a;previsione: +0,2% m/m, +1,7% a/a;
consenso: +0,2% m/m, +1,8% a/a)












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