sabato 13 marzo 2010

11° Report settimanale 15 19 Marzo 2010

E' una fase di incertezza quella che stiamo attraversando che crea una congestione dei prezzi con volatilità è molto bassa.

GRAFICO 1) VOLATILITA'

Normalmente quando le borse vanno sù la volatilità non è mai molto alta come quando le quotazioni scendono.

Per logica dovremmo attenderci un proseguimento delle quotazioni al rialzo.

E' altresì vero che prima delle esplosioni di volatilità ci sono delle fasi precedenti di contrazione della stessa.

Attualmente siamo su dei livelli bassi, intorno a 18 che come il grafico mostra sono il livelli della pre-crisi.

Solo da questo grafico è difficile stabilire quale strada prenderà il mercato.

Siamo anche in una fase in cuii tutti gli analisti finanziari sono molto vigili perchè basta una notizia di implicazione internazionale che si può scivolare come su una buccia di banana.

GRAFICO 2) DOLLAR INDEX

Il Dollaro sono ormai 5 settimane che si trova in un trading range ben definito e nella giornata di venerdì chiude in leggero ripiegamento1,3770 contro la moneta unica europea e la sterlina 1,5183 e continua a tenersi sostanzialmente stabile contro lo yen giapponese 90,46.

L'inversione del trend per il dollar index si avrebbe ad una chiusura inferiore a 79 .

Visto che in passato alla perdita di valore del dollaro rispetto alle altre valute ha coinciso il rialzo dei mercati borsistici in generale, non di meno dovremmo attenderci al superamento del livello di 79 una continuazione del rialzo, altrimenti torneremo a rivedere di nuovo valori che sono già stati visitati nel mese di febbraio.

Borse europee :chiusura di venerdì leggermente negative(chiusure settimanali positive : DAX di Francoforte + 1,20%, Cac di Parigi + 0,40% , Ftse di Londra +0,50%, Ftse Mib +1,30% ), borse americane vicine ai massimi dell'anno ( chiusure settimanali Dow Jones +0,52%, S&P 500+0,99%, ,Nasdaq+1,78% ) e le borse asiatiche seguono i leggeri movimenti di quelle americane.

Come detto tutto ciò crea una certa quiete, tanto che vien da domandarsi se sia il preludio di una tempesta.

GRAFICO 3) S&P500

Dopo una galoppata a rialzo ininterrotta di ben 13 sedute l' indice americano si trova su i livelli dei primi di gennaio, ma non riese a superarli.

Si forma così un doppio massimo che in analisi tecnica ha un significato ribassista.

Ricordiamo anche che l'indice si trova ad un livello topico cioè 50% del range dal massimo del 2008 al minimo del 2009.

Se riuscirà a superare questo livello con tenuta settimanale potremmo avere un arco in più nella visione di prosecuzione del rialzo dei mercati.

Interessante l' articolo a firma di Walter Riolfi http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2010/03/mercati-finanziari-fragile-normalita.shtml?uuid=9daba836-2e8c-11df-aab2-c7ba47dedd35&Doc

GRAFICO 4) DAX

Rispetto all' indice americano il Dax si trova a meno di un 2% dai valori di gennaio.

In questa fase sembra la maggior debolezza delle borse europee sia dipesa da una minor ripresa del settore bancario.

Le indicazioni di analisi tecnica in questo grafico non le troviamo ma visto che è la borsa americana che riesce a condizionare l'andamento degli altri mercati,va mantenuto in considerazione quanto esposto sopra.

GRAFICO 5) Ftse Mib

Pur se la performance settimanale del nostro indice è stata la migliore di tutte,rimane pur sempre molto debole.

Infatti la distanza dai massimi è oltre 8,00% .

Questo significa che se dovesse contiunare il rialzo l'indice nostrano può dare una certa soddifazione proprio perchè la strada di fronte a sè è così ampia e anche a ribasso se le borse dovessero scendere la strada è già stata tracciata

Per terminare il grande economista Nouriel Roubini in una recente intervista dice"Sta per esserci inflazione ovunque e sara' davvero cosi' se il dollaro si indebolira'. I prezzi al consumo seguiranno lo stesso trend anche nelle altre parti del mondo".

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