Le prese di beneficio sulle varie borse mondiali hanno caratterizzato tutta questa ottava, dove spicca in senso negativo l'asia con il Nikkei.
Gli indici sono arrivati a dei livelli topici e sembra non abbiano più l'energia sufficiente a sostenerli.
Anche se il trend primario rimane stabilmente rialzista è possibile vedere nel futuro prossimo una prevalenza delle vendite sugli acquisti.
I dati macro di settimana non sono stati particolarmente sfavorevoli all' andamento delle borse, si comincia con i dati dal Regno Unito la cui produzione industriale ha registrato a febbraio un progresso dello 0,9% m/m, al di sopra delle attese ferme a +0,3%.
Su base annua il dato risulta invece in crescita del 2,7%,a fronte di un consensus a +2,2% e le esportazioni hanno registrato un incremento del 2,4% a/a, mentre le importazioni hanno segnato una flessione del 14,8%.
Il FMI, nel suo World Economic Outlook, ha rivisto a rialzo le stime sulla crescita del Pil di Eurozona prevedendo che essa si attesti all’1,2% nel 2014 (dal precedente +1,1%) e all’1,5% nel 2015 (da +1,4%) .
Anche per l'Italia le stime sulla crescita del Pil si prevede che si attesti allo 0,6% nell’anno in corso (dal -1,9% del 2013) ed all’1,1% nel 2015.
Negli Usa le scorte all’ingrosso hanno registrato a febbraio un incremento dello 0,5% m/m, dal precedente +0,8%, confermando le attese
Si sono ridotti i timori di Wall Street sulla futura politica monetaria della Fed, dalle minute FOMC non sembrano imminente un possibile rialzo dei tassi a breve e il target del 6,5% del tasso di disoccupazione (che secondo la "forward guidance" avrebbe fatto scattare l'aumento del costo del denaro) è obsoleto e va rimosso.
Tutto ciò significa che allungano tempi del tapering.
Sempre dagli Usa, nella settimana al 5 aprile, le nuove richieste ai sussidi di disoccupazione si sono attestate a 300.000 unità, dalle 332.000 della precedente rilevazione e a fronte di attese a 320.000 unità.
Ma nonostante questi dati che sono più positivi che negativi, i listini globali hanno continuato a scendere chiuderanno con bilancio negativo da un mese.
C'è chi pensa che dipenda dai dati non troppo confortanti del commercio estero cinese che hanno fatto scattare le vendite, mentre alcuni operatori hanno osservato che la tendenza al rischio sta scendendo rapidamente a causa della crisi ucraina.
Nell' ultimo periodo le vendite hanno colpito soprattutto i titoli high-tech e biotech.
Dal fronte obbligazionario lo spreads Btp Bund continua a scendere e anche dalle agenzie di rating, sono giunte notizie confortanti.
Fitch ha rivisto a positivo da negativo l'outlook sul merito di credito portoghese, confermato a BB+, citando i passi avanti fatti da Lisbona nel ridurre il deficit e la ripresa dell'economia.
Rivisto a negativo da stabile l'outlook sul rating sovrano finlandese da parte di Standard &Poor's, che ha confermato a Helsinki la tripla A.
Sul mercato valutario, l'euro torna a verso quota 1,39 sul dollaro, riportandosi vicino a i livelli di metà marzo dopo segnali accomodanti giunti dalla Federal Reserve.
La moneta unica vale 140,80 yen, in evidenza la lira turca va giù dopo l'avvertimento sulla qualità del credito del paese.
Le commodities che hanno un trend molto positivo sono nickel e caffè, mentre c'è una certa stasi , ma con indicazione di rialzo per oro argento e petrolio.

Dopo il periodo di ribasso delle settimane precedenti c'è stata in questa ottava la riscossa dell' euro su dollaro che è tornato quasi sui massimi di periodo.
La voglia di arrivare a quota 1,42 sembra esserci tutta, ma prima c'è da superare la resistenza a 1,3943 - 1,3967 per poter giungere a determinate vette.
A ribasso il supporto importante si trova a 1,3680-1,3640.
Chiusure mercati
Dax---------------9.315----(-3,90%)
Cac --------------4.365-----(-2,62%)
Ftse Mib---------21.198----(-4,21%)
Dow Jones------16.026------(-2,08%)
SP500------------1.815------(-2,58%)
Nasdaq 100------3.446------(-2,43%)
Euro dollaro-----1,3883-----(+1,48%)
Oro---------------1.318------(+1,25%)
Petrolio----------103,37-----(+2,37%)
Nikkei-----------13.925-----(-6,75%)
Hang Seng-----23.003------(-1,70%)

L'indice americano che ha lateralizzato per un circa un mese e mezzo , da fine febbraio sino al 10 Aprile quando ha rotto il supporto posto nella parte bassa del range a 1.840 pts e si è portato sul finire dell' ottava sino a 1815.
Nonostante il calo di questa ottava il trend primario rimane comunque rialzista e rimane tale sino 1.700/1714 pts. .
In caso di una continuazione di vendite il primo supporto successivo si trova a1780 pts e ce n'è uno in area 1740 pts a livello del minimo di febbraio 2014.
Viceversa in caso di pronta reazione la resistenza da superare è tra 1870-1880pts.

L'indice di Francoforte ha sviluppato una zona di range laterale molto alta e va tra 9.000 pts e 9.750pts .
Anche dopo il ribasso importante di questa ottava, il Dax non ha rotto nella parte bassa il range, ma ha supporti in area 9.200 pts e successivamente in area 9.000 pts.
A rialzo le resistenza più vicina si trova a 9.500 pts e successivamente area 9.650 pts.

Piazza Affari che si era comportata molto bene nell' ultimo periodo, ma non ha avuto scampo vista la discesa dell'SP 500 che ha perso il primo delicato sostegno a quota 1.840 .
Il Ftse Mib ha quindi abbandonata la soglia a 22.000 punti e ora il suo obiettivo sembra essere tra 21.000 e 20.500 punti.
Quest'ultimo livello, potrebbe essere tenuto anche in caso di eventuali ulteriori perdite di Wall Street , per lo meno sino ad un ripiegamento dell'indice americano fino a quota 1.800 o perfino a 1.780 punti.
Questo scenario è prevedibile visto l'avvenuto cedimento di 1.840 pts che ha completato una figura ribassista di triplo massimo, comportando una discesa di breve fino all'obiettivo indicato.
Per l'indice italiano a rialzo la prima resistenza da superare è in area 21.700pts.
Nessun commento:
Posta un commento