sabato 5 aprile 2014

12 Report 07- 11 Aprile 2014

Commento sintetico della settimana di consuntivo


Settimana spumeggiante, le borse hanno festeggiato soprattutto dopo il discorso di Draghi, ha dichiarato che la Bce avrebbe modellato un programma per l'acquisto di 1.000 miliardi di titoli all'anno .

Questo ha spinto gli acquisti e  tutte le piazze finanziarie chiudono la settimana in positivo, mentre il differenziale tra titoli di stato italiani e tedeschi si è ulteriormente abbassato attestandosi appena sotto 1,60 bp.

Lo spread Btp/Bund a 10 anni è a 167 bp, con il Btp decennale che rende il 3,22%.

Anche in Asia il Nikkei è riuscito prima a recuperare i 15.000 pts ,perdendoli poi in chiusura di venerdì pomeriggio sul ritracciamento avuto da Wall Street e si è attestata appena poco sotto tale importante livello.

Si attende la settimana prossima il pronunciamento della Banca Centrale of Japan e si prevede un nuovo pacchetto d'intervento per stimolare l'economia. 

Intanto la Bce ha mantenuto  il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento,  sulle operazioni di rifinanziamento marginale e  sui depositi rispettivamente allo 0,25%, allo 0,75% e allo 0%,  si conferma così la  previsione che i  tassi si manterranno ai livelli attuali o più bassi per un periodo prolungato di tempo.

Il programma di acquisto da parte della Bce di titoli di stato si è riflesso  sul cambio euro dollaro che ha chiuso la settimana in negativo.

Le notizie macro più importanti di questa ottava sono state:il presidente della Fed Janet Yellen, in un intervento alla National Interagency Community Reinvestment Conference di Chicago,  ha dichiarato che il supporto straordinario all’economia da parte della Fed risulta ancora necessario e pertanto verrà
mantenuto per “un po’ di tempo”, anche questa dichiarazione ha stimolato gli acquisti.


In Italia il dato sul tasso di disoccupazione di  febbraio è salito al 13%, dal 12,9% di gennaio  a fronte di attese per una lettura in linea con la precedente.

Nell’Eurozona il Pmi manifatturiero si è attestato marzo a 53 pts, in calo rispetto a 53,2 pts di febbraio, ma in linea con la lettura preliminare.


Giungono due notizie positive da oltre Atlantico, la prima ,negli Usa il sondaggio ADP sul settore privato ha mostrato a marzo la creazione di 191.000 nuovi posti di lavoro, in miglioramento rispetto ai 178.000 della precedente rilevazione, ma le attese erano per  195.000.

La seconda, Usa gli ordinativi all’industria hanno registrato a febbraio un
incremento dell'1,6% m/m, in miglioramento rispetto al -1% della precedente rilevazione e al di sopra delle attese ferme a +1,2%.


La terza, l'indice Ism non manifatturiero si è attestato a marzo a 53,1 pts, in progresso rispetto a 51,6 della precedente rilevazione, sotto Il consensus per
53,5


Mentre la rilevazione sulle nuove richieste ai sussidi di disoccupazione si sono attestate a 326.000 unità, superiori alle precedenti 310.000 e sopra le attese per 319.000.

 Negli Usa le non-farm payrolls hanno registrato a marzo un incremento di 192.000 unità, in lieve flessione rispetto alle 197.000 di febbraio e al di sotto delle attese per 200.000 unità.

Il tasso di disoccupazione si è mantenuto stabile al 6,7% a marzo, a fronte di attese al 6,6% .

E' stata proprio questa ultima notizia  che ha portato alla flessione di venerdì pomeriggio sule piazze americane .

L' Italia non ne ha risentito affatto perché aveva già chiuso quando sono partite le vendite.

Comunque c'è da dire che gli operatori si sentono più sicuri con la chiusura posizioni sul finire del venerdì e che c'era dell' iper-comprato che doveva essere scaricato.

Per quanto riguarda le commodity, settimana incolore che ha portato a consolidamento di posizioni più che a veri e propri movimenti importanti, così  l'oro che sembra essersi stabilizzato intorno a 1.300 dollari l'oncia, uguale il movimento dell'argento, il petrolio si aggira intorno a 100 dollari a barile e il natural gas sopra a 4.20.
 


Euro dollaro giornaliero


Dopo l'annuncio di Draghi dell' acquisto di titoli di stato per 1.000 miliardi, c'è tato il ritorno su livelli del 26 febbraio scorso.

Nel grafico orario è evidente il momento di partenza delle vendite, che coincide proprio nel momento che Draghi pronunciava le sue parole.

E' così sceso sino a toccare il supporto in area 1,3680 e  per ora sembra aver bloccato la discesa.

Questo supporto è molto importante infatti è stato sentito e se dovesse essere perso quello successivo si trova una figura sotto a 1,3590.

A rialzo invece la prima resistenza si trova a 1,38. Chiusure mercati

Dax---------------9.695----(+1,05%)
Cac --------------4.484-----(+1,60%)
Ftse Mib---------22.175----(+2,75%)


Dow Jones------16.412------(+051%)
SP500------------1.865------(-0,08%)
Nasdaq 100------3.540------(-0,67%)

Euro dollaro-----1,3762-----(-0,32%)

Oro---------------1.293------(-2,75%)
Petrolio----------101,60-----(+2,70%)

Nikkei-----------14.935-----(+1,05%)
Hang Seng-----22.510------(+2,20%)


SP 500 giornaliero
Wall Street dopo 4 barre consecutive a rialzo ha chiuso venerdì in calo che comunque ha limato i guadagni ma non annullati.


Le prese di beneficio sono scattate dopo il rapporto sull'occupazione negli Usa.

Le vendite hanno colpito soprattutto il settore high-tech, che durante i giorni precedenti  aveva brillato in particolar modo.

Il vero livello da mantenere è area 1.840/1.845 pts, mentre a rialzo al superamento dei massimi fatti questa settimana si avrà un ulteriore allungo.



Dax giornaliero

L'indice di Francoforte si trova poco sotto allla solida resistenza che ha più volte provato a superare da cui è sempre stato rimandato indietro .

L'ostico libello è in area 9750 /9780 pts.

Ad un suo eventuale superamento ci sarà un ulteriore allungo perché scatteranno gli acquisti.

probabile una fase di consolidamento e a  ribasso il supporto si trova a invece a 9.560.

Ftse Mib giornaliero

Un diffuso consenso sulle prossime manovre della Bce ha determinato l'accelerazione a rialzo del nostro indice.

Era scontato dagli economisti  un nulla di fatto, come poi avvenuto sul ritocco dei tassi d'interesse che sono rimasti invariati.

Nello scenario positivo che si è venuto a verificare, dove il Belpaese rimane in testa alle mete internazionali di investimento.

Il mercato azionario viene acquistato perché ritenuto a buon mercato e le banche sono quelle che beneficiano maggiormente di questa  situazione e anche le obbligazioni, nei quali i Btp offrono ancora un importante rendimento aggiuntivo rispetto al panorama degli "Investment grade".

 Il Ftse Mib è così riuscito ad superare quota 22.000, favorito sia dai nuovi record storici di Wall Street.

 Il suo obiettivo sembra essere quota 22.500 punti dove passa una prima resistenza che se riuscisse a superare  la successiva è area 23.200.

A ribasso il supporto si trova a 21650.

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