Essere sempre informati e consapevolmente operare nel mercato.
In natura il pesce grosso mangia il pesce piccolo che a sua volta mangia quello ancora più piccolo, così in borsa.Non esistono banche di stati sovrani.Le banche più grandi mangiano quelle più piccole che a loro volta hanno come preda finale il 99% della popolazione. I cancri creditizi e il sistema monetario internazionale hanno gravi problemi, con rendimenti altamente rischiosi e inaccettabilmente bassi.
Settimana corta per l'Italia, si è festeggiata la Pasquetta ad inizio ottava ma non ha festeggiato la liberazione il 25 aprile.
In America invece Wall Street è stata aperta per tutti e cinque le sedute.
Negli ultimi tre giorni ci sono state delle vendite soprattutto a causa della situazione politica in Ucraina che non sembra soluzionarsi, come invece si sperava nella settimana precedente.
L'agenzia di rating Standard & Poor ha rivisto a ribasso il rating sulla Russia con una valutazione appena al di sopra "junk", ovvero spazzatura, per i suoi bond.
Anche l'Ucraina è sull'orlo della bancarotta e il Fondo Monetario Internazionale deciderà su un piano di aiuti a favore di Kiev, nella prossima riunione del 30 aprile.
La Russia minaccia di ritirare tutti gli asset in dollari e in euro dai paesi sia facenti parte della Nato che neutrali.
La Banca centrale della Russia dovrebbe ridurre l'esposizione di asset in dollari e vendere i bond sovrani dei paesi che appoggeranno le sanzioni nei suoi confronti.
La banca centrale russa ha alzato i tassi d'interesse dal 7% al 7,5% per combattere le pressioni inflazionistiche alimentate dalla crisi geopolitica.
Le notizie macro giunte in settimana : nella Zona Euro, ad aprile migliora la fiducia dei consumatori, attestatasi a -8,7 pts da -9,3 pts della rilevazione precedente e l'indice Pmi manifatturiero si è
attestato ad aprile a 53,3 pts in lieve rialzo rispetto ai 53 del
mese precedente.
L'indice Ifo sul clima degli affari in Germania ha
registrato ad aprile una crescita a 111,2 pts dai
110,7 del mese precedente, sopra il consensus
fermo a 110,5.
In Francia la fiducia delle
imprese è stabile a 100 pts, in linea con attese.
Negli Stati Uniti gli ordini di beni durevoli sono
cresciuti a marzo del 2,6% rispetto al +2,1%
della precedente rilevazione.
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Euro dollaro giornaliero
Il cambio euro dollaro si è mosso molto poco in queste ultime sedute, rimane al disotto della trend line che parte dalla metà di marzo.
L'andamento positivo dell' euro continuerà se verrà superata la trend line.
La resistenza si trova a 1,39 mentre il supporto a 1,37.
Le prese di beneficio sulle varie borse mondiali hanno caratterizzato tutta questa ottava, dove spicca in senso negativo l'asia con il Nikkei.
Gli indici sono arrivati a dei livelli topici e sembra non abbiano più l'energia sufficiente a sostenerli.
Anche se il trend primario rimane stabilmente rialzista è possibile vedere nel futuro prossimo una prevalenza delle vendite sugli acquisti.
I dati macro di settimana non sono stati particolarmente sfavorevoli all' andamento delle borse, si comincia con i dati dal Regno Unito la cui produzione industriale ha
registrato a febbraio un progresso dello 0,9%
m/m, al di sopra delle attese ferme a +0,3%.
Su
base annua il dato risulta invece in crescita del
2,7%,a fronte di un consensus a +2,2% e le esportazioni hanno registrato un incremento del 2,4% a/a, mentre le importazioni hanno segnato una flessione del 14,8%.
Il FMI, nel suo World Economic Outlook, ha rivisto a rialzo
le stime sulla crescita del Pil di Eurozona prevedendo che essa si attesti all’1,2% nel 2014 (dal precedente +1,1%) e all’1,5% nel 2015 (da +1,4%) .
Anche per l'Italia le stime sulla crescita del Pil
si prevede che si attesti allo
0,6% nell’anno in corso (dal -1,9% del 2013) ed
all’1,1% nel 2015.
Negli Usa le scorte all’ingrosso hanno registrato
a febbraio un incremento dello 0,5% m/m, dal
precedente +0,8%, confermando le attese
Si sono ridotti i timori di Wall Street sulla futura politica monetaria della Fed, dalle minute FOMC non sembrano imminente un possibile rialzo dei tassi a breve e il target del 6,5% del tasso di disoccupazione (che
secondo la "forward guidance" avrebbe fatto scattare l'aumento del costo
del denaro) è obsoleto e va rimosso.
Tutto ciò significa che allungano tempi del tapering.
Sempre dagli Usa, nella settimana al 5 aprile, le nuove
richieste ai sussidi di disoccupazione si sono
attestate a 300.000 unità, dalle 332.000 della
precedente rilevazione e a fronte di attese a
320.000 unità.
Ma nonostante questi dati che sono più positivi che negativi, i listini globali hanno continuato a scendere chiuderanno con bilancio negativo da un mese.
C'è chi pensa che dipenda dai dati non troppo confortanti del commercio estero cinese che hanno fatto scattare le vendite, mentre alcuni operatori hanno osservato che la tendenza al rischio sta scendendo rapidamente a causa della crisi ucraina.
Nell' ultimo periodo le vendite hanno colpito soprattutto i titoli high-tech e biotech.
Dal fronte obbligazionario lo spreads Btp Bund continua a scendere e anche dalle agenzie di rating, sono giunte notizie confortanti.
Fitch ha rivisto a positivo da negativo
l'outlook sul merito di credito portoghese, confermato a BB+, citando i
passi avanti fatti da Lisbona nel ridurre il deficit e la ripresa dell'economia.
Rivisto a negativo da stabile l'outlook sul rating sovrano finlandese da
parte di Standard &Poor's, che ha confermato a Helsinki la tripla A.
Sul mercato valutario, l'euro torna a verso quota 1,39 sul dollaro, riportandosi vicino a i livelli di metà marzo dopo segnali accomodanti giunti dalla Federal Reserve.
La moneta unica vale 140,80 yen, in evidenza la lira turca va giù dopo l'avvertimento sulla qualità del credito del paese. Le commodities che hanno un trend molto positivo sono nickel e caffè, mentre c'è una certa stasi , ma con indicazione di rialzo per oro argento e petrolio.
Euro dollaro giornaliero
Dopo il periodo di ribasso delle settimane precedenti c'è stata in questa ottava la riscossa dell' euro su dollaro che è tornato quasi sui massimi di periodo.
La voglia di arrivare a quota 1,42 sembra esserci tutta, ma prima c'è da superare la resistenza a 1,3943 - 1,3967 per poter giungere a determinate vette.
A ribasso il supporto importante si trova a 1,3680-1,3640.
Dow Jones------16.026------(-2,08%) SP500------------1.815------(-2,58%) Nasdaq 100------3.446------(-2,43%) Euro dollaro-----1,3883-----(+1,48%) Oro---------------1.318------(+1,25%) Petrolio----------103,37-----(+2,37%) Nikkei-----------13.925-----(-6,75%) Hang Seng-----23.003------(-1,70%)
SP 500 giornaliero L'indice americano che ha lateralizzato per un circa un mese e mezzo , da fine febbraio sino al 10 Aprile quando ha rotto il supporto posto nella parte bassa del range a 1.840 pts e si è portato sul finire dell' ottava sino a 1815.
Nonostante il calo di questa ottava il trend primario rimane comunque rialzista e rimane tale sino 1.700/1714 pts. .
In caso di una continuazione di vendite il primo supporto successivo si trova a1780 pts e ce n'è uno in area 1740 pts a livello del minimo di febbraio 2014.
Viceversa in caso di pronta reazione la resistenza da superare è tra 1870-1880pts.
Dax giornaliero
L'indice di Francoforte ha sviluppato una zona di range laterale molto alta e va tra 9.000 pts e 9.750pts .
Anche dopo il ribasso importante di questa ottava, il Dax non ha rotto nella parte bassa il range, ma ha supporti in area 9.200 pts e successivamente in area 9.000 pts.
A rialzo le resistenza più vicina si trova a 9.500 pts e successivamente area 9.650 pts.
Ftse Mib giornaliero
Piazza Affari che si era comportata molto bene nell' ultimo periodo, ma non ha avuto scampo vista la discesa
dell'SP 500 che ha perso il primo delicato sostegno a quota
1.840 .
Il Ftse Mib ha quindi
abbandonata la soglia a 22.000 punti e ora il suo obiettivo sembra essere tra 21.000 e 20.500 punti.
Quest'ultimo livello, potrebbe essere tenuto anche in caso di eventuali ulteriori perdite di Wall Street , per lo meno sino ad un ripiegamento dell'indice americano fino a quota 1.800 o
perfino a 1.780 punti.
Questo scenario è prevedibile visto l'avvenuto cedimento di 1.840 pts che ha completato
una figura ribassista di triplo massimo, comportando
una discesa di breve fino all'obiettivo indicato.
Per l'indice italiano a rialzo la prima resistenza da superare è in area 21.700pts.
Commento sintetico della settimana di consuntivo Settimana spumeggiante, le borse hanno festeggiato soprattutto dopo il discorso di Draghi, ha dichiarato che la Bce avrebbe modellato un programma per l'acquisto di 1.000 miliardi di titoli all'anno .
Questo ha spinto gli acquisti e tutte le piazze finanziarie chiudono la settimana in positivo, mentre il differenziale tra titoli di stato italiani e tedeschi si è ulteriormente abbassato attestandosi appena sotto 1,60 bp.
Lo spread Btp/Bund a 10 anni è a 167 bp, con
il Btp decennale che rende il 3,22%.
Anche in Asia il Nikkei è riuscito prima a recuperare i 15.000 pts ,perdendoli poi in chiusura di venerdì pomeriggio sul ritracciamento avuto da Wall Street e si è attestata appena poco sotto tale importante livello. Si attende la settimana prossima il pronunciamento della Banca Centrale of Japan e si prevede un nuovo pacchetto d'intervento per stimolare l'economia.
Intanto la Bce ha mantenuto il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi rispettivamente allo 0,25%, allo 0,75% e allo 0%, si conferma così la previsione che i tassi si manterranno ai livelli attuali o più bassi per un periodo prolungato di tempo.
Il programma di acquisto da parte della Bce di titoli di stato si è riflesso sul cambio euro dollaro che ha chiuso la settimana in negativo.
Le notizie macro più importanti di questa ottava sono state:il presidente della Fed Janet Yellen, in un intervento alla National Interagency Community Reinvestment Conference di Chicago, ha dichiarato che il supporto straordinario all’economia da parte della Fed risulta ancora necessario e pertanto verrà mantenuto per “un po’ di tempo”, anche questa dichiarazione ha stimolato gli acquisti.
In Italia il dato sul tasso di disoccupazione di febbraio è salito al 13%, dal 12,9% di gennaio a fronte di attese per una lettura in linea con la precedente. Nell’Eurozona il Pmi manifatturiero si è attestato marzo a 53 pts, in calo rispetto a 53,2 pts di febbraio, ma in linea con la lettura preliminare.
Giungono due notizie positive da oltre Atlantico, la prima ,negli Usa il sondaggio ADP sul settore privato ha mostrato a marzo la creazione di 191.000 nuovi posti di lavoro, in miglioramento rispetto ai 178.000 della precedente rilevazione, ma le attese erano per 195.000.
La seconda, Usa gli ordinativi all’industria hanno registrato a febbraio un incremento dell'1,6% m/m, in miglioramento rispetto al -1% della precedente rilevazione e al di sopra delle attese ferme a +1,2%. La terza, l'indice Ism non manifatturiero si è attestato a marzo a 53,1 pts, in progresso rispetto a 51,6 della precedente rilevazione, sotto Il consensus per 53,5 Mentre la rilevazione sulle nuove richieste ai sussidi di disoccupazione si sono attestate a 326.000 unità, superiori alle precedenti 310.000 e sopra le attese per 319.000.
Negli Usa le non-farm payrolls hanno registrato a marzo un incremento di 192.000 unità, in lieve flessione rispetto alle 197.000 di febbraio e al di sotto delle attese per 200.000 unità.
Il tasso di disoccupazione si è mantenuto stabile al 6,7% a marzo, a fronte di attese al 6,6% .
E' stata proprio questa ultima notizia che ha portato alla flessione di venerdì pomeriggio sule piazze americane .
L' Italia non ne ha risentito affatto perché aveva già chiuso quando sono partite le vendite.
Comunque c'è da dire che gli operatori si sentono più sicuri con la chiusura posizioni sul finire del venerdì e che c'era dell' iper-comprato che doveva essere scaricato.
Per quanto riguarda le commodity, settimana incolore che ha portato a consolidamento di posizioni più che a veri e propri movimenti importanti, così l'oro che sembra essersi stabilizzato intorno a 1.300 dollari l'oncia, uguale il movimento dell'argento, il petrolio si aggira intorno a 100 dollari a barile e il natural gas sopra a 4.20.
Euro dollaro giornaliero
Dopo l'annuncio di Draghi dell' acquisto di titoli di stato per 1.000 miliardi, c'è tato il ritorno su livelli del 26 febbraio scorso.
Nel grafico orario è evidente il momento di partenza delle vendite, che coincide proprio nel momento che Draghi pronunciava le sue parole.
E' così sceso sino a toccare il supporto in area 1,3680 e per ora sembra aver bloccato la discesa. Questo supporto è molto importante infatti è stato sentito e se dovesse essere perso quello successivo si trova una figura sotto a 1,3590. A rialzo invece la prima resistenzasi trova a 1,38.Chiusure mercati
Dow Jones------16.412------(+051%) SP500------------1.865------(-0,08%) Nasdaq 100------3.540------(-0,67%) Euro dollaro-----1,3762-----(-0,32%) Oro---------------1.293------(-2,75%) Petrolio----------101,60-----(+2,70%) Nikkei-----------14.935-----(+1,05%) Hang Seng-----22.510------(+2,20%)
SP 500 giornaliero
Wall Street dopo 4 barre consecutive a rialzo ha chiuso venerdì in calo che comunque ha limato i guadagni ma non annullati.
Le prese di beneficio sono scattate dopo il rapporto sull'occupazione negli Usa. Le vendite hanno colpito soprattutto il settore high-tech, che durante i giorni precedenti aveva brillato in particolar modo.
Il vero livello da mantenere è area 1.840/1.845 pts, mentre a rialzo al superamento dei massimi fatti questa settimana si avrà un ulteriore allungo.
Dax giornaliero
L'indice di Francoforte si trova poco sotto allla solida resistenza che ha più volte provato a superare da cui è sempre stato rimandato indietro .
L'ostico libello è in area 9750 /9780 pts.
Ad un suo eventuale superamento ci sarà un ulteriore allungo perché scatteranno gli acquisti.
probabile una fase di consolidamento e a ribasso il supporto si trova a invece a 9.560. Ftse Mib giornaliero
Un diffuso consenso sulle prossime manovre della Bce ha determinato l'accelerazione a rialzo del nostro indice.
Era scontato dagli economisti un nulla di fatto, come poi avvenuto sul ritocco dei tassi d'interesse che sono rimasti invariati.
Nello scenario positivo che si è venuto a verificare, dove il Belpaese rimane in testa alle mete internazionali
di investimento.
Il mercato azionario viene acquistato perché ritenuto a buon mercato e le banche sono quelle che beneficiano maggiormente di questa situazione e
anche le obbligazioni, nei quali i Btp
offrono ancora un importante rendimento aggiuntivo
rispetto al panorama degli "Investment grade".
Il Ftse Mib è così riuscito ad superare quota 22.000, favorito sia dai nuovi record
storici di Wall Street.
Il suo obiettivo sembra essere quota 22.500 punti dove passa una prima resistenza che se riuscisse a superare la successiva è area 23.200.