In molti pensano che il vero problema per l’Eurozona è che imponendo misure di austerità alla Grecia e tagliando l’accesso del Paese ad ulteriore credito, l’economia ellenica stia ora implodendo.
Quindi nonostante sia arrivata in settimana la notizia del via libera all'accesso dei 130 mld di euro per evitare il default, con l’impoverimento dell’economia, si sia andati seriamente a compromettere la capacità futura della Grecia di rimborsare i finanziamenti ottenuti e di ricostruzione della propria economia.
La Germania sta spingendo la Grecia verso una direzione simile a quella vista nella Grande Depressione degli Stati Uniti del 1929 quando si era giunti ad una disoccupazione al 20%pari a quello attualmente raggiunto in Grecia.
Il popolo si sta ribellando a questa medicina molto amara nelle nuove misure di austerità.
Il problema fondamentale per la Grecia è che, fino all’introduzione dell’Euro, la sua economia non aveva mai operato con una moneta forte.
Quando la Dracma era la moneta nazionale, l’economia greca era più o meno in grado di continuare a funzionare, nonostante l’eccessiva spesa pubblica. Per tamponare il problema dell’elevato livello di indebitamento, il Governo ricorreva all’emissione di nuove dracme, il che non faceva che aumentare ulteriormente il proprio debito pubblico.
Il debito pubblico è sempre stato una caratteristica costante dell’economia greca ma questo dovevano saperlo nella Bce.
Quindi questo scenario in chi manovra le leve del potere poteva essere ipotizzato.
Per entrare nell’Eurozona si doveva rinunciare alla Dracma e perdere la propria Banca centrale. Si sarebbe persa la possibilità di stampare moneta con la conseguenza ad inflazionare il proprio debito.
Ora il PIL si sta contraendo bruscamente in linea con la crescente disoccupazione e il tessuto sociale si sta lacerando.
La soluzione non è semplice per la Grecia e ci vorranno anni, se non decenni per uscirne.
Saranno in grado i Paesi dell’Eurozona a trovare una soluzione sostenibile sul lungo termine per aiutare la Grecia a ritornare sulla strada della crescita?
Per entrare nell’Eurozona si doveva rinunciare alla Dracma e perdere la propria Banca centrale. Si sarebbe persa la possibilità di stampare moneta con la conseguenza ad inflazionare il proprio debito.
Ora il PIL si sta contraendo bruscamente in linea con la crescente disoccupazione e il tessuto sociale si sta lacerando.
La soluzione non è semplice per la Grecia e ci vorranno anni, se non decenni per uscirne.
Saranno in grado i Paesi dell’Eurozona a trovare una soluzione sostenibile sul lungo termine per aiutare la Grecia a ritornare sulla strada della crescita?
Questa è la domanda cruciale che tiene tutt'oggi sospesi i mercati e l'impressione è che si sia solo guadagnato tempo rimandando il problema più avanti.
Infatti ci si sarebbe aspettata una esplosione delle quotazioni dei mercati azionari al via libera avvenuto martedì dell' ulteriore aiuto alla Grecia. I grosso macigno che pesava sulle spalle dell'eurozona è stato levato...........ma non è ancora così qualcosa tiene i mercati ancorati ai livelli della settimana prima.
Intanto elenchiamo di seguito i fatti avvenuti nell'ottava appena passata:
Lunedì 20 Febbraio - Per l' America è un gionata di festa per il President Day.
Sulle piazze finanziarie mondiali prevale un moderato ottimismo,per due motivi.
Il primo: l' allentamento della politica monetaria cinese per combattere il rallentamento della sua crescita economica .
Il secondo:sulle attese di un imminente accordo per un secondo pacchetto di aiuti alla Grecia. Il segretario al Tesoro Usa Geithner ha invitato il Fmi a supportare il piano di aiuti ala Grecia messi a punto dala Bce.
Cina e Giappone, hanno espresso il loro impegno comune a rispondere alle richieste di finanziamento da parte del Fmi.
Martedì 21 Febbraio - Standard & Poor's conferma AA- del Giappone e mantiene l'outlook negativo se la crescita economica è inferiore alle previsioni e se ci fosse un ulteriore aumento del debito pubblico procederebbe a un downgrade.
Il Giappone ha messo a segno un deficit commerciale record a gennaio (JPY1.478 mld).
L'Eurogruppo finalmente sblocca il secondo piano di aiuti finanziari alla Grecia, i EUR130 mld consentonoo ad Atene di evitare il default 'disordinato' nel mese di marzo2012.
L'Ecofin prevede che Atene riduca il rapporto debito/Pil al 120,5% entro il 2020 (lo 0,5% oltre l'obiettivo originario) e che i creditori privati accettino una svalutazione di 53,5%.
L'Eurogruppo finalmente sblocca il secondo piano di aiuti finanziari alla Grecia, i EUR130 mld consentonoo ad Atene di evitare il default 'disordinato' nel mese di marzo2012.
L'Ecofin prevede che Atene riduca il rapporto debito/Pil al 120,5% entro il 2020 (lo 0,5% oltre l'obiettivo originario) e che i creditori privati accettino una svalutazione di 53,5%.
Mercoledì 22 Febbraio2011
I timori che la Grecia possa avere difficoltà a implementare le dure misure di austerità imposte per consentire il via libera al secondo pacchetto di aiuti, mantiene un certo scetticismo sui mercati.
Quarto mese consecutivo di contrazione per il comparto manifatturiero cinese.
Aumentano i problemi con Iran e ne risentono le quotazione dei prezzi del petrolio.
Giovedì 23 Febbraio - In Italia secondo la Commissione Europea l'inflazione armonizzata nel 2012 resterà al 2,9% e l'attività economica si stabilizzerà nella seconda metà dell'anno.
Il PIL italiano a -1,3% (da +0,1% della precedente stima di novembre).
Le previsioni di crescita del 2012della i Germania (+0,6 da +0,8%) e dellaFrancia (+0,4% da +0,6%), sono state riviste a ribasso, il Pil di Eurozona scenderà dello 0,3%.
L'indice che misura la fiducia dei consumatori in Italia è salito in febbraio a 94,2 pts, da 91,8
di gennaio e sopra le attese (92,0).
In Germania l'indice IFO che misura la fiducia delle imprese è cresciuto in febbraio a 109.6
pts da 108,3 di gennaio, sopra il consensus che era pari a 108,8 pts.
L'indice che misura la fiducia dei consumatori in Italia è salito in febbraio a 94,2 pts, da 91,8
di gennaio e sopra le attese (92,0).
In Germania l'indice IFO che misura la fiducia delle imprese è cresciuto in febbraio a 109.6
pts da 108,3 di gennaio, sopra il consensus che era pari a 108,8 pts.
Dagli Stati Uniti le richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione sono state pari meglio delle stime 351 mila unità (attese 354.000).
Sempre negli Usa i prezzi delle case sono saliti dello 0,7% m/m in dicembre, come in
novembre, ma calati dello 0,8% su base annuale dopo il -1,8% di novembre.
Sempre negli Usa i prezzi delle case sono saliti dello 0,7% m/m in dicembre, come in
novembre, ma calati dello 0,8% su base annuale dopo il -1,8% di novembre.
Venerdì 24 Febbraio - Inizia a Città del Messico, il G20 finanziario in cui si parlerà della crisi debitoria europea. I paesi della zona euro vorrebbero un potenziamento delle risorse del Fmi, a sostengo delle economie più colpite dalle tensioni finanziarie. Dal fronte macro statunitense, la vendita di nuove case in gennaio è stata di 321.000 unità, meglio delle attese. L'indice di fiducia dei consumatori elaborato dall'Università del Michigan in febbraio è salito a 75,3 pts, al di sopra delle aspettative (73,0) .. Il PIL del quarto trimestre in Gran Bretagna è in contrazione del -0,2% t/t. Brusco rallentamento per le vendite al dettaglio in dicembre in Italia. Su base annua la frenata è di -3,7% che peggiora il -1,80% di novembre.
Il PIL tedesco del quarto trimestre 2011 finale è stato confermato al -0,2% t/t .
Dal mercato delle commodities rileviamo un apprezzamento dell' oro e dei preziosi, ma ancor più del petrolio.
Su quest'ultimo incidono notevolmente le tensioni esistenti con l'Iran.
In settimana l'euro si è apprezzato oltre che su dollaro anche su yen e sterlina.
ata dall' ottimismo per quanto riguarda il cambio euro dollaro.
Dopo uno stazionamento intorno ad area 1,33 negli ultimi 2 giorni della settimana è stato fatto un gran balzo che ha portato all' apprezzamento del valore dell'euro su dollaro.
Questo ha portato a far pesare di meno l'apprezzamento che c'è stato sul prezzo del petrolio alle tasche degli europei .
Il cambio è arrivato ad un traguardo importante al 50% del range che parte dal Top del 26 ottobre 2011 al bottom del 13 Gennaio 2012.
A questo punto se il cambio dovesse continuare la sua ascesa, la teoria delle onde di Fibbonacci verrebbe negata, bisogna quindi attendere l'evoluzione perchè potrebbe essere stato fatto un top da cui riparte la gamba ribassista.
Comunque nel caso di un ulteriore rafforzamento il suo obiettivo sembra essere area 1,37.
Viceversa, 1,325 prima e successivamente altra area di supporto si trova 1,3050.
Chiusura mercati
Dax------------6.864-----(+0,25%)
Cac ------------3.467-----(+0,77%)
Ftse Mib ------16.490----(-0,,40%)
Dow Jones-----12.982----(+0,27%)
S&P500---------1.365----(+0,40%)
Nasdaq 100-----2.604----(+0,94%)
Euro dollaro----1,3448----(+2,25%)
Oro-------------1.773$----(+3,00%)
Petrolio-------109,60$----(+5,73%)
Nikkei----------9.710-----(+2,45%)
Hang Seng-----21.407 ----(-0,40%)

Settimana molto combattuta tra ribassisti e rialzisti, le forze per ora sembrano equilibrate.
Anche se molti animi si stanno surriscaldando, con pensieri ottimistici,quindi consigliano di entrare nell' azionario, guardando il grafico si capisce che ancora non si è decretata la vittoria.
Indubbiamente il rally sin quì fatto è stato importante, ma come detto in passato, attenzione che tutti i problemi, sono sul tavolo e non sono stati per ora realmente risolti.
Dax Giornaliero
Anche se molti animi si stanno surriscaldando, con pensieri ottimistici,quindi consigliano di entrare nell' azionario, guardando il grafico si capisce che ancora non si è decretata la vittoria.
Indubbiamente il rally sin quì fatto è stato importante, ma come detto in passato, attenzione che tutti i problemi, sono sul tavolo e non sono stati per ora realmente risolti.

L'indice di Francoforte è quasi riuscito a sfiorare i 7.000 punti livello obbiettivo che non ha ancora raggiunto.
In Europa l'ottimismo americano è visto con un certo scetticismo,infatti la chiusura di venerdì che il Dax non è stata sui massimi come invece accaduto per per l'indice Standard &Poor 500 e Dow Jones.
Per la prossima settimana i livelli da tenere presenti sono:chiusure giornaliere sotto 6800 punti riporterebbero verso il supporto posto a 6.600 punti livello .
Viceversa, a rialzo per la continuazione del trend rialzista importante è il superamento in chiusura daily della resistenza a 6955 punti, ma prima di raggiungere tale livello ci sono altre resistenze a 6.890 6.920 e 6.940 punti.
Ftse Mib giornaliero
Per la prossima settimana i livelli da tenere presenti sono:chiusure giornaliere sotto 6800 punti riporterebbero verso il supporto posto a 6.600 punti livello .
Viceversa, a rialzo per la continuazione del trend rialzista importante è il superamento in chiusura daily della resistenza a 6955 punti, ma prima di raggiungere tale livello ci sono altre resistenze a 6.890 6.920 e 6.940 punti.

Anche l'indice di Milano si barcamena da una decina di sedute piuttosto vicino ad un massimo importante, cioè quello che passa a 17.000 punti da cui dovrebbe appoggiarsi e partire la spinta rialzista e che ci farebbe definitivamente dire che è giunta realmente l'ora di posizionarsi su mercato azionario.
Attendiamo conferme grafiche per diventare ottimisti per ora andiamo a vedere i quali sono i livelli interessanti e che possono fornire indicazioni utili.
Chiusure al di sotto di area 16.000 proietterebbe l'indice verso il supporto a 15.700 punti.
Viceversa a rialzo il superamento della resistenza dei 16.500 punti lo proietterebbe verso la resistenza dei 16.700 punti , ma solo il superamento in chiusura di giornata di questo livello potrebbe portare l'indice versi i 17.000 punti.