La ragione per cui nel breve le borse dovrebbero salire va trovata nell' annuncio arrivato venerdì dalla riunione dell' ecofin tenuta a Copenaghen sull' incremento del firewall di 800 mls di euro di cui si dota l'Europa per evitare il rischio di contagio sui debiti sovrani.
La settimana appena trascorsa i cambiamenti di sentiment sono stati velocissimi , a causa dell' incertezza che ancora regna negli investitori , sul mercato non si è ancora pronti per prendere posizionamenti di medio e presumibilmente nemmeno dopo questo nuovo stanziamento questo avverrà.
Gli operatori sono consapevoli che il mercato è mantenuto su tutti i vari provvedimenti presi dalle varie istituzioni governative, ma il timore di uno scrollone improvviso rimane ancora alto.
I listini asiatici invece hanno avuto storia s è, l'indice giapponese ha chiuso in sostanziale rialzo guadagnando i 10.000 punti, mentre quello cinese continua nella sua fase di debolezza.
Per quanto riguarda le materie prime l'oro e l'argento sostanzialmente piatti, mentre il petrolio dopo le stime sulle scorte statunitensi ha ripiegato chiudendo sotto quella fascia dei prezzi che teneva il mercato in uno stretto trading range.Sembra profilarsi una fase ribassista.
Lunedì 26 Marzo - la settimana era sembrato iniziasse bene, l'Ifo tedesco e l'indice della fiducia dei consumatori di marzo in Italia, risultate entrambe superiori alle stime.
Dagli Usa dopo l'ammissione del Presidente della Fed , che ha ammesso una certa debolezza nella ripresa, sono anche arrivate voci circa un nuovo piano per rilanciare la ripresa della maggiore economia al mondo.
Martedì 27 Marzo - In Germania, la fiducia dei consumatori tedeschi per aprile è scesa più delle attese.Dagli USA l'indice manifatturiero di Richmond è sceso e il sentiment dei consumatori è stato meglio del precedente rilevazione.
L'indice Case/Shiller che misura l'andamento del mercato immobiliare nelle 20 aree metropolitane statunitensi è sceso in gennaio , in linea con le attese.
Mercoledì 28 Marzo - Aumenta lo spreads tra Bund e Bonos spagnoli.
Persistono i timori relativi alla tenuta della crescita globale, che incoraggia gli investitori a prendere profitto dopo il forte rally del trimestre, in particolar modo dopo che il Ministero dell' Economia spagnola ha annunciato il deficit di bilancio a febbraio si è attestato all’1,9% del Pil a EUR 20,7 mld. Secondo le stime nell' anno 2012 su proiezione il dato sarà pari al 4,5%.
Mario Monti è tutta la settimana in visita nei pesi asiatici promuovendo l'immagine dell' Italia.
Le ultime vendite di titoli di stato italiani sono andate bene ed anche lo spreads non è salito.
Giovedì 29 Marzo - si è riaccende una certa volatilità e pesantezza su borse, commodities e cambi, nonostante il buon andamento sulla vendita dei titoli di stato italiani.
La Spagna in un report di Citigroup e anche l’agenzia di rating S&P ha confermato out look negativo ed è vista come la prossima candidata a dover ricevere degli aiuti dall’Unione Europea .
Le borse europee hanno accusato il colpo e hanno chiuso in territorio negativo, con gli indici Ftse Mib e Ibex in profondo rosso spinti da forti perdite sui bancari.
Anche i dati macro provenienti dagli Stati Uniti sui nuovi ordini di beni durevoli, sotto le previsioni degli analisti e l' indice di fiducia sulle prospettive future del business ha deluso le attese, si prospetta così una crescita economica fiacca nel primo trimestre.
Dagli Usa le richieste sussidi di disoccupazione sono cresciute di 359.000 unità, sopra le attese. Comunque gli indici americani sono riusciti a recuperare parte delle perdite di preapertura.
Venerdì 30 Marzo - Decisione dei ministri delle Finanze europei riuniti a Copenhagen che potenziano il nuovo firewall per porre la parola fine alla crisi dei debiti sovrani. Il tetto dei 2 fondi di salvataggio Efsf e Esm sono arrivati a quota 800 mld di euro.
La cifra è veramente ingente e questo sta segnalare che qualsiasi stato europeo si trovasse in difficoltà verrà sostenuto dall' UE.
Si vedrà lunedì se gli operatori riterranno sufficiente tale manovra o meno.
Il premier greco Lucas Papademos un'intervista al Sole 24 Ore non esclude nuovi aiuti finanziari alla Grecia. La Spagna annuncia i dettagli della nuova manovra finanziaria con tagli storici alla spesa, la più dura dal dopoguerra.

Il cambio euro dollaro ha mantenuto le posizioni della settimana scorsa.
Il movimento che è stato effettuato non ha portato nulla di nuovo al quadro già in essere.
Il vero spartiacque tra il rialzo e il ribasso sembra essere 1.32 quì ci sono concentrati molti volumi e una eventuale discesa sotto questo livello con chiusura di giornata potrà far prevedere una continuazione del trend ribassista del euro su dollaro, altrimenti nella situazione attuale appare piuttosto forte e quindi solo il superamento di quota 1.3385 in chiusura di giornata può proiettare i prezzi ancora più in alto.
Chiusura mercati
Dax------------6.946----(-0,60%)
Cac ------------3.423---(-1,48%)
Ftse Mib ------15.980---(-2,30%)
Dow Jones------13.210---(+0.89%)
S&P500----------1.408---(+0,73%)
Nasdaq 100------2.755---(+0,88%)
Euro dollaro----1,3349--(+0,56%)
Oro-------------1.670$---(+0,10%)
Petrolio-------103,00$---(-3,70%)
Nikkei---------10.195 ---(2.40%)
Hang Seng-----20. 556---(-0,55%)

L'indice americano è in una posizione molto forte. La trend line che sostiene il mercato ha una inclinazione molto elevata.
Il livello 1.390 punti è lo spartiacque tra il rialzo e il ribasso.
Da questo livello, se dovesse essere perduto è presumibile un approfondimento almeno sino a 1.370 punti .
Diversamente sopra a 1,311 punti si arriverà a rivedere i massimi e oltre.
Venerdì i mercati hanno chiuso in positivo, anche se dopo l'annuncio fatto a Copenaghen ci si poteva aspettare di meglio.
Dax giornaliero
Questa è la seconda settimana consecutiva di chiusura in rosso.

Questa è la seconda settimana consecutiva di chiusura in rosso.
Da un punto di vista di analisi tecnica il ribasso di questa settimana sembra sembra essere il prodromo per rivisitare i massimi e forse superarli.
La discesa di è fermata esattamente sulla trendline che sostiene il mercato su cui più volte ha rimbalzato in questi mesi.
Se questo supporto dinamico dovesse essere abbandonato è possibile che inizi una vera fase ribassista,anche perchè al di sotto dei 6.900 punti la figura da mostrerebbe l'inizio della formazione della spalla destra di una figura ribassista.
La discesa di è fermata esattamente sulla trendline che sostiene il mercato su cui più volte ha rimbalzato in questi mesi.
Se questo supporto dinamico dovesse essere abbandonato è possibile che inizi una vera fase ribassista,anche perchè al di sotto dei 6.900 punti la figura da mostrerebbe l'inizio della formazione della spalla destra di una figura ribassista.
Altrimenti, sopra 6.955 punti c'è spazio per un ulteriore allungo dei prezzi. C'è un Gap 6.999/6.979 ancora da finire di chiudere.
Ftse Mib giornaliero
L'indice di Milano ha fermato la sua discesa sulla trend line che scaturisce dal minimo di Novembre 2011.
Se i movimenti della prossima settimana dovessero portare alla perdita di questo supporto dinamico è presumibile che la discesa dei prezzi continuerà nella direzione dei 15.000 punti, anche in relazione alla perdita del supporto statico dei 16.170 punti che ora diventerà la prima resistenza da superare in caso di rimbalzo.
Molto dipenderà dalla reazione che i mercati avranno lunedì dopo l'avvenuto potenziamento dello stanziamento per il fondo salva-Stati.
C'è stata una iniziale presa di coscienza che questo mercato è tenuto su artificialmente con i vari allentamenti economici avvenuti tra Fed e Bce, ma la crisi sembra non risolversi?
John Maynard Keynes scrisse 76 anni fa, e la “domanda è insufficiente…il singolo imprenditore…agisce in condizioni sfavorevoli. Il gioco d’azzardo cui si sottopone si compone di molti zeri”, e ciò rappresenta “l’incremento [con cui] la ricchezza del mondo non ha realizzato…risparmi”, a causa delle “perdite di coloro il cui coraggio e intraprendenza non sono stati integrati da competenze eccezionali o da una straordinaria buona sorte. Ma se la domanda effettiva è adeguata, saranno sufficienti competenze medie e una media dose di buona sorte”.
Per molti anni, dal 1945-2007, nonostante ci siano stati movimenti borsistici con brusche ma temporanee interruzioni , i singoli imprenditori e le aziende si sono trovati a poter contare su una domanda costante e loro spettava solo di creare l’offerta. Ora sembra proprio che siano cambiati i parametri e nessuno sà realmente se quello che si stà facendo sia sufficiente per indurre una ripresa economica.

L'indice di Milano ha fermato la sua discesa sulla trend line che scaturisce dal minimo di Novembre 2011.
Se i movimenti della prossima settimana dovessero portare alla perdita di questo supporto dinamico è presumibile che la discesa dei prezzi continuerà nella direzione dei 15.000 punti, anche in relazione alla perdita del supporto statico dei 16.170 punti che ora diventerà la prima resistenza da superare in caso di rimbalzo.
Molto dipenderà dalla reazione che i mercati avranno lunedì dopo l'avvenuto potenziamento dello stanziamento per il fondo salva-Stati.
C'è stata una iniziale presa di coscienza che questo mercato è tenuto su artificialmente con i vari allentamenti economici avvenuti tra Fed e Bce, ma la crisi sembra non risolversi?
John Maynard Keynes scrisse 76 anni fa, e la “domanda è insufficiente…il singolo imprenditore…agisce in condizioni sfavorevoli. Il gioco d’azzardo cui si sottopone si compone di molti zeri”, e ciò rappresenta “l’incremento [con cui] la ricchezza del mondo non ha realizzato…risparmi”, a causa delle “perdite di coloro il cui coraggio e intraprendenza non sono stati integrati da competenze eccezionali o da una straordinaria buona sorte. Ma se la domanda effettiva è adeguata, saranno sufficienti competenze medie e una media dose di buona sorte”.
Per molti anni, dal 1945-2007, nonostante ci siano stati movimenti borsistici con brusche ma temporanee interruzioni , i singoli imprenditori e le aziende si sono trovati a poter contare su una domanda costante e loro spettava solo di creare l’offerta. Ora sembra proprio che siano cambiati i parametri e nessuno sà realmente se quello che si stà facendo sia sufficiente per indurre una ripresa economica.