Le banche di mezzo mondo hanno finanziato quella che è la più grande e spettacolare operazione di creazione dal niente, di grattacieli vertiginosi, di stazioni sciistiche artificiali, di un mondo da sogno in una terra inospitale.
Improvvisamente i mercati si sono risvegliati, ricordandosi che ci sono tante altre situazioni esplosive nascoste e si sono cominciati a chiedere quanti possibili default ancora persistono a livello globale.
Le banche centrali e l'estabilishment politico continuano a spargere ottimismo insieme a liquidità per annacquare le paure e calmare gli animi.
La reazione dei mercati, di primo impatto è stata negativa.
La borsa americana giovedì era chiusa e festeggiava il Thanks Giving, venerdì ha riaperto con un consistente ribasso,ma durante l'arco della seduta si è assistito ad una pronta reazione cercando di recuperare parte delle perdite.
Per Wall Street S&PP 500 chiude a 1091,49punti -1,92% con un bilancio settimanale +0.03% in pratica sono 6 settimane che chiude su questi valori.
Il Nasdaq 100 chiude a 1765,460 punti con perdita di -1,57% che in settimana significa +0,05% .
Il Dow jones 10.309,920 -1,48% di venerdì segue un bilancio settimanale -0.04%.
La sferzata di fiducia arrivata da Wall Street ha avuto sulle borse europee la forza di farle volgere da negativo a positivo dove tutti gli indici europei hanno chiuso. Parigi, il Cac ha chiuso a livello settimanale con una leggera perdita -0.025% a 3721,45 con il recupero di venerdì 1,15%.
Francoforte, il Dax ha chiuso la settimana a 5685,61 (venerdì+ 1,27%)con un magro bilancio positivo settimana +0.03% rispetto a quella precedente.
Milano è la borsa che ha perso più di tutte Ftse Mib chiude a 22 205 + 1,29% di venerdì e la settimana si chiude -1.38%.
S&P 500 giornaliero
L'impronta rialzista nonostante il rischio corso non è stata minimamente toccata. Indubbiamente vediamo che c'è un'area di distribuzione ben evidente con i minimi e i massimi delle 6 settimane di stasi.
Wall Street teme il " pretesto" per una correzione, infatti venerdi' la New York Stock Exchange (NYSE) ha fatto un provvedimento di urgenza (Rule 48) per una eventuale sospensione delle contrattazioni, qualora eventi esterni compromettono gli scambi azionari. Questo può essere interpretato come la pervicace volontà di continuare almeno sino a fine anno con il cosiddetto rally natalizio.
Lunedì si capirà se la "Rule 48" e' valida per un solo giorno (venerdi' 27) oppure se sara' prolungata sino a lunedi' 30 novembre. In apertura si capirà quale sarà la tenuta del mercato azionario americano, in merito al default di Dubai.
Lunedì si capirà se la "Rule 48" e' valida per un solo giorno (venerdi' 27) oppure se sara' prolungata sino a lunedi' 30 novembre. In apertura si capirà quale sarà la tenuta del mercato azionario americano, in merito al default di Dubai.
L'indice di Francoforte è sopra la trend line blu ,quindi pur toccandola per la terza volta, venerdì passato nelle prime ore della mattina dove sono stati registrati i minimi di settimana, la sua tenuta deve porci in ottica positiva sui mercati.
La cautela è comunque d'obbligo perchè la rottura della trend line avrebbe il significato di definitivo abbandono della zona di distribuzione.
Nel riquadro piccolo viene illustrato l'andamento in fascia oraria del Dax.
Si può notare come giovedì e la prima ora di venerdì c'è stata la reazione dell'indice dai fatti di Dubai, poi nelle ore successive della giornata di venerdì c'è stato il recupero che ha portato la chiusura iin positivo.
Ftse Mib giornaliero
Si può notare come giovedì e la prima ora di venerdì c'è stata la reazione dell'indice dai fatti di Dubai, poi nelle ore successive della giornata di venerdì c'è stato il recupero che ha portato la chiusura iin positivo.
Ftse Mib giornaliero
L'indice italiano è quello più reattivo.Potremmo dire che i movimenti del Ftse Mib sono amplificati.La trend line di periodo è già stata abbandonata.
Siamo lontani dal top di periodo avvenuto in ottobre.
Da questo grafico ci dice che il ribasso è già cominciato.La pronta reazione che dall'America è arrivata in Europa venerdì ha prodotto sul nostro indice un bel candellotto verde.
Rispetto agli altri mercati per l'indice italiano si attende la discesa almeno sino 20800/20400.
Chiaramente visto che Milano non è sulla Luna, anche la nostra borsa risentirà l'andamento degli altri indici. Lunedì dovrebbe essere tutto più chiaro.
"L'operazione di rialzo" messa in atto a marzo e che è stata condotta sino ad oggi, nonostatente eventuali segnali negativi potrebbe essere riattivata.
Non dimentichiamoci poi che giovedì la borsa di Londra ha chiuso per alcune ore,per poi riaprire sul finale, sembra per problemi tecnici.
"L'operazione di rialzo" messa in atto a marzo e che è stata condotta sino ad oggi, nonostatente eventuali segnali negativi potrebbe essere riattivata.
Non dimentichiamoci poi che giovedì la borsa di Londra ha chiuso per alcune ore,per poi riaprire sul finale, sembra per problemi tecnici.
Visto quanto stava accadendo (notizie di Dubai) nella stessa giornata, non pochi analisti e operatori finanziari hanno sollevato dei dubbi su questa chiusura(vista l'esposizione delle banche britanniche negli Emirati Arabi) .
Anche la Rule 48 è evidentemente una delle operazioni messe sul tavolo da gioco.
Il testo della "Rule 48" e' il seguente:
Rule 48 is intended to be invoked only in those situations where the potential for extreme market volatility would likely impair floor-wide operations at the exchange by impeding the fair and orderly opening of securities. Accordingly, the rule sets forth a number of factors to be considered before declaring such a condition, including:
•Volatility during the previous day’s trading session;
•Trading in foreign markets before the open;
•Substantial activity in the futures market before the open;
•The volume of pre-opening indications of interest;
•Evidence of pre-opening significant order imbalances across the market;
•Government announcements;
•News and corporate events; and,
•Any such other market conditions that could impact floor-wide trading conditions.
Il testo della "Rule 48" e' il seguente:
Rule 48 is intended to be invoked only in those situations where the potential for extreme market volatility would likely impair floor-wide operations at the exchange by impeding the fair and orderly opening of securities. Accordingly, the rule sets forth a number of factors to be considered before declaring such a condition, including:
•Volatility during the previous day’s trading session;
•Trading in foreign markets before the open;
•Substantial activity in the futures market before the open;
•The volume of pre-opening indications of interest;
•Evidence of pre-opening significant order imbalances across the market;
•Government announcements;
•News and corporate events; and,
•Any such other market conditions that could impact floor-wide trading conditions.
Queste regole che appaiono all'improvviso e che apparentemente servono per stabilizzare il mercato, forse anche se studiate con le miglior intenzioni, creano negli operatori un senso di sfiducia.
Lo scenario diventa ancora più preoccupante se il fatto di Dubai viene interpretato come un sintomo del permanere di squilibri e distorsioni nei mercati monetari e finanziari.
L'epidemia che è cominciata con la crisi dei mutui sub-prime nel 2007, è ancora lontana dalla guarigione.
Bisognerebbe sperare che il guaio di Dubai aumenti la consapevolezza dell’urgenza di riforme, di nuove regole, invece di reagire comprando ancora tempo con nuovi salvataggi, nuovi debiti, altra liquidità,con tassi vicini allo zero .
Il rischio è che questo nuovo problema ne faccia emergere altri rimasti nascosti dai tempi prima della crisi.
INDEBITAMENTO DEGLI EMIRATI ARABI
United Kingdom: $50.2 billion
France: $11.3 billion
Germany: $10.6 billion
United States: $10.6 billion
Japan: $ 9.0 billion
Switzerland: $ 4.6 billion
Netherlands: $ 4.5 billion
Of United Arab Emirates (By Entity via Credit Suisse, citing Emirates Bank Association):
HSBC Bank Middle East Limited: $17.0 billion
Standard Chartered Bank: $ 7.8 billion
Barlays Bank Plc: $ 3.6 billion
ABN-Amro (RBS): $ 2.1 billion
Arab Bank Plc: $ 2.1 billion
Citibank: $ 1.9 billion
Bank of Baroda: $ 1.8 billion
Bank Saderat Iran: $ 1.7 billion
BNP Parabas: $ 1.7 billion
Lloyds: $ 1.6 billion
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