Settimana decisamente positiva per tutti i mercati azionari e anche il raffreddamento degli spreads ha contribuito a rasserenare la visione sul futuro.
Tra il BTp italia e il bund tedesco è sceso sotto 281 punti base.
Ma cosa più importante, sembra che si sia arrestato il continuo acquisto su Bund futures e apriamo la carrelata dei grafici proprio su questo.

E' il dato più importante della settimana, il ritracciamento è stato di -1,75%.
Era oramai molto tempo che stava sui livelli massimi senza una corrispondenza nel movimento con i mercati azionari.
Non si può ancora dire che ci sia stata una inversione di tendenza, ma il rialzo degli ultimi tre mesi dei mercati azionari senza una sostanziale discesa del bund era sicuramente un dato che poneva gli istituzionali in allerta, è evidente che investire nel sicuro ma infruttuoso bund, anzichè in strumenti di altro tipo più redditizi, ma più rischiosi, era ritenuto sino ad oggi il modo più prudente per operare.
Il movimento avvenuto in questa ottava è da leggere come una indicazione che il vento è cambiato.
Il cambiamento di sentiment è dovuto sostanzialmente alla risoluzione della vicenda greca ,che ha ricevuto il via libera da parte della riunione dei ministri delle finanze dei paesi della UE per il secondo pacchetto di aiuti monetari, ha portato e borse europee , le asiatiche e quelle Americane ad un bilancio settimanale ampiamente positivo.
Restano comunque i dubbi sulla capacità della Grecia di centrare i target economici e di bilancio imposti dai creditori internazionali.
La disoccupazione è risultata in forte crescita in Grecia nel quarto trimestre 2011, salita al 20,7%, dal 17,7% del terzo quadrimestre 2011.
Solo notizie poco incoraggianti provenienti dalla Cina i cui dati economici possono riportare un cambiamento di sentiment, ma per ora sembra essere molto lontano.
I dati economici comunicati indicano un rallentamento dell’output industriale e delle vendite al dettaglio, che si evidenziano il deficit più forte degli ultimi 22 anni.
Tutto ciò può far presupporre che la People's Bank of China o decida per un allentamento monetario, o al deprezzamento dello yuan. Vedremo cosa deciderà il Governo cinese.
Dalla Germania l'indice Zew (indice di fiducia sulla situazione economica) questa settimana è balzato a 22,3 pts in marzo, da 5,4 di febbraio e molto oltre le attese di 10,0, a conferma del cambiamento di aspettative sulla economia.
La Banca del Giappone continua con le attuali condizioni di politica monetaria ultra-espansiva dopo la mossa a sorpresa del mese scorso, ha ulteriormente incrementato l'ammontare degli acquisti di asset.
La Fed mercoledì 14 ha deciso di lasciare invariato il costo del denaro tra lo zero e lo 0,25% e sembra che i tassi resteranno eccezionalmente bassi fino almeno al 2014.
L'istituto centrale non si è pronunciato su un eventuale nuovo allentamento della politica monetaria (anche se c'è chi scommette su un nuovo Q3) e attende una moderata crescita economica nei prossimi trimestri, oltre ad un calo graduale del tasso di disoccupazione .
Negli Stati Uniti le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono state pari a 351 mila unità, in calo da 365.000 (corretto) della precedente rilevazione.
Il Philadelphia Fed Index, che misura le previsioni dell'andamento del business negli Usa, è cresciuto a marzo a 12,5 pts, da 10,2 di febbraio.
Il dollaro dopo un iniziale apprezzamento chiude la settimana in negativo.
Il petrolio potrebbe essere l'ulteriore incognita per la ripresa dei mercati azionari visto l'instabilità politica che si sta profilando con la situazione dell' Iran (uno dei principali paesi con la maggior produzione di petrolio).
In questa ottava il suo prezzo è rimasto inizialmente sotto pressione,nel finire dell' ottava ha rialzato la testa riprendendo quasi i valori di chiusura del venerdì precedente.
Per quanto riguarda l'oro ed anche gli altri preziosi la settimana registra ancora un andamento negativo delle quotazioni.
L'india uno dei principali importatori del metallo giallo, ha alzato per la seconda volta in due mesi le tasse sulla sua importazione.
Questa è una delle misure messe in campo da Nuova Delhi per frenare il deficit salito al 3.6% sul PIL.
E' possibile ipotizzare per tanto un ritorno delle quotazioni sino a 1.600 $ l'oncia.

Il mercato valutario questa settimana ha registrato un doppio andamento.
nei primi tre giorni è continuata la discesa intrapresa nelle due settimane precedenti, poi il supporto al 50 % del range a 1,3050 ha fatto rimbalzare il cambio portando in positivo il bilancio settimanale.
Potrebbe essere solo un rimbalzo tecnico, comunque se così non fosse ,la violenta correzione sul cross avrà il suo consolidamento solo al superamento di 1,3244, altrimenti è ancora possibile vedere una discesa verso 1,30.
Chiusura mercati
Dax------------7.157----(+3,90%)
Cac ------------3.594---(+3,10%)
Ftse Mib ------17.081---(+3,40%)
Dow Jones-----13.236----(+2,16%)
S&P500---------1.403----(+2,30%)
Nasdaq 100-----2.713----(+2,44%)
Euro dollaro----1,3175---(+0,40%)
Oro-------------1.655$---(-1,90%)
Petrolio-------107,37$----(-0,05%)
Nikkei---------10.130----(+1,50%)
Hang Seng-----21.318 ----(+1,20%)

L'indice di Wall Street riuscendo a superare la resistenza in area 1.375 corrispondente al top di primavera 2011 ha accelerato al rialzo come prevedibile .
Il suo obiettivo di breve sembra essere area 1440 dove incontrerà una resistenza superata la quale può attaccare zona 1.500 punti.
Si evidenzia un forte ipercomprato e nel breve si prevede una fase di consolidamento in cui i prezzi dovrebbero arrestarsi al di sopra del supporto a 1.365 punti.
Solo una discesa al di sotto di 1.340 potrebbe far presupporre una inversione di trend.

Anche Francoforte dopo il superamento della resistenza di area 7.000 punti ha accelerato portandosi in chiusura di settimana a 7.157 punti.
L'obiettivo di questo rialzo sembra essere area 7.370 dove incontrerà una nuova resistenza da superare prima di andare all' attacco di area 7.500 punti.
Il trend è fortemente a rialzo, ma nel breve potrebbe esserci una pausa di riflessione e consolidamento anche perchè lo strappo è stato piuttosto forte.
Un area di forte supporto si trova a 7.090 e 7.065 punti,
Solo una discesa al disotto di 6940-6900 dove è rimasto aperto un Gap (cioè un buco dei prezzi)potremmo avere una inversione del trend.

Il nostro indice ha toccato e superato in chiusura di settimana i massimi dal 4 agosto.
I prezzi si sono proiettati al di fuori dello stretto trading range che lo ha tenuto ingabbiati per oltre un mese.
Questa è stata la miglior settimana degli ultimi 2 mesi ed ha chiuso sopra l' importante livello psicologico dei 17.000 punti .
Ricordiamo che venerdì c'è stata una scadenza tecnica con la chiusura dei futures e delle opzioni di marzo.
Solo i breakout dei livelli di chiusura di settimana proietteranno l'indice verso quello che sembra essere il suo obiettivo 17.800 punti.
Anche in questo caso è prevedibile una fase di consolidamento prima di vedere un attacco versoi nuovi massimi.
L'importante è avere una tenuta dei prezzi sul supporto a 16.350 punti e solo il superamento con chiusura daily al di sotto dei 16.150 punti si potrà profilare un inversione di trend.
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