Settimana passata con le borse che hanno avuto forti momenti di grande instabilità .
A livello internazionale era ormai tempo che giungeva verso il Governo Italiano la richiesta di un cambiamento dei vertici politici per varare tutte quelle riforme necessarie per portare l'Italia fuori da una situazione di indebitamento che rischia di soffocarla in modo mortale .
L'italia è stata quindi l'osservato speciale, che ha avuto il potere di condizionare l'andamento dei prezzi di tutte le borse mondiali, poichè l'esposizione dei singoli paesi verso i debiti del nostro paese è così elevata che la sola idea di un suo possibile default ha mandato in fibrillazione tutti gli operatori internazionali.
Nell'ottava appena trascorsa i primi tre giorni della settimana hanno avuto un andamento fortemente negativo con lo spread tra il bund tedesco e i titoli di Stato italiani è arrivato ai massimi storici, con una volatilità da cardiopalma .
Sul finire della settimana,dopo l'annuncio delle possibili dimissioni del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il clima si è andato via via rasserenando, tanto che l'andamento degli ultimi 2 giorni della settimana hanno riportato le chiusure settimanali quasi tutte in progresso rispetto a quelle dell'ottava precedente.
Solo le borse asiatiche presentano un bilancio settimanale negativo.
Questa crisi, con la grande volatilità dei rendimenti dei titoli governativi italiani, ha scardinato l'idea del'"investimento sicuro" dalla testa di quei risparmiatori che investivano la maggior parte del proprio patrimonio in titoli di Stato.
Questa crisi, con la grande volatilità dei rendimenti dei titoli governativi italiani, ha scardinato l'idea del'"investimento sicuro" dalla testa di quei risparmiatori che investivano la maggior parte del proprio patrimonio in titoli di Stato.
Lunedì 7 la situazione del debito pubblico dell'Italia comincia a spaventare tutto il mondo intero e il ministero delle Finanze del Giappone annuncia di ridurre l’acquisto al 10% dei €3 miliardi di bond dal fondo "salva-stati", l’European Financial Stability Facility (EFSF), mentre in precedenza aveva detto che ne avrebbe acquistati il 20%.
Martedì 8 giunge la notizia che alcune banche europee stanno vendendo bond italiani peggiorando la crisi nel settore obbligazionario.
Berlusconi annuncia che dopo il voto della Camera sul rendiconto dello Stato darà le sue dimissioni.
Arriva il dato sulle esportazioni in Germania, cresciute a settembre più delle attese, ma non è sufficiente per portare le borse in positivo.
Mercoledì 9 non basta l'annuncio del premier di volersi dimettere , il rischio Italia, misurato dai cds (credit default swap, ovvero contratti per assicurarsi contro il rischio default di un paese), salgono a quota 543 .
I rendimenti dei titoli di stato a dieci anni sono arrivati a 6,9% e quelli dei titoli a cinque anni hanno superato il 7%.
A tutto ciò si aggiunse l'annuncio di una grande casa di brokeraggio che funge da clearing sul mercato dei titoli di stato e obbligazionari, che decide un aumento dei margini sui Btp italiani.
E' stata la giornata più critica della settimana.
Il Presidente Berlusconi incassa una sconfitta che lo costringe in serata a salire al Quirinale.
Giovedi 10 Napolitano nomina il Prof. Monti Senatore a vita . I mercati leggono questa mossa come la possibile salvezza per la situazione economica e politica italiana. Viene visto come il catalizzatore per un possibile governo tecnico per far uscire dalla crisi l'Italia e con essa tutta l'Europa.
Ven 11 giorno della riscossa dei mercati. In Grecia, il premier Lucas Papademos nomina il governo di crisi chiamato a mettere in atto le drastiche misure di austerity e a trovare una soluzione per la difficile situazione politica.
Arriva però un'altra tegola con l’annuncio per sbaglio di S&P’s di un downgrade della tripla A sul debito della Francia , così lo spread tra Bund tedeschi e titoli francesi decennali ha toccato il livello massimo dall'introduzione dell'euro.
Il rendimento dei titoli di Stato francesi decennali al 3,48%.
Poi scatta comunque un vero e proprio rally sia per le Borse europee, che ha poi contagiano anche Wall Street.
Arrivano i dati migliori del previsto sul clima di fiducia dei consumatori americani dall'Università del Michigan .
Il Senato approva il ddl Stabilità , i guadagni della borsa Milanese che risulta essere la migliore in Europa sono sulle attese per la nomina di un Governo tecnico guidato da Mario Monti.
Le possibilità di una insolvenza dell’Italia sono minime ma la crisi ha sancito la morte del concetto di rendimento esente da rischio.
E' stata la giornata più critica della settimana.
Il Presidente Berlusconi incassa una sconfitta che lo costringe in serata a salire al Quirinale.
Giovedi 10 Napolitano nomina il Prof. Monti Senatore a vita . I mercati leggono questa mossa come la possibile salvezza per la situazione economica e politica italiana. Viene visto come il catalizzatore per un possibile governo tecnico per far uscire dalla crisi l'Italia e con essa tutta l'Europa.
Ven 11 giorno della riscossa dei mercati. In Grecia, il premier Lucas Papademos nomina il governo di crisi chiamato a mettere in atto le drastiche misure di austerity e a trovare una soluzione per la difficile situazione politica.
Arriva però un'altra tegola con l’annuncio per sbaglio di S&P’s di un downgrade della tripla A sul debito della Francia , così lo spread tra Bund tedeschi e titoli francesi decennali ha toccato il livello massimo dall'introduzione dell'euro.
Il rendimento dei titoli di Stato francesi decennali al 3,48%.
Poi scatta comunque un vero e proprio rally sia per le Borse europee, che ha poi contagiano anche Wall Street.
Arrivano i dati migliori del previsto sul clima di fiducia dei consumatori americani dall'Università del Michigan .
Il Senato approva il ddl Stabilità , i guadagni della borsa Milanese che risulta essere la migliore in Europa sono sulle attese per la nomina di un Governo tecnico guidato da Mario Monti.
Le possibilità di una insolvenza dell’Italia sono minime ma la crisi ha sancito la morte del concetto di rendimento esente da rischio.
Dopo che il bund ha superato in intraday i massimi registrati nel mese di settembre portandosi al livello record di 139,57, c'è stata l'inversione di tendenza .
Negli ultimi due giorni dell'ottava il rientro dei prezzi hanno fatto chiudere vicino al supporto posto in area 137,20.
Se nella prossima settimana i prezzi continuassero a scendere vedremmo il supporto a 136,50 poi 133,20.
Altrimenti se le tensioni sui titoli di Stato dei Paesi periferici di Eurolandia dovessero proseguire e le quotazioni del bund dovessero rivedere e superare i massimi fatti il principale candidato che si apprezzerà e che catalizzerà l'attenzione degli investitori è l’oro, da sempre il bene rifugio per eccellenza.
Anche le quotazioni dell' euro su dollaro hanno risentito della situazione internazionale in senso inverso rispetta al Bund a quanto possiamo vedere nel grafico qui accanto.
Le candele degli ultimi 2 giorni sono verdi questo significa che le quotazioni hanno ripreso a salire sulla possibilità che un nuovo Governo italiano ci porti fuori dalla crisi.
Il prezzo dell' Euro nei primi 3 giorni è sceso rispetto al dollaro portandosi sino ad un minimo di 135. Ci troviamo in un range di prezzi che a rialzo per una sua continuazione deve superare la resistenza posta a 139,50 ,mentre a ribasso 135. Ricordo che nella visone esposta nei post precedenti di lungo periodo non si deve superare quota 1,42 cioè il massimo di ottobre2011.
Chiusura mercati
Dax----------6.057-------(+1,25%)
Cac ----------3.123------(-6,66%)
Ftse Mib ----15.788----- (+2,56%)
Dow Jones---12.153-----(+1,67%)
S&P500------1.264------(+0,93%)
Nasdaq 100----2.355----(-0,09%)
Euro dollaro----1,3745----(-0,21%)
Oro-------------1.789$---(+1,90%)
Petrolio--------99,25$----(+4,70%)
Nikkei----------8.595----(-2,30%)
Hang Seng------19.139----(-3,47%)
S&P500 giornaliero
Sempre la borsa più tonica quella di New York, infatti nell'ottava appena passata la candela di mercoledì seppur profonda non ha nemmeno toccato il range dei prezzi che sono disegnati nel rettangolo.
Dax----------6.057-------(+1,25%)
Cac ----------3.123------(-6,66%)
Ftse Mib ----15.788----- (+2,56%)
Dow Jones---12.153-----(+1,67%)
S&P500------1.264------(+0,93%)
Nasdaq 100----2.355----(-0,09%)
Euro dollaro----1,3745----(-0,21%)
Oro-------------1.789$---(+1,90%)
Petrolio--------99,25$----(+4,70%)
Nikkei----------8.595----(-2,30%)
Hang Seng------19.139----(-3,47%)
S&P500 giornaliero
Sempre la borsa più tonica quella di New York, infatti nell'ottava appena passata la candela di mercoledì seppur profonda non ha nemmeno toccato il range dei prezzi che sono disegnati nel rettangolo.
Le decisioni politiche del prossimo futuro condizioneranno la fuoriuscita del rettangolo tra 1.290 nella zona alta e 1.215 nella parte bassa .
Così si avrà una indicazione precisa di dove andrà il mercato. Rimane sempre comunque in essere l'idea che siamo in formazione della seconda onda di Elliott .
A causa della vicinanaza con l'Italia le vicende poliche del nostro paese hanno inciso più pesantemente sulla borsa tedesca.
Infatti il range dei prezzi 5.720 e 6.430 è stato toccato e immediatamente riconquistato nella giornata di giovedì.
La borsa tedesca rimane sotto una trend line negativa che parte dai massimi e solo il superamento della zona alta del range può modificare le aspettative.
E' presumibile comunque nel breve una ripresa delle quotazioni che possono arrivare di nuovo a rivedere i 6435 punti, anche perchè è rimasto aperto un gap tra 6299 e 6334 punti.
Ftse Mib giornaliero
La borsa di Milano in questo ultimo periodo ha sempre amplificato i movimenti risultando in fasi alterne la borsa più reattiva quando salivano le quotazioni o il fanalino di coda d'Europa.
Ftse Mib giornaliero
La borsa di Milano in questo ultimo periodo ha sempre amplificato i movimenti risultando in fasi alterne la borsa più reattiva quando salivano le quotazioni o il fanalino di coda d'Europa.
Su possibili notizie positive ci si può aspettare movimenti molto vistosi anche perchè le quotazioni dei titoli bancari per esempio risultano essere particolarmente depressi e quindi un riscatto delle quotazione è visto come possibile.
Pertanto l'eventuale superamento del massimo fatto ad ottobre risulterebbe possibile.
Livelli di resistenza in area 16.180 punti superato il quale c'è da chiudere il gap tra 16.552 e 16.501. A ribasso invece è importante la tenuta del supporto in area 14.800 punti.
La volatilità sembra non voler scendere, anche perchè i fondamentali sono poco rassicuranti quindi si naviga a vista.
La volatilità sembra non voler scendere, anche perchè i fondamentali sono poco rassicuranti quindi si naviga a vista.
La possibilità di un default dell' Italia risulta essere remota, questa crisi ha modificato nella testa degli investitori l'idea che esista un investimento senza rischio.
Dati macro economici della seconda settimana di Novembre 2011
LUNEDI' 14 NOVEMBRE
*GIAPPONE
00h50 - Pil 3* trim. prel.
(precedente: -0,5% t/t;consenso: +1,5% t/t)
05h30 - produzione industriale settembre def.
(precedente: +0,6% m/m)
*EURO-17
11h00 - produzione industriale settembre
(precedente: +1,2% m/m ;previsione: -2,5% m/m ; consenso: -2,1% m/m)
MARTEDI' 15 NOVEMBRE
*FRANCIA
07h30 - Pil 3* trim. prel.
(precedente: inv. t/t;previsione: +0,3% t/t)
*GERMANIA
08h00 - Pil 3* trim. prel.
(precedente: +0,1% t/t;previsione: +0,3% t/t; consenso: +0,5% t/t)
*SPAGNA
09h00 - inflazione ottobre
(precedente: +3,1% a/a)
*ITALIA
10h00 - bilancia commerciale settembre
(precedente: -3,2 mld euro)
*G.B.
10h30 - inflazione ottobre
(precedente: +0,6% m/m, +5,2% a/a;consenso: +0,1% m/m, +5,1% a/a)
*GERMANIA
11h00 - indice Zew novembre
(precedente: -48,3 punti;previsione: -55 punti; consenso: -52,8 punti)
*EURO-17
11h00 - bilancia commerciale settembre
(precedente: -3,4 mld euro)
- Pil 3* trim. prel.
(precedente: +0,2% t/t, +1,6% a/a; previsione: +0,3% t/t, +1,5% a/a; consenso: +0,2% t/t, +1,4% a/a)
*USA
14h30 - prezzi produzione ottobre
(precedente: +0,8% m/m previsione: -0,1% m/m; consenso: -0,1% m/m)
- vendite dettaglio ottobre
(precedente: +1,1% m/m previsione: +0,3% m/m; consenso: +0,3% m/m)
- indice Empire State Manufacturing novembre
(precedente: -8,48 punti previsione: +1 punto ; consenso: -2,3 punti)
14h55 - indice Redbook 2* settimana novembre
(precedente: +1,4% m/m)
16h00 - scorte imprese settembre
(precedente: +0,5% m/m;consenso: +0,2% m/m)
MERCOLEDI' 16 NOVEMBRE
*SPAGNA
09h00 - Pil 3* trim. def.
(precedente: +0,2% t/t, +0,7% a/a;preliminare: inv. t/t, +0,8% a/a
*ITALIA
10h00 - inflazione ottobre
(precedente: inv. m/m, +3% a/a;preliminare: +0,6% m/m, +3,4% a/a; consenso: +0,6% m/m, +3,4% a/a)
*G.B.
10h30 - tasso disoccupazione Ilo ottobre
(precedente: 8,1%)
*EURO-17
11h00 - inflazione ottobre def.
(precedente: +0,8% m/m, +3% a/a;preliminare: +3% a/a;previsione: 0,3% m/m, +3% a/a;
consenso: +0,3% m/m, +3% a/a)
- inflazione core ottobre
(precedente: +0,9% m/m; +1,6% a/a;previsione: +1,7% a/a; consenso: +1,6% a/a)
*USA
13h00 - indice settimanale richieste mutui
(precedente: +10,3% a 734,3 punti)
14h30 - inflazione ottobre
(precedente: +0,3% m/m, +3,9% a/a;previsione: inv. m/m;
consenso: inv. m/m, +3,6% a/a)
15h15 - produzione industriale ottobre
(precedente: +0,2% m/m previsione: +0,4% m/m; consenso: +0,4% m/m)
16h00 - indice Nahb novembre
(precedente: 18 punti
previsione: 17 punti; consenso: 17 punti)
16h30 - scorte settimanali petrolio
(precedente: -1,37 mln barili a 338,09 mln barili)
*Annuncio tassi di interesse da parte della Banca centrale giapponese.
GIOVEDI' 17 NOVEMBRE
*G.B.
10h30 - vendite dettaglio ottobre
(precedente: inv. m/m, +0,6% a/a;consenso: -0,2% m/m, inv. a/a)
*USA
14h30 - avvio cantieri nuove unita' abitative a ottobre
(precedente: +15% m/m a 658.000 unita'
previsione: 610.000 unita'; consenso: 610.000 unita')
- richieste settimanali sussidi
(precedente: -10.000 unita' a 390.000 unita')
16h00 - indice Fed Filadelfia novembre
(precedente: 8,7 punti;previsione: 5 punti; consenso: 10 punti)
VENERDI' 18 NOVEMBRE
*GERMANIA
08h00 - indice prezzi produzione ottobre
(precedente: +0,3% m/m, +5,5% a/a;previsione +0,4% m/m, +5,6% a/a; consenso: +0,1% m/m, +5,3% a/a)
*ITALIA
10h00 - fatturato industriale settembre
(precedente: +4% m/m, +12% a/a)
- ordini all'industria settembre
(precedente: +5% m/m, +10,5% a/a)
*USA
16h00 - superindice ottobre
(precedente: +0,2% m/m consenso: +0,5% m/m)
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