lunedì 5 settembre 2011

Le borse scendono per mancanza di fiducia


Il mese di agosto si può definire un mese di passione un pò per le condizioni metereologiche con un caldo eccezionale e cosa che ci riguarda più da vicino, per l'andamento dei mercati che è stato un vero ciclone.

Le cause di questa ondata di vendite è sostanzialmente data dalla mancanza di fiducia degli investitori sulle decisioni politiche che i vari governi hanno o non varato .

Analizzando la crisi nel suo insieme si può senza altro affermare che le principali cause di tipo finanziario che hanno innescato la prima ondata di ribassi, cioè quella avvenuta nel 2007/2008 con i mutui sub prime, non sono state rimosse.

In un certo senso si può dire che la situazione è divenuta più grave e più ingarbugliata.

Infatti le banche hanno dato mutui senza le dovute garanzie, con la finanza creativa sono riuscite a ripulire i propri bilanci immettendo sul mercato titoli che venivano definiti con basso rischio, scoperto il problema e considerando che l'infezione si era propagata in ogni angolo del mondo, è stato varato il piano salva banche , i cui garanti erano gli stati dei singoli paesi.

Nel frattempo, sempre per arginare la crisi, è stata immessa liquidità nel sistema finanziario che ha mandato le borse a rialzo , ma in modo artificioso perchè il nocciolo del problema non era stato risolto.

Cioè non sono stati affrontati i problemi reali che hanno innescato le crisi, non sono state messe in atto quelle decisioni che avrebbero dovuto impedire a livello finanziario il ripetersi di quanto già avvenuto.

E' mancato quel rigore che va oltre ad un aggiustamento dei bilanci delle banche, quel rigore che forse sarebbe andato a toccare troppo da vicino quelli che sono interessi economici delle banche stesse.

Bisogna sempre tenere in considerazione quali sono i rapporti tra la politica e la finanza.

Il politico ha estremo bisogno dell' appoggio economico per i suoi scopi elettorali e determinati istituti sono foraggiatori in modo diretto o meglio indiretto delle costose campagne elettorali.

Ecco quà, si capisce abbastanza bene come mai la materia, già complessa di suo, non viene scandagliata a fondo per apportare i dovuti correttivi.

I debiti degli stati, già arrivati a livelli stratosferici, non hanno fatto altro che aggravarsi e contemporaneamente non sono state prese misure di rigore per apporre i giusti correttivi .

La tanto sperata ripresa che stenta a ripartire con i debiti sovrani diventati un macigno, insieme all' incapacità dei politici di prendere le decisioni per affrontare e superare la crisi , spaventa gli investitori e allora scatta il" si salvi chi può".

C'è un fuggi fuggi generale dalla borsa per cui moltissime società oggi già sono a prezzi stracciati e sarebbe ora di acquistarle.

Ma nonostante questo gli acquisti non arrivano perchè è la fiducia che manca.

Le preoccupazioni espresse più volte nel blog si sono materializzate tutte insieme in tempi rapidissimi, "le borse quando girano non mettono la freccia".

Che la decisione di bloccare l'operatività a ribasso fosse demagogica lo dimostra il fatto che non si è arrestata la discesa dell' indice.

Il" dai all'untore " per fermare la speculazione che abbiamo visto sui giornali e che ha bloccato l'operazioni short su azioni e derivati da parte della Consob,viene definita come necessaria per proteggere i mercati, ma realmente è fumo sugli occhi.

L'opinione pubblica chiedeva un qualche intervento e Tremonti ha fatto varare una delibera che non è servita a nulla, perchè non è la speculazione che mandava l'indice italiano in discesa , ma la mancanza di fiducia degli investitori sulla capacità di risoluzione dei problemi.
Anche illustri personaggi come l'ex Cancelliere Schoeder pensano che è arrivata l'ora di dire addio alla sovranità nazionale perchè non si può avere una unità monetaria senza una unione fiscale, politica e sociale.

E' questo tipo di indicazioni attendono i mercati, chiarezza e prospettive per il futuro per capire dove andremo.

Invece gli investitori internazionali a cosa assistono?

Solo per parlare del nostro bel Paese , oggi manovra bis che passerà con la fiducia e che non convince nessuno (questo è per quanto riguarda la sola Italia) con un totale blocco di un paese paralizzato da uno sciopero non possono far altro che liquidare le loro posizioni.

Ma anche altri Paesi soffrono dei nostri stessi problemi.

La mancanza di fiducia è a livello internazionale altrimenti non si capisce come mai l'oro è arrivato ai prezzi attuali.
Tutto ciò sembra un incubo di tipo Kafkiano, speriamo di svegliarci prima che non sia troppo tardi.

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