La fase critica che stanno attraversando le borse ha varie cause,tensioni geopolitiche con in primis la crisi libica di cui parliamo ormai da diverse settimane e che dalle ultime notizie sembra che Gheddafi stia avendo la meglio sui rivoltosi.
E' ritonata a galla una vecchia questione che era stata provvisoriamente accantonata, cioè il timore per i paesi limitrofi dell'Eurozona del default a causa debiti sovrani.
Infatti l'esito disastroso dell'asta dei titoli di stato portghese, ha accentuato le preoccupazioni sul mercato obbligazionario dei titoli di stato europei ,dopo che la Grecia aveva subito il downgrade a B1 da parte della agenzia di rating Moody's.
Poi è stata la volta della Spagna, che ha avuto un giudizio negativo dalla stessa agenzia portandola alla valutazione a Aa2 e ha anche avvertito sulla possibilità di ulteriori tagli.
Come se non bastasse si è verificato l'evento imponderabile ed imprevedibile( Cigno nero da Nassim Taleb) del terremoto in Giappone di magnitudo 8.9 e gli tsunami che hanno fatto moltissime vittime, a cui stà seguendo l'incubo nucleare nella Centrale nucleare di Fukushima dove un esplosione ha provocato il crollo della gabbia esterna di un reattore atomico ed è stato rilevato cesio radioattivo nei pressi dell’impianto.
Tutto ciò ha portato alla chiusura dell'ottava in rosso per entrambe le sponde dell' Atlantico.
Bisogna però fare un distinguo, l'America a tutti questi eventi ha reagito sì negativamente , ma in maniera molto composta, tanto che non ha affato scalfito il suo trend rialzista e soprattutto dopo il terremoto in Giappone ha tentato sul finire della settimana un recupero, nonostante i dati macroeconomici non certo incoraggianti delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione peggiori delle attese.
Questo potrebbe far presagire una continuazione del rialzo nelle settimane entranti se verranno mantenuti la soglia dei 12.000 punti per Dow Jones e i 1.300 punti per S&P500 appena recuperati sul finire dell' ottava.
Non è stato così per l'Europa, dove a sorpresa il DAX che nella precedente fase rialzista è sempre stato il più forte, ha avuto nella settimana passata una perdita superiore a quella del Cac di Parigi o del Ftse Mib di Milano, che hanno reagito meglio a tutti gli eventi sopra citati.
A questo quadro riassuntivo abbiamo avuto il petrolio con altre commodity che soprattutto dopo il disastro giapponese hanno reagito perdendo il loro valore.
Questo perchè il Giappone che è un paese che è un paese di trasformazione si prevede che andrà incontro ad una riduzione della richiesta di petrolio,in quanto parte della sua industria è stata compromessa dall'evento distruttivo di cui ancora si dovranno conteggiare i danni, infatti ha chiuso vicino a 100 dollari al barile .
Non ci sono stati movimenti di rilievo per l'oro, mentre il cambio ha inizialmente reagito sulle notizie dei debiti sovrani, e l'Euro ha prontamente perso valore su dollaro, ma venerdì ha continuato la sua corsa al rialzo e questo fa presagire ad una continuazione del suo apprezzamento.
Chiaramente le emergenze sono molte e in questo periodo caratterizzato da vari fronti che creano instabilità, con facilità possono prevalere più gli atteggiamenti conservativi con fuoriuscite da parte degli operatori professionali che si riflettono in vendite sui mercati.
VIX giornaliero
Per non parlare di vendite su paura che potrebbero sempre scatenarsi su fatti non prevedibili visto il clima di incertezza che si stà vivendo.
Il Vix che è l'indice di paura dei mercati recentemente si è alzato e attualmente è sopra la soglia di 20.
E' niente rispetto alle vere e proprie ondate di vendite che ci sono state nell'eccezionale periodo evento della crisi finanziaria 2007/2008, ma questo timido segnale non deve essere sottovalutato.
Chiusure mercati
Dax -----------6.981,49-------(- 2,78%)
Cac -----------3928,68--------(-2,15%)
Ftse Mib -----21.863,02------ (-1,26%)
S&P500-------1.304,28-------(-1,27%)
Dija----------12.041,07-------(-0,93%)
Nasdaq 100---2298,87--------(-2,53%)
Euro dollaro-----1,3905 -----(-0,55%)
Oro------------ 1.417,75$----(-0,65%)
Petrolio----------101,75$----(-4,40%)
Nikkei----------10.254-----(-3,95%)
Hang Seng------ 23.250----(+ 0,62%)
Euro Dollaro giornaliero
S&P500 giornaliero
Dax -----------6.981,49-------(- 2,78%)
Cac -----------3928,68--------(-2,15%)
Ftse Mib -----21.863,02------ (-1,26%)
S&P500-------1.304,28-------(-1,27%)
Dija----------12.041,07-------(-0,93%)
Nasdaq 100---2298,87--------(-2,53%)
Euro dollaro-----1,3905 -----(-0,55%)
Oro------------ 1.417,75$----(-0,65%)
Petrolio----------101,75$----(-4,40%)
Nikkei----------10.254-----(-3,95%)
Hang Seng------ 23.250----(+ 0,62%)
Euro Dollaro giornaliero
Dopo le prime quattro sedute in rosso venerdì c'è stata la reazione .
Il cambio si stà portando verso 1,42 per formare il doppio massimo con quello di novembre 2010.
Al superamento di 1,3920 continuerà il rialzo sino alla prima resistenza posta in area 1,40 per poi continuare verso 1,42.
Qualora le quotazioni perdessero il livello 1,38 allora è possibile una correzione sino 1,3715.
S&P500 giornaliero
L'indice americano è quello che ha saputo reagire meglio agli imprevisti di questa ultima settimana.
La chiusura di venerdì è stata la dimostrazione di quanta forza ancora questo indice può esprimere.
Da un punto di vista tecnico la correzione che abbiamo visto è semplicemente una fase di accumulazione ed anche la perdita dei 1300 punti di giovedì con il pronto recupero di venerdì fanno ben sperare per una prosecuzione in positivo. Il recupero dei 1330 punti poi potrebbe portare l'indice verso i massimi.A ribasso invece la perdita dei 1300 punti lo proietterebbe verso 1275 dove passa la trend line che sostiene il rialzo.
Dax giornaliero
L'indice di Francoforte nelle ultime settimane presenta una certa debolezza tanto che con le ultime 2 sedute della settimana scorsa ha rotto i minimi che erano stati raggiunti il 24 Febbraio.
Da un punto di vista di analisi tecnica è probabile che il ribasso possa continuare sino alla rivisitazione del 38,20% del range che va dal minimo del 1 settembre 2010 al massimo raggiunto a metà Febbraio 2011 a 6.800 punti. Qualora l' ipervenduto avvenuto con le ultime 2 sedute dovesse rientrare è il superamento della quota 7.130 che porterebbe un pò di sereno.
Ftse Mib giornaliero
Dopo un avvio di settimana che prometteva il bello è sopraggiunto l'imprevisto e la quotazione del nostro indice è tornata ai minimi visti tre settimane fà.
Ftse Mib giornaliero
Dopo un avvio di settimana che prometteva il bello è sopraggiunto l'imprevisto e la quotazione del nostro indice è tornata ai minimi visti tre settimane fà.
La trend line di supporto che passa sul livello della chiusura di venerdì ha sostenuto il mercato sino ad ora e se dovesse essere abbandonata a ribasso si aprirebbe la strada per l'inversione di trend a 21.700.
Se invece la trend line continuerà a sostenere il mercato è possibile che con poche sedute si porti sopra i 22.500 punti che una volta superati si potranno rivedere i massimi.
Dati macro economici della 3° settimana Marzo 2011
Dati macro economici della 3° settimana Marzo 2011
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