La Grecia è stato il sasso nello stagno che ha messo in subbuglio i mercati.
Il taglio del rating sul debito sovrano della Grecia per cui si è paventato addirittura un default nel caso non vengano prese misure importanti da parte della BcE.
Fitch Christopher Pryce, analista, dopo aver tagliato il rating greco martedì scorso , si è espresso con perplessità sulla capacità dell'istituto centrale europeo di poter mantener fede alle proprie intenzioni per evitare il collasso di uno dei paesi dell'eurozona .
Gran parte delle economie del vecchio continente sono state contagiate dal pessimismo sulle prospettive future.
Dati macroeconomici dell'economia ellenica la produzione industriale in calo del 9,2% rispetto ad un anno prima, a settembre, la flessione era stata del 9%.
A settembre il tasso di disoccupazione in Grecia è salito al 9,1% rispetto al 9% del mese precedente mentre un anno prima si attestava al 7,4%.
Per l'economia europea le brutte notizie proseguono con i dati pubblicati sulla disoccupazione spagnola che è arrivata vicina alla soglia del 20%.
Anche le dichiarazioni del ministro dell'economia tedesca, Wolfgang Schaeuble, che ha affermato come "La crisi finanziaria non è stata superata", aggiungendo che il deficit pubblico della Germania l'anno prossimo sarà almeno il 5% del Pil. Le chiusure settimanali per le principali borse dopo tutto non sono così brutte. Parigi venerdì il Cac 40 chiude a +1,09% a 3798,38 la settimana è in rosso di poco -0,02%. Ibex di Madrid 11594,70 +0,78% con un bilancio settimanale -129%.FTSE Italia All-Share variazione ultimi 5 giorni -2.181% e FTSE Italia STAR variazione ultimi 5 giorni -0.666% .
Decisamente diverso lo scenario macroeconomico per quel che riguarda gli Stati Uniti.
Le notizie arrivate in settimana sono state quasi tutte positive.
Dati macroeconomici dell'economia ellenica la produzione industriale in calo del 9,2% rispetto ad un anno prima, a settembre, la flessione era stata del 9%.
A settembre il tasso di disoccupazione in Grecia è salito al 9,1% rispetto al 9% del mese precedente mentre un anno prima si attestava al 7,4%.
Per l'economia europea le brutte notizie proseguono con i dati pubblicati sulla disoccupazione spagnola che è arrivata vicina alla soglia del 20%.
Anche le dichiarazioni del ministro dell'economia tedesca, Wolfgang Schaeuble, che ha affermato come "La crisi finanziaria non è stata superata", aggiungendo che il deficit pubblico della Germania l'anno prossimo sarà almeno il 5% del Pil. Le chiusure settimanali per le principali borse dopo tutto non sono così brutte. Parigi venerdì il Cac 40 chiude a +1,09% a 3798,38 la settimana è in rosso di poco -0,02%. Ibex di Madrid 11594,70 +0,78% con un bilancio settimanale -129%.FTSE Italia All-Share variazione ultimi 5 giorni -2.181% e FTSE Italia STAR variazione ultimi 5 giorni -0.666% .
Decisamente diverso lo scenario macroeconomico per quel che riguarda gli Stati Uniti.
Le notizie arrivate in settimana sono state quasi tutte positive.
Viene mostrato l'andamento laterale dei mercati che riporta i movimenti dell'indice americano a 15 minuti.
Le richieste di sussidi alla disoccupazione sono tornate a crescere nell'ultima settimana passando da 457k a 474k.
Giovedì è stata la giornata del deficit commerciale Usa,le attese degli analisti erano per un deficit di 37 miliardi, invece si è assottigliato del 7,6% in ottobre, raggiungendo i 32,9 miliardi di dollari.
Venerdì è stata la volta delle vendite al dettaglio aumentate dell'1,3% in novembre per il terzo mese consecutivo e il dato preliminare sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti si e' stato di 73.4 punti, in rialzo dai 67.4 punti del mese precedente , decisamente superiore alle stime di mercato .
Ma a causa dell'apprezzamento del dolaro sulle altre valute il Dow Jones sale solo dello 0,63% a 10.471,50 punti con chiusura settimanale 0,38%, mentre il Nasdaq100 perde lo 0,03% a 2.190,31 punti. Lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,37% chiudendo a 1.106,41 punti con chiusura settimanle +0,22%.
Ma a causa dell'apprezzamento del dolaro sulle altre valute il Dow Jones sale solo dello 0,63% a 10.471,50 punti con chiusura settimanale 0,38%, mentre il Nasdaq100 perde lo 0,03% a 2.190,31 punti. Lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,37% chiudendo a 1.106,41 punti con chiusura settimanle +0,22%.
Dopo quest'altro giro di giostra ci troviamo ancora sui livelli di settimane fà.
Dax settimanale
Dax di Francoforte chiude 5709,02 +1,08%, variazione a livello settimanale -1,06%.
Sono 13 settimane che i mercati si muovono a livello laterale e si può vedere in questo grafico che non si riescono a superare i liveli dei massimi registarti ad ottobre.
FTSE MIB giornaliero
FTSE MIB Variazione ultima settimana -2.407 % .
Con la chiusura in rosso che si è avuta questa settimana è evidente rispetto agli altri mercati europei la debolezza del nostro indice.
Con la chiusura in rosso che si è avuta questa settimana è evidente rispetto agli altri mercati europei la debolezza del nostro indice.
La struttura rialzista rimane ancora integra anche se la perdita di momentum è evidente. Il bilancio annuo è ancora molto positivo ad una decina circa di sedute dalla fine.
(Variazione ultimo anno +12,30%)
(Variazione ultimo anno +12,30%)
Un inizio 2009 fortemente ribassista con un sell off di circa un 30% sino al 9 marzo in cui l'indice si è portato a 12.300. Poi è seguito uno recupero straordinario di oltre 12.000 punti sino al 20 Ottobre.Le ultime settimane invece i prezzi sono rimasti ingabbiati in circa 3000 punti, si è venuta a creare una fase laterale. Ora non resta che attendere la fuoriuscita dal trading range (ampio rettangolo) per poter capire la nuova direzionalità dei mercati.
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