sabato 8 febbraio 2014

5° Report - Settimana 10/15 Febbraio 2014

Commento sintetico della settimana di consuntivo

La discesa dei mercati azionari nelle principali piazze finanziarie iniziata intorno al 20 gennaio sembra essersi conclusa con la formazione di un minimo tra il 4/5 febbraio.

Le preoccupazioni a causa delle turbolenze sui mercati emergenti  si sono riflesse sulle piazze europee e su Wall Street di eventuali erosioni dei profitti delle aziende dei paesi occidentali.

Anche i listini asiatici hanno avuto pesanti perdite dopo che l'economia cinese ha mostrato di perdere colpi.
Altro punto di preoccupazione, che si ripresenterà per tutto febbraio è negli Stati Uniti l'innalzamento del debito.


A Washington alla fine del mese scadrà il termine utile per fare un nuovo piano per il debito pubblico, problema che si era già presentato a novembre 2013 ,si spera di non entrare nella spirale del braccio di ferro tra la Casa Bianca e il Congresso.
Ma la notizia che ha ridato fiducia agli investitori nella ripresa dell'economia è quella arrivata giovedì in cui le nuove richieste di sussidi alla disoccupazione sono scese la scorsa settimana negli Usa più di quanto atteso dagli economisti.
Le  nuove richieste di sussidi di disoccupazione si sono attestate nella settimana al 1 febbraio a 331.000 unità, dalle 351.000 della precedente rilevazione e a fronte di attese per 335.000 unità.

Venerdì i  dati negativi sul mercato del lavoro dei settori agricoli stati letti come causati dal maltempo e quindi provvisori.

Anche l'indice ISM non-manifatturiero è salito più di quanto previsto dagli economisti, mentre l' Ism manifatturiero si è attestato a gennaio a 51,3 pts, in calo da 56,5 pts di dicembre e ben al di sotto delle attese per 56 pts.

D'altronde il tasso di disoccupazione è però sceso al 6,6% (6,7% il consenso), sui minimi da ottobre 2008 e in calo rispetto al dato di dicembre confermato al 6,7%.

Altre notizie che possono aver dato respiro alle borse sono , in Germania la produzione industriale ha segnato a dicembre una flessione dello 0,6% m/m dal +2,4% della precedente rilevazione e a fronte di attese a +0,5%.

Nell’Eurozona l’indice Pmi manifatturiero si è attestato a gennaio a 54 pts da 52,7 pts della precedente rilevazione.
In Germania il dato è salito a 56,5 pts da 54,3 pts di dicembre.
In Francia  raggiunge quota 49,3 pts da precedenti 47 pts e a fronte di attese per 48,8 pts.
In Spagna il Pmi  riporta il ritmo di crescita più rapido da aprile 2010, salendo a 52,2 pts da 50,8 pts. 
In Italia il dato si attesta a 53,1 pts da precedenti 53,3 pts e a fronte di un consensus per 53,5 pts.
Nel Regno Unito  due dati contrastanti, l'indice Pmi manifatturiero si è attestato a gennaio a 56,7 pts, in calo rispetto a 57,2 pts di dicembre e al di sotto delle attese per 57 pts mentre la produzione industriale ha registrato a dicembre una crescita dello 0,4% m/m, ma al di sotto delle attese per un progresso dello 0,6%.

Le altre piazze finanziarie hanno avuto forti ribassi ad inizio settimana quando il Vix aveva superato i 21 pts , poi con il ritorno del Vix sceso intorno a 15 pts si sono comportate riducendo le perdite.
Ottava che si chiude in negativo per la Cina e positiva per il Giappone.

Secondo  la Corte costituzionale tedesca ,la Banca centrale europea è andata oltre i  limiti del suo mandato , così rinvierà alla Corte di giustizia europea la decisione sul piano di acquisto bond della Bce (Omt).

L’istituto centrale di Francoforte,  ribadisce invece  fermamente che la decisione ricada nel suo ambito.

Il cambio euro dollaro dopo 3 giorni di ribasso per il valore dell' euro, nelle ultime due sedute c'è stato un recupero e bisognerà capire se sono scattate le ricoperture e quindi si tratta  solo di un pullback, oppure se inizierà una nuova fase di rialzo.

Per quanto riguarda le commodities, continua il lento rialzo dell'oro, il petrolio ha avuto un balzo che lo ha portato a chiudere oltre 100 dollari a barile, mentre molto più lento l'apprezzamento del natural gas.

Sul mercato del debito, lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi è ulteriormente sceso , grazie anche al piano antispreads messo in atto dalla Bce.

Euro dollaro giornaliero

IL cambio euro dollaro dopo essere disceso da 1,38 ha trovato ad inizio ottava una buona base di supporto a 1,35 - 1,3550.

A scatenare il rally delle ultime due sedute che lo ha portato a ridosso di 1,36 sono state le parole del Presidente della la Banca centrale europea e che ha sottolineato che nella zona euro non c'è deflazione, nonostante l'inflazione sia stata bassa negli ultimi mesi.
 
Adesso si trova su un punto molto importante corrispondente a 38,2% livello del ritracciamento di Fibonacci , infatti il superamento dei massimi di venerdì proietterebbe il cambio nella direzione 1,38, mentre viceversa il cambio potrebbe essere  fermato da tale livello e tornare sui suoi passi con primo obiettivo 1,35.

Chiusure mercati

Dax---------------9.301------(-0,05%)
Cac --------------4.228------(+1,50%)
Ftse Mib---------19.692-----(+1,42%)
Dow Jones-------15.787-----(+0,58%)
SP500-----------1.797-------(+0,78%)
Nasdaq 100------3.561------(+1,05%)

Euro dollaro-----1,3637-----(+1,10%)

Oro---------------1.267------(+0,82%)
Petrolio----------100,17------(+2,77%)

Nikkei-----------14.700------(+0,65%)
Hang Seng------21.636-------(-2,50%)

. SP500 giornaliero

Wall Street si è comportata piuttosto bene negli ultime dell' ottava recuperando oltre il 50% del precedente ribasso e chiudendo sopra la resistenza posta a 1.794 pts.

Adesso questo sarà il nuovo supporto che in una fase di rientro prezzi non deve essere violato, altrimenti il recupero avuto perde di significato e diventa solo un pull back.

A rialzo le prossime resistenze da superare si trovano area 1.800  1.810 , successivamente 1.825-1.828 dove si trova il gap creatosi nella discesa tra il 23 e 24 gennaio 2014.

Dax giornaliero

L'indice di Francoforte dopo aver toccato un livello di minimo a 9.050 punti corrispondente ad un -7,35% dai massimi, è partito un accenno di rialzo che si concretizzerà superata la resistenza a 38,2 % di Fibbonacci a 9,350 ptse successivamente quello posto a 9.420 pts corrispondente al 50%.

Viceversa un ritorno sotto 9.200 pts sarebbe una indicazione che la fase ribassista non è terminata,  importante la tenuta del supporto in area 9.100 pts.

Lo stocastico si è messo i posizione rialzista, mentre il macd ancora non ha girato.



Ftse Mib giornaliero

Milano oltre ad aver perso solo il 6,70% dai massimi, arrivato in area 18.800 pts ha fatto partire una gamba rialzista e negli ultimi due giorni di borsa il recupero lo ha portato a  chiudere sopra la soglia del 50% ( area notoriamente di resistenza).

Vedremo se nei primi giorni della settimana prossima riuscirà a superare i massimi di venerdì, nel qual caso potemmo vedere il nostro indice a ridosso dei massimi.

Resistenza importante  da superare a 20.000pts.

Viceversa qualora cattive  notizie dovessero far tornare indietro l'indice , è importante che tenga il supporto a 19.500 pts.

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