Questa appena passata è stata sicuramente la peggior settimana dell' anno , ma anche quella con la peggior performance da oltre sei mesi.
Il forte iper-comprato accumulato con il lungo periodo di rialzo doveva scaricarsi e questa volta è stata la notizia giunta dalla Cina in cui l'attività manifatturiera ha registrato una imprevista contrazione a gennaio.
La notizia ha fatto aumentare di nuovo i timori degli operatori relativi alle prospettive dell'economia globale.
In Giappone, la BoJ ha lasciato invariati sia i tassi d'interesse sia la propria politica economica ultraespansiva. L’istituto ha confermato anche i target sull'inflazione all'1,3% per l'anno fiscale che inizierà ad aprile e all'1,9% per il 2015.
Le prime a reagire sono state le piazze asiatiche, malissimo l'andamento della borsa di Tokio il cui primo partner commerciale è proprio la Cina il calo avvenuto nonostante l'iniezione di liquidità da USD 42 mld da parte della Banca Centrale cinese . Ha chiuso male anche Hang Seng.
Negli Stati uniti la settimana è stata corta perchè lunedì le borse sono state chiuse per la festività del Martin Luther King Day.
Giunti i dati della settimana al 17 gennaio l'indice Mba sulle nuove richieste di mutui ipotecari ha segnato un progresso del 4,7%, dal +11,9% della precedente rilevazione.
Le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione statinitensi si sono attestate a 326.000 unità, dalle 325.000 della precedente rilevazione, in linea con le attese.
Fitch ha confermato il rating della Germania al livello massimo, AAA con outlook stabile: secondo l’agenzia, il rapporto debito/pil complessivo dello Stato tedesco ha già cominciato a scendere, a differenza di quanto avviene per gli altri paesi tripla A della Zona Euro.
Il bund ha avuto suito un' impennata e il bilancio settimanale rislta positivo chiude a 142,79.
Nel Regno Unito il tasso di disoccupazione si è attestato a novembre al 7,1%, in calo rispetto
al 7,4% della precedente rilevazione e al di sotto delle attese al 7,3%. Si tratta del livello
più basso degli ultimi 5 anni.
Il dato si approssima così ulteriormente alla soglia del 7% indicata dalla BoE come target per un possibile rialzo dei tassi.
In Europa l'indice manifatturiero Pmi si è attestato a gennaio a 53,9 pts, in crescita rispetto a 52,7 di dicembre e al di sopra delle attese ferme a 53.
Il debito pubblico dei Paesi dell’Eurozona si è attestato nel 3Q13 al 92,7% del Pil, in calo rispetto al 93,4% del 2Q13, è l primo ribasso dal quarto trimestre del 2007.
A tal proposito l’Italia il rapporto debito/Pil è sceso al 132,9% dal precedente 133,3%.
Il FMI nel suo report ha rivisto leggermente al rialzo le sue previsioni di crescita per il 2014 per tenere conto del rafforzamento congiunturale nei Paesi industrializzati.
Le previsioni sono ora che il Pil globale aumenterà quest'anno del 3,7%, contro il +3,6% previsto in precedenza.
La crescita negli Usa dovrebbe accelerare quest'anno a +2,8%, da +1,9% nel 2013.
Per il 2015 l'FMI è diventata invece più prudente a causa degli attesi tagli al budget.
Sul mercato dei cambi, l' euro dollaro ha avuto una settimana positiva per la quotazione dell' euro.
Cali record di lira turca, rublo russo e rand sudafricano ,peso argentino.
Dal fronte commodities forti rialzi per petrolio e natural gas a causa della stagione invernale particolarmente fredda negli Stati Uniti.
Recupera terreno intanto l’oro, che si trova ai massimi da 2 mesi.
Gli investitori scommettono su un aumento della domanda sopratutto dopo che Sonia Gandhi,
leader del Partito del Congresso indiano, ha chiesto al governo centrale di allentare le restrizioni sulle importazioni di oro.
Euro dollaro giornaliero
Le quotazioni dell' euro su dollaro sono salite ai massimi da inizio anno , quasi a 1,37.
Dopo aver rivisitato il 50% del range , ha rimbalzato portandosi a ridosso di 61,8% del ritracciamento e secondo Fibboncci punto sensibile che potrebbe fungere da resistenza.
Il superamento di 1,37 riproietterebbe l'euro in area 1,38, viceversa sotto 1,35 continuerebbe la discesa intrapresa e interrotta nella giornata di giovedì.
Chiusure mercati
Dax---------------9.392------(-3,60%)
Cac --------------4.161------(-3,80%)
Ftse Mib---------19.358------(-3,00%)
Dow Jones-------15.869------(-3,03%)
SP500------------1.790------(-2,98%)
Nasdaq 100-------3.541------(-1,85%)
Euro dollaro------1,3676-----(+1,06%)
Oro---------------1.271------(+1,50%)
Petrolio-----------96,90------(+2,80%)
Nikkei-----------14.955------(-4,20%)
Hang Seng------22.450-------(-4,80%)
SP 500 giornaliero
Wall Street archivia venerdì una seduta in forte calo sulla scia delle vendite che hanno colpito le piazze asiatiche ed europee,
La peggiore settimana dal 2012 con il Vix, l'indice cosiddetto della paura, balzato del 25%,
La perdita dei 1800 punti farebbe presupporre una continuazione della discesa anche per la prossima settimana.
Obiettivo potrebbe essere 1775/1750 punti.
A rialzo importante la resistenza a 1.825 punti, superata la quale si riapre la strada per nuovi rialzi.
Dax giornaliero
Francoforte ha reagito molto male alle notizie giunte dalla Cina.
La discesa della settimana si è arrestata in un area si supporto 9.390 punti.
Se da questo livello iniziasse un rimbalzo probabile una nuova salita, altrimenti continueranno le vendite la prossima area di supporto è e quota 9.000 punti.
Ftse Mib giornaliero
Dal massimo 20.200 pts, circa , il FTSE/MIB, ha iniziato una lenta prima e rapida poi , discesa che è arrivata sotto ai 19.500 pts.
Proprio i 19.500 pts era un livello di resistenza e la chiusura sotto prelude ulteriori ribassi, nel qual caso i prossimi importanti supporti si trovano a 18.975 e area 17.700 pts.
Viceversa in caso di rimbalo solo un ritorno sopra la soglia dei 20.000 pts creerebbe le basi per una prosecuzione del trend rialzista di medio periodo.
Calendario degli eventi macroeconomici della settimana in corso http://online.wsj.com/mdc/public/page/2_3063-globalEconomicCalendar.html
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