sabato 7 dicembre 2013

47 Post - 51° Settimana 9 13 Dicembre 2013

Commento sintetico della settimana di consuntivo

Ottava partita  decisamente in  negativo per le principali piazze finanziarie globali dopo che negli ultimi due mesi si sono succeduti massimi su massimi.

C'era la necessità di una scusa per scaricare l'ipercomrato che si era creato ed è stato il deludente inizio della stagione dello shopping natalizio che ha dato il là alle vendite.

Dopo il Thanks giving, tradizionalmente negli Stati Uniti , durante il fine settimana iniziano gli acquisti  natalizi da parte dei consumatori , quest'anno  sono stati piuttosto fiacchi, la rilevazione delle vendite ha riportato  un  calo del 2,7% su base annuale.

Dopo tanti rialzi è abbastanza fisiologica una pausa dei prezzi.

Bisogna considerare che da inizio anno gli indici americani  a oggi si sono  apprezzati oltre il 25%,  la Germania oltre il 18% , mentre l'indice italiano si attesta appena su un 7%.

Purtroppo la debolezza della nostra economia si riflette anche in borsa.

Ora c'è da capire se il famoso rally di Natale sia stato compromesso, ma le ottime performance annuali possono permettersi anche un periodo di prefestivo di caratterizzato da negatività..

La domanda più frequente è :siamo al limite del rialzo dopo 5 anni di espansione dei listini, oppure si tratta di una pausa riflessiva e nient’altro? Non sono  certo queste giornate di storno che  portano cambiamenti strutturali.

Rimane però da capire quanta ampiezza può giocarsi questa correzione, per  aggiornare i  livelli di controllo del rischio.
                                                     
 Le altre notizie macroeconomiche sono state piuttosto positive, negli Usa l'indice Ism Pmi manifatturiero si è attestato a novembre a 54,7 pts, in progresso rispetto a 51,8 della precedente rilevazione.

Il Pil annualizzato sempre negli Usa ha segnato nel 3Q una crescita del 3,6% q/q, dal precedente +2,80% e al di sopra delle attese ferme a +3,1%.

Ancor meglio le  nuove richieste ai sussidi di disoccupazione , che si sono attestate a 298.000 unità, da precedenti 321.000 e a fronte di un consensus per 320.000.

Dalla riunione del Consiglio Direttivo della BCE  ha deciso di mantenere il costo del denaro invariato allo 0,25%. Confermati allo 0% anche i tassi sui depositi.

Gli addetti ai lavori  speravano in una riduzione dei tassi sui depositi (di un ammontare pari a 10 o 25 punti base), portandoli in negativo.

Si sperava anche in un  annuncio di Draghi di un imminente LTRO (Long Term Refinancing Operation). 

E' troppo poco per l’economia europea ancora convalescente, soprattutto se raffrontata a quella americana.

Di questo immobilismo ne ha approfittato il cambio con il dollaro che si è continuato a deprezzare.

Il numero uno dell’istituto di Francoforte dovrebbe intervenire sul cambio euro/dollaro per portarlo su valori che rispecchino più da vicino l’andamento dell’economia reale.

Dal lato delle commodities, c'è stata una ripresa piuttosto consistente del prezzo del petrolio ed anche il natural gas è tornato sopra i 4 dollari.
Sempre in fase di debolezza dell'oro e dell'argento che dovrebbero riprendere i corsi considerando la debolezza del dollaro, ma che secondo la spiegazione di Fulignoli è l'oro Etf in crisi. Questi strumenti dopo essersi molto gonfiati nel 2011 ora sono in un bear market e la loro spinta è destinata a diminiure nel corso del 2014 e solo allora si sentirà la lenta sinta dei compratori di oro fisico..
http://www.wallstreetitalia.com/article/1649879/analisi/bitcoin-e-se-fosse-solo-un-gioco-d-azzardo.aspx
 

Euro dollaro giornaliero

IL cambio euro dollaro dopo un avvio di settimana caratterizzato da una certa indecisione, ha superato il livello statico posto a 1,3620 e da lì nelle ultime due giornate dell'ottava  è giunto a vedere quota 1,37.

Il trend ascendente viene confermato e la sua prosecuzione verso la rivisitazione di quota 1,38- 1,3830  sembra scontata.

A meno di prese di posizione da parte della Bce che possa interrompere l'apprezzamento dell' euro, a rialzo i livelli di resistenza si trovano a 1,3780 e 1,38, mentre a ribasso i supporti sono a 1,3670 e 1,3620.


Chiusure mercati
Dax---------------9.172------(-2,50%)
Cac --------------4.129-------(-3,80%)
Ftse Mib---------18.124------(-4,60%)
Dow Jones------16.020------(-0,38%)
SP500------------1.805-------(-0,00%)
Nasdaq 100-------3.504------(+0,56%)

Euro dollaro------1,3708-----(+0,99%)


Oro---------------1.230------(-1,60%)
Petrolio----------97,82-------(+5,55%)
Nikkei-----------15.7300-----(-2,35%) 
Hang Seng-------23.743-----(-1,30%)



SP 500 giornaliero
Nell' ultima giornata dell' ottava c'è stata la riscossa dell' indice, dopo quattro giornate di vendita venerdì sui dati dell' occupazione americana, sono tornati gli acquisti.
 Si potrebbe pensare che il cambio d'umore da parte degli investitori è legato certamente ai positivi dati macro, ma anche ad un minor timore dell' avvicinarsi del tapering.
La candela che si è venuta a creare venerdì fa ben sperare per la prossima settimana, se dovesse continuare la fase di positività i livelli di resistenza da superare sono 1.809 punti e 1.812 punti.
A ribasso invece il primo supporto è 1.798, poi c'è aperto un gap1.794/1.785 e successivamente a 1.782 punti. Se questo ultimo livello dovesse essere perso si vedrà un altra ondata di vendite , presumibilmente più consistenti.




Dax giornaliero
In questa ottava le vendite sull' indice di Francoforte sono state molto consistenti e nei primi  quattro giorni è arrivato anche a perdere -3,56% .
E' stato chiuso uno solo dei primi due gap, ricordiamo che l'indice ne presenta molti altri più in basso.
Per ora il minimo di settimana a 9.070 punti non ha chiuso il gap che arriva sino a 9054 punti e questa è un' area di  supporto che non dovrà essere persa perché altrimenti si scatenerà una nuova ondata di vendite.
L'accenno di rialzo di venerdì fa ben sperare, soprattutto se si vede la forza che c'è stata nell' indice americano.
A rialzo le resistenze da superare sono a 9.200 poi 9.250 punti poi area 9.300 9.320 punti prim di tornare  a vedere 4.000 punti.



Ftse Mib giornaliero
L'indice di Milano ha perso l' importantissimo livello posto in area 18.500/ 18.400 punti arrivando ad arrestare la sua discesa in area 18.000.
La debolezza del nostro indice legata alla debolezza dell' economia e dall' incertezza situazione  politica sempre in bilico tra un  rimpasto di governo e le elezioni.
Il minimo di questa ottava è il baluardo oltre il quale si  potrebbero rivedere nuovi minimi e il supporto successivo si trova a 17.600 punti.
A rialzo invece il superamento della resistenza 18350 potrebbe far proseguire l'indice verso 18.600 punti.
Da un punto di vista di analisi ciclica  ci troviamo a all'inizio di un nuovo quadrimestre .



Calendario degli eventi macroeconomici della settimana in corso http://online.wsj.com/mdc/public/page/2_3063-globalEconomicCalendar.html 


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