Grafici di vari mercati
Euro dollaro giornaliero
L'andamento dell' ottava è stato molto contrastato, dopo i primi due giorni di salita c'è stata una scivolata dopo che il cambio ha toccato l'area del 50% del range che va dal massimo del 25 ottobre al minimo del 7 novembre.
Dopo la caduta di mercoledì i corsi hanno recuperato e sul finire della settimana si sono portati a ridosso del 50%.
1,364 è la resistenza da superare per poter costruire verso il successivo obiettivo a 1,3690.
A ribasso una accelerazione potrebbe verificarsi alla rottura del supporto posto in area 1,34, con obiettivo il minimo del range a 1,335.
Chiusure mercati
Dax---------------9.219------(+0,60%)
Cac --------------4.278-------(-0,25%)
Ftse Mib---------18.822------(+0,80%)
Dow Jones------16.064------(+0,48%)
SP500------------1.804-------(+0,36%)
Nasdaq 100-------3.422------(+0,00%)
Euro dollaro------1,3495-----(+0,39%)
Oro---------------1.242------(-3,50%)
Petrolio----------94,97-------(-+0,55%)
Nikkei-----------15.330------(+4,85%)
Hang Seng-------23.032-----(+2,30%)
SP500 giornaliero
I primi 3 giorni della settimana sono stati caratterizzati da una moderata negatività, recuperata e superata con la chiusura di venerdì.
Possiamo solo dire che l'ottimismo si sta spegnendo con un atteggiamento di cautela da parte degli investitori. La fase è altamente costruttiva e necessita di una fase di consolidamento per vedere ulteriori top
Supporto più vicino a 1774 quello successivo a 1665, obiettivi possibili in settimana entrante proprio come spunto di nuovi rialzi.
Il supporto in area 1750 invece se dovesse essere perso innescherebbe sicuramente vendite consistenti proprio per l'atteggiamento di cautela presente.
Dax giornaliero
L'indice di Francoforte ha mostrato una certa forza, in relazione agli altri mercati e ancor di più se lo si paragona al nostro indice.
Dal fronte macro sono arrivate notizie positive per la Germania, dove la fiducia delle imprese cresce ai massimi di un anno e mezzo in novembre.
E' indubbiamente una economia molto forte, in particolar modo se la si paragona a quella dei paesi dell' area euro più periferici.
Nuovo massimo storico con rottura della soglia dei 9.200 punti
Il primo supporto in area 9100 punti , ricordiamo che c'è un gap a 9077 /9122 lasciato tra la chiusura del 13 novembre e l'apertura del giorno dopo.
Ma l'area da tenere sotto controllo è quella a 8900 punti ed anche qui c'è un gap tra 8912/8950 creatosi tra il 23 e il 24 ottobre.
Ftse Mib giornaliero
L'indice di Milano da qualche settimana sta lentamente scivolando nei prezzi, mentre gli altri continuano a macinare top storici su top storici.
La volatilità è scesa ai minimi di sette anni e questo rende la discesa dolce.
Ma sta anche ad indicare che si è in attesa di news o dati macro particolarmente confortanti per riprendere la salita.
Questa settimana d'altronde sul fronte macro per l'Italia sono giunte notizie poco confortanti con le vendite al dettaglio scese -2,8% su base annua e -0,3% su base mensile, nel mese di settembre.
Si continua ad allargare il gap tra l’economia core dell’area euro e quella dei Paesi indebitati della periferia.
L'area di supporto del mercato sembra essere 18.500 punti, questo livello è già stato toccato di recente in intraday ma da qui poi c'è stata sempre la forza per una reazione .
Se avvenisse una chiusura sotto questa area sicuramente si assisterebbe ad un approfondimento della correzione, almeno fino a 18.000 punti. A rialzo invece è il superamento dei 19.500 punti che potrà proiettare l'indice verso livelli superiori. Nel breve necessita di riprendere i 19200 punti.
Calendario degli eventi macroeconomici della settimana in corso http://online.wsj.com/mdc/public/page/2_3063-globalEconomicCalendar.html
Essere sempre informati e consapevolmente operare nel mercato. In natura il pesce grosso mangia il pesce piccolo che a sua volta mangia quello ancora più piccolo, così in borsa.Non esistono banche di stati sovrani.Le banche più grandi mangiano quelle più piccole che a loro volta hanno come preda finale il 99% della popolazione. I cancri creditizi e il sistema monetario internazionale hanno gravi problemi, con rendimenti altamente rischiosi e inaccettabilmente bassi.
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