sabato 20 aprile 2013

16 Report Settimana 22 6 Aprile 2013

Commento sintetico della settimana di consuntivo

Da un clima di positività siamo passati ad uno di totale incertezza e di sfiducia, che ha portato a chiusure settimanali particolarmente negative per alcuni indici.
Tempi difficili, sopra tutto perché lo scollamento tra le difficoltà economiche quotidiane che in paesi come l'Italia vengono percepite nella vita del quotidiano e l'ottimismo fino ad ora visto sulle piazze finanziarie .
Vediamo cosa ha fatto cambiare sentiment in modo così repentino.
Arriva ad inizio settimana la notizia che il Pil Cinese  nell' ultimo trimestreD1Q13 a  +7,7% sotto le attese degli analisti( consensus +8%).
Nel 2011 la seconda economia del mondo viaggiava +9,20%, mentre già aveva creato preoccupazione la discesa avuta nel 2012 a +7,80%.
La frenata del Pil ha fatto vacillare le commodities, dal prezzo del petrolio a quello del rame sino al prezzo dell' oro che nelle prime due sedute della ottava perde oltre il 15%.

Dall’Eurogruppo è arrivato il via libera al piano di aiuti a Cipro. Entro il 24 aprile è invece atteso l’ok dal Consiglio de Fondo salva-Stati Esm, mentre i Ministri delle Finanze dell’Ecofin approvano la proroga di 7 anni a Irlanda e Portogallo per il rimborso dei prestiti di emergenza.
Anche le bombe alla Maratona di Boston contribuiscono a creare questo sentiment di precarietà.

L'asta del nuovo Btp Italia indicizzato all' inflazione italiana, va a gonfie vele con gli ordinativi oltre l'offerta.
L’indice Zew in Germania si attesta a 36,3 pts dai 48,5 pts del mese precedente (che rappresentavano i massimi dall’aprile 2010). Inferiore alle attese del mercato erano per un calo a 42 pts.
Nel World Economic Outlook, il Fondo Monetario Internazionale dice che non siamo usciti dalla situazione di depressione nella quale ci troviamo.
Dal Regno Unito giunge il tasso di disoccupazione è salito a febbraio al 7,9%, registrando il più alto livello dal luglio 2012.
Gli analisti si attendevano un tasso invariato al 7,8%.
Attualmente le persone in cerca di lavoro sono aumentate di 70.000 unità a 2,56 mln, registrando il più forte incremento dalla fine del 2011.
Le vendite al dettaglio segnano a marzo una flessione dello 0,7% m/m (da +2,1% di febbraio). Su anno il dato è pari a -0,5% (dal precedente 2,5%).

Ecco arrivare la tegola di una agenzia di raating secondaria, ma comunque importante sulla Germania, Egan-Jones taglia il rating del Paese da ‘A+’ a ‘A’ con outlook è negativo.
Secondo l'agenzia la situazione delle finanze pubbliche tedesche sta peggiorando e  attendono che il rapporto debito/PIL della Germania, che nel 2011 era poco superiore all'80%, salirà al 100%.
Inoltre spiega che il declassamento è avvenuto a causa dei problemi del suo settore bancario e della sua esposizione ai Paesi più deboli della Zona Euro.

Non è dello stesso avviso la più famosa agenzia di rating Moody’s , che ha confermato il giudizio inerente il merito di credito della Germania ad AAA , ma l' outlook è comunque negativo.

Nel frattempo il FMI ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita globale per il 2013 al 3,3% e ha esortato la BCE a far decollare il suo programma di quantitative easing.

Negli Stati Uniti le richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione sono salite a quota 352 mila unità dalle 348 mila della settimana precedente (consensus per 350 mila).
L’indice di Philadelphia, l'indicatore del settore manifatturiero statunitense, ha registrato questo mese un calo, è sceso a marzo per la prima volta da tre mesi.

Sul fronte degli utili aziendali sia la Coca-Cola e Johnson / Johnson hanno battuto le aspettative, compensando così le delusioni da Yahoo e Goldman, entrambi sotto le stime degli analisti.
Sono aperti a Washington i lavori del G20 finanziario il cui tema dominante è quello di un allentamento del rigore fiscale. In una intervista Rehn ha dichiarato che la Zona Euro è pronta ad ammorbidire il passo della stretta fiscale per tentare di rinvigorire la crescita.
Altri temi che verranno affrontati la crescita, l'occupazione, le politiche monetarie ed i paradisi fiscali.

Intanto la discesa della borsa italiana per il momento sembra essersi arrestata e negli ultimi due giorni di borsa aperta Piazza Affari fatto meglio degli altri mercati europei.

Lo spreads Bund/Btp tiene nonostante siamo ancora senza una nuova coalizione di governo e con le elezioni del Presidente della repubblica pieno di incognite e che prelude ad un ritorno alle urne a breve per nuove elezioni.

Il sentiment del mercato tuttavia resta fragile e sensibile in particolare a ulteriori cali di commodities quali oro e greggio, che anche in questa ottava hanno fanno veramente male.

Euro dollaro giornaliero
Il cambio  chiude la settimana con una candela d'indecisione. La fase laterale in cui si trova verrà abbandonata se avrà la forza di chiudere sopra 1,32 , ma prima deve essere superata la resistenza a 1,3140.
A ribasso invece si trova il supporto a 1,30 e successivamente 1,2950 e ancora più in basso a 1,2880.
Solo la chiusura sotto 1,2750 sancirà la continuazione della fase di ribasso dell' euro.

Chiusure mercati
Dax---------------7.459------(-3,65%)
Cac --------------3.651------(-2,00%)
Ftse Mib---------15.760-----(-0,12%)
Dow Jones--------14.545-----(-2,10%)
SP500-------------1.547------(-2,00%)
Nasdaq 100-------2.780------(-2,58%)
Euro dollaro-----1,3058------(+0,10%)
Oro---------------1.402$------(-6,00%)
Petrolio---------88,40$-------(-3,20%)
Nikkei-----------13.665------(+0,52%)
Hang Seng------22.013------(-0,17%)

SP 500 giornaliero
L'indice americano ha dimostrato di avere un buon supporto in area 1.530 punti. Tale livello è stato sfiorato nella giornata di giovedì e il suo eventuale cedimento aprirebbe la strada alla rivisitazione dei 1.500 punti.
Viceversa a rialzo superata la resistenza a 1.570 punti si ritornerebbe sui massimi.

Dax giornaliero
La borsa di Francoforte in questa ottava è tra quelle che si hanno avuto una performance molto negativa. Le dichiarazioni di Soros alla Germania di allentare il " rigorismo" che affossa le economie più deboli d'Europa e che prima o poi si rifletteranno anche sulla sua economia, hanno avuto l'effetto "Cassandra".
La chiusura dell' ottava è su un livello di supporto, da cui potrebbe partire un rimbalzo, ma ricordiamo che appena sotto c'è un gap aperto e verrebbe chiuso a 7.345 punti.
A rialzo la prossima resistenza si trova 7.550 punti , ma solo il superamento di 7.860  riporterebbe la situazione in senso positivo.
Ftse Mib giornaliero
Dopo un inizio di settimana difficile, l'indice di Milano ha virato in positivo trascinando anche altri indici. La variazione percentuale tra un ottava e l'altra è minima, ma da un punto di vista grafico con il superamento 16.250 punti  in chiusura di giornata sancirà la definitiva uscita da una situazione ribassista iniziata a fine gennaio 2013. Prima c'è da superare la resistenza in area 16.000 punti.
A ribasso invece l'abbandono dei 15.200 punti proietterebbe l'indice a 15.000 punti.

Calendario degli eventi macroeconomici della settimana http://online.wsj.com/mdc/public/page/2_3063-globalEconomicCalendar.html

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