Commento sintetico della settimana di consuntivo
Settimana di ribassi quella appena passata.
Si inizia Lunedì con i dati degli indicatori sulle esportazioni del Giappone, terza economia al mondo.
Da inizio anno sino a settembre 2012 l'export del Paese è crollato, questo fatto crea preoccupazione per un possibile ritorno in recessione, con calo delle vendite sia verso la Cina che l'Europa creando un contesto di rallentamento mondiale.
Arriva poi l'annuncio di Moody's che riduce il rating di 5 regioni della Spagna: Andalusia, Estremadura, Castilla-La Mancha, Catalogna e Mursia.
I mercati sinora sostenuti dalle sole parole da parte di Draghi di acquisto di bond della Bce, di Paesi in difficoltà quando questi ne fanno espressa richiesta.
E' attesa da tempo la richiesta d'aiuto della Spagna che invece continua a rimandare e l'atteggiamento intransigente della Germania non aiuta .
E' evidente che i paesi dell' eurozona non si fidano l'uno dell' altro.
Sempre dal paese iberico, nel terzo trimestre il tasso di disoccupazione è salito al 25,02% dal 24,63% del trimestre precedente, nuovo livello record, secondo dopo la Grecia.
Anche lo scabroso tema dell' unione bancaria a livello comuniario ha scatenato le solite diatribe tra vedute diverse.
La Germania continua con la sua visione di rigore che entra in netto contrasto con la realtà e con la visione della maggior parte dei paesi aderenti.
Questo porta non poche incognite che si riflettono sui mercati. Il Fiscal Compact per ora crea solo recessione e non si vede come si possa riuscire a creare sviluppo.
L'euro resta sotto pressione , nei confronti del dollaro, il sentiment rimane piuttosto nervoso a causa dei timori sulla Grecia (voci dicono che necessita di altri 30mld) e del segnale negativo (disoccupazione) sulla situazione economica in Spagna .
La moneta unica e' scesa sotto 1,29 sul dollaro ed ha perso anche nei confronti di sterlina e yen.
Dall'altra parte dell' Oceano le trimestrali americane le cui aspettative erano improntate molto sulla prudenza, non riescono a battere le aspettative.
C'e molta attenzione per le elezioni americane dove i due contendenti risultano essere testa a testa e l'ultimo dibattito tv fra Barack Obama e Mitt Romney, incentrato sulla politica estera, è stato vinto dal presidente Usa.
Prudenza dunque perchè se anche gli indici americani che sono tutt'ora ben improntati al rialzo dovessero girarsi, ci potrebbe essere un approfondimento della discesa.
I mercati, infatti, temono che la recessione sia arrivata anche in America, dopo l'ultimo emerso dall' indice Redbook, nell’ultima settimana le vendite delle grandi catene retail Usa,sono diminuite dell’1,7% su base mensile, ma sono cresciute dell’1,3% su base annuale.
Sul finire dell' ottava,la bella sorpresa, venerdì è uscito il dato sul Pil migliore delle previsioni (2%, sopra l'atteso +1,8%).
E dal vecchio continente il sentiment è stato migliorato anche dal buon esito dell’asta italiana in cui il Tesoro ha collocato 3 miliardi di euro di Ctz con scadenza 2014 .
I tassi sono stati in calo al 2,397% dal 2,532% dell'ultima asta di settembre In generale sul versante obbligazionario i rendimenti sia di Bonos che di Btp sono rimasti elevati a causa del pessimo dato sulla disoccupazione spagnola .
Quindi in questa ottava l'andamento del Bund è stato positivo e chiude sopra a 141.
Dal fronte commodities, c'è stat una performance negativa del petrolio e anche i metalli preziosi, oro e argento hanno vissuto la terza settimana di ribassi, mentre continua sempre positivo il trend del natural gas.
Chiusura settimanale contrastata per le borse asiatiche dove c'è un recupero della borsa giapponese con un arresto di quella cinese.
Euro dollaro gionaliero
Dopo essere disceso sotto 1,29, il cambio ha rimbalzato sulla trend line che tiene questo pull back in atto.
Sono oramai 33 giorni che i prezzi rimangono ingabbiati nel box disegnato.
una ulteriore discesa sotto 1,2856 farebbe accellerare la discesa sino al supporto a 1,2610.
Viceversa una chiusura sopra 1,3150 confermerebbe la ripresa dell'euro su dollaro proiettandolo verso 1.3250.
Chiusure mercati
Dax-------------7.231------(-2,05%)
Cac ------------3.435------(-1,82%)
Ftse Mib ------15.584------(-1,80%)
Dow Jones------13.107 -----(-1,62%)
SP500-----------1.411------(-1,42%)
Nasdaq 100------2.665------(-0,803)
Euro dollaro----1,2949-----(-0,58%)
Oro------------- 1.711$----(-1,60%)
Petrolio--------86,22$-----(-6,20%)
Nikkei----------8.980------(+1,30%)
Hang Seng----- 21.546------(-0,35%)
Sp 500 giornaliero
L'indice americano questa settimana ha perso il supporto dato dalla trend line di breve, ma rimane sempre attivo il supporto di lungo periodo dato dalla trend line in rosso. Visto il momento di particolare incertezza è possibile che prima di una prosecuzione a rialzo dell'indice ci sia una continuazionen di questa fase negativa che deve essere vista come una fase di consolidamento. Quindi eventuali discese anche sotto 1.400 punti in intraday sono possibili e non modificherebbero la visione positiva del mercato, purche la chiusura sia sopra la trand line.
Dax giornaliero
La fase di ribassi che ha caratterizzato questa ottava ha portato l'indice a testare la trend line che sostiene i mercato e a visitare il 38,2% del ritracciamento di Fibbonacci.
Da quì è partito un tentativo di rimbalzo.
Si è creata un area di supporto importante a 7.150 punti che nella prossima settimana potrebbe riportare l'indice anche in area massimi, ma prima c'è da superare la resistenza in area 7.250 punti. Viceversa se il sentiment negativo dovesse continuare anche nella prossima settimana, la perdita dei livelli di supporto sopra menzionati creerebbe una ulteriore discesa almeno sino a 7.100/7.000 punti.
Ftse Mib gornaliero
L'indice di Milano ha rotto la trend line che teneva su i rialzi dell' ultimo periodo.
Dopo essere disceso sino al supporto posto 15.300 punti ha havuto un rimbalzo.
L'eventuale perdita di tale livello lo porterebbe al supporto successivo a 15.000.
Ultimo baluardo prima di un ingresso in area fortemente negativa che potrebbe riportarlo a vedere i minimi di periodo a 12.300 punti. Viceversa dalla tenuta delle due aree di supporto sopra menzionate potrebbe partire la nuova spinta rialzista che solo al superamento di 16.300 prima e 16.650 poi lo proietterebe verso area dei 17.000 punti.
Calendario degli eventi macroeconomici della settimana in corso
http://online.wsj.com/mdc/public/page/2_3063-globalEconomicCalendar.html
Essere sempre informati e consapevolmente operare nel mercato. In natura il pesce grosso mangia il pesce piccolo che a sua volta mangia quello ancora più piccolo, così in borsa.Non esistono banche di stati sovrani.Le banche più grandi mangiano quelle più piccole che a loro volta hanno come preda finale il 99% della popolazione. I cancri creditizi e il sistema monetario internazionale hanno gravi problemi, con rendimenti altamente rischiosi e inaccettabilmente bassi.
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