I venti di guerra che sono spirati questa settimana con agitazioni dalla Libia, all'Iran per non parlare delle agitazioni del Barehin o dello Yemen rendono i mercati cauti e con un certo nervosismo di fondo.
Se le agitazioni di piazza in Nord Africa e Medio Oriente che vediamo oggi fossero apparse 12 mesi fà la reazione dei mercati sarebbe stata molto più decisa.
Abbiamo assistito in settimana a movimenti intraday iniziati su voci o su timori che poi sono tutti rientrati tanto che il bilancio della settimana risulta positivo nelle due sponde dell' Atlantico.
Quindi il miglioramento del quadro di fondo rende gli investitori in una situazione di "ALLERTA POSITIVA".
La diversa percezione del rischio ha fatto vacillare , ma non tremare le borse.
Consideriamo che il rialzo dei mercati azionari è ininterrotto dal mese di Novembre 2010 e la voglia di libertà delle popolazioni del mondo arabo hanno portato molti investitori a temere non solo uno stop con forse la possibilità di un ritracciamento dei corsi.
La cosa risulterebbe fisiologica e salutare per tutti i mercati.
Comunque andiamo per ordine vedendo quello che è avvenuto nella settimana di consuntivo e come si sono comportati i mercati europei e quelli americani oltre al cambio euro dollaro e commodity come oro e petrolio.
Dopo che le speculazioni sulle dimissioni di Mubarack sono terminate l'avvio di settimana è stato positivo per le borse europee, sulla scia dei guadagni in Asia e di Wall Street venerdì precedente.
Martedì negli Usa c'è stata la delusione delle vendite al dettaglio inferiori alle attese le borse americane hanno chiuso in rosso.
In settimana è arrivata anche la notizia che la Cina ha sorpassato il Giappone. Ciò che in molti pensavano già da tempo è divenuto realtà dopo che l'istituto di statistica giapponese ha diffuso i dati del Pil dell'ultimo trimestre 2010 la Cina infatti cresce ad un ritmo del 10,30% è la seconda economia al mondo dopo gli Stati Uniti .
http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2011-02-13/cina-prepara-grande-sorpasso-171505.shtml?uuid=AaghH17C
La borsa di Pechino ha chiuso la settimana molto positivamente e veniva da un inizio d'anno certamente non brillante.
La borsa di Tokio invece nonostante "la retrocessione" non ne ha affatto risentito , il Nikkei ha avuto anche questa settimana un avanzamento sull' onda dei pesi del vecchio e nuovo continente.
Preoccupante è invece l'aumento della richiesta di prestiti overnight alla Bce da parte degli istituti di credito da giugno 2009. Hanno chiesto 15,8 miliardi di euro con tasso 1,75%, cioè 75 punti base in più rispetto al tasso di riferimento dell'Istituto centrale.Una situazione che ricorda molto i tempi dopo il fallimento Leheman Brothers, ma anche di questo andamento anomalo i mercati azionari non ne hanno risentito.
A causa dell' aumento delle materie prime , in particolar modo il petrolio che anche questa settimana chiude con bilancio positivo, il rischio di un aumento dell' inflazione incontrollato ha fatto pronunciare le autorità monetarie che si attiveranno per agevolare una crescita sostenibile dell’economia prevenendo il propagarsi dell’inflazione .
Dagli ultimi numeri macro nel resto del mondo sono emersi aumenti dei prezzi al consumo in Cina e Regno Unito e questo porta molti iinvestitori a credere ad un rialzo dei tassi d'interesse sia imminente da parte delle banche centrali.
King Presidente della BoE ipotizzando un rialzo dei tassi in futuro, ricorda che non vengono consentite mosse troppo azzardate perchè primaria è che la crescita economica dovrà avvenire in parallelo all' eventuale crescita dei tassi . Cioè si vedranno tassi più alti se l'economia avrà una maggior salute.
Negli Usa la visione è un pò diversa, Ben Bernanke ha spiegato che finche' la ripresa economica non sara' piu' solida e duratura, ancora "per un periodo prolungato di tempo" non ci saranno nuove misure.
L'inflazione è il principale motivo che sta strozzando la crescita . "Bisognera' fare estrema attenzione perche' un rincaro dei prezzi dei beni principali in quei paesi avra' un impatto anche sulle economie industrializzate".
Secondo Bernake , il vero tallone di Achille dell’economia a stelle e strisce è lo stato del mercato del lavoro e fino a che lo stato occupazionale non andrà migliorando, gli acquisti di asset da parte della Fed continueranno.
Intanto l''Islam in fiamme preoccupa l'Europa e il mondo intero.
Si guarda quindi alla performance dei prezzi del petrolio e al trend dei cds che vanno tutti verso l'alto per tutelarsi dal rischio paese in Medio Oriente.
Dalle minute del FOMC pubblicate in settimana esce un’economia americana in crescita (previsioni per2011 vedono un PIL attestarsi tra il 3.4% ed il 3.9% in miglioramento) disoccupazione ( tra 8.8% ed il 9%) questa desta preoccupazione, i prezzi (tra 1.3% e l’1.7%, meno di quelli previsti ) nonostante l' aumento dei prezzi energetici ed alimentari.
Il recente accordo raggiunto a Parigi dal G20 in cui l' obiettivo più importante dichiarato del meeting e' la lotta agli squilibri mondiali . Quindi l'accordo sugli indicatori che serviranno a misurare gli squilibri economici è la dimostrazione della volontà dei paesi del G20 di continuare a collaborare per consolidare la crescita globale,anche se sono state fatte alcune concessioni a paesi dell' area BRIC.
Questi i quattro indicatori per misurare gli squilibri interni:1) debito 2) deficit pubblico,3) tasso di risparmio 4) debito privato .
Gli squilibri esterni :secondo come viene ripostato dal comunicato"saranno misurati a partire dalla bilancia commerciale, dai flussi netti di investimenti e trasferimenti (cioè, di fatto, la bilancia corrente dettagliata ndr), tenendo pienamente conto dei tassi di cambio e delle politiche fiscali e monetarie".
Per la prossima settimana con i venti di guerra che spirano è molto difficile che capire se i mercati azionari potranno rimanere influenzati o se come accaduto nella settimana passata tutto riesca a rientrare.
Indubbiamente bisogna mantenersi in allerta per evitare che i guadagni fin qui avuti possano venir erosi da eventuali storni.
Da un punto di vista grafico invece le tendenze dei vari mercati europei sono impostati al rialzo ed anche i mercati dei paesi emergenti dopo gli storni avuti nel recente passato hanno arrestato la loro discesa con i primi accenni di recupero.
Mercati ancora più solidi invece sono quelli delle materie prime in particolar modo l'oro e l'argento che è a dei massimi.
Metalli preziosi: Cina e India continuano a fare incetta di oro.
Chiusure mercati
Dax -----------7426,81-------(+0,75%)
Cac -----------4.101,31-------(+1,30%)
Ftse Mib -----23059,30------(+1,97%)
S&P500-------1.342,33------(+1,01%)
Dija----------12.388,23------(+1,24%)
Nasdaq 100---2392,47------(+0,66%)
Euro dollaro-----1,3691-----(+1,51%)
Oro------------ 1389,75$----(+2,36%)
Petrolio----------86,25$----(+1,62%)
Nikkei----------10.860-----(+2,00%)
Hang Seng------ 23.595-----(+4,25%)
Euro dollaro giornaliero
Lorenzo Bini Smaghi venerdì si è così pronunciato "se necessario la Bce potrebbe procedere a future "correzioni" al rialzo dei tassi di interesse, dopo per quasi 2 anni sono al minimo storico dell'1%".Questa dichiarazione ha subito spinto l'euro verso l'alto.
Ora il trend di breve se non ci saranno ancora fatti imprevedibili, sarà verso una continuazione del rialzo che una volta raggiunto il livello 1.385 potrà essere di respinto rimanendo ingabbiato nel trading range 1,345 -1,385.
Qualora in settimana prossima avesse la forza fuoriuscire da questo livello il suo obiettivo è quello di raggiungere i massimi 1,425.
Altrimenti se il movimento di venerdì dovesse essere recuperato velocemente riportando la quotazione intorno a 1,35 e possibile rivedere il livello 1,29.
Tutte le agitazioni dei paesi arabi hanno avuto l' effetto creare un apprezzamento del biglietto verde su euro e questo viene letto come avversione a rischio. Per questo è molto più importante vedere quello che sarà l'evoluzione politica di questi paesi rispetto alle dichiarazioni a cui abbiamo assistito venerdì.
S&P500 giornaliero
L'indice americano sempre sostenuto dalla grande liquidità continua il suo trend rialzista.
Sembra non voglia fermarsi .
La visione stante il grafico in esame è senz'altro positiva e a parte fatti imprevedibili non ci sono resistenze importanti che potrebbero fermare l'ascesa del mercato azionario.
Superati i massimi di settimana a 1345 ,possibili resistenze si trovano in area 1360 poi 1400. A ribasso invece attenzione al cedimento del supporto che si trova a 1338 è possibile scivolare sino a 1332, ma attenzione che bisogna chiudere il gap che va 1327 a 1329. Ma ancora più importante è la tenuta di area 1325.
Dax giornaliero
Il grafico parla da sè .
L'indice americano sempre sostenuto dalla grande liquidità continua il suo trend rialzista.
Sembra non voglia fermarsi .
La visione stante il grafico in esame è senz'altro positiva e a parte fatti imprevedibili non ci sono resistenze importanti che potrebbero fermare l'ascesa del mercato azionario.
Superati i massimi di settimana a 1345 ,possibili resistenze si trovano in area 1360 poi 1400. A ribasso invece attenzione al cedimento del supporto che si trova a 1338 è possibile scivolare sino a 1332, ma attenzione che bisogna chiudere il gap che va 1327 a 1329. Ma ancora più importante è la tenuta di area 1325.
Dax giornaliero
Il grafico parla da sè .
Idem per Francoforte
Vediamo supporti e resistenze: a rialzo superato il livello 7440 corrispondente alla resistenza avuta e massimo di settimanala successiva si trova in area 7475.A ribasso supporto a 7362/63 rotto il quale c'è uello a 7269/70 per arrivare a quello veramente importante di area 7200.
Ftse Mib giornaliero/orario
Dal 21 Aprile2010 non venivano toccati i massimi che sono stati raggiunti questa settimana che è la sesta settimana positiva nelle ultime 7 dall'inizio anno (+14.3%). Graficamente la struttura rialzista del FTSE MIB rimane integra e l’indice sembra in condizione di raggiungere i targets a 23.600 (massimi di Aprile) e in area 24.000 (massimi del 2010); solo il ritorno sotto area 22.300 potrebbe aprire il campo alle prese di profitto, sancendo la fine del rally di inizio anno.
In Italia gli ordinativi industriali di dicembre segano un +5,4% su base mensile e un +17,4% su base annua. Entrambi i dati superano quelli relativi al mese precedente che si attestavano rispettivamente a -4,30% a +9,60%.
Dati macro economici della 3° settimana Gennaio 2011
LUNEDI'21 FEBBRAIO
*EURO-17
10h00 - stima flash indice Pmi manifatturiero febbraio
(precedente: 57,3 punti; previsione: 57,2 punti; consenso: 57 punti)
- stima flash indice Pmi servizi febbraio
(precedente: 55,9 punti;previsione: 46 punti; consenso: 56 punti)
- stima flash indice Pmi composito febbraio
(precedente: 57 punti;previsione: 56,9 punti)
*ITALIA
10h00 - commercio estero extra Ue gennaio
(precedente: +19,2%;previsione: ; consenso: )
*GERMANIA
10h30 - indice Ifo febbraio
(precedente: 110,3 punti;previsione: 110,5 punti; consenso: 110,4 punti)
*I mercati statunitensi sono chiusi per la festivita' del President Day.
MARTEDI' 22 FEBBRAIO
*ITALIA
10h00 - indice fiducia consumatori febbraio
(precedente: 105,9 punti; previsione: 106,4 punti; consenso: 105,9 punti)
*USA
15h00 - indice Case-Shiller prezzi case 20 maggiori citta' dicembre
(precedente: -1% m/m, -1,6% a/a; consenso: -2,3% a/a)
16h00 - indice fiducia consumatori febbraio
(precedente: 60,6 punti;previsione: 65,3 punti; consenso: 63)
MERCOLEDI' 23 FEBBRAIO
*GIAPPONE
00h30 - bilancia commerciale gennaio
(precedente: 707,3 punti;consenso: 712 punti)
- indice fiducia imprese febbraio
(precedente: 45,8 punti)
*FRANCIA
07h30 - inflazione gennaio
(precedente: +0,5% m/m, +1,8% a/a)
*ITALIA
10h00 - inflazione gennaio def.
(precedente: +0,4% m/m., +1,9% a/a;preliminare: +0,4% m/m, +2,1% a/a;consenso: +0,4% m/m, +2,1% a/a)
*EURO-17
11h00 - ordini all'industria dicembre
(precedente: +2,1% m/m, +19,9% a/a)
*USA
13h00 - indice settimanale richieste mutui
(precedente: -9,5% su settimana al 4 febbraio)
15h55 - indice Redbook prime 3 settimane febbraio
(precedente: +1,4% m/m)
16h00 - vendite unita' abitative esistenti gennaio
(precedente: +12,3% a 5,28 mln;previsione: 5,3 mln usd; consenso: 5,2 mln usd)
GIOVEDI' 24 FEBBRAIO
*GERMANIA
08h00 - Pil 4* trim. def.
(precedente: +0,7% t/t, +3,9% a/a;preliminare: +0,4% t/t, +4% a/a;consenso: +0,4%t/t)
*FRANCIA
08h45 - indice fiducia consumatori febbraio
(precedente: 85 punti;previsione: 85 punti; consenso: 85 punti)
*ITALIA
10h00 - vendite al dettaglio dicembre
(precedente: -0,3% m/m, +1% a/a)
- indice fiducia imprese febbraio
(precedente: 103,6 punti;previsione: 103,8 punti; consenso: 103,9 punti)
*EURO-17
11h00
- indice fiducia consumatori prel. febbraio
(precedente: -11,2 punti; consenso: -10)
- indice fiducia economica prel. febbraio
(precedente: 106,5 punti;previsione: 106,7 punti; consenso: 106,8 punti)
- indice fiducia imprese prel. febbraio
(precedente: 6 punti;previsione: 6 punti; consenso: 6,5 punti)
- indice fiducia servizi prel. febbraio
(precedente: 9,2 punti; previsione: 9 punti; consenso: 10 punti)
*USA
14h30 - ordini beni durevoli gennaio
(precedente: -2,5% m/m;previsione: +2,5% m/m; consenso: +3% m/m)
- ordini beni durevoli ex trasporti
(precedente: +0,5% m/m;previsione: +0,1% m/m; consenso: +0,4% m/m)
- richieste settimanali sussidi disoccupazione
(precedente: -36.000 a 383.000;previsione: 403.000)
16h00 - indice prezzi case Fhfa dicembre
(precedente: inv. m/m, -4,3% a/a)
- vendite nuove unita' abitative gennaio
(precedente: +1,5% m/m a 329.000;previsione: 310.000; consenso: 300.000)
- scorte settimanali petrolio DoE
(precedente: +0,86 mln barili a 345,917 mln)
- scorte settimanali benzina
(precedente: +0,2 mln barili a 241,1 mln)
- scorte settimanali carburante distillato
(precedente: -3,1 mln barili a 161,3 mln)
VENERDI' 25 FEBBRAIO
*GIAPPONE
00h30 - inflazione gennaio
(precedente: inv. a/a;previsione: -0,1% a/a)
- inflazione core gennaio
(precedente: -0,4% a/a;previsione: -0,3 a/a)
*FRANCIA
08h45 - spese consumi familiari gennaio
(precedente: +0,6% m/m, +0,4% a/a;consenso: -0,6% m/m)
*EURO-17
10h00 - massa monetaria M3 gennaio prel.
(precedente: +1,7% a/a;consenso: +1,9% a/a)
*G.B.
10h30 - Pil 4* trim.
(precedente: -0,5% t/t;previsione: -0,5% t/t; consenso: -0,4% t/t)
*GERMANIA
inflazione febbraio prel.
(precedente: -0,4% m/m, +2% a/a; previsione: -0,1% m/m, +1,7% a/a)
*USA
14h30 - Pil 4* trim. def.
(precedente: +2,6% t/t; preliminare: -3,2% t/t;previsione: +3,3% t/t; consenso: +3,3% t/t)
- deflatore Pil 4* trim.
(precedente: +0,3% t/t;consenso: +0,3% t/t)
- deflatore consumi core 4* trim.
(precedente: +0,4% t/t, consenso: +0,4% t/)
15h55 - indice fiducia consumatori U.Michigan febbraio def.
(precedente: 74,2 punti; preliminare: 75,1 punti;previsione: 75,5 punti; consenso: 75,4 punti)
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