Questo ha scatenato nuove ondate di indebollimento del dollaro e nella giornata di ieri mercoledì ha superato 1,40 nel cambio con l'euro, e nel dollar index ha perso anche quota 77, attualmente è a 76.40.
L'impressione è che il dollaro lo si voglia volutamente basso , tecnica utilizzata in passato dall' Italia con la Lira svalutata per tutti gli anni '70/80.
Anche nei mercati azionari i livelli che non si riuscivano a superare da primavera e che sono stati toccati più e più volte , parliamo soprattutto di Dax 6350, Cac 3800,per l'Europa, nella giornata di ieri sono stati brillantemente superati.
L'indice S&P 500 aveva una resistenza a livello dei 1170 punti ed ha chiuso abbondantemente sopra , ora la soglia da raggiungere sono 1200 punti.
L'oro ha superato di nuovo i suoi massimi e questa mattina si trova a 1380 dollari l'oncia, questo nuova crescita si può interpretare come un indicatore dell' incertezza di mercati.
L' apprezzamento dela metallo giallo, visto il livello a cui è arrivato, siamo ad un soffio alla soglia psicologica dei 1400 dollari è passata da investimento a protezione da parte dei trader, questo è un interpretazione degli ultimi acquisti.
Vien da chiedersi se ci sono bolle in atto e Nouriel Roubini continua a ripetere che c'è il rischio di una doppia recessione passato dal 25% al 40% visto l'anemica crescita dell' economia .
Ma stranamente il Quantitative Easing non ha inciso sui rendimenti del mercato obbligazionario.
E' stato l'unico mercato che non ha risentito della positività data dall'eccesso di liquitità.
In passato i bond con il forex sono sempre andati di pari passo perchè questi due mercati sono guidati dalle medesime aspettative.
Ora l'attenzione è sugli indicatori macro economici che arrivano tra oggi e domani dagli U.S.A. prezzi alla produzione, la bilancia commerciale ed i jobless claims oltre che dai ricavi delle trimestrali delle società quotate a Wall street di cui è di particolare importanza quella su General Electrics.
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