venerdì 22 gennaio 2010

4°Report settimanale 25 29 Gennaio 2010

Da tempo appariva una certa incertezza delle borse nel superare dei livelli di resistenza che sembravano insormontabili.
A questo punto mancava solo il motivo per poter effettuare uno storno, da molti ritenuto salutare, dato il grande rialzo che si è avuto nel 2009.
Nel pomeriggio di giovedì , mattino per Wall Street, sono usciti i dati dei sussidi della disoccupazione, peggiori delle attese e l'incertezza sui mercati si è subito affacciata.
La ripresa economica sembra farsi sempre più concreta ha detto Trichet giovedì, ma il vero problema è la disoccupazione che nell'area euro persisterà a lungo a causa della crisi.
Ma la vera notizia che ha depresso le borse è stato il discorso del Presidente degli Stati Uniti d'America il quale sembra non voler più tollerare i profitti delle grandi banche d'affari Americane dichiarando che sono in arrivo nuove regole in merito all'operato delle banche .
Nessuna banca potrà detenere hedge fund , nè potrà trarre profitti da trading, tutto ciò per ridurre i rischi.
Il discorso sulla riforma delle finanza vuole vincoli più stretti perchè il Presidente Obama cerca di riportare le banche ad un operato più tradizionale, insomma vuole fissare nuovi paletti in termini di dimensione e di rischi.
L'iniziativa di Obama ha come obiettivo quello di scoraggiare le banche a divenire cosi' grandi da rappresentare un rischio per l'economia e da alterare la normale concorrenza, immediati sono stati i movimenti che hanno portato gli indici a perdere nella giornata di giovedì quasi il 2%.
C'è anche chi come Marc Faber ritengono una vera iattura questa decisione del Presidente e pensa che la riforma di Obama non servirà a nulla.
In tutto ciò non c'è da escludere che questa decisione sia stata presa sulla diminuzione della popolarità di cui sembra godere il Presidente in questi ultimi tempi
Stà di fatto che anche venerdì è continuata la perdita di valore degli indici.
Le borse hanno reagito veramente male vedi aricolo http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=852901
Forse questo 2010 potrebbe rivelarsi più difficile di quello che è stato il 2009.
Le chiusure di venerdì in America sono state mediamente oltre il 2%.
S&P500 a 1091,76 punti -2,21%, Dow Jones a 10,172,98 -2,09%, Nasdaq 100 1794,82 -3,01%. meglio si è comportata l'Europa con chiusure intorno al punto percentuale, Dax 5695,32 -0,90%, Cac 3820,78 -1,09% e il nostro indice Ftse Mib ilribasso è di -1,35% chiudendo a 22567,81 con un bilancio settimanale di -3,60%
Ancora lo storno della settimana pur modificando notevolmente il quadro, appare presto dire che ci troviamo in fase nettamente ribassista,possiamo dire che siamo in una fase di distribuzione.Dalle posizioni positive manifestate dai politici Europei in cui sembra che si voglia accelerare un processo di coordinamento sulle regole da introdurre nel mercato, appare difficile che nella prossima settimana gli indici possano riprendersi e recuperare posizioni.La view per la prossima settiman quindi è ancora una fase di negatività, a meno di dati esaltanti sul PIL che verranno annunciati venerdì.

S&P500 giornaliero

Il calo di oltre il 2% nella giornata di venerdì ha portato l'indice S&P5oo a rompere quelle che erano delle resistenze di lungo periodo date dalla trendline e da resistenze statiche sui livelli1110/1100. Molto vicina è la resistenza statica 1086 e se in settimana verrà rotta in chiusura di giornata, si viene ad aprire la strada a nuove discese che andrebbero ad incrinare veramente il trend rialzista iniziato nello scorso marzo.

Dow Jones giornaliero

Anche il Dow ha chiuso male la settimana, venerdì si è avuto un calo -2,09%.
Le candele rosse delle ultime 3 sedute sono di un estensione tale che le possibili resistenze incontrate lungo la strada sono state oltrepassate senza colpo ferire. Il nuovo obiettivo sembra ormai il livello 9700 che equivale al ritracciamento di Fibbonacci del 23,8% tracciato su tutta l'estensione del rialzo cioè da marzo 2009 a gennaio 2010.

Dax Giornaliero

La trend line passante per il livello statico 5850 non ha retto la pressione prodotta in settimana dall'andamento dei dati sulla disoccupazione e ancor più dall'andamento dei corsi in America.
Il prossimo obiettivo a ribasso, se non si presenta nella settimana ventura una pronta reazione,sarà 5590, ma più probabile ancora 5470

Ftse Mib giornaliero

Per i finire il nostro indice che si presenta il più debole di tutti. L'inizio di questa nuova ondata di vendite è cominciata il 12 gennaio con il top di periodo. La trend line rialzista che partiva da marzo è stata abbandonata il 20 di novembre 2009, da allora il nostro indice ha navigato in un trading range di 3000 punti, creando una ampia fascia di distribuzione.Se in settimana prossima la pressione ribassista dovesse ancora farsi sentire,l'obiettivo più vicino è 22000 punti , ma al suo eventuale abbandono ci troveremmo in una zona il cui destino è quello dell'approdo ai 20.500/20.600 punti.

Questa settimana è stata caratterizzata da vendite in tutti i settori, dalle commodity con oro , petrolio, rame in forte calo al cambio euro dollaro che in poco tempo ha perso altre tre figure portandosi a 1,4136. Sembra che si sia scatenato un vero e proprio tsunami.
Allerta!!!

DATI MACROECONOMICI DELLA PROSSIMA SETTIMANA

LUNEDI' 25 GENNAIO


*USA
16h00 - vendite unita' abitative esistenti dicembre
(precedente: 6,5 mln;previsione: 5,8 mln; consenso: 6,5 mln)

MARTEDI' 26 GENNAIO

*GERMANIA
10h00 - indice Ifo gennaio
(precedente: 94,7 punti;previsione: 94,9 punti; consenso: 95,2 punti)


*USA
14h55 - vendite dettaglio Redbook prime 3 settimane gennaio
(precedente: -1,3% m/m al 16/1)
15h00 - indice Case-Shiller prezzi case 20 maggiori citta' novembre
(precedente: inv. m/m, -7,3% a/a;consenso: -5%)
16h00 - indice fiducia consumatori gennaio
(precedente: 52,8 punti;previsione: 54 punti; consenso: 53,5 punti)
16h30 - scorte settimanali petrolio Doe
(precedente: 330,565 mln barili al 15/1)

MERCOLEDI' 27 GENNAIO

*USA
13h00 - indice settimanale richieste mutui
(precedente: 575,9 punti al 15/1;previsione: ; consenso: )
16h00 - vendite nuove unita' abitative dicembre
(precedente: -11,3% m/m, -9% a/a)

*FED
20h15 - annuncio Fomc tassi di interesse



16h00 discorso di Timothy Geithner, Segretario del Tesoro statunitense, nel corso della notte discorso di Barack Obama, Presidente degli Stati Uniti

GIOVEDI' 28 GENNAIO


*GERMANIA
09h55 - tasso disoccupazione gennaio
(precedente: 8,1%;previsione: 8,2%; consenso: 8,2%)


*USA
14h30 - ordini beni durevoli dicembre
(precedente: +0,2% m/m;previsione: +2,5% m/m; consenso: +2% m/m)
- ordini beni durevoli ex trasporti dicembre;(precedente: +2% m/m;
previsione: +0,5% m/m; consenso: +0,3% m/m)
- richieste settimanali sussidi disoccupazione
(precedente: +36.000 a 482.000 al 16/1;consenso: 452.000)

VENERDI' 29 GENNAIO

*GIAPPONE
00h30 - tasso disoccupazione 4* trim.
(precedente: 5,3%;consenso: 5,3%)
- Pmi manifatturiero gennaio
(precedente: 53,8 punti)
- consumi famigliari
(precedente: +2,2% a/a;consenso: +1,6% a/a)
- inflazione dicembre
(precedente: -1,9% a/a;consenso: -1,7% a/a)
- produzione industriale dicembre prel.
(precedente: +2,2% m/m;consenso: +2,5% m/m)


*EURO-16
10h00 - massa monetaria M3 dicembre
(precedente: -0,2% a/a;previsione: ; consenso: )
11h00 - tasso disoccupazione dicembre prel.
(precedente: 10%;previsione: 10,1%; consenso: 10,1%)
- inflazione gennaio prel.
(precedente: +0,3% m/m, +0,9% a/a)

*EURO-27
11h00 - disoccupazione dicembre prel.
(precedente: 9,5%)
- inflazione gennaio prel.
(precedente: +0,2% m/m, +1,4% a/a)

*ITALIA
11h00 - tasso disoccupazione dicembre
(precedente: 8,3%;previsione: 8,4%)


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