Con l'inizio del nuovo anno si impone uno sguardo all'anno appena passato e il 2009 è stato veramente spettacolare il recupero che hanno avuto le borse sul 2008, anche se la crisi sull'economia reale ancora si fa sentire e si prevede che anche il 2010 si presenterà con molte incognite e problematiche, quindi lo scenario sarà ancora con chiari e scuri .
Nonostante che i primi 3 mesi del 2009 sono cominciati in negativo e con un profondo pessimismo ,a marzo c'è stata la svolta e l'anno si è concluso all'insegna dell'ottimismo.
Sull'anno la borsa di Francoforte ha guadagnato il 23%, Parigi il 22,32%, Londra il 22,07% e Milano quasi il 20%, uguale alla perfomance del Dow Jones, della borsa di New York. Lisbona si è apprezzata 34% , Bruxelles del 31%, Madrid del 30%, Amsterdam del 29,86%, la Borsa svizzera più del 18%. Per i paesi emergenti in Sudamerica Sao Paulo è salita dell'82%, mentre India, Brasile e Cina, hanno segnato una crescita negativa.
Shanghai è salita dell'80% in un anno, Hong Kong del 52%.
A Tokyo, il Nikkei ha chiuso con un bel più 19,04%.
Per i principali indici delle borse mondiali stiamo assistendo ai massimi dell'anno che hanno retto più che bene nonostante gli ultimi attacchi, quali :allarme sulla solvibilità dell' emirato di Dubai , il peggioramento del debito pubblico della Grecia , l'outlook negativo di Spagna e Irlanda e la nuova recrudescenza del terrorismo.
Tutto ciò avrebbe potuto frenare quella che sembra una corsa inarrestabile, e anche scatenare un ondata di vendite.
Il 2010 è considerato un anno test perchè bisognerà vedere se l'economia riuscirà a camminare con le proprie gambe, senza gli aiuti pubblici che hanno caratterizzato il 2009.
A New York l’S&P500 ha chiuso la settimana a quota 1115 e il Dow Jones 10428 punti. l'ultima giornata dell'anno ha presentato un bilancio negativo ma rispetto alla performance annuali è una bazzecola. Adesso le quotazioni raggiunte dovranno essere capaci di mantenere e rimbalzare da questi livelli perchè la loro perdita le proietta pericolosamente a ribasso rispettivamente i 1.100 per S&P500 e per i Dow quella a10200punti.
Se riescono quindi a mantenere e muovere a rialzo lo scenario porterebbe lo S&P 500 a 1155 prima e l'obiettivo si può estendere sino a 1200 il Dow a 10600 prima sino a 10800 /10950punti
Grafico giornaliero DAX
Anche il Dax ha chiuso in negativo l'ultima giornata borsistica a quota 5957,43 -0,90%
La tenuta dei 5900/5830 punti può portare il dax sino a 6200 punti a rialzo, altrimenti la sua perdita ci fà consigliare di chiudere per prudenza le posizioni perchè lo riproietterebbe nella fascia di prezzi sino a 5580.
In settimana complice la scarsa operatività sui mercati l'indice VIX che registra la volatilità è sceso sotto il 20%, questo riduce il rischio di vedere le quotazioni del mercato azionario al di sotto dei livelli sopra esposti.
Grafico Ftse Mib giornaliero
Il listino milanese, dal fatidico 9 marzo 2009 ha recuperato un bel 74% dal suo livello più basso, chiudendo a 23248,39.
Il nostro indice rispetto a quelli dei mercati europei e americani ha avuto il suo massimo di periodo a 24500 punti a metà di ottobre, poi ha cominciato un ripiegamento che sembrerebbe terminato il27 novembre. Da questo momento in avanti le quotazioni hanno cominciato a recuperare posizioni. La resistenza più vicina sitrova a 23650, se le quotazioni riusciranno a superare questo livello è aperta la strada per rivedere i 24500 punti da cui la proiezione porterebbe ben più lontano. Il ritorno invece delle quotazioni sotto i 23000 punti potrebbero essere indice di una continuazione della fase ribassista tuttora aperta i cui livelli più vicini sono i 21.900 punti prima per aprire scenari ben più ampi poi.
Anche per l'indice Italiano come buon segno – è calata la volatilità, dal 30,4% del 2008 al 24,3%.
La tenuta dei 5900/5830 punti può portare il dax sino a 6200 punti a rialzo, altrimenti la sua perdita ci fà consigliare di chiudere per prudenza le posizioni perchè lo riproietterebbe nella fascia di prezzi sino a 5580.
In settimana complice la scarsa operatività sui mercati l'indice VIX che registra la volatilità è sceso sotto il 20%, questo riduce il rischio di vedere le quotazioni del mercato azionario al di sotto dei livelli sopra esposti.
Grafico Ftse Mib giornaliero
Il listino milanese, dal fatidico 9 marzo 2009 ha recuperato un bel 74% dal suo livello più basso, chiudendo a 23248,39.
Il nostro indice rispetto a quelli dei mercati europei e americani ha avuto il suo massimo di periodo a 24500 punti a metà di ottobre, poi ha cominciato un ripiegamento che sembrerebbe terminato il27 novembre. Da questo momento in avanti le quotazioni hanno cominciato a recuperare posizioni. La resistenza più vicina sitrova a 23650, se le quotazioni riusciranno a superare questo livello è aperta la strada per rivedere i 24500 punti da cui la proiezione porterebbe ben più lontano. Il ritorno invece delle quotazioni sotto i 23000 punti potrebbero essere indice di una continuazione della fase ribassista tuttora aperta i cui livelli più vicini sono i 21.900 punti prima per aprire scenari ben più ampi poi.
Anche per l'indice Italiano come buon segno – è calata la volatilità, dal 30,4% del 2008 al 24,3%.
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