sabato 16 gennaio 2010

3°report settimanale 18-22 Gennaio 2010

Quella appena passata è la prima settimana dell'anno 2010 in cui gli indici chiudono in rosso, si tratta della peggior seduta dallo scorso novembre.

Dall' America le vendite al dettaglio sono risultate deludenti(-0,3%)ed anche i risultati di J P Morgan hanno mostrato una persistente incertezza per il futuro a causa della perdita su crediti e mutui.A Wall Street sono proprio i titoli finanziari, che perdono di più, risultano così il peggior settore della giornata.
Negativo anche anche il dato arrivato sulla fiducia dei consumatori, che è rimasta al di sotto delle attese.

S&P 500 chiude a 1.136,03 -1,08%, DJ 10609,65 -0,94% Nasdaq 100 1864,52
-1,17%.

Anche i listini europei,venerdì pur partendo bene in avvio di mattinata, grazie alla chiusura positiva delle piazze asiatiche,man mano che arrivavano notizie dall'altra parte dell'Atlantico, gli indici hanno cominciato a cambiare tendenza chiudendo in rosso.

Parigi (-1,53%), Francoforte (-1,89%) e Londra (-0,78%) Milano il FTSE Mib ha ceduto l'1,4% e il Ftse All Share l'1,26%.

La prossima settimana sarà topica perchè usciranno altri dati societari, vedremo che direzione vorrà prendere il mercato.

S&P500 giornaliero

Da un punto di vista tecnico ci troviamo in un livello da cui martedì (lunedì LA BORSA AMERICANA RIMANE CHIUSA) potrebbe partire un rimbalzo, visto che l'indice ha chiuso all'altezza in cui si sono già arrestati nei giorni precedenti.
Il trend rimane saldamente al rialzo e se dovesse abbandonare il livello di chiusura di questa settimana, scattano sicuramente le vendite e il possibile arresto della discesa potrebbe 1114/1110 da cui si potrebbe tentare di entrare long nel mercato.

Il massimo di periodo è stato fatto il lunedì , da cui però è cominciata una discesa che è durata tutta la settimana.
Il bilancio settimanale è -2,42%, .
A Francoforte la discesa di venerdì è stata più ampia di quella di Wall Street,si è arrestato alla altezza della trend line di lungo periodo,e il suo abbandono comporterebbe un cambiamento dell'atteggiamento inducendoci a maggior prudenza.
L'indice si trova anche su un supporto orizzontale dato dai massimi registrati a metà di ottobre.


Ftse Mib Giornaliero

Graficamente parlando il nostro indice è correlato alle altre borse, ma ha la caratteristica di amplificare i movimenti sia al rialzo che al ribasso .
Da mlti mesi ormai ci troviamo in questo range di circa 3000 punti , disegnato dal rettangolo blu.
La candela di venerdì si è appoggiata sia sulla trendline che è partita il 27 novembre 2009, che sulla zona di supporto orizzontale che è a livello dei massimi registrato il 16 Novembre 2009.
Si attende il rimbalzo da questo punto, ma se non dovesse riuscire a continuare il rialzo,e le vendite possono prendere il sopravvento.
L'ipotesi disegnata in figura è quella di una incapacità di effettuare il rimbalzo.
In effetti non si può dire quale sarà la settimana prossima l'andamento borsistico,la stagione delle trimestrali americane si è aperta con dati contrastanti, ma al momento non ci sono particolari allarmi. Sarà la prossima settimana il vero banco di prova con i risultati Martedì con: Ci tigroup, Forest Laboratories Inc, IBM. Mercoledì: AMR Corp, ASM Holdings, Bank of America Corp, Bank of New York Mellon Corp, eBay, Logitetch International, Morgan Stanley, Northern Trust, Seagate Technology, Starbucks, State Street Corp, U.S. Bancorp, Well Fargo, Xilinx Inc. Giovedì: American Express, Continental AirLines, Goldman Sachs, Google, Xerox Corp. Venerdì: General Electric, Harley Davidson, Kimberly-Clark, Mc Donald's, Merck Ltd, Schlumberger, Sony Ericsson, STM, Sun Trust.

In tutto questo anche la decisione del Presidente Obama di tassare le banche che continuano ad elargire i super bonus ai dirigenti ha avuto ed avrà la sua influenza. Il Presidente Obama ha dichiarato che questa misura è rivolta a far rientrare nelle casse dello Stato almeno parte dei sostegni erogati in precedenza (TARP) e deriva dal fatto che finora è stato impossibile colpire la struttura dei bonus erogati al top management delle banche.

Sul fronte dei tassi d'interesse la riunione della BCE si è chiusa con un nulla di fatto e sembra che per ora regni la calma piatta.
L'economia può continuare a beneficiare della politica espansiva per risolvere le problematiche che sono ancora in piedi causate dalla crisi.

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