Commento sintetico della settimana di consuntivo
Questa settimana l'andamento borsistico è stato notevolmente condizionato dalle indecisioni provenienti dagli Stati Uniti.
I democratici e repubblicani che non sono ancora riusciti a trovare un accordo sul Fiscal Cliff,
anche venerdì c'è stata la nuova fumata nera.
Il presidente repubblicano della Camera John Boehner non è riuscito a ottenere il sostegno del partito al cosiddetto 'piano B' (estensione dei tagli fiscali dell’era Bush ai redditi fino a USD1 mln) a soli 10 giorni dal termine ultimo per arrivare a un accordo con la Casa Bianca
Fitch ha avvertito che se gli Usa non risolveranno la questione del budget, perderanno la tripla A.
Le piazze finanziarie comunque sono riuscite a chiudere in territorio positivo.
Dal Giappone arriva una ventata di ottimismo dopo
la schiacciante vittoria del partito liberale democratico dell'ex-premier Shinzo Abe.
La sua vittoria è stata così decisa che le aspettative sull'attuazione di politiche che riescano a sbloccare l'economia del sol levante , rimasta al palo da vent'anni.
Il Nikkei ha brillantemente superato i 10.000 punti e il superamento di questo livello psicologico apre speranze di nuove mete.
L'azionario potrebbe trovare sostegno anche nel ritorno delle attese per un accordo sul bilancio Usa prima della fine dell'anno.
Arrivando alla politica del vecchio continente , questa settimana Draghi dopo l'avvenuto accordo politico sulla supervisione bancaria si dice fiducioso in quanto il processo dovrebbe contribuire a instaurare nuovamente un clima di fiducia nei confronti del sistema bancario della Zona Euro.
Proprio il meccanismo di supervisione unica aiuterà a far riprendere i prestiti interbancari e il flusso del credito transfrontaliero, con effetti tangibili sull'economia reale.
Sul fronte Grecia, giunge un nuovo report della agenzia Fitch, positivo questa volta, il rating di lungo termine sulla repubblica ellenica passa a ‘B-’ dal precedente ‘SD’ (selective default).
L’outlook è stabile.
Nella nota diffusa dall’agenzia, il miglioramento è attribuibile al completamento del piano di buy back e al via libera all’erogazione dei fondi da parte dell’Eurogruppo.
Dalla Svizzera si è appreso che sono sotto i riflettori i titoli bancari, dopo l'annuncio dell'autorità di sorveglianza elvetica che la Ubs ha gravemente violato la legislazione sui mercati finanziari manipolando il tasso Libor e, riconosciuta la propria responsabilità, patteggiato un'ammenda da CHF1,4 mld (USD1,5 mld)
L’indice IFO sulla fiducia delle imprese tedesche, salito a dicembre a 102,4 pts da 101,4 di novembre, superando le attese degli analisti che erano per una crescita più modesta a 102,0.
Mentre lo spread tra Btp e Bund a dieci anni è sceso oggi a 292 bp, sotto il minimo di 298 bp toccato il 4 dicembre
-Il PIL degli Stati Uniti nel terzo trimestre è cresciuto del 3,1%, sopra le attese (2,8%) ed il dato del 2Q (1,3%)., mentre le richieste di sussidi di disoccupazione questa settimana sono state pari a 361.000 unità, sopra le attese (357 mila) ed i valori (rivisti) della scorsa settimana (344 mila).
Il cambio euro dollaro che in settimana aveva raggiunto quota 1,33 è ripiegato sul finire dell' ottava.
Sul fronte commodities settimana grigia, senza rilevanti movimenti. Oro ancora debole chiude in rosso, mentre il petrolio pur chiudendo in verde rimane ancora sotto 90 dollari al barile.
Euro dollaro giornaliero
Come previsto il cambio in questa ottava ha continuato la sua cavalcata verso l'alto.
IL suo obiettivo sembra essere tornare verso quota 1,35.
La prima resistenza si trova a quota 1,3260, superata la quale incontrerà quella posta a 1,3350 per successivamente attaccare verso 1.35.
A ribasso i supporti sono posti in area 1.3130 , ma quello più importante per non inficiare il rialzo è 1,31.
Chiusure mercati
Dax---------------7.636------(+0,25%)
Cac --------------3.661------(+0,10%)
Dow Jones-----13.190------(+0,37%)
SP500-------------1.430------(+1,00%)
Ftse Mib---------16.333------(+2,74%)
Nasdaq 100-------2.664------(+0,48%)
Euro dollaro-----1,3202------(+0,29%)
Oro----------------1.658$-----(-1,15%)
Petrolio---------88,98$-------(+1,80%)
Nikkei----------10.110-------(+5,00%)
Hang Seng-------22.506-----(+2,25%)
S&P 500 giornaliero
L'ottava era cominciata molto bene, poi sono cominciati i primi tentennamenti che hanno rovinato la performance settimanale.
Il trend rimane saldamente rialzista e il supporto più vicino al livello di chiusura è quello testato venerdì a 1.421 appena sotto c'è quello a 1.406 punti.
Le resistenze più vicine sono a 1.460 la prima e 1.470 la seconda, che corrispondono ai massimi di periodo.
Dax giornaliero
L'indice di Francoforte ha reagito meglio degli indici americani alle indecisioni della settimana.
C'è forse un po' d'iper-comprato che potrebbe nel breve far ritornare le quotazioni indietro.
A ribasso la perdita del supporto di area 7.600 punti è possibile rivedere la quotazione a 7550 dove c'è un supporto molto importante .
A rialzo la prossima resistenza si trova sui massimi in area 7.700 punti.
Ftse Mib giornaliero
Questa è stata un ottava tutta in positivo per l'indice di Milano.
Vista la debolezza che dagli Stati Uniti potrebbe raggiungere anche il vecchio continente condizionando le piazze finanziarie, si devono vedere quelli che sono i supporti più importanti .
Il più vicino si trova a quota 16.230, poi c'è quello di area 16.000 e ancora quello 15.850 punti. Tutti livelli dove si possono incrementare le posizioni.
Viceversa a rialzo le resistenze sono 16.400 punti e 16.230 punti superato il quale ci sarebbe la scalata di quota 17.000.
Questo sarà l'ultimo post dell' anno, siamo infatti giunti alle vacanze di Natale e la prossima pubblicazione sarà ad anno nuovo , lascio i lettori con un augurio speciale.
Calendario degli eventi macroeconomici della settimana in corso http://online.wsj.com/mdc/public/page/2_3063-globalEconomicCalendar.html
Essere sempre informati e consapevolmente operare nel mercato. In natura il pesce grosso mangia il pesce piccolo che a sua volta mangia quello ancora più piccolo, così in borsa.Non esistono banche di stati sovrani.Le banche più grandi mangiano quelle più piccole che a loro volta hanno come preda finale il 99% della popolazione. I cancri creditizi e il sistema monetario internazionale hanno gravi problemi, con rendimenti altamente rischiosi e inaccettabilmente bassi.
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