Commento sintetico della settimana di consuntivo
Settimana di prudenza, nonostante le notizie negative giunte dalle due sponde dell' Atlantico,dalla produzione industriale Usa a ottobre, scesa dello 0,4% rispetto a settembre ,in Germania, l’indice Zew di Novembre, a -15,7 pts, in netto peggioramento rispetto al consensus, in Italia recessione dell' Italia anche il mese di ottobre ha avuto una bilancia commerciale negativa, ma gli investitori istituzionali sembra vogliano tenere i livelli già testati nella settimana precedente e non volerne sapere di prendere veramente la via del ribasso .
Nel vecchio Continente è stata anche una settimana abbastanza difficile, le piazze dei principali paesi si sono infiammate a causa della crisi e delle decisioni prese a Bruxelles che puntano sul rigore e la stabilità dei conti.
Si guarda con timore anche alle evoluzioni sul 'fiscal cliff' Usa e alla situazione sulla crisi greca.
Intanto l'Eurogruppo ha stabilito che la Grecia riceverà due anni in più per raggiungere i suoi obiettivi di riduzione del deficit, questo aggiustamento è stato deciso vista l'evoluzione dell'economia, che resta molto debole.
La settimana prossima, data molto importante per Atene, per avere l'approvazione anche dal Fondo monetario internazionale .
Il Congresso Usa ha sette settimane per arrivare a un'intesa sul 'fiscal cliff' per evitare che scattino USD600,0 mld di aumenti sulle imposte e tagli alla spesa.
Il cosiddetto "precipizio fiscale", arriverà il 31 dicembre 2012,quando entrerà la legge varata da George W. Bush, verranno attuati tagli alle tasse per i ricchi e contemporaneamente si attueranno una serie di tagli automatici alla spesa pubblica per molte centinaia di miliardi, rischiando così di far precipitare l'economia americana in recessione.
E' necessario un grande accordo, un compromesso bipartisan sul budget federale, come quello che raggiunse il Presidente Bill Clinton con il Congresso nel 1997 e fu chiamato Balanced Budget Act .
Attualmente è un punto di riferimento per i negoziatori di ambo i partiti, cioè cercare una via di mezzo tra le richieste dei repubblicani(taglio delle tasse) e la strategia politica dei democratici (aumento delle entrate).
Purtroppo altro focolaio di tensione sono le violenze in Medio Oriente .
Le ultime news dicono che un razzo e' stato lanciato a Gerusalemme contro la Knesset, il parlamento israeliano, Hamas ha rivendicato l'attacco.
La zona è da sempre una polveriera che ora sembra voler esplodere.
Anche questa situazione sicuramente influirà sui mercati.
Ma nonostante questa serie di problematiche le discese non sono state poi così devastanti.
I mercati sembra che vogliano ancora pensare positivo e finire l'anno bene.
L'Asia chiude contrastata con bilanci brillantemente in positivo per il Giappone, che però era sceso molto la settimana prima, mentre ancora in frenata la Cina.
Per quanto riguarda l'andamento dell' euro ha leggermente recuperato rispetto al dollaro sul finire dell'ottava.
Dal mercato obbligazionario, il bund tedesco rimane sempre a livelli molto alti e non dà accenni di voler scendere.
Le materie prime non hanno avuto grandi cambiamenti , ma la lettura dei grafici dopo il recente ritracciamento, rimane positiva sia per le quotazione dell'oro e del petrolio.
Quest' ultimo per ora non ha risentito delle le tensioni medio orientali .
Euro dollaro giornaliero
L'incertezza creata dai problemi europei Spagna e Grecia in contrapposizione alla Germania si riflettono sulla moneta unica.
Anche questa settiman il bilancio è leggermente in verde.
Il trend primario rimane ribassita e su questo binario vanno letti tutti i movimenti che si possono avere anche nel breve periodo.
Un forte supporto sembra essere quello posto a 1,26 60, superato il quale aprirebbe la strada per 1.2230. Viceversa solo il ritorno verso 1,30 riportrebbe il trend secondaro a rialzo.
Chiusure mercati
Dax---------------6.950------(-2,25%)
Cac ---------------3.423------(-1,90%)
Ftse Mib --------14.855------(-2,02%)
Dow Jones------12.588 -----(-1,43%)
SP500-------------1.360-----(-1,91%)
Nasdaq 100------2.534------(-1,60%)
Euro dollaro-----1,2746-----(+0,27%)
Oro-------------- 1.713$-----(+0,87%)
Petrolio---------87,50$------(+1,20%)
Nikkei------ ----9.100-------(+4,80%)
Hang Seng----- 21.159------(-0,35%)
SP 500 giornaliero
La borsa di Wall Street penalizzata per l'incertezza creata dal del fiscal cliff sul finire dell'm ottava ha avuto un minimo accenno di arresto della discesa.
Dalle elezioni americame l'indice ha già perso il 5% e per toccare la trend line che sostiene il mercato dal minimo del 2009 dovrebbe perderne altrettanto.
Questo sarebbe il punto di rimbalzo o di inversione trend.
Per la prossima settimana se l'indice si rafforza e riesce a portarsi sopra 1390 potrebbe allungare ed andare sopra 1430 che rigirertebbe il trend di breve. Viceversa chiusura sotto il minimo 1342 sarà una indicazione di debolezza per cui la discesa non è ancora terminata.
Dax giornaliero
La chiusura dio venerdì è su un un area di supporto. L'importante che non ciano chiusure sotto 6.877/6880 perchè sasrebbe una indicazione negativa che potrebbe far rivedere all'indice anche 6.500 punto.
Viceversa se da questa area di supporto partisse un rimbalzo la resistenza da superare sarebbe quella postra in area 7.200 punti.
Ftse Mib giornaliero
L'indice di Milano ha tenuto per tutta l'ottava i 15.000 punti, solo la brutta chiusura di venerdì popmeriggio ha fatto chiudere sotto tale livello.
Un brutto segno, ma se venisse recuperato subito lunedì sulla spinta della chiusura positiva di Wall Street, è il superamento in chiusura di giornata sopra ai 15.400 punti e ancor meglio dei 15.800 punti che potrebbe riportare un pò di sereno nel nostro indice .
Calendario degli eventi macroeconomici della settimana in corso
http://online.wsj.com/mdc/public/page/2_3063-globalEconomicCalendar.html
Essere sempre informati e consapevolmente operare nel mercato. In natura il pesce grosso mangia il pesce piccolo che a sua volta mangia quello ancora più piccolo, così in borsa.Non esistono banche di stati sovrani.Le banche più grandi mangiano quelle più piccole che a loro volta hanno come preda finale il 99% della popolazione. I cancri creditizi e il sistema monetario internazionale hanno gravi problemi, con rendimenti altamente rischiosi e inaccettabilmente bassi.
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