Commento sintetico della settimana di consuntivo
I mercati chiudono la settimana in modo leggermente positivo sia negli Sati Uniti che in Europa, invece non è così per i mercati asiatici hanno perso la spinta iniziata ai primi di giugno
Anche in questa ottava non sono mancate le problematiche, dalle trimestrali americane,le meno brillanti degli ultimi tempi.
Ha aperto la stagione il colosso dell' allumino Alcoa e il secondo trimestre dell'anno utili e ricavi in calo ma sopra le attese degli analisti.
In effetti le previsioni degli analisti sono molto caute, infatti sono arrivati una serie di dati deludenti che contribuiscono a stendere un'ombra sulla situazione.
Pesa anche l'incertezza sull'efficacia dei progressi della politica dell'Eurozona per combattere la crisi , così per gli investitori aumentano i timori a causa del fatto che la decisione della Corte
costituzionale tedesca di non fissare una data per il verdetto sul fondo ESM.
Nonostante questo il sentiment rialzista è rimasto sopratutto si è sempre in attesa di un nuovo QE, I verbali del Fomc hanno messo in evidenza che nell'ultimo meeting alcuni membri si sono detti a favore di un nuovo round di acquisto asset
(Quantitative Easing 3), anche se Bernake si è pronunciato che nuove misure di sostegno saranno approvate solo in caso di un peggioramento della
congiuntura economica.
Come Monti, in settimana, ha ribadito con parole forti che l'Italia deve proseguire sulla strada del risanamento, così in Spagna Rajoy ha annunciato nuove pesanti misure di austerity.
Ci saranno risparmi per EUR65,0 mld entro il 2014 grazie soprattutto all'aumento dell'Iva di ben tre punti percentuali.
Nonostante gli sforzi, tra giovedì e venerdì in piena notte,giunge il down-grade per l'Italia della famosa agenzia Moody's, affidabilità del paese scende da A3 a Baa2 abbassando di due gradini il rating.
Nonostante ciò il collocamento dei nuovi Btp a tre anni avvenuto venerdì con scadenza luglio 2015 ,sono andati bene e con un rendimento in calo, ai minimi da maggio .In questa ultima emissione il rendimento si è attestato a
4,65% da 5,30% di metà giugno.
Il declassamento nella giornata odierna sembra non aver sortito alcun effetto, e la domanda di acquisto titoli è stata superiore all'offerta e questo ha favorito anche le borse.
Dagli Stati Uniti, arriva il dato sul sentiment della fiducia dei consumatori dall’Università del
Michigan:sceso a luglio a 72,0 pts dai 73,2 pts,di giugno, peggio delle previsioni degli analisti.
Dopo una fase di consolidamento dei prezzi , le piazze finanaziarie mostrano che c'è ancora voglia di salire .
Il bund per tutta la settimana è salito arrivando quasi a toccare i massimi storici , solo nella giornata di venerdì ha avuto un accenno di ripiegamento.
Sul fronte valutario l'euro rimane sempre molto debole, mentre per quanto riguarda le commodities c'è stato un avanzamento del prezzo del petrolio,in stallo il prezzo del natural gas,oro e preziosi nel solito trading range.
Il prezzo del grano salito moltissimo nelle ultime settimane ha avuto una pausa dei prezzi.
Euro dollaro settimanale
Questa settimana presentiamo il grafico settimanale perchè si può avere una visione più completa del livello in cui questa discesa potrebbe arrestarsi, visto che il possibile punto di approdo è intorno a 1,19, creando il doppio minimo, livello testato a fine maggio 2010.
Questa settimana è continuata la discesa e c'è stato un parziale arresto a 1,22 da cui venerdì è partito un rimbalzino che potrebbe riportare il cambio nel breve alla rivisitazione del livello 1,24.
Chiusura mercati
Dax-------------6.557-------(+2,40%)
Cac -------------3.180------(+0,55%)
Ftse Mib ------13.714-------(+0,04%)
Dow Jones-----12.777 ------(+0,30%)
SP500---------1.356--------(+0,23%)
Nasdaq 100----2.584-------(-0,25%)
Euro dollaro----1,2290------(-0,60%)
Oro-------------1.591$-----(+0,52%)
Petrolio--------87,47$----- -(+3,35%)
Nikkei----------8.805-------(-1,94%)
Hang Seng--- 19.093 -------(-3,50%)
SP 500 giornaliero
L'indice americano rimbalza dopo un minimo a quota 1320 portandosi sul finire dell'ottava a oltre il 50 % del range che parte dal top di periodo 3Luglio al bottom di periodo 11 luglio.
La trend line che tiene il mercato rimane intatta e conferma la sua importanza nelle discesa.
Nel breve un ritorno sotto 1340 è possibile ma solo sotto la soglia dei 1.300 punti si avrebbe una vera inversione di tendenza.
A rialzo invece ora che è stata superata la resistenza più dura e si può presupporre che l'indice si diriga verso l'alto e la prossima resistenza si trova a quota 1375 punti.
Dax giornaliero
L'indice di Francoforte dopo una fase di consolidamento avvenuta a livello 6.400 punti è rimbalzato e si è portato sul finire dell'ottava quasi ai massimi di periodo.
Il superamento della resistenza a 6.577 punti lo proietta verso la prossima resistenza posta a 6.7250 punti.
Viceversa se il primo livello di resistenza lo respinge il primo supporto si trova a 6.400 punti e più in basso 6.320.
Ftse Mib giornaliero
L'indice di milano non ha affatto risentito del down grade arrivato dalla agenzia Moody's nella notte di giovedì , anzi l'ultima giornata della settimana è stata la più positiva tanto che il bilancio settimanale si è, portato quasi sulla parità.
Si può dire che la fase di rimbalzo iniziata ai primi di giugno è ancora in essere a nonostante le incognite.
Da un punto di vista di analisi tecnica è rimasto aperto ancora il gap creato dopo l'incontro di Bruxell del 28/29 giugno.
Pertanto per la prossima ottava è possibile che l'indice possa scivolare ancora sino a chiusura del gap.
La vera inversione di tendenza si avrebbe sotto i 13.000 punti, viceversa chiusure sopra 13850 potrebbero favorire l'ascesa sino a 14.500 /15.000 punti.
http://www.milanofinanza.it/talkback/blogMF/dettaglio_blog.asp?id=201207101740518454&chkAgenzie=B_MF
Quì e troverete gli eventi macroeconomici della settimana http://online.wsj.com/mdc/public/page/2_3063-globalEconomicCalendar.html
Essere sempre informati e consapevolmente operare nel mercato. In natura il pesce grosso mangia il pesce piccolo che a sua volta mangia quello ancora più piccolo, così in borsa.Non esistono banche di stati sovrani.Le banche più grandi mangiano quelle più piccole che a loro volta hanno come preda finale il 99% della popolazione. I cancri creditizi e il sistema monetario internazionale hanno gravi problemi, con rendimenti altamente rischiosi e inaccettabilmente bassi.
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