giovedì 3 giugno 2010

Commodities

Da qualche settimana gli operatori finanziari hanno sotto i loro occhi il rischio crescente della deflazione, cioè l'opposto dell'inflazione.
Le materie prime che erano nel bel mezzo di un boom hanno cominciato prima a scricchiolare, poi a perdere il loro valore che in pochissimo tempo è stato un vero e proprio crash.E' terminata la speculazione sulle commodities?
Dopo i recenti crolli delle materie prime ci si chiede se è ora di uscire o se è il momento di investire con ancora più convinzione.
Come al solito le opinioni sono discordanti e contraddittorie.
Nell'ultimo mese ci sono stati movimenti importanti delle commodities, prenderemo in esame quelle che interessano l'industria come rame nickel e petrolio e i metalli preziosi che hanno visto grandi rialzi come oro argento palladio e platino. Il calo delle commodity (di rame e petrolio in particolare) iniziato in contemporanea alla crisi greca e dal deprezzamento vorticoso dell'euro, sarebbe l'allarmante segnale di una recessione a doppia V.

Petrolio

Il grafico rappresenta il valore del Brent.
E' andato sotto la trend line che sosteneva da tempo le quotazioni che hanno avuto un andamento moderatamente positivo oscillando tra le due trend line disegnate che definivano dei minimi e massimi.
Da circa 10 gg le quotazioni sono scese sotto la trend line arrivando a toccare livelli sotto i 70 dollari.

Brent top il 3 maggio -24%


Nickel

Aveva avuto dal suo minimo un forte rialzo arrivando al top nella metà di aprile.
Ha perso da allora oltre il 25%.











Rame

La discesa dal top avuto nella metà di aprile è stata dell' ordine di oltre il -20%.
Per sua natura questi sono mercati molto volatili,nonostante questo forte calo il rame è sopra del 130% dal suo punto più basso(bottom),
E' la contemporaneità della discesa in tutti i comparti che deve far riflettere.
E' una indicazione che la ripresa economica stenta.



Nei metalli preziosi questa discesa delle quotazioni può essere vista come una possibilitità di ingresso grazie al loro valore di beni rifugio.In precedenza le materie prime e preziosi si muovono all'unisono o quasi. Un rapporto costante che nell'ultimo mese e' stato messo in discussione, infatti la perdita di rame e nickel è stata molto più elevata ed anche la reazione alla perdita di valore è stata molto diversa.

Platino

Anche i preziosi hanno avuto un calo
-17% dal top del 27 Aprile. Stanno tutti tentando di riprendere le quotazioni precedenti.












Palladio

-28 % dal top del 28 Aprile.
Era cresciuto moltissimo e da un punto di vista grafico non ha ancora completato la figura del doppio massimo









Argento

Il calo delle quotazioni dal 13 maggio 15 gg di oltre il 10%.
Questo metallo ha avuto delle oscillazioni con movimenti molto importanti.









Oro

Dopo aver superato il livello del precedente massimo l'oro ha perso dal suo massimo solo un 6%.
La tenuta delle quotazioni sono dovute al fatto che gode della considerazione di bene rifugio per eccellenza.
I suoi fan chiamano l'oro "soldi veri" (al contrario delle banconote di valute).





Per teminare la lettura del crash delle commodities è indice di un rallentamento generale dell'economia globale.
Infatti ci sono diversi fattori che agiscono in contemporanea le misure di austerità dell'Europa , stretta monetaria della Cina , l'esaurimento dell'imponente pacchetto di rilascio fiscale e monetario dell'America,tutto ciò può portare alla deflazione.


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