I dati macro economici dei vari paesi usciti durante questa settimana hanno avuto poca importanza rispetto a quanto avvenuto dopo che Draghi si è pronunciato giovedì nel primissimo pomeriggio.
Infatti i mercati hanno vissuto un inizio ottava con movimenti minimi e in attesa prima delle sue parole che riportavano la decisione di un taglio dei tassi d'interesse di 10 pts al nuovo minimo storico dello 0,15%. .
Ma oltre a questo, per altro atteso, in Conferenza stampa si è appreso che la BCE si prepara a varare il quantitative easing con un programma di acquisto di cartolarizzazioni (Abs), offrirà nuovi finanziamenti a lungo termine alle banche garantirà la liquidità sullo stile di quanto fatto dalla Federal Reserve in America.
Il tasso sui depositi che le banche fanno alla Bce è finito in territorio negativo a -0,10% per la prima volta nella storia dell'euro, mentre il tasso marginale scende a 0,40% (da 0,75%).
Questo significa che alle banche non conviene dare in deposito il denaro alla Bce, ma serve per incentivare i prestiti alle famiglie, alle aziende che in questo momento soffrono per mancanza di liquidità.
L'economia reale è in una fase di stagnazione e di grave difficoltà e finalmente sembra che i vertici ne abbiano preso atto e che si voglia uscire da questa palude.
Dopo questi annunci c'è stato un bell' allungo a rialzo delle piazze finanziarie europee dove il Dax ha fatto un nuovo record e ugualmente in senso positivo si è mossa Wall Street con record storico anche per Sp 500 .
L'Italia ha finalmente superato la barriera dei 22.000/22.200 punti e si è comportata molto bene in queste due ultime settimane.
Intanto dagli Stati Uniti le nuove richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione si sono attestate a 312.000 rispetto alle 304 mila della passata rilevazione, a fronte di attese per 310 mila.
Nel mese di maggio secondo le indicazioni uscite dal Beige book la crescita economica degli Usa ha avuto un certo vigore rispetto ad aprile,in forte ripresa il manifatturiero, ma la spesa per i consumi resta stabile.
Tutto ciò si è riflesso anche in ambito valutario portando un po' di scompiglio.
Dapprima si è avuta un'iniziale perdita di valore dell'euro su dollaro , infatti nell' ora successiva all' annuncio di Draghi il cambio ha testato la resistenza a 1,35 , successivamente ha recuperato e in chiusura si è riportato sopra 1,36 .
Anche l'oro ha subito un cambiamento apprezzandosi in una fase di debolezza statica che sta vivendo e giovedì ha recuperato perdendo in parte nella giornata di venerdì.
Il petrolio rimane pressoché invariato.
Le piazze asiatiche hanno risentito in misura minore dei movimenti europei, ma chiudono con il segno più.
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Dopo l'annuncio di Draghi sulla riduzione ai minimi storici del tasso d'interesse, il cambio euro dollaro è scivolato sino al supporto 1,35 dove ha trovato la forza di frenare prima , rimbalzare poi , chiudendo la settimana a livello dei valori di quella precedente.
La zona 1, 36 sembra essere molto forte e anche un livello in cui il cambio sta accumulando per esplodere al momento opportuno. A rialzo i livelli di resistenza si trovano in area 1,37/1,3720 .
All'eventuale superamento di tale zona si può pensare che ci sarà un altro attacco a i massimi di periodo.
Invece la perdita con chiusura giornaliera sotto 1,36 s'innescheranno vendite a almeno sino in area 1,35.
Chiusura mercati
Dax---------------9.987-----(+0,35%)
Cac --------------4.581-----(+1,41%)
Ftse Mib--------22.290-----(+2,82%)
Dow Jones------16.903-----(+1,00%)
SP500-------------1.948-----(+1,41%)
Nasdaq 100------3.798-----(+1,83%)
Euro dollaro-----1,3636----(+0,02%)
Oro---------------1.252------(+0,05%)
Petrolio---------102,62------(-0,32%)
Nikkei-----------15.190-----(+2,75%)
Hang Seng------22.951-----(-0,45%)

Alle notizie giunte dall' Europa anche l'America ha festeggiato la nuova ondata di liquidità che arriva da oltre oceano.
Nuovi records per gli indici di Wall Street, infatti anche Dow Jones e NASDAQ 100 non erano mai arrivati a questi livelli in precedenza.
A ribasso il supporto è a 1940 pts, mentre a rialzo attenzione alla soglia psicologica dei 2000 pts.

Come si evince dal grafico la salita dell' indice di Francoforte continua ed anche in quest'ottava si sono registrati nuovi massimi storici.
non potendo definire a rialzo aree di resistenza definiamo solo il supporto a ribasso che si sposta a 9.880 /9.870 pts.
Ricordiamo il gap tra 9.827-9.768.

L'indice italiano dopo le incertezze dei primi 3 giorni ha finalmente superato la resistenza che lo teneva bloccato dai primi di aprile 2014.
Il rialzo potrebbe fermarsi a causa dell'area di resistenza intorno a 22.500 pts che corrisponde ai massimi fatti tra marzo e maggio 2011.
A ribasso invece c'è il supporto dei 22.000 pts.
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