L'ottava appena trascorsa è stata caratterizzata da notizie macro positive per gli Usa, mentre negative per l'Europa.
Le piazze finanziarie chiudono contrastate , segno rosso per l'Europa, con eccezione dell'Italia , ma sulla scia del rimbalzo iniziato dal minimo del 10 Luglio e anche l'America chiude male il Dow Jones, mentre bene per NASDAQ e Sp 500 .
Lo stesso in Asia con Hang Seng in negativo mentre il Nikkei positivo.
Ecco le news: l' indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti ha mostrato a giugno una crescita del 2,1% a/a, contro il precedente +2,1%. e le vendite di case esistenti sono cresciute a giugno del 2,6% su mese .
L'indice Mba (Mortgage bankers association), che misura le nuove richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti, ha mostrato una crescita del 2,4%, dal -3,6% della passata rilevazione.
L'inflazione ha rallentato lo scorso mese negli Usa.
La notizia ha ridotto la speculazione su un possibile aumento dei tassi da parte della Fed.
Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa sono calate nella settimana del 19 luglio a 284 mila unità (dalle precedenti 303 mila e attese a 307 mila).
L’indice Pmi manifatturiero è sceso a luglio a 56,3 pts (dai 57,3 e attese a 57,5).
Le vendite di case nuove sono calate dell'8,1% m/m, dal precedente +8,3% e attese per un -5,8%.
In Eurozona l’indice di fiducia dei consumatori è diminuito a luglio a -8,4 pts rispetto ai -7,5 della precedente rilevazione e del consensus.
Il FMI ha rivisto al ribasso le sue previsioni di crescita per l'economia globale nel 2014, dal 3,7% al 3,4%.
La revisione è stata effettuata soprattutto per tenere conto del forte calo del Pil degli Usa nel primo trimestre.
L'FMI è diventato però anche più prudente sulla crescita di alcuni Paesi emergenti ed ha confermato di attendersi per il 2015 una crescita del Pil globale del 4%.
In Usa, il Dipartimento del Lavoro ha comunicato che la scorsa settimana le nuove richieste di sussidi alla disoccupazione sono calate negli Stati Uniti di 19.000 unità a 284.000 unità, si tratta del più basso livello da più di otto anni.
In Europa, l’attività economica accelera a sorpresa a luglio, secondo una stima di Markit Economics l'indice PMI Composite per la Zona Euro è aumentato rispetto a giugno da 52,8 a 54 pts.
Si tratta del più alto livello da tre mesi mentre gli economisti avevano previsto un indice invariato a 52,8 pts.
Anche nel Regno Unito, non accenna a rallentare la crescita sostenuta dell'economia, infatti nel secondo trimestre il Pil inglese si è confermato in crescita dello 0,8% su base trimestrale, in linea con quanto fatto vedere nel primo trimestre e impattando con le attese di mercato.
A livello tendenziale la crescita risulta del 3,1% dal +3% precedente. Si tratta del ritmo di crescita più elevato da fine 2007.
In Giappone, i prezzi al consumo nazionali sono aumentati a giugno del 3,3% rispetto a un anno prima, centrando le previsioni degli economisti interpellati da Reuters e dopo il +3,4% visto a maggio.
La fiducia delle imprese tedesche ha registrato a luglio un calo superiore alle attese l’indice Ifo è sceso a 108,0 pts da 109,7 di giugno, sotto le attese ferme a 109,4.
Gli ordini di beni durevoli negli Usa hanno registrato a giugno un + 0,7% rispetto al calo dell'1% della precedente rilevazione.
Dal fronte obbligazionario lo spread Btp/Bund a 10 anni è a 157 pts, con il Btp decennale che rende il 2,72% .
Mentre sul mercato dei cambi, c'è un apprezzamento del dollaro rispetto a tutte le valute e quindi si è assistito ad un deprezzamento dell' euro.
Sul fronte delle materie prime, quotazioni petrolifere una chiusura della settimana poco mossa, nell' attuale contesto in cui alle tensioni nelle regioni produttrici di petrolio che sostengono i prezzi si contrappongono la debolezza della domanda e l'abbondanza di offerta.
Il rafforzamento del dollaro si è riflesso anche sulle quotazioni dell' oro e dell'argento che sono risultati deboli ma ancora in una fascia di lateralità dei prezzi.
Euro Dollaro giornaliero
Nelle ultime sedute l’euro si è depresso ai minimi da circa otto mesi contro dollaro.
Mentre la politica monetaria Usa appare avviata verso la fine della propria fase espansiva, quella europea invece è appena iniziata questa è la ragione della debolezza della valuta unica.
Euro ai minimi degli ultimi due anni nei confronti della sterlina e ai minimi da cinque mesi contro lo yen.
Il Dollar Index risulta essere sui massimi da un mese , nel contesto geopolitico attuale in relazione alle tensioni dell' Ucraina e della crisi Israelo-Palestinese gli investitori vedono nel biglietto verde una valuta rifugio.
Il prossimo obiettivo al ribasso sembra essere il minimo di novembre 2013 in area 1,34/ 1,3450.
La resistenza a rialzo è 1,36.
Chiusura mercati
Dax--------------9.644-----(-0,80%)
Cac --------------4.330-----(-0,05%)
Ftse Mib-------21.063-----(+2,64%)
Dow Jones-----16.960-----(-0,78%)
SP500------------1.978----(+0,20%)
Nasdaq 100------3.965-----(+0,90%)
Euro dollaro-----1,3429----(-0,73%)
Oro--------------1.308------(-0,25%)
Petrolio--------101,92------(+0,00%)
Nikkei-----------15.465-----(+1,85%)
Hang Seng------23.216-----(-1,70%)
L'indice americano ha in settimana effettuato un ulteriore allungo formando n nuovo top. La fase di positività non sembra voler arrestarsi, ma solo rallentare. Molti operatori si attendono un rientro dei prezzi, che però non sembra arrivare. Nuovo top a 1.991 pts e questo è il livello di resistenza , mentre a ribasso il su primo supporto è a 1.950 pts .
L'indice di Francoforte mostra una certa debolezza e la fase positiva di metà settimana lo ha allontanato di poco dal minimo di periodo. Quindi per le prossime sedute importante è la tenuta dei area 9.600 pts , mentre a rialzo la resistenza da superare è 9.870 pts per riportarlo ad attaccare i massimi.
Ftse Mib giornaliero
Milano ha avuto un bel rimbalzo dai minimi e il superamento della trend line in area 21.300 pts porterebbe in fase positiva questo trend secondario.
D'altronde la forza dimostrata in questa ottava ha portato indicatori come Stocastico e Macd a girarsi a rialzo.
Quindi importante la tenuta dell' area dei minimi e superamento della trend line sono le due zone da tenere presenti per le prossime sedute.